Archivio mensile:Gennaio 2019

Il Congresso della FNSI dedicato alla memoria di Antonio Megalizzi 

Raffaele Lorusso


La Federazione nazionale della Stampa italiana dedicherà il Congresso di Levico Terme ad Antonio Megalizzi. Lo ha annunciato il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, intervenendo alla cerimonia di consegna del premio “Liberi e forti. Nel segno delle parole di Luigi Sturzo” conferito oggