Archivio mensile:Marzo 2021

Editoria, la Fnsi dal sottosegretario Moles: «Rilanciare il settore e contrastare il precariato»

Il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, e il presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, Mattia Motta, accompagnati dal direttore Tommaso Daquanno, sono stati ricevuti oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giuseppe Moles. Nel corso dell’incontro sono state affrontate le questioni più urgenti che riguardano il settore dell’editoria e il mercato del lavoro.

I rappresentanti della Fnsi hanno auspicato che anche il settore editoriale possa rientrare a pieno titolo nel Piano Next Generation Eu perché c’è la necessità di sostenere i processi di innovazione tecnologica e la transizione digitale. Gli interventi, secondo il sindacato dei giornalisti, dovranno prevedere anche misure strutturali che consentano di rafforzare il mercato del lavoro, oggi indebolito da una precarietà che ha raggiunto dimensioni inaccettabili, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’informazione.

Per la Fnsi, inoltre, è necessario riavviare al più presto i tavoli per la definizione dell’equo compenso per i lavoratori autonomi e la messa in sicurezza dell’Inpgi. Il sindacato ha poi auspicato che, insieme con il recepimento della direttiva europea sul copyright, in fase di approvazione definitiva, vengano fissate regole che obblighino i giganti della rete a riconoscere la giusta remunerazione dei contenuti a tutti gli operatori dell’informazione, indipendentemente dalle dimensioni aziendali.

«Ringraziamo il sottosegretario Giuseppe Moles – dichiarano Raffaele Lorusso e Mattia Motta – per l’attenzione ai temi che riguardano il settore e per la disponibilità a intraprendere un percorso di confronto, analisi e condivisione per individuare misure di sostegno e provvedimenti di riforma che possano rilanciare l’informazione nel nostro Paese. Il ruolo fondamentale che l’informazione svolge per la tenuta delle istituzioni democratiche richiede interventi mirati per contrastare efficacemente il precariato e dare una prospettiva occupazionale certa a migliaia di giornalisti sfruttati e costretti a lavorare in condizioni simili a quelle dei cosiddetti rider. È da loro che bisogna ripartire».

Al via il ‘Precariometro’, uno strumento della Clan per far emergere lo sfruttamento

Un sondaggio rivolto a tutti i giornalisti italiani con l’obiettivo di aggiornare la fotografia delle condizioni di lavoro nel mondo dell’informazione, a partire dai giornalisti non dipendenti, spesso in balia dal precariato selvaggio. Si chiama “Precariometro” la rilevazione lanciata oggi, 29 marzo 2021, dalla Fnsi e dalla Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan) e rivolta ai giornalisti di tutti i settori – carta stampata, radio, tv, fotografi, videomaker, uffici stampa, web, social.

«Ad alcune domande – si legge nella nota introduttiva – sono stati assegnati dei punteggi che concorrono a formare il “Precariometro”, ovvero un sistema per individuare gli elementi caratterizzanti, dal punto di vista sindacale, del falso lavoro autonomo che, purtroppo, si registra in costante crescita». Chi compila la rilevazione potrà scegliere di approfondire la propria singola situazione, se lo vorrà. Infatti è prevista la possibilità di attivare direttamente lo sportello lavoro autonomo Fnsi per essere ricontattati da un rappresentante Clan-Fnsi.

«Stiamo lavorando in tutte le sedi per contrastare lo sfruttamento dei giornalisti autonomi che gli editori e le imprese vorrebbero incatenati allo status di precari a vita, e poter così utilizzare come leva per scardinare le redazioni e il lavoro regolare», spiega Mattia Motta, presidente Clan e segretario generale aggiunto Fnsi.

«Ora – aggiunge – con il “Precariometro” vogliamo realizzare una fotografia aggiornata del profilo del giornalista non dipendente. Lo strumento del sondaggio ci permette, se il collega lo vuole, di intervenire a sua tutela e nel contempo contrastare la narrazione che abbiamo ascoltato ai tavoli da parte degli editori. Secondo la Fieg, infatti, il precariato nel mondo dell’informazione non è un problema, anzi, non esiste. Invece la compressione dei diritti fondamentali, la mancanza di una retribuzione equa e di un inquadramento regolare sono il pane quotidiano di troppi operatori dell’informazione che ogni mattina compongono il flusso quotidiano dell’informazione professionale».

«Far emergere le condizioni di lavoro dei giornalisti precari – afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – è un’operazione necessaria per mettere in campo azioni di contrasto e inchiodare alle proprie responsabilità gli editori che fanno dello sfruttamento la cifra della loro attività imprenditoriale. Il questionario messo a punto dai colleghi della Commissione nazionale lavoro autonomo rappresenta, da questo punto di vista, uno strumento utile per individuare le criticità e rilanciare la lotta alle diseguaglianze. Migliaia di giornalisti precari lavorano in condizioni che non sono diverse da quelle dei rider. Così come è avvenuto per questi ultimi, è necessaria una presa di coscienza anche da parte del governo e della politica e l’adozione di provvedimenti di tutela perché a tutti possano essere riconosciuti diritti e tutele contrattuali».

PARTECIPA ALLA RILEVAZIONE
Per compilare il questionario clicca qui.

Casagit Salute, al voto dal 4 all’8 giugno 2021 per il rinnovo degli organismi statutari

Casagit Salute al rinnovo degli organismi statutari. «Le elezioni dei rappresentanti dei soci in Assemblea nazionale della Cassa sanitaria si terranno dal 4 all’8 giugno 2021, con votazione diretta a scrutinio segreto mediante voto elettronico. Sabato 5 giugno 2021 saranno inoltre allestite postazioni per il voto assistito presso le Consulte regionali. Le votazioni per l’elezione degli 80 rappresentanti dei soci ordinari e dei 2 rappresentanti dei soci ordinari convenzionati aderenti ai fondi sanitari integrativi ad adesione individuale e collettiva avranno luogo contestualmente», spiega la Mutua Casagit Salute.

Hanno diritto all’elettorato attivo e passivo i soci con un’anzianità di iscrizione di almeno 24 mesi al 31 dicembre 2020, che abbiano sanato eventuali morosità entro il 10 marzo 2021 e non risultino sospesi o cancellati al momento del voto. Fino al 7 aprile 2021 gli elenchi degli aventi diritto all’elettorato attivo e passivo saranno pubblicati sul sito web nella sezione dedicata alle Elezioni 2021. Nel rispetto della normativa sulla privacy, ciascun socio Casagit potrà consultare soltanto l’elenco di appartenenza, inserendo codice fiscale e codice socio.

Le candidature vanno presentate entro il 20 aprile 2021 con due possibili diverse procedure: mediante pec all’indirizzo presidenza@pec.casagit.it o consegnando la dichiarazione di candidatura personalmente alla Consulta regionale della circoscrizione di appartenenza. Gli elenchi dei candidati saranno consultabili sul sito di Casagit, con accesso libero, a partire dal 22 aprile 2021.

A ciascun avente diritto sarà inviata in tempo utile la password per l’accesso al voto: sulla casella NewsAlert per i soci registrati, per posta agli altri. A partire dal 24 maggio sarà comunque attivo un call center che fornirà assistenza telefonica anche in caso di smarrimento della password.

Per votare sarà necessario collegarsi alla ‘cabina elettorale’ all’interno della sezione del sito web dedicata alle elezioni e inserire codice fiscale, password ricevuta e numero del cellulare. Su quest’ultimo arriverà un sms con un codice da inserire nella schermata entro 90 secondi. Una volta entrati nella cabina elettorale non sono previsti limiti di tempo, si consulterà la scheda elettorale di pertinenza, con il numero delle preferenze ammesse e i nomi dei candidati. Il sistema si bloccherà automaticamente al raggiungimento del numero massimo di preferenze esprimibili.

PER APPROFONDIRE
Informazioni e procedure che regolano l’esercizio del voto, liste elettorali, le modalità per candidarsi e tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito web di Casagit Salute.

Contributo a fondo perduto per i giornalisti con partita Iva, sportello al SUGC

Il Decreto Sostegni (DL 70/2021) prevede che il contributo a fondo perduto può essere richiesto anche dai giornalisti titolari di una partita IVA attiva alla data del 23 marzo 2021 e che sono residenti o stabiliti in Italia. A differenza dei precedenti contributi ad erogarlo non saranno le Casse di previdenza.

Ricordiamo che non si tratterà un click day, non è necessario affrettarsi, le domande vanno presentate dal 30 marzo e il termine scade il 28 maggio 2021.

La trasmissione della domanda è effettuata mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate ovvero mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Si ricorda che per accedere all’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate occorre essere essere già in possesso delle credenziali oppure essere dotati di SPID, oppure Carta Nazionale Servizi o Carta Identità Elettronica.

REQUISITI PER OTTENERE IL CONTRIBUTO:

  • Ricavi inferiori a 10 milioni di euro;
  • Ammontare medio mensile del fatturato dell’anno 2020 inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato del 2019.
  • Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, il beneficio spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato, a condizione che rispettino il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.

CALCOLO DEL CONTRIBUTO:

  • 60% della differenza tra l’importo della media mensile del fatturato dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019 (se i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a € 100.000 );
  • 50% della differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019 (se i compensi dell’anno 2019 sono compresi tra € 100.000 e € 400.000 );
  • diverse percentuali per compensi superiori a € 400.000.
  • Il contributo è comunque riconosciuto per un importo minimo di € 1.000 euro per le persone fisiche, anche se il calcolo delle differenze di fatturato risulta inferiore a tale cifra.

Gli iscritti al Sindacato unitario giornalisti della Campania, in regola con le quote sociali, potranno chiedere l’attivazione dello Spid presso i nostri uffici ad un costo di 12 euro. Inoltre, gli iscritti possono essere guidati dagli esperti del nostro sportello fiscale, gestito dallo Studio Padula, nei giorni mercoledì dalle 15 e il venerdì dalle 11. I consulenti potranno rispondere a eventuali quesiti anche via mail (segreteria@sindacatogiornalisti.it).

Qui il vademecum sul Dl Sostegni della FNSI e quello sul contributo a fondo perduto dell’Agenzia delle entrate.

Imbavagliati, incontro per chiedere giustizia per Mario Paciolla

#memoriaegiustiziapermariopaciolla: domenica 28 marzo 2021 alle ore 18, Anna e Pino Paciolla ricordano il loro figlio Mario, nel giorno del suo compleanno attraverso un incontro telematico sul sito www.imbavagliati.it e tutti i canali social collegati. Un giorno di memoria e richiesta ancora di verità e giustizia per il 33enne napoletano, impegnato come osservatore dell’Onu per il rispetto degli Accordi di Pacea San Vicente del Caguàn, dove è stato ucciso a casa sua il 15 luglio del 2020 e per il quale ancora non si conoscono i mandanti e gli assassini. Ad abbracciare l’appello dei genitori, su quello che ormai viene considerato un delitto, all’inizio camuffato da suicidio, l’organizzazione comunitaria #giustiziaperMarioPaciolla, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo21 e “Imbavagliati” (Festival Internazionale di Giornalismo Civile). All’incontro weibinar parteciperanno Anna e Pino Paciolla, i legali della famiglia, il presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, la portavoce di Articolo21 Elisa Marincola, il segretario del SUGC Claudio Silvestri, gli amici di Mario e in rappresentanza del gruppo #giustiziaperMarioPaciolla, Simone Campora e Daniele Grano e la direttrice artistica di “Imbavagliati” Désirée Klain, che coordinerà l’evento.

Imbavagliati, a dicembre scorso, aveva dedicato la VI edizione del “Premio Pimentel Fonseca” a Mario Paciolla, assegnando il riconoscimento alla giornalista colombiana Claudia Julieta Duque. Pluripremiata cronista investigativa che da sempre si batte per la salvaguardia dei diritti umani, Julieta Duque fin dal 2001 è bersaglio di intimidazioni e molestie per le sue inchieste su casi di “alto profilo”. E le minacce continuano ancora oggi, a causa delle cruciali indagini che ha svolto e tuttora porta avanti sul caso Paciolla.

