Archivi categoria: Pari opportunità

Cpo Fnsi: «Al Corriere della Sera storie di disparità per due colleghe»

«Giornaliste, mamme single con due figli minori: dopo anni di contratti a termine al Corriere della Sera e promesse che la loro posizione sarebbe stata regolarizzata con l’assunzione, i loro nominativi sono stati inseriti nell’elenco dei nove, colleghe e colleghi, che sarebbero stati riassorbiti. Così non è stato: alla scadenza dell’accordo le uniche due escluse sono state le colleghe Elisabetta Montanari e Alessandra Franchini». È quanto si legge in una nota della Commissione Pari Opportunità della Fnsi.

«La loro assunzione è stata chiesta a più riprese dal Cdr del Corriere della Sera», prosegue la Cpo Fnsi, che «denuncia un trattamento disparitario, ancora una volta a scapito di due professioniste e chiede all’azienda di rivedere le decisioni, pronta ad appoggiare ogni azione e vertenza del Cdr a sostegno delle due colleghe, insieme a Fnsi e Associazioni regionali di Stampa».

Diritti del Mediterraneo, forum all’Istituto per gli studi filosofici

Tematiche di grande attualità quelle in programma al convegno presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici di Napoli (18-19 Novembre). Filo conduttore “Saperi-Linguaggi- Diritti del Mediterraneo ed Euromediterraneo”. Un appuntamento che fa parte della “Conferenza permanente” che ha come importante punto di riferimento la “Carta di Napoli”. Promosso dalla filosofa Esther Basile  il dibattito ha un ampio ventaglio di argomenti come le politiche di conciliazione; la prossimità e l’accoglienza; gender, religioni e diritti umani nel Mediterraneo; culture e nuove forme di democrazia; diritto processuale penale comparato; la vulnerabilità come risorsa etica; donne filosofe nel Mediterraneo; donne, informazione e linguaggi; la cooperazione universitaria; orizzonti e confini come metafore di viaggio del vivere e dell’approdo; oltre i luoghi comuni. E anche testimonianze. Diversi i partecipanti a cominciare dall’Arcieparca di Costantinopoli  Boghos Levon Zekyian, il presidente degli Studi Filosofici Massimiliano Marotta, la direttrice della Biblioteca Nazionale  Maria Iannotti; la senatrice Valeria Valente. Grande spazio all’informazione con la presidente CPO FNSI Mimma Caligaris, Carmela Maietta e Laura Viggiano consigliera e delegata del Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC).

‘Diamo voce alle donne iraniane’, il 24 ottobre incontro in Fnsi

Lunedì 24 ottobre 2022, a partire dalle 16.30, la sala Walter Tobagi della Federazione nazionale della Stampa italiana ospita l’incontro-dibattito dal titolo “Diamo voce alle donne iraniane. Per i diritti e per la libertà”. L’evento, realizzato in collaborazione con le Commissioni pari opportunità di Fnsi, Ordine dei giornalisti e Usigrai e con le associazioni Giulia Giornaliste e Articolo21, «vuole essere di vicinanza e solidarietà a queste donne indomite e coraggiose al fine di garantire una costante scorta mediatica con l’obiettivo di non spegnere i riflettori su quanto accade in Iran», anticipano gli organizzatori.

«La feroce repressione del regime iraniano, dopo l’uccisione della giovane Masha Amini da parte della polizia morale perché non aveva indossato l’hijab in modo appropriato, non ferma le proteste in tutto il Paese. A un mese di distanza – si legge su articolo21.org –, le manifestazioni contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne non sembrano voler retrocedere. Ormai la protesta non riguarda più solo il velo islamico ma si è estesa alla richiesta dei basilari diritti umani negati alle donne e non solo, dalla Rivoluzione Islamica del 1979 ad oggi».

All’incontro è prevista la partecipazione, fra gli altri, di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi; Carlo Bartoli, presidente Cnog; Guido D’Ubaldo, presidente Odg Lazio; Elisa Marincola, portavoce di Articolo21; Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia; Mimma Caligaris, presidente della Cpo Fnsi e componente del Gender Council della Ifj; Roberta Lisi per Giulia Giornaliste; Roberta Balzotti della Cpo Usigrai.

