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Inpgi, liquidata la seconda tranche del bonus per i giornalisti lavoratori autonomi

Liquidata anche la seconda tranche del “bonus 200 euro” per i giornalisti lavoratori autonomi. A seguito dei chiarimenti forniti dal ministero del Lavoro sulle modalità di monitoraggio e rendicontazione dei flussi finanziari – si legge su InpgiNotizie.it – giovedì 20 ottobre 2022 «l’Inpgi ha provveduto al pagamento delle indennità di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti a seguito della crisi energetica e al rincaro dei prezzi riferite alle domande presentate dalle ore 12 del 3 ottobre alle 12 del 10 ottobre, in favore di 530 beneficiari».

L’Inpgi ricorda, poi, che possono beneficiare dell’indennità in questione, nella misura di 200 euro “una tantum”, i giornalisti liberi professionisti o titolari di una collaborazione coordinata e continuativa iscritti all’Inpgi che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro e a condizione che alla data del 18 maggio scorso:

– fossero già iscritti all’Ente, con partita Iva attiva e attività lavorativa già avviata entro la medesima data;
– abbiano effettuato almeno un versamento, totale o parziale, della contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020. Questo requisito non si applica a tutti coloro per i quali alla data del 18 maggio non fossero previste scadenze ordinarie di pagamento da effettuare. Possono quindi fare domanda anche coloro che si sono iscritti nel periodo 1° gennaio – 17 maggio 2022.

Per quanto riguarda il requisito reddituale dei 35mila euro, questo è calcolato al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali ed escludendo dal computo i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata.

Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’articolo 20 del DL n. 144 del 23 settembre 2022, se nel periodo d’imposta 2021 il reddito complessivo percepito – determinato sempre sulla base dei predetti criteri – sia stato non superiore a 20mila euro annui, è prevista una maggiorazione dell’importo del bonus di ulteriori 150 euro, per un totale complessivo, quindi, di 350 euro.

Equo compenso, lotta alla precarietà e diritti: la Clan verso il congresso Fnsi

Rilanciare la mobilitazione sui temi del lavoro autonomo e precarizzato, attuazione dell’equo compenso, riformare e allargare la rappresentanza degli autonomi nel sindacato dei giornalisti e formulare una proposta di mozione dedicata al 29° Congresso Fnsi, in programma dal 14 al 16 febbraio 2023 a Riccione.

Questi gli orientamenti, condivisi all’unanimità, nella Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, convocata dal presidente Mattia Motta e dal coordinatore Maurizio Bekar e riunitasi martedì 18 ottobre 2022.

«Centrale – si legge in una nota della Commissione – resta il lavoro di aggregazione territoriale e per testate di giornalisti autonomi, parasubordinati e precarizzati, al fine di coinvolgerli in vertenze lavorative e sindacali. Tra queste, prioritaria e irrinunciabile resta la battaglia per l’attuazione dell’equo compenso. Ciò sia in riferimento all’inapplicata legge 233/2012 riguardante il lavoro nelle testate giornalistiche dei collaboratori non dipendenti, da retribuire in coerenza con quello dei dipendenti, sia alla mancata emanazione dei parametri dei compensi per ogni tipologia di lavoro giornalistico autonomo, che da oltre 10 anni attendono di essere stabiliti con un decreto del ministero di Giustizia, come prevede la legge 27/2012».

Su quest’ultimo aspetto la Commissione nazionale lavoro autonomo ha espresso sostegno alla recente iniziativa di ricorso al Tar del Lazio, per chiedere una sentenza che riconosca l’emanazione dei parametri dei compensi minimi dei giornalisti ai sensi della legge 27/2012 da parte del ministero di Giustizia e auspicato che si possa giungere all’emanazione del decreto del ministro senza dover giungere a sentenza.

«Auspicio questo anche dei promotori del ricorso (Assostampa Siciliana e Romana) che hanno già sollecitato il ministro in questo senso, rilevando l’evidente inottemperanza della legge 27 da parte dei ministri che si sono fin qui succeduti da 10 anni a questa parte», rilevano i rappresentanti dei giornalisti lavoratori autonomi.

La Clan, nell’intento di allargare la rappresentanza e incisività del lavoro autonomo nel sindacato, ha poi approvato la proposta di tre modifiche al Regolamento della Fnsi che verranno sottoposte alla Giunta esecutiva e poi alla valutazione del Consiglio nazionale, a cui spetta l’eventuale loro approvazione.

«Le proposte – spiega la Commissione – riguardano l’estensione dell’elettorato negli organismi del lavoro autonomo ai colleghi che percepiscano “prevalentemente” redditi da lavoro autonomo (e non soltanto “esclusivamente”, com’è finora); l’esplicitazione dell’equo compenso come compito specifico della Clan; l’allargamento della rappresentanza degli autonomi nelle Commissioni nazionali per le trattative e gli accordi contrattuali».

Infine, la Clan avvierà ora un percorso di confronto interno, per elaborare una proposta di mozione-ordine del giorno sul lavoro autonomo da presentare al prossimo 29° Congresso di Riccione. «Con l’auspicio – conclude la Commissione – che raccolga la massima condivisione ed unità dell’intero Congresso, per ridare slancio ad iniziative mirate sul tema degli autonomi e di tutta la Fnsi».

Decreto Aiuti, Inpgi: «In pagamento i primi bonus ai giornalisti lavoratori autonomi»

«Sono in corso di pagamento le prime erogazioni dell’indennità “una tantum” prevista dall’articolo 33 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito con la legge 15 luglio 2022, n. 91, quale misura di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti a seguito della crisi energetica e al rincaro dei prezzi». Lo rende noto l’Inpgi.

«Sono circa 4.600 le domande pervenute all’Istituto nel periodo dalle ore 12 del 26 settembre alle ore 12 del 3 ottobre 2022 che sono state accolte sulla base delle verifiche formali effettuate. Gli uffici stanno provvedendo a liquidare le relative erogazioni, per un ammontare complessivo di oltre 1,4 milioni di euro. Le domande di “bonus” presentate nel periodo dalle ore 12 del 3 ottobre alle ore 12 del 10 ottobre, pari a circa 500, saranno invece liquidate nel corso della prossima settimana», spiegano da via Nizza.

Il termine per presentare la domanda all’Inpgi – esclusivamente in modalità telematica, accedendo all’interno della propria area riservata (https://areaiscritti.inpgi.it) e seguendo le istruzioni riportate nella pagina web – scade alle ore 20 del 30 novembre 2022.

Come è noto, possono beneficiare dell’indennità in questione, nella misura di 200 euro “una tantum”, i giornalisti liberi professionisti o titolari di una collaborazione coordinata e continuativa iscritti all’Inpgi che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro e a condizione che alla data del 18 maggio scorso:

– fossero già iscritti all’ente, con partita Iva attiva e attività lavorativa già avviata entro la medesima data;

– abbiano effettuato almeno un versamento, totale o parziale, della contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020. Questo requisito non si applica a tutti coloro per i quali alla data del 18 maggio non fossero previste scadenze ordinarie di pagamento da effettuare. Possono quindi fare domanda anche coloro che si sono iscritti nel periodo 1° gennaio – 17 maggio 2022.

Per quanto riguarda il requisito reddituale dei 35mila euro, questo è calcolato al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali ed escludendo dal computo i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata.

Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’art. 20 del DL n. 144 del 23 settembre 2022, se nel periodo d’imposta 2021 il reddito complessivo percepito – determinato sempre sulla base dei predetti criteri – sia stato non superiore a 20.000 euro annui, è prevista una maggiorazione dell’importo del bonus di ulteriori 150 euro, per un totale complessivo, quindi, di 350 euro.

Bonus 200 euro per i giornalisti lavoratori autonomi, da oggi le domande

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale contenete i criteri e le modalità per la concessione, da parte degli Enti di previdenza privatizzati, dell’indennità una tantum, pari a 200 euro, prevista dall’articolo 33 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, quale misura di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti a seguito della crisi energetica e al rincaro dei prezzi.

Possono beneficiare dell’indennità, che è una tantum, i giornalisti liberi professionisti o titolari di una collaborazione coordinata e continuativa iscritti all’Inpgi che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro e a condizione che alla data del 18 maggio scorso:

  • fossero già iscritti all’Ente, con partita IVA attiva e attività lavorativa già avviata entro la
    medesima data;
  • abbiano effettuato almeno un versamento, totale o parziale, della contribuzione dovuta
    con competenza a decorrere dall’anno 2020. Questo requisito non si applica a tutti coloro
    per i quali alla data del 18 maggio non fossero previste scadenze ordinarie di pagamento da
    effettuare. Possono quindi fare domanda anche coloro che si sono iscritti nel periodo 1°
    gennaio – 17 maggio 2022.

Per quanto riguarda il requisito reddituale dei 35 mila euro, questo è calcolato:

  • al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali;
  • ed escludendo dal computo i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata.

Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’art. 20 del DL n. 144 del 23 settembre 2022, se nel periodo d’imposta 2021 il reddito complessivo percepito – determinato sempre sulla base dei predetti criteri – sia stato non superiore a 20.000 euro annui, è prevista una maggiorazione dell’importo del Bonus di ulteriori 150 euro. A tal fine, nella domanda da presentare al’Istituto dovrà essere evidenziata questa specifica condizione reddituale.

Per ottenere il bonus è infatti necessario presentare apposita domanda all’Inpgi sul modulo predisposto, a decorrere dalle ore 12 del 26 settembre, ed entro le ore 20 del 30 novembre 2022, esclusivamente in modalità telematica accedendo all’interno della propria area riservata (https://areaiscritti.inpgi.it) e seguendo le istruzioni riportate nella pagina web.

E’ opportuno, quindi, verificare la corrente validità dei codici di accesso alla propria area riservata e, qualora siano scaduti ovvero se ne sia sprovvisti, è necessario attivare il prima possibile la procedura (reperibile qui – link  http://www.inpgi.it/?q=node/900 ) per il recupero.

ATTENZIONE: Nel caso in cui il soggetto interessato sia iscritto contemporaneamente all’Inps e all’Inpgi, l’istanza per ottenere il bonus dovrà essere presentata esclusivamente all’INPS.

Gli Uffici dell’Inpgi, dopo aver verificato la regolarità dei previsti requisiti, provvederanno ad erogare la somma in favore di coloro che ne avranno fatto richiesta.

L’erogazione avverrà sulla base dell’ordine cronologico della presentazione delle domande.

Bonus 200 euro, Adepp: «Domande dopo il 20 settembre, nessun click day»

Mercoledì 7 settembre 2022 si è svolto «un incontro tecnico tra le strutture delle Casse e alcuni tecnici dell’Inps in merito all’applicazione dello schema di Decreto interministeriale di attuazione dell’art. 33 del Dl 50/2022. Lo schema di decreto oggi in circolazione è presso le Corte dei Conti per i dovuti controlli e successivamente dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Pertanto si è in attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti e quindi della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; tappe necessarie per poter applicare la misura». È quanto si legge in una nota dell’Adepp, l’associazione che riunisce gli Enti previdenziali privati.

«Nelle more dell’entrata in vigore del Decreto interministeriale gli Enti previdenziali si sono confrontati su alcuni aspetti tecnici e giuridici per assicurare una pronta applicazione dello stesso. Come termine per la presentazione della domanda si ritiene che l’avvio della presentazione delle domande agli iscritti potrà avvenire trascorsi due giorni (per esigenze tecniche) dalla pubblicazione del Decreto in G.U., ma comunque non prima del 20 settembre», continua la nota.

«È stata individuata quale data perentoria entro la quale effettuare la presentazione delle domande il 30 novembre, che è anche – prosegue l’Adepp – il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate. Ciò consentirà ai beneficiari di poter effettuare l’autodichiarazione sul possesso del requisito del reddito con maggiore consapevolezza».

Infine è stato effettuato «un approfondimento sullo stanziamento operato dal governo (e integrato da ultimo con il Dl 115/2022) che si rivela capiente rispetto alla platea dei beneficiari, così come confermato dalla relazione tecnica sul Dl 115. Pertanto non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus. Pertanto ha poco senso parlare di click day, essendoci la possibilità di presentare la domanda entro il 30 novembre».

