Archivio mensile:Settembre 2016

Metropolis, editore aggredisce i giornalisti: fatto vergognoso

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L’Ordine dei giornalisti della Campania, il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania e i consiglieri nazionali campani della Fnsi denunciano i gravissimi episodi avvenuti in queste ore nella redazione centrale di Metropolis, dove un finanziatore del giornale ha minacciato alcuni giornalisti, cacciandone altri e arrivando persino all’aggressione di due cronisti.
«Si tratta – commentano i rappresentanti dei giornalisti campani – di un comportamento inaccettabile, intollerabile e vergognoso, di fronte al quale Ordine e Sindacato metteranno in campo tutte le azioni necessarie alla tutela dei colleghi, ai quali esprimono piena e convinta solidarietà. Si esprime inoltre grande preoccupazione per il fatto che l’aggressore è lo stesso imprenditore che sta rilevando in queste settimane dal gruppo Espresso una importante testata salernitana».
In redazione si sono precipitati il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il segretario regionale del sindacato dei giornalisti, Claudio Silvestri, e il segretario territoriale Vincenzo Lamberti.
Sulla vicenda interviene anche il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, che pone l’accento proprio sull’interesse dell’imprenditore per il quotidiano salernitano. «È auspicabile – rileva – che il gruppo L’Espresso-Finegil soprassieda alla decisione di cedere il quotidiano La Città di Salerno ad una cordata di imprenditori locali. Soprattutto se fra gli acquirenti figura uno degli attuali editori del quotidiano campano Metropolis. Lo stesso che, stando a quanto denunciato dai colleghi della testata, dal sindacato e dall’Ordine dei giornalisti della Campania, ha pesantemente minacciato alcuni giornalisti di Metropolis, piombando in redazione, nella giornata di oggi».
Nel ribadire ai colleghi minacciati e aggrediti la vicinanza e la solidarietà della Fnsi e con l’augurio che anche la magistratura voglia fare chiarezza sull’accaduto, il segretario Lorusso si dice poi preoccupato del fatto che «chi si è reso protagonista di tali inqualificabili comportamenti possa diventare l’editore di una testata del gruppo L’Espresso-Finegil, che ha nel dna le battaglie per la legalità, i diritti civili e le libertà. Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da essere seriamente preoccupati non soltanto per il futuro del quotidiano La Città, ma anche dell’editoria italiana: i processi in atto di trasformazione e di evoluzione delle proprietà delle testate non possono spalancare le porte del mercato a soggetti incompatibili con i principi che devono ispirare l’impresa editoriale in un sistema democratico».
 
IL CDR DE “LA CITTA’ DI SALERNO”
Il Comitato di redazione del quotidiano “la Città”, appreso del gravissimo episodio avvenuto nella redazione centrale del quotidiano Metropolis, dove un finanziatore del giornale ha minacciato alcuni giornalisti arrivando all’aggressione di due cronisti, e ricordando che il finanziatore in questione è l’imprenditore al quale il gruppo L’Espresso-Finegil sta per cedere “la Città”, condanna con forza l’episodio e proclama un pacchetto di sei giorni di sciopero (il quotidiano sarà regolarmente in edicola domani, sabato 1 ottobre), i primi quattro dei quali a partire da domani e fino a martedì 4 ottobre, giorno nel quale i sindacati nazionali e locali sono convocati nella sede della Fieg a Roma per il primo incontro ufficiale con la società cedente e la società cessionaria. Contestualmente l’assemblea del quotidiano “la Città” esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi di Metropolis.
 
IL COORDINAMENTO DEI CDR DEL GRUPPO FINEGIL-ESPRESSO
La vicenda della cessione de “la Città” di Salerno, giornale del gruppo Finegil-Espresso, ad imprenditori locali sta assumendo contorni preoccupanti. Secondo quanto denunciato dai colleghi e dalla Fnsi, venerdì 30 settembre è avvenuto un episodio gravissimo di minacce ai giornalisti (arrivando perfino all’aggressione fisica) della redazione centrale di Metropolis. Testata finanziata dallo stesso imprenditore che sta conducendo una trattativa con il Gruppo Espresso per  l’acquisto  de “la Città”. Un’azione che non possiamo tollerare.
Il coordinamento dei Cdr dei giornali Finegil chiede l’intervento di Fnsi e Ordine. Ai vertici del Gruppo Espresso chiediamo di fermare immediatamente l’iter per la cessione e riconsiderare l’operazione. Continueremo lo stato di agitazione e ci riserviamo altre azioni di protesta in tempi brevi a tutela della dignità dei colleghi e della libertà di stampa.
 
L’ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI DI “METROPOLIS”
La redazione stigmatizza il grave episodio verificatosi nella redazione centrale e ringrazia gli organismi sindacali per la vicinanza dimostrata.
Al contempo si respingono strumentalizzazioni esterne che non coinvolgono la nostra testata edita dalla Cooperativa Citypress.
Per senso di responsabilità e per l’attaccamento a Metropolis il giornale è regolarmente in edicola.

Cellulare sequestrato, il Sindacato dei giornalisti incontra il Procuratore di Salerno: scenderemo in piazza

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Il segretario regionale del Sindacato dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, e il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello, hanno incontrato questa mattina il procuratore di Salerno, Corrado Lembo.
Il Sindacato, nel corso del lungo colloquio, ha espresso grande sconcerto e condannato con fermezza la scelta della procura di sequestrare il cellulare della collega de “La Città di Salerno” Rosaria Federico, autrice di un articolo sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul quale dopo sei anni di indagini non si è fatta ancora luce.
Lembo ha difeso l’iniziativa della procura, assumendosene in pieno la responsabilità e ritenendo il provvedimento proporzionato alla delicatezza e all’importanza della vicenda trattata nell’articolo.
Il Sindacato, non condividendo le ragioni esposte, ha annunciato che lunedì 3 ottobre a partire dalle 11, proprio mentre sarà effettuata la perizia sul telefonino della giornalista, si terrà un presidio di protesta davanti alla procura, in difesa della libertà di stampa, al quale sono invitati a partecipare tutti i colleghi.
A Salerno sarà presente anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che incontrerà la giornalista Rosaria Federico e i colleghi della redazione de “La Città di Salerno”.

CIAO BENIGNO

Benigno Blasi

Benigno Blasi

Ha combattuto fino alla fine contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. È morto Benigno Blasi, commissario per la provincia di Benevento del Sindacato unitario giornalisti della Campania. Con grandissimo entusiasmo stava partecipato alla ricostruzione del sindacato. La sua passione, l’attaccamento alla professione, il suo preziosissimo contributo di idee stavano dando slancio alla crescita dell’associazione. Era un punto di riferimento per tantissimi colleghi, soprattutto giovani, ai quali aveva aperto le porte della professione. Aveva detto: “Scusate per l’assenza, devo risolvere un problema, poi ricominceremo”. Grazie per tutto quello che hai fatto. Non ti dimenticheremo. Ciao Benigno.

Cellulare sequestrato a giornalista di Salerno, il Sugc chiede incontro al Procuratore. Mobilitazione il 3 ottobre

Il Sindacato dei giornalisti ha chiesto un incontro urgente al procuratore di Salerno, Corrado Lembo, in merito al gravissimo abuso subito dalla giornalista Rosaria Federico. Alla collega l’autorità giudiziaria ha sequestrato il telefono cellulare dopo che aveva rifiutato di rivelare la fonte di un suo articolo relativo all’inchiesta che riguarda l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul quale dopo cinque anni di indagini non si e fatta ancora luce. Il segretario regionale del sindacato Claudio Silvestri e il consigliere nazionale della FNSI Gerardo Ausiello hanno incontrato nella sede del quotidiano “La Città di Salerno”, la collega Federico, il direttore Stefano Tamburini, il Cdr e tutta la redazione. In questa occasione il sindacato ha espresso una forte e ferma condanna verso l’iniziativa della procura, che rappresenta un attacco inaccettabile alla libertà di stampa che ricorda periodi bui della storia del nostro Paese. Nonostante ciò Rosaria ha rispettato una regola sacrosanta della nostra professione, tutelando fino in fondo le sue fonti. Contro questa aggressione è necessaria una mobilitazione dell’intera categoria. Per questo il sindacato ha indetto una prima iniziativa davanti alla Procura di Salerno il 3 ottobre, giorno in cui è fissata la perizia sul telefono della giornalista. Saremo, inoltre, al fianco della collega sostenendo qualsiasi azione legale intenda avviare.
 
