Archivio mensile:Ottobre 2020

Era l’uomo del sorriso, addio a Rosario Mazzitelli

di Gianfranco Coppola*

Mai visto imbronciato. Neppure quando temeva qualcosa di spiacevole, tipo il mancato rinnovo del contratto al Circolo Canottieri che è stata la sua seconda casa. Ma probabilmente qualche presidente post de Gaudio e Bracale ha finto di pensarci su per vederlo una volta almeno inquieto. Il sorriso è stato il tratto più evidente di Rosario Mazzitelli, per anni all’ufficio stampa della Regione ma soprattutto vicino allo sport e in particolare al nuoto e alla pallanuoto.
Il carrello di una vecchia Olivetti mi avrebbe aiutato a trovare il ritmo, a darmi una scossa. Ma questa tastiera silenziosa rende più cupo il ricordo, più urticante il riavvolgere nastri e nastri di memoria. Era la persona al momento giusto nel posto giusto e nell’epoca sbagliata. Eh si perchè se fosse nato nell’epoca della belle èpoque, le grandi serate con dame e cavalieri sarebbero state pane e marmellata per lui. Ma spiccava anche in tempi di selvaggeria online, smartphone come lame. Vicino ai colleghi nei momenti conviviali e soprattutto di lavoro. Chi lo ha ritrovato portavoce di assessori o ancora più dirigente e trait d’union tra grandi assi tipo Rosolino e supersquadre tipo I giallorossi in calottina. Aveva il culto dell’aggregazione: mai divisivo, sempre inclusivo. Le Olimpiadi giallorosse, tennis e pallanuoto per giornalisti con le vecchie glorie del circolo, erano il suo divertimento professionale. Un sorriso sfolgorante, lo sapeva e ne faceva mostra come dono di Dio: laureato in legge, all’attività di dipendente regionale affinò negli anni d’oro del Napoli la corrispondenza per Avvenire, col gagliardetto giallorosso appuntato sul cuore. Dal sodalizio antico con Paolo Trapanese, l’incarico alla Federnuoto Regionale ed eccolo maestro di cerimonia alla Festa del Nuoto.
Nella palazzina di Portici, in quella piazza Poli dove conobbe il suo grande amore Nuccia, da cui ha avuto meravigliosi figli: Giovanni e Lidia, ha trascorso le ore precedenti il ricovero ospedaliero senza scampo. Fino a quel momento, un nonno rampante, svettante, ammaliante, avvolgente. In fondo tanti mi hanno chiesto: quanti anni aveva? Pelle liscia, occhi vivaci, il sorriso da pubblicità, ancora agile nel fisico. Era senza età, essendo capitato destreggiandosi alla grande in un’epoca lontana dalla sua. Come coriandoli trascinati dal vento, rimetto assieme brindisi di Capodanno, giornate a Capri e serate all’Anema & Core, e tanti tanti discorsi sui colleghi, per i colleghi con l’Ussi nel cuore.
Aveva già in mente lo scambio di auguri di Natale, riversando sul suo storico amico Mario Zaccaria – il nostro presidente – il proverbiale entusiasmo raccomandando di premiare giornalisti che rappresentassero tutte le province, ogni forma di espressione dai giornali a radio e tv, dai siti alle agenzie. Uno per tutti, e tutti per Rosario oggi piangiamo un irripetibile personaggio.

*vicepresidente nazionale USSI

Informazione locale online e periodici cattolici, siglato l’accordo nazionale fra Anso Fisc e Fnsi

L’Associazione nazionale delle testate online (Anso), la Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc) e la Federazione nazionale della Stampa italiana, sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani, hanno sottoscritto nella serata di ieri, giovedì 29 ottobre, un accordo collettivo nazionale transitorio per la regolamentazione delle prestazioni di lavoro giornalistico nelle testate online di informazione locale aderenti ad Anso e nelle testate periodiche aderente alla Fisc.

L’accordo, che ha validità dal primo novembre 2020, è propedeutico alla sottoscrizione di un contratto collettivo di settore che le parti si sono impegnate a definire entro il 30 giugno 2021 e si è reso necessario per non lasciare senza regolamentazione contrattuale le aziende che applicavano il contratto collettivo Uspi-Fnsi, che ha cessato di produrre ogni effetto il 30 maggio scorso.

«Oggi – commenta Marco Giovannelli, presidente di Anso – è una giornata storica per il mondo dell’editoria digitale. Anso in questi anni si è sempre battuta perché il settore venisse considerato come merita. In questi mesi di crisi tutti hanno potuto vedere l’importante ruolo svolto dall’editoria locale ed iperlocale. Ringraziamo i colleghi della Fisc e della Fnsi per avere colmato in tempi brevissimi, nonostante la situazione contingente, il vuoto normativo creatosi dopo la cancellazione del precedente contratto. Viene così garantito un percorso che consentirà ai piccoli editori digitali di far crescere le proprie aziende e l’occupazione».

Per Chiara Genisio, vicepresidente Fisc, «questo accordo costituisce un elemento di certezza in una fase molto difficile per il Paese e soprattutto per il mondo dell’informazione. Un passo importante che offre opportunità, tutela e dignità ai giornalisti che operano nelle testate aderenti alla nostra Federazione. Un traguardo molto significativo per i nostri giornali radicati nel territorio, dal Nord al Sud dell’Italia, che soprattutto in questa fase di emergenza continuano a essere autentici punti di riferimento delle comunità locali».

«Si apre – dice Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – una fase di ampia collaborazione con le organizzazioni rappresentative di un settore editoriale che necessita di uno strumento contrattuale adeguato alla dimensione e alle esigenze produttive delle aziende. L’obiettivo è far emergere e favorire l’occupazione giornalistica, riconoscendo diritti e tutele in un quadro di sostenibilità. L’accordo raggiunto è soltanto un primo passo, reso possibile dalla serietà e dal senso di responsabilità di tutti gli interlocutori».

PER APPROFONDIRE
Allegato di seguito il testo dell’accordo nazionale siglato da Anso, Fisc e Fnsi.

Accordo Contrattuale Collettivo Nazionale Anso Fisc Fnsi

Rinnovo del contratto Fieg, Lorusso: «Al centro del confronto innovazione e lotta alle diseguaglianze»

«Affrontare le criticità del settore dell’informazione, aggravate dall’attuale situazione di emergenza, è necessario e ineludibile. La disponibilità manifestata dagli editori della Fieg di riprendere il confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico va accolta e verificata nei fatti». Lo ha affermato Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, incontrando, giovedì 29 ottobre, il delegato alle relazioni sindacali della Fieg, Lino Morgante.

«Per la Fnsi – ha aggiunto – è imprescindibile che il confronto abbia al centro i temi dell’innovazione e della lotta alle diseguaglianze. Soltanto in un quadro di regole che valorizzino il lavoro regolare è possibile declinare la flessibilità richiesta dagli editori che, altrimenti, diventerebbe soltanto un inaccettabile moltiplicatore di precarietà».

 

 

Giornalisti minacciati, l’Antimafia a Napoli e Arzano

Il caso Napoli è stato trattato dalla commissione parlamentare Antimafia, dove sono stati ascoltati sia i colleghi Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, minacciati ad Arzano, sia il giornalista di Sky Paolo Fratter, aggredito insieme all’operatore durante gli scontri che ci sono stati durante le proteste anti-Covid di venerdì scorso. All’incontro erano presenti il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, e il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri. Sono state illustrate le criticità sul territorio e, in particolare, gli attacchi sempre più frequenti alla stampa, come dimostrano i dati del Ministero dell’Interno. È stata accolta la proposta del presidente Giulietti di portare la Commissione sul territorio della Campania come segnale di vicinanza e per ascoltare direttamente i colleghi minacciati. Inoltre, l’Antimafia acquisirà il materiale relativo agli scontri e alle aggressioni ai cronisti per girarlo alle autorità competenti. Ringraziamo il presidente della commissione Walter Verini per la sensibilità dimostrata sull’argomento e per aver voluto questa audizione e i parlamentari di tutti gli schieramenti che in maniera unanime hanno accolto le richieste e sollecitato iniziative.

Tamponi ai giornalisti, convenzione con Diagnostic Center

Per l’emergenza Covid-19 e viste le particolari esigenze legate al lavoro giornalistico, il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha firmato una convenzione con il poliambulatorio Diagnostic Center Srl (via San Giacomo dei Capri, 38 – Napoli) che prevede per gli iscritti al SUGC, in regola con le quote sociali, un prezzo agevolato di 50 euro per il tampone naso-faringeo per l’analisi dell’RNA virale con metodiche di biologia molecolare. Il tampone può essere effettuato non solo in sede ma anche a domicilio.

Potranno accedere alla convenzione anche i familiari degli associati, ma i nomi dovranno essere comunicati alla segreteria del SUGC che provvederà a segnalarli al centro diagnostico.

Tel. 081.2411945-333.8257892

Coloro che si devono sottoporre al tampone devono scaricare e compilare questo MODULO.