Il ministro Orlando firma il decreto per il bonus 200 euro ad autonomi e professionisti

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato oggi, mercoledì 10 agosto 2022, il decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum introdotta dal decreto Aiuti quale misura di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti conseguente alla crisi energetica e al caro prezzi in corso.

L’indennità è destinata – oltre che ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps – anche ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza e, quindi, anche ai giornalisti (lavoratori autonomi, partite Iva e titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa) iscritti alla gestione separata dell’Inpgi che, nel periodo d’imposta 2021, hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

I giornalisti destinatari della misura una tantum, pari a 200 euro e corrisposta a seguito di presentazione di apposita domanda, devono essere iscritti all’Inpgi2 alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione separata Inpgi.

Quanto alle modalità di presentazione della domanda, i giornalisti dovranno presentare istanza all’Inpgi nei termini, con le modalità e secondo lo schema che lo stesso Ente predisporrà.

L’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e nella disponibilità dell’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili.

Il decreto firmato dal ministro del Lavoro è stato trasmesso al ministero dell’Economia e delle Finanze poiché – come già anticipato anche dalla Fnsi – la misura potrà essere attuata esclusivamente con apposito decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Mef.

Il decreto Aiuti aveva istituito, nello stato di previsione del ministero del Lavoro, uno speciale Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti avente una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro, poi implementata dal decreto Aiuti Bis a 600 milioni per l’anno 2022, che ne costituisce limite complessivo di spesa.

Inpgi 2, dal 1° agosto al 30 settembre la denuncia on-line dei redditi 2021

Sarà attiva dal prossimo 1° agosto la procedura telematica per inviare all’Istituto, entro il termine del 30 settembre 2022, la comunicazione annuale obbligatoria dei redditi percepiti nel 2021 per lo svolgimento di attività giornalistica in forma autonoma.

In particolare, sono tenuti all’inoltro della comunicazione tutti i giornalisti iscritti alla Gestione Separata che nel predetto anno abbiano svolto attività giornalistica in forma libero professionale con partita IVA, come attività “occasionale”, come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti ovvero mediante cessione di diritto d’autore.

Non sono tenuti, invece, ad effettuare la denuncia reddituale i giornalisti che nel 2021 abbiano svolto l’attività professionale esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. In tali casi, infatti, gli adempimenti previdenziali nei confronti dell’INPGI devono essere assolti dai committenti.

La comunicazione reddituale deve essere effettuata avvalendosi esclusivamente della procedura telematica messa a disposizione degli iscritti, collegandosi al sito www.inpgi.it attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per effettuare la comunicazione è necessario identificarsi nel sito utilizzando le consuete credenziali, vale a dire il codice iscritto ovvero il numero di posizione e la password normalmente utilizzata per l’accesso ai dati personali.

Il sito sarà accessibile a partire dal giorno 1 agosto 2022 e la scadenza per l’invio della comunicazione, come detto, è fissata al 30 settembre 2022. L’eventuale invio tardivo successivamente a tale data comporterà l’applicazione di una sanzione prevista dal Regolamento dell’ente.

Sulla base della dichiarazione reddituale il sistema calcolerà l’importo dell’eventuale contributo a saldo dovuto, che dovrà essere versato in unica soluzione entro il 31 ottobre 2022 ovvero – a richiesta – dilazionato in tre rate mensili con scadenza 31 ottobre 2022, 30 novembre 2022 e 31 dicembre 2022.

Per maggiori informazioni e istruzioni operative è possibile consultare l’apposita Circolare n. 8/2022 del Servizio Entrate Contributive

Bonus 200 euro ad autonomi e parasubordinati, per l’erogazione si attende il decreto attuativo

Anche i giornalisti lavoratori autonomi, partite Iva e titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, in possesso dei requisiti previsti – al pari degli altri lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza – riceveranno il bonus di 200 euro previsto dal “Decreto Aiuti”.

A differenza di pensionati e lavoratori dipendenti, però, per l’erogazione della una tantum dovranno attendere un decreto attuativo, che doveva essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto, nel quale saranno stabiliti criteri e modalità di assegnazione del sussidio.