Giulietti ad Arzano: «Necessario segnale forte dallo Stato»

Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, insieme con i vertici del Sugc, rappresentanti dal segretario regionale Claudio Silvestri, dalla vicesegretaria Roberta De Maddi e dalla segretaria provinciale di Caserta, Antonella Monaco, sono stati oggi ad Arzano per incontrare i giornalisti Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, più volte minacciati per le loro inchieste sul Comune a nord di Napoli. I rappresentanti del Sindacato dei giornalisti sono stati ricevuti dalla commissione straordinaria, guidata dal viceprefetto Gabriella D’Orso alla quale è stata portata la solidarietà per le minacce subite proprio per l’attività svolta al Comune di Arzano.
“Troppo spesso i giornalisti che finiscono nel mirino nei piccoli territori di provincia sono dei precari, non hanno alle spalle grandi aziende editoriali che possano supportarli. Per questo è fondamentale stare al loro fianco – ha detto Giulietti – Arzano, come molte zone dell’area metropolitana di Napoli e del Casertano sono territori ad altissima densità criminale che meritano una attenzione particolare da parte dello Stato. Sono convinto che sia necessario dare un segnale. Per questo chiederemo sia all’Osservatorio sui cronisti minacciati del Ministero dell’Interno, sia il Comitato appositamente istituito presso la commissione Antimafia di tenere una riunione proprio qui». «I gruppi criminali utilizzano adesso strumenti della comunicazione, come i social, per delegittimare e colpire chi li ostacola – dice il segretario del Sugc, Claudio Silvestri – Il ruolo dei giornalisti in questa battaglia è importante sia per denunciare l’incrocio tra amministrazione pubblica e malaffare sia per arginare, attraverso un attento lavoro di verifica, il flusso di informazioni false e pericolose». Il coordinatore del Comitato Antimafia per la tutela dei giornalisti minacciati, Walter Verini, ha già dato la disponibilità per una riunione sul territorio da concordare con il Sindacato dei giornalisti.

Inpgi, Orlando: «Riprendere il percorso avviato dal governo precedente». Lorusso: «Pronti al confronto»

«Raccolgo un lavoro che è stato avviato con il governo precedente dal sottosegretario all’Editoria Martella» e che «prevede un percorso per il salvataggio dell’Inpgi. Lo riprenderemo, naturalmente in collaborazione con il nuovo sottosegretario all’Editoria, per evitare il rischio di una situazione di crisi irreversibile della previdenza dei giornalisti». È quanto ha anticipato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, durante un incontro con la stampa estera. «Credo – ha aggiunto – che si sia fatto un buon lavoro. Dobbiamo ripartire da lì e farlo rapidamente».

Un’apertura che trova la disponibilità al confronto del sindacato dei giornalisti. «Va accolta con favore la volontà del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di riprendere i lavori del tavolo per la messa in sicurezza dell’Inpgi. Ripartire dal percorso fissato con il precedente governo conferisce una base di concretezza ad un confronto che dovrà concludersi nel più breve tempo possibile», è il commento del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.

«L’allargamento della platea degli iscritti, insieme con misure di razionalizzazione che intervengano anche sulle dinamiche del mercato del lavoro, rappresenta la premessa indispensabile per il risanamento», aggiunge Lorusso, che rileva: «L’attuale situazione di disavanzo dell’Istituto è legata ad un’involuzione occupazionale, per lo più favorita dai governi negli anni passati con norme tese a ridurre il numero degli occupati e ad ampliare l’area della precarietà. L’auspicio è che il confronto con il ministro del Lavoro e gli altri ministeri competenti possa permettere di superare definitivamente politiche deleterie per la qualità dell’informazione, la dignità della professione e la stabilità economica dell’Inpgi».