L’informativa della FEDERLAB.

Ddl diffamazione e liti temerarie, Fnsi: «Vogliono annacquare la riforma»

«L’esame in aula al Senato dei ddl sulle liti temerarie e la riforma della diffamazione a mezzo stampa, che comincerà domani, rischia di trasformarsi in una beffa per i giornalisti. Le riforme, il cui obiettivo è quello di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie contro i giornalisti e cancellare il carcere per i cronisti, rischiano di esserlo soltanto di facciata. Nelle ultime ore, infatti, ha ripreso corpo quel partito trasversale agli schieramenti che punta a imbavagliare i giornalisti e gli organi di informazione». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Anche fra le forze di maggioranza – proseguono – c’è chi sta lavorando alacremente per ridurre al minimo le sanzioni contro chi, attraverso querele e richieste di risarcimento danni, punta a impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro, stravolgendo il senso della proposta presentata dal senatore Primo Di Nicola. Allo stesso tempo, si aumentano le sanzioni pecuniarie a carico di giornalisti ed editori in caso di diffamazione. La volontà di colpire giornalisti e organi di stampa è palese. Se c’è qualcuno, anche nella maggioranza di governo, che spera di far passare sotto silenzio quello che è un chiaro attacco al diritto di cronaca, approfittando dell’emergenza sanitaria, si sbaglia. Qualsiasi colpo di mano troverà, anche in questa fase, una ferma presa di posizione».

Scontri a Napoli, Verini: sentiremo cronisti aggrediti in commissione Antimafia

La «raccolta di foto e video e di tutto il materiale utile a individuare gli aggressori da consegnare a Procura e Questura», un’«audizione dei giornalisti aggrediti presso la Commissione parlamentare Antimafia» e una «relazione per l’Osservatorio sui giornalisti minacciati del Ministero dell’Interno». Sono i tre punti stabiliti nell’assemblea che si è tenuta online con il coordinatore del Comitato della Commissione Parlamentare Antimafia a tutela dei giornalisti minacciati, Walter Verini, che ha dato piena disponibilità sottolineando la necessità di far «sentire meno soli» i colleghi impegnati in prima linea e ha invitato le istituzioni e la politica alla «responsabilità» e all’unità. All’assemblea, che è stata convocata  in seguito alle aggressioni a cronisti e operatori che ci sono state durante gli scontri di venerdì sera davanti alla Regione Campania, hanno partecipato il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. Con loro colleghi che hanno documentato la protesta e gli scontri, cronisti sotto scorta e giornalisti intervenuti da altre regioni d’Italia. Il procuratore di Napoli, impegnato nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato nel pomeriggio, ha affidato il suo saluto al segretario del SUGC, Claudio Silvestri, ringraziando i giornalisti «per il lavoro che fanno con professionalità e coraggio».
«Le giornaliste e i giornalisti minacciati ieri a Napoli non se la sono “Andata a cercare” come ha scritto qualcuno sui social, ma hanno esercitato compiutamente il loro diritto dovere di raccontare un evento di grande rilevanza sociale. Il loro unico torto è stato quello di svelare, con immagini e fotografie, le probabili infiltrazioni di camorristi e squadristi di ogni risma, impegnati nella strumentalizzazione della protesta», ha affermato il presidente della Fnsi, Beppe Giulietti che ha ricordato come avvisaglie c’erano state anche nei giorni precedenti ad Arzano, quando per episodi simili è stato preso di mira il collega Mimmo Rubio.

Agcom, al via la consultazione pubblica sul nuovo regolamento in materia di diritto d’autore

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato, all’unanimità, l’avvio di una consultazione pubblica sulle modifiche al nuovo regolamento in materia di tutela del diritto d’autore. «La competenza dell’Autorità – spiega una nota – è stata infatti ampliata dal decreto ‘Rilancio’ ai casi di diffusione illecita di contenuti in rete mediante i servizi di messaggistica istantanea che utilizzano, anche indirettamente, le numerazioni telefoniche degli utenti. Lo stesso decreto ha inoltre ripristinato la possibilità per Agcom di comminare sanzioni fino al 2% del fatturato nei confronti di coloro che non rispetteranno gli ordini di rimozione dei contenuti illecitamente diffusi».

Le modifiche poste a consultazione pubblica «mirano – aggiunge l’Authority – ad impedire la diffusione di opere digitali rese disponibili in violazione del diritto d’autore, con le medesime procedure e garanzie che hanno contraddistinto l’azione dell’Autorità dall’entrata in vigore del regolamento. La rapidità dei tempi di intervento, fissato in soli 12 giorni, è stato uno dei punti di forza dell’attività finora svolta da Agcom, come riconosciuto dall’intera filiera dell’industria creativa».