«La Federazione nazionale della stampa italiana condivide la preoccupazione espressa dal Sindacato dei giornalisti della Campania in merito alla vicenda che ha visto protagonista Rosaria Federico de “La Città di Salerno” ed esprime alla collega solidarietà e vicinanza». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «La giornalista – spiegano –, di fronte al sacrosanto rifiuto di rivelare la fonte di un suo articolo, si è vista sequestrare dall’autorità giudiziaria il telefono cellulare sul quale la procura di Salerno ha disposto per lunedì 3 ottobre una perizia. Semplicemente un attacco inaccettabile alla libertà di stampa. Per questo la Fnsi sarà con i colleghi della Campania, lunedì a Salerno, alla mobilitazione davanti alla procura indetta dall’Associazione regionale di stampa».

La polizia sequestra il cellulare ad una collega, provvedimento inaccettabile

Ordine dei giornalisti della Campania e Sindacato unitario giornalisti della Campania sono al fianco della collega Rosaria Federico che, dopo essersi rifiutata di rivelare la fonte di un articolo, come imposto dal segreto professionale, è stata denunciata e ha subìto il sequestro del cellulare. Stamattina Rosaria Federico si è presentata in Procura a Salerno in seguito ad un invito a comparire come persona informata dei fatti davanti a un giudice della Dda per un articolo scritto a giugno sul quotidiano la Città di Salerno. Uscita dalla Procura, dopo non avere rivelato la fonte dell’articolo, è stata raggiunta in strada da un poliziotto che l’ha invitata a seguirlo nella caserma “Pisacane” dove le è stato presentato un ordine di esibizione del cellulare per verificare telefonate e messaggi, compresi quelli whatsapp. Dopo il rifiuto, la collega è stata denunciata e ha subìto il sequestro del cellulare. Ordine e Sindacato sono al fianco di Rosaria e seguiranno costantemente la vicenda.

Si inaugura il murale dedicato a Giancarlo Siani

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Si inaugura domani, 23 settembre, alle Ore 9.30 il “Murale” dedicato a Giancarlo Siani, in via Romaniello, dove il giornalista ha vissuto ed è stato ammazzato 31 anni fa dalla camorra. È uno dei tanti eventi organizzati per ricordare il sacrificio del cronista del Mattino. Alla realizzazione del murale anche FNSI e SUGC hanno voluto dare il loro contributo, ritenendola un’iniziativa dall’altissimo valore simbolico. Sempre domani alle 18 al Palazzo delle arti di Napoli, in Via dei Mille, ci sarà, nell’ambito del Premio Siani e del Festival del giornalismo civile “Imbavagliati”, un incontro sulla drammatica vicenda di Giulio Regeni, con il presidente della FNSI, Beppe Giulietti, il segretario del SUGC, Claudio Silvestri, il procuratore della Repubblica di Campobasso, Armando D’Alterio, l’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele. Il dibattito sarà introdotto da un videomessaggio di Roberto Saviano.

Passa in Senato la riforma dell'editoria, la Fnsi: passo importante per il rilancio del settore