Carcere e querele bavaglio, la Fnsi incontra il sottosegretario Sisto: «Riprendere l’iter delle riforme»

Il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, sono stati ricevuti oggi dal sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Nel corso dell’incontro i rappresentanti della Fnsi hanno auspicato che possa riprendere presto, anche con l’impulso del governo, l’iter parlamentare delle norme per l’abrogazione del carcere per i giornalisti e il contrasto delle querele bavaglio. Sull’abrogazione della pena detentiva prevista dal codice penale per il reato di diffamazione a mezzo stampa, in particolare, il parlamento è chiamato ad esprimersi entro il prossimo mese di giugno, così come stabilito da un’ordinanza della Corte Costituzionale del giugno 2020. Il sottosegretario Sisto ha assicurato che è volontà del governo giungere a soluzioni che vadano nella direzione indicata dalla Consulta e tutelare il diritto di cronaca.

«Ringraziamo il sottosegretario Sisto per l’attenzione e la disponibilità – commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti –. Cancellare il carcere per i giornalisti, nel solco indicato dalla Corte Costituzionale, sarebbe un segnale di civiltà, che consentirebbe all’Italia di riallinearsi alle altre democrazie occidentali. La presenza della pena detentiva nell’ordinamento italiano e il fenomeno delle querele temerarie rappresentano inaccettabili bavagli alla libertà di stampa e al diritto di cronaca perché indeboliscono il diritto-dovere dei giornalisti di informare e il diritto dei cittadini ad essere informati. Un’informazione libera e senza condizionamenti è il presupposto essenziale per una democrazia matura».

Editoria, Lorusso: «Dal sottosegretario Moles parole incoraggianti. Urgente intervenire su Inpgi ed equo compenso»

«È incoraggiante che il sottosegretario con delega all’Editoria, Giuseppe Moles, nel corso dell’odierna audizione in commissione Cultura della Camera, abbia sottolineato l’imprescindibilità del sostegno pubblico al settore, evidenziando il ruolo essenziale dell’informazione di qualità». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«La volontà di accompagnare il settore verso la transizione digitale – rileva Lorusso – è condivisibile e richiede interventi mirati per le aziende che investono in innovazione e, soprattutto, in buona occupazione. È necessaria un’accelerazione per tutelare i contenuti informativi dall’assalto senza regole dei giganti della rete. Occorre proteggere gli investimenti delle aziende e il lavoro dei giornalisti da chi ogni giorno ne sfrutta il prodotto per ricavarne profitti con la raccolta pubblicitaria e il traffico dei dati. Un impulso deciso ci si aspetta, inoltre, sulla definizione dell’equo compenso, premessa indispensabile per avviare un’azione di contrasto del precariato che nel settore dell’informazione ha raggiunto livelli inaccettabili per un Paese civile».

Per il segretario Fnsi, «la messa in sicurezza e la salvaguardia dell’Inpgi passa anche attraverso la lotta al lavoro irregolare. L’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani non può continuare ad essere il terminale di stati di crisi o piani di ristrutturazione aziendali talvolta fittizi, ma resi possibili da norme di legge e decreti ministeriali eccessivamente permissivi. Sarà necessario – conclude – ripartire da quanto già discusso con il precedente governo, ricreando una stretta sinergia, come ha ricordato il sottosegretario Moles, con il ministero del Lavoro».

MULTIMEDIA
La registrazione video dell’audizione del sottosegretario Moles è disponibile a questo link.

AGGIORNAMENTO del 23 marzo 2021

A questo link l’intervista di Lanfranco Palazzolo al segretario generale Lorusso sull’audizione del sottosegretario Moles e sul recente incontro con il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

Consigliere comunale di Nola minaccia cronista, il Sugc: pronti a tutelarlo in tutte le sedi

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà al collega Pasquale Napolitano minacciato dal consigliere comunale di Nola Rino Barone. Il consigliere ha intimato al cronista di non scrivere più sul suo conto, in caso contrario lo avrebbe massacrato di botte. L’agitato politico locale forse non sa che la libertà di stampa è un diritto costituzionale, se ne dovrà fare una ragione. Bene ha fatto il giornalista a denunciarlo. Non è tollerabile che tali atteggiamenti arrivino da chi dovrebbe rappresentare la cosa pubblica. È da tempo che chiediamo un intervento legislativo che preveda delle aggravanti per chi molesta il diritto di cronaca. Il Sugc è pronto a tutelare il collega in tutte le sedi, così come è successo in altre occasioni.