Gli aventi diritto titolari di trattamenti di quiescenza hanno ricevuto il bonus con il rateo di luglio. I lavoratori dipendenti in possesso dei requisiti lo riceveranno nella busta paga relativa allo stesso mese.

Per la platea dei lavoratori autonomi, liberi professionisti e cococo, compresi quindi anche i giornalisti iscritti all’Inpgi2, il dl Aiuti ha istituito un apposito fondo di 500 milioni di euro e stabilito che sarà un ulteriore decreto ministeriale, in attesa di emanazione, a fornire tutti i dettagli. Come, fra l’altro, anticipato dagli uffici della Fnsi con la circolare del direttore Tommaso Daquanno del 16 giugno 2022.

Il bonus non è tassabile e non concorre a formare il reddito.

Carta di Firenze, Ordine e Fnsi: «Necessario un aggiornamento per contrastare il precariato»

«Avviare un’attenta verifica, un aggiornamento e un rigoroso rilancio degli strumenti ordinistici di contrasto al precariato a partire dalla Carta di Firenze, rilanciando quei principi di solidarietà e “colleganza” sanciti dalla legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti: un passaggio fondamentale per il rilancio di un settore, quello dell’informazione italiana, che si distingue sempre di più per l’alto numero di giornalisti precari, autonomi solo sulla carta, iperproduttivi e iperconnessi, ma con retribuzioni spesso sotto la soglia minima di dignità». Così, in una nota congiunta, il presidente del Cnog, Carlo Bartoli, e il presidente Clan-Fnsi, Mattia Motta, rendono noto un primo incontro avuto nei giorni scorsi a Roma dopo “l’appello” della Commissione lavoro autonomo nazionale della Fnsi per una rinnovata battaglia congiunta contro il precariato giornalistico.

«Dai nostri rispettivi osservatori e nell’ambito delle rispettive competenze – proseguono Bartoli e Motta – spesso troviamo giornalisti che vivono condizioni di sfruttamento, con retribuzioni indegne e diritti negati che incidono nella sfera personale e professionale di questi colleghi».

Il presidente del Cnog, prendendo atto dell’urgenza del problema, si è impegnato a portare l’argomento all’attenzione degli organismi dell’Ordine.

Equo compenso, Motta (Clan Fnsi): «Serve un cambio di passo da parte del governo e del sottosegretario Moles»

«È necessario un deciso e urgente cambio di passo da parte del governo e del sottosegretario con delega all’editoria, Giuseppe Moles, sul tema dell’equo compenso per i giornalisti». Lo afferma, in una nota, Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della Stampa italiana e delegato al tavolo per l’equo compenso.

«I ripetuti annunci di “imminente convocazione” del tavolo coordinato dal governo previsto dalla legge 233/2012 – prosegue – sono ancora tutt’oggi lettera morta: la convocazione non è più procrastinabile. Se l’obiettivo del governo è il superamento di un’informazione professionale sempre più precaria, malpagata e sfruttata, in cui donne e uomini lavorano senza diritti né tutele, la strada è tracciata dalle norme votate dal parlamento. Ogni giorno che passa senza la definizione di un equo compenso per i giornalisti è un giorno in più di questo iniquo modello di informazione».

Con il periodo estivo, incalza Motta, «l’apporto dei collaboratori e freelance per la realizzazione dei prodotti editoriali si fa ancora più assiduo. Servizi giornalistici pagati una miseria a ogni latitudine e colleghi senza diritti rappresentano un problema per tutti. Il tema dell’equo compenso è centrale per il rispetto dei diritti del lavoro nel settore. Cosa si aspetta per fare i passi necessari? Tutta la filiera dell’informazione, dalla previdenza alla qualità dei prodotti, risente della mancanza di un equo compenso per i giornalisti».

In conclusione, «se l’obiettivo è la risoluzione dei problemi la Fnsi e la Commissione nazionale lavoro autonomo sono a disposizione, se invece si vuole far scivolare su un piano inclinato i diritti sociali e del lavoro dei giornalisti – conclude il presidente della Commissione – non potremo stare a guardare questa colpevole inerzia da parte di palazzo Chigi».