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Con 154 sì, 36 voti contrari e 46 astenuti, il Senato ha approvato il disegno di legge di riforma dell’editoria. «Un passo in avanti importante e decisivo – commentano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – per la messa a punto di interventi necessari al rilancio del settore. Ringraziamo i senatori, a cominciare dal relatore Roberto Cociancich, che in questi mesi hanno ascoltato e fatto proprie le istanze più importanti avanzate dal sindacato dei giornalisti».
Il testo, modificato rispetto alla prima lettura, dovrà tornare ora alla Camera. «È auspicabile – rilevano i vertici della Fnsi – che la Camera dei deputati, nella piena autonomia che le è propria, giunga all’approvazione definitiva della proposta di legge, recependo le modifiche approntate dal Senato, nel più breve tempo possibile, per consentire al governo di mettere a punto i necessari regolamenti che dovranno definire le modalità, e stanziare le risorse, per chiudere la fase di lunga ristrutturazione del settore avviata dalle aziende editoriali e gettare le basi per un rilancio incentrato sulla valorizzazione del lavoro regolare e sulla lotta al precariato dilagante».
Certo, restano sul tappeto le problematiche legate alle concentrazioni editoriali e al superamento di norme antitrust concepite in stagioni lontane: «L’augurio – concludono Lorusso e Giulietti – è che vengano presto messe al centro del confronto parlamentare e tradotte in norme di legge in linea con gli indirizzi generali definiti dell’Unione europea».
I PUNTI DELLA RIFORMA
Due i cardini su cui si basa il disegno di legge: l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione, presso il ministero dello Sviluppo economico, e le deleghe al governo per ridefinire la disciplina sui contributi pubblici, i prepensionamenti dei giornalisti e le competenze e la composizione dell’Ordine dei giornalisti.
A finanziare il nuovo Fondo saranno le risorse statali destinate al sostegno dell’editoria quotidiana e periodica, quelle per le emittenti radiotelevisive locale, una quota – fino ad un massimo di 100 milioni di euro annui per il periodo 2016-2018 – delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone Rai (da quest’anno inserito nella bolletta elettrica) e un contributo “di solidarietà” da parte dei concessionari di pubblicità su tv e stampa (pari allo 0,1% del reddito complessivo annuo).
Il governo, entro sei mesi dall’entrata in vigore del testo, dovrà procedere alla ridefinizione dell’intera disciplina sui contributi pubblici, a partire dall’individuazione dei soggetti beneficiari: tv locali, cooperative di giornalisti, enti senza fini di lucro, quotidiani e periodici espressione delle minoranze linguistiche, imprese ed enti che editano periodici per non vedenti o ipovedenti, associazioni di consumatori, imprese editrici di quotidiani e periodici diffusi all’estero.
Sono esclusi i giornali di partito e le imprese editrici di quotidiani e periodici che fanno capo a gruppi editoriali o partecipati da società quotate in borsa. Contributi ridotti, infine, per le aziende che hanno dipendenti, collaboratori e amministratori con stipendi sopra i 240mila euro.
Tra i requisiti necessari per accedere al contributo ci sono: due anni di anzianità di costituzione dell’impresa editrice, il regolare adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro, l’edizione della testata in formato digitale. L’ammontare del contributo dipenderà dal numero di copie annue vendute e dagli utenti unici raggiunti, oltre che dal numero di giornalisti assunti. Sono previsti criteri premiali per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori under 35 e limiti massimi al contributo erogabile (il 50% del totale dei ricavi dell’impresa).
Il governo sarà poi chiamato a semplificare il procedimento per l’erogazione dei contributi, incentivare gli investimenti nell’innovazione digitale, assegnare finanziamenti a progetti innovativi, liberalizzare la vendita dei prodotti editoriali e gli orari di apertura dei punti vendita, incentivare sul piano fiscale gli investimenti pubblicitari su quotidiani, periodici, radio e tv locali.
Le altre deleghe all’esecutivo riguardo poi nuovi criteri, più stringenti, per il ricorso ai prepensionamenti dei giornalisti e nuove regole sulle competenze e la composizione del Consiglio nazionale dell’Ordine professionale. Il testo approvato fissa, inoltre, in 10 anni la durata della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo.