La consultazione pubblica avrà una durata di 30 giorni e coinvolgerà tutti i soggetti interessati.

Covid-19, Usigrai, Cdr Tgr Campania e Sugc: «Nuovo attacco all’informazione da parte della Regione»

«Ancora una intimidazione alla libertà di informazione da parte della Regione Campania, presieduta da Vincenzo De Luca». È quanto affermano in un nota il Cdr della Tgr Campania, l’Usigrai e il Sindacato unitario giornalisti Campania. «Ieri – spiegano i rappresentanti sindacali – nel collegamento della Tgr Campania è stata ritrasmessa una parte di un servizio andato in onda martedì 20 ottobre su Cartabianca, RaiTre, in cui uno degli operatori del 118 riportava al microfono la carenza in quel giorno in Campania di posti letto disponibili per il ricovero di pazienti Covid. Nel riprendere la linea il giornalista ha riferito di un fax della centrale operativa del 118 in cui si informava il Pronto Soccorso di uno dei Covid Center regionali, con i posti tutti occupati, che non erano disponibili altri letti nella regione per poter trasferire due pazienti in condizioni cliniche severe. Il fax si riferisce a martedì 20 ottobre, ore 13.02. L’Unità di Crisi della Regione Campania ha annunciato l’invio di un esposto alla Procura di Napoli e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai, per confutare “una vergognosa truffa mediatica sul presunto e falso esaurimento dei posti letto” nella regione. La redazione di Cartabianca segnala che il quadro della disponibilità di posti letto negli ospedali documentata con una intervista all’operatore del 118 faceva riferimento com’è ovvio alle richieste pervenute in quella specifica giornata, e come documentato anche dalle immagini del registro chiamate pervenute alla centrale operativa del 118 stesso».

Il Comitato di redazione della Tgr Campania «respinge gli attacchi al lavoro dei giornalisti del servizio pubblico televisivo, che come sempre verificano scrupolosamente le notizie fornite ai telespettatori. Quando l’autorità giudiziaria disporrà di sentire i giornalisti Rai o la Commissione di Vigilanza Parlamentare deciderà di ascoltarli, i colleghi consegneranno copia del fax della centrale operativa del 118 dov’è scritto a chiare lettere che non erano disponibili posti letto per pazienti Covid in Campania, nel giorno indicato dal giornalista, e cioè martedì 20 ottobre. Esattamente come raccontato. Non saranno le provocazioni a intimorire i giornalisti, la cui bussola professionale – concludono Cdr, Usigrai e Sugc – è il dovere di informare e il diritto dei cittadini a essere informati».

Caso Rubio, Fnsi e Sugc: «Antimafia e Viminale incontrino il collega»

Chiedere alla commissione Antimafia di incontrare Mimmo Rubio, il giornalista di Arzano, vicino Napoli, fatto oggetto nei giorni scorsi di attacchi e insulti documentati anche in un video pubblicato dal Sindacato unitario giornalisti della Campania. E intanto inviare tutto il materiale relativo alle ultime minacce ricevute dal collega all’Osservatorio cronisti minacciati del Viminale e al viceministro Matteo Mauri, al quale Fnsi e Sugc chiederanno di rafforzare la sorveglianza al cronista e di promuovere, appena la possibile, una riunione dell’Osservatorio ad Arzano.

Sono le iniziative concordate oggi con il giornalista durante una riunione in videoconferenza cui hanno preso parte, fra gli altri, il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti e il segretario del sindacato regionale, Claudio Silvestri.

«Invitiamo colleghe e colleghi – è l’appello di Fnsi e Sugc – a essere scorta mediatica di Mimmo Rubio. A rilanciare quel video agghiacciante dei cori e degli insulti sotto casa. A “illuminare” a giorno questa vicenda oltraggiosa non solo per Mimmo, ma per tutta la categoria e per il Paese. Bisogna evitare che Mimmo Rubio venga isolato, che divenga un bersaglio. L’invito è non solo a denunciare la sua vicenda, ma a raccontare in ogni sede quanto accade ad Arzano».

Fnsi e Sugc, che con l’avvocato Giulio Vasaturo e il legale del sindacato campano, Giancarlo Visone, hanno annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile al processo, auspicano infine che gli autori delle minacce vengano quanto prima individuati e sanzionati.

 

Il video dei cori contro Mimmo Rubio.