Modera la giornalista Tiziana Ciavardini. Interverrà in collegamento l’avvocata e scrittrice iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace 2003, intervistata da Lucia Goracci. Sarà presente una delegazione di ragazze e ragazzi appartenenti alla comunità iraniana di Roma e verranno proiettati messaggi di solidarietà alle donne iraniane di personaggi del mondo accademico, dell’informazione e dello spettacolo.

L’evento sarà seguito e registrato da Radio Radicale e trasmesso in diretta sui portali web https://www.eurocomunicazione.com e https://www.eurocomunicazione.eu e sulle pagine social di Eurocomunicazione.

L’elenco delle adesioni (in aggiornamento) è pubblicato sul sito web dell’associazione Articolo21.

Rai, Cpo Usigrai: «Sette uomini e una sola donna ai vertici della Tgr: ennesima occasione persa»

«Sette uomini e una sola donna ai vertici della Tgr. Il direttore Alessandro Casarin riconferma la squadra e ancora una volta le scelte apicali riflettono la mancanza di attenzione verso il tema delle pari opportunità e ripropongono un evidente squilibrio di genere nella valorizzazione delle competenze e nell’accesso a ruoli di vertice». È quanto afferma, in una nota, la Commissione pari opportunità dell’Usigrai.

«Un segnale scoraggiante – prosegue la Cpo – e un mancato riconoscimento del merito delle colleghe che quotidianamente lavorano con professionalità e impegno all’interno delle redazioni. Torniamo a invocare un cambio di passo, che era stato promesso anche dall’amministratore delegato Carlo Fuortes e dalla presidente Marinella Soldi. Constatiamo che è stata persa l’ennesima occasione.

Violenza sulle donne, la Cpo Usigrai alla presidente Soldi: «A Porta a Porta violato il codice etico?»

«Ieri abbiamo assistito a una pagina di ottima informazione del servizio pubblico sul tema della violenza contro le donne. Approfondimenti e servizi sono andati in onda in tutte le edizioni dei tg e dei gr nazionali e regionali. Del resto era l’impegno dell’azienda. Peccato che non si possa dire altrettanto dell’ennesima puntata di Porta a Porta». Lo sottolinea, in una nota, la Commissione pari opportunità dell’Usigrai.

«Peccato – incalza la Cpo – che, nella giornata che sollecita lo sforzo collettivo di eliminare la violenza sulle donne, Bruno Vespa abbia sentito l’impellenza di cominciare la puntata con una vergognosa intervista a una delle ragazze (oggi maggiorenne ma all’epoca dei fatti quattordicenne) protagoniste della storia di pedofilia nel quartiere Parioli di Roma. Un’intervista dalla quale sono anche spariti, e con le loro responsabilità, gli uomini che si approfittano di quelle adolescenti».

La Commissione chiede quindi «alla presidente della Rai Marinella Soldi, che sappiamo impegnata sul tema, se non si rilevi una violazione del codice etico della Rai e se non siano stati traditi per l’ennesima volta i principi sanciti nel contratto di servizio. Servono le parole giuste per affrontare queste vicende e parlare delle vittime ma anche di chi le sfrutta, clienti compresi, tema che spesso viene soltanto sfiorato con meno attenzione e incisività come visto anche nel programma condotto da Serena Bortone, Oggi è un altro giorno, durante il quale peraltro è stato più volte utilizzato il titolo grafico ‘baby squillo’».

Conclude la Cpo dei giornalisti e delle giornaliste del servizio pubblico: «La violenza sulle donne è una questione sociale e culturale. E la prima azienda culturale del Paese deve dare l’esempio per scardinare arcaici stereotipi e favorire il cambiamento».

Odio social contro l’associazione Giulia Giornaliste, la solidarietà di Cpo Fnsi e Cpo Usigrai

Cpo Fnsi e Cpo Usigrai «denunciano, con forza, i segnali sempre più allarmanti che si susseguono in questi giorni, messaggi di odio contro giornalisti e soprattutto, giornaliste, nei confronti delle quali si aggiungono attacchi di contenuto sessista».

Le Commissioni, inoltre, «esprimono solidarietà all’associazione Giulia Giornaliste, che sta subendo aggressioni di ogni tipo sulla sua pagina Facebook dopo avere espresso la propria solidarietà a Laura Boldrini, pesantemente insultata dopo la pubblicazione del suo libro. Una situazione preoccupante – concludono Cpo Fnsi e Cpo Usigrai – che richiede un intervento, anche normativo, urgente prima che gli odiatori passino dalle parole ai fatti».

L’allarme della Cpo Fnsi: «In Italia sempre meno giornaliste dentro e fuori dalle redazioni»

In Italia le giornaliste sono sempre di meno, dentro e fuori dalle redazioni e hanno retribuzioni più basse. il 18 per cento in meno nell’occupazione regolare, il 15,3 per cento tra i precari, il 26 per cento tra le pensionate. Gli ultimi dati Inpgi segnalano, nella generale crisi del settore, un ritorno all’indietro di presenza numerica femminile e un permanere del gender pay gap, sensibile, negli stipendi, nelle collaborazioni e nelle pensioni. Questo è dovuto soprattutto, per le giornaliste con contratto regolare, ai minori avanzamenti di carriera nei ruoli apicali.

È quanto denuncia «con grande preoccupazione» la Cpo Fnsi, che evidenzia: «Come le giornaliste stiano pagando un prezzo altissimo in un mercato del lavoro impoverito dagli effetti della pandemia. Gli stati di crisi nel settore dei periodici, ad alta presenza femminile, le concentrazioni editoriali, che riducono l’occupazione e svuotano progressivamente le redazioni, con richieste di ulteriori prepensionamenti, la chiusura di intere redazioni in provincia, il precariato crescente, il mancato sostegno a editoria e emittenza locale definiscono un quadro drammatico per centinaia di colleghe e colleghi».

La Cpo Fnsi chiede «con forza» una mobilitazione «continua della categoria, anche a difesa dell’Inpgi e per il blocco dei prepensionamenti, contro la desertificazione dei luoghi di lavoro, che colpisce decine di giornaliste, spesso spinte ai margini, anche attraverso un utilizzo unilaterale dello smart working» e «ritiene altresì fondamentale – incalza la Commissione – che i sei mesi di proroga del ‘lavoro agile’, fino al 31 dicembre 2021, siano utilizzati anche per contrattare modalità che prevedano, fra l’altro, diritto alla disconnessione e certezza nell’orario di lavoro».

Per questo la Cpo «ha deciso di continuare a monitorare lo smart working con una nuova formulazione del questionario, che sarà elaborato a breve, per avere dati più aggiornati, da consegnare al sindacato, per una lettura ancora più analitica di una evoluzione del lavoro giornalistico che va gestita e non subita».

‘#StaiZitta giornalista!’, in uscita il libro di Silvia Garambois e Paola Rizzi sulle ‘parole che imbavagliano’

«Cessa», «maestrina», «vai a fare la calza ragazzina maleducata», «meriti di morire», «sei solo brava con la bocca», «un mostro di bruttezza e cattiveria», «strega», «parli delle donne stuprate, a te non sarebbe successo», «ritorna casalinga», «la vedo bene come cassiera», «le donne utilizzano in modo surrettizio il sesso per fare carriera o presunta tale». Un catalogo di insulti e oscenità scientificamente censiti, raccolti in “#StaiZitta giornalista! Dall’hate speech allo zoombombing, quando le parole imbavagliano”, di Silvia Garambois e Paola Rizzi, in uscita per il progetto Digital First di Edizioni All Around, nella collana Studi della Fondazione sul giornalismo Paolo Murialdi.

«Gli insulti se li sentono ripetere tutti i giorni, sui propri profili social o nelle mail, le giornaliste impegnate su fronti caldi, come l’immigrazione, la politica, il crimine organizzato, o professioniste particolarmente esposte, attaccate non per quello che dicono ma per quello che sono, ossia donne, passibili per questo di denigrazione misogina e di minacce di stupro», si legge nella presentazione del volume.
Un libro che raccoglie le testimonianze delle colleghe su cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news, analizzare i fatti, sapendo che questo avrà come probabile conseguenza una grandine di insulti e minacce.

«L’odio contro le donne e il loro giornalismo. L’attacco sessista, le minacce, gli insulti beceri, un quadro preoccupante che mai avevamo visto […] Difendere le giornaliste insultate e minacciate significa combattere il malaffare economico, politico e social che si nasconde dietro questa odiosa persecuzione. Ed è una battaglia che devono combattere soprattutto i maschi, perché fra di loro si trovano gli odiatori», scrive nell’introduzione Vittorio Roidi, presidente della Fondazione Murialdi.

“#StaiZitta giornalista!” è disponibile in ebook e si può acquistare anche nella versione su carta dal sito edizioniallaround.it in attesa dell’uscita in libreria. Prefazioni dell’onorevole Laura Boldrini, della Commissaria Agcom Elisa Giomi e del professor Federico Faloppa, coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.

Violenza sulle donne, due incontri con il SUGC

Per la giornata dedicata alla lotta contro le violenze sulle donne mercoledì 25 novembre 2020 il SUGC parteciperà a due incontri.

CON ARTICOLO21 ALLE 13,30
Contrasto al linguaggio dell’odio che ormai dilaga sui social e, purtroppo, viene ripreso anche da alcuni media “accreditati”. Se ne parlerà insieme ad un’analisi della violenza di genere in un incontro organizzato da Articolo 21 nell’ambito della rassegna “Un’ora con…” . L’appuntamento è per domani in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, dalle 13.30 alle 15. L’obiettivo è quello di fare il punto sulle iniziative, dare voce a giornaliste, giuriste, associazioni impegnate contro discriminazioni, aggressioni, sessismo.
Previsto l’intervento di Simona Sala, Cristina Perozzi, Tiziana Ferrario, con il coordinamento di Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21,  e Roberto Natale
L’incontro sarà trasmesso in diretta anche sulla pagina Facebook di Articolo 21.

DIBATTITO ALLE 18,30

I dati del 2020 sembrano dimostrare una diminuzione dell’emergenza della piaga della violenza sulle donne, potrebbe essere cosi, ma invece non lo è. Con lo scoppio della pandemia di Covid e il conseguente isolamento in casa, molte donne hanno perso la forza di voler denunciare il proprio partner violento, per via della convivenza forzata a cui sono costrette. Il 25 novembre è la giornata per ricordare ancora una volta l’importanza nel denunciare. Se ne parlerà alle 18,30 a questo LINK.
Interverranno: Claudio Silvestri (Segretario del sindacato unitario giornalisti della Campania), Virginia Ciaravolo (Psicoterapeuta e Criminologa), Stefania De Martino (Responsabile centro antiviolenza ed esperta di politiche di genere), Francesco Paolo Oreste (Vice ispettore con delega alle fasce deboli del commissariato di P.S di Pompei), modera Armando Federico Ascolese (scrittore e giornalista). L’evento è patrocinato dal Sindacato unitario giornalisti della Campania e dall’associazione “Mai più violenza infinità”.

‘Lavoro agile: opportunità e problemi’, online l’indagine promossa dalla Cpo Fnsi

«Lavorare da casa: cos’è successo nelle settimane del confinamento domestico, com’è cambiata la vita nelle redazioni, com’è mutata l’organizzazione, come sono stati ridisegnati i rapporti anche con i collaboratori. Vi chiediamo cinque minuti del vostro tempo per rispondere al questionario, autonomo, elaborato dalla Commissione pari opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana per raccogliere da chi ha vissuto il “lavoro agile” opportunità e problemi di questo strumento». Lo scrive la presidente della Cpo Fnsi, Mimma Caligaris, nella lettera con cui invita i giornalisti e le giornaliste italiane a partecipare all’indagine online disponibile a questo link.

Per rispondere c’è tempo fino a giovedì 10 settembre. I risultati del questionario, di rapida compilazione, saranno consegnati al sindacato e alla Fondazione sul giornalismo Paolo Murialdi, molto impegnata su questo tema con un qualificato dibattito.