Tra le novità introdotte dal Senato merita infine di essere sottolineata l’equiparazione di Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni alla presidenza del Consiglio dei ministri per quanto riguarda la possibilità di stipulare contratti con le agenzie di stampa senza dover procedere a gara d’appalto. In questo modo le agenzie di stampa non vedranno venir meno i contratti (nuovi o da rinnovare) con le amministrazioni regionali e locali. Un obiettivo centrato grazie anche all’impegno dei giornalisti degli uffici stampa della Regione Lombardia.
LE REAZIONI
Editoria: Lotti-Giacomelli, ok Senato, ora tempi rapidi Camera
«Siamo molto soddisfatti dell’approvazione in Senato del ddl editoria con importanti novità. Ora tempi rapidi per l’approvazione definitiva alla Camera e per i decreti delegati». Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Luca Lotti, e il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, commentano il via libera da parte di palazzo Madama alla riforma dell’editoria. (Ansa – Roma, 15 settembre 2016).
Editoria: Fieg, bene sì Senato, ora si proceda rapidamente
«Esprimiamo apprezzamento al Governo e al Parlamento per aver accolto l’appello degli editori ad approvare, nella prima seduta del Senato alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, il disegno di legge sull’editoria che contiene alcuni interventi di riforma necessari per il settore che recepiscono il lavoro del Tavolo per l’editoria». È il commento del presidente della Fieg, Maurizio Costa, dopo l’approvazione da parte del Senato del provvedimento.
«La radicalità della crisi del settore impone, dopo la lunga e approfondita discussione che ha coinvolto tutte le componenti della filiera e il Parlamento, un rapido avvio nell’attuazione delle misure previste», sottolinea Costa.
«Ora è necessario che la Camera in tempi rapidi approvi definitivamente il disegno di legge e che il Governo proceda subito dopo all’emanazione dei decreti legislativi previsti».
«Innanzitutto – spiega il presidente della Fieg – i provvedimenti in materia di incentivazione fiscale degli investimenti pubblicitari incrementali, misura utile per il rilancio dei consumi e per garantire una ripresa degli investimenti pubblicitari per la stampa quotidiana e periodica. Altrettanto urgente l’attuazione delle misure volte alla progressiva liberalizzazione della vendita di prodotti editoriali per affrontate e superare la difficile situazione delle edicole. Occorre poi, nel modificare i requisiti di accesso ai prepensionamenti, fare salvi i piani già presentati al Ministero del lavoro e, nel rivedere la procedura per il riconoscimento degli stati di crisi ai fini dell’accesso agli ammortizzatori sociali, mantenere la specificità del settore editoriale». (Ansa – Roma, 15 settembre 2016).
Editoria: Ordini regionali, ok Senato decisivo per riforma
«Il via libera, in seconda lettura, dell’aula del Senato al provvedimento di legge sull’editoria è un passo decisivo verso la riforma dell’Ordine dei Giornalisti». Lo affermano in una nota la maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti esprimendo soddisfazione per un risultato atteso da anni.
«Il provvedimento – si legge in una nota – contiene infatti un passaggio sulle competenze dell’Ordine nazionale senza il quale non si potrebbe completare una riforma dell’Ordine adeguata alle mutate esigenze della professione giornalistica, che restituisca un presidio democratico a coloro che effettivamente esercitano la professione. Auspichiamo che ora in tempi brevi diventino legge quelle norme che potranno costituire i fondamenti per un rinnovamento di un organismo, oggi pletorico, non più al passo con i tempi. Il provvedimento prevede la riduzione del numero dei componenti del Consiglio nazionale (dai 144 consiglieri attuali cui si sommano i 12 che fanno parte del consiglio di disciplina, a 60 componenti) riequilibrandone il rapporto tra professionisti e pubblicisti (due terzi e un terzo)».
«Si riducono quindi i costi dell’organismo, si restituisce la rappresentanza a chi svolge effettivamente l’attività giornalistica, si garantisce una presenza territoriale venendo incontro alle istanze della maggioranza dei presidenti degli ordini regionali. Ora auspichiamo che la Camera approvi definitivamente, entro ottobre, una riforma non più rinviabile, anche per poter rinnovare gli organismi dell’Ordine con le nuove regole», concludono. (Ansa – Roma, 15 settembre 2016)

Giornalismo sportivo campano in lutto, addio a Vittorio Raio e Paolo Prestisimone

E’ scomparso questa mattina, a 69 anni, il giornalista sportivo Vittorio Raio. Storica firma del quotidiano Il Mattino, aveva mosso i suoi primi passi a Sport Sud e Sport del Mezzogiorno. Era in pensione dal 2009, ma non aveva lasciato l’attività professionale rivolgendosi ad altre realtà editoriali, collaborando con un’importante emittente radiofonica e seguendo sempre da vicino le vicende del Calcio Napoli.
Alla moglie Emilia e alla figlia Taisia, collega e amica, il cordoglio del direttivo dell’Ussi della Campania.
 
+++ GIORNATA DI LUTTO PER IL GIORNALISMO SPORTIVO: CI HA LASCIATI ANCHE PAOLO PRESTISIMONE +++
Si è spento dopo aver lottato contro una grave malattia il collega Paolo Prestisimone, apprezzato e stimato interprete del giornalismo sportivo. Testimone del primo scudetto della squadra di Maradona nella redazione del Giornale di Napoli, poi inviato al seguito della Nazionale per Il Giorno, era esperto di basket, sport praticato anche con passione. E’ stato alla Cnn e dopo ha intrapreso l’esperienza sul web, prima a Kataweb e poi a Repubblica.it. Raffinato cronista, uomo dal pacato approccio, Prestisimone era membro di una grande famiglia di giornalisti sportivi, ai quali va il profondo cordoglio del direttivo dell’Ussi della Campania.

A Caivano giornalista aggredito sotto gli occhi dei carabinieri

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Il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti della Campania esprimono solidarietà e profonda indignazione per l’aggressione subita dal collega Antonio Crispino per aver fatto delle riprese e una semplice domanda che esigeva una risposta di pubblico interesse.
L’aggressione è avvenuta la notte scorsa, a Pascarola (Caivano) in provincia di Napoli, dove da un’azienda che smaltisce rifiuti animali fuoriusciva un male odore che aveva reso irrespirabile l’aria. Circostanza che ha attirato decine di cittadini davanti ai cancelli dell’azienda e anche i carabinieri.
Il giornalista, video reporter, è stato spintonato, insultato, aggredito fisicamente fuori e dentro l’azienda. Il giornalista è stato trascinato nel cortile dove almeno tre persone gli hanno strappato e rotto la telecamera rendendola totalmente inutilizzabile. Tutto questo senza che ci fosse alcun intervento delle forze dell’ordine che sostavano a pochi metri.
La scena è stata mandata in diretta Facebook, ma oggi il video risulta irreperibile. Invitiamo chi ha filmato tutto con il cellulare o altri mezzi a fornire le immagini. E soprattutto ci aspettiamo spiegazioni urgenti sul mancato intervento dei carabinieri presenti, che al collega hanno riferito di aver identificato le persone e di attenderlo in ufficio per la successiva denuncia.

Finegil cede la Città di Salerno, due giorni di sciopero

Ordine della Campania e Sindacato unitario Sugc sono al fianco dei giornalisti del gruppo Finegil in sciopero ed esprimono una forte preoccupazione per la vendita dei quotidiani la Città di Salerno e il Centro di Pescara, due giornali-modello dell’informazione ceduti senza una prevendita informativa e senza il coinvolgimento dei giornalisti. Ordine regionale e sindacato vigileranno costantemente sull’attività della nuova proprietà che dovrà garantire l’autonomia delle testate, i posti di lavoro a redattori e collaboratori e il pieno rispetto del contratto giornalistico.
Intanto, martedì a Roma è stata convocata una riunione di tutti i Cdr del gruppo.
il comunicato del CDR
L’assemblea dei giornalisti de  “la Città di Salerno”, a seguito della comunicazione da parte del Gruppo Espresso della cessione del ramo di azienda  che edita  il quotidiano , ha proclamato, con effetto immediato, due giorni di sciopero. Pertanto, il giornale non sarà in edicola nei giorni giovedì 8 e venerdì 9 settembre. Con effetto immediato è  sospeso anche l’aggiornamento del sito Internet.
I giornalisti de “la Città di Salerno” esprimono forte rammarico per la decisione assunta dall’azienda che ha dismesso la proprietà  di una testata che nel corso di 20 anni – e sotto la sua gestione –  è riuscita ad affermarsi, a conquistare quote di mercato  e a imporre la sua leadership  a Salerno e in provincia, nonostante  un contesto di grande contrazione delle vendite e del mercato pubblicitario .
Con la cessione de “la Città di Salerno ” e de “Il Centro di Pescara”, di fatto il Gruppo Espresso  cancella la presenza dei suoi giornali locali nel Centro-Sud. L’assemblea dei giornalisti stigmatizza inoltre le modalità della comunicazione in videoconferenza e manifesta forti preoccupazioni per il futuro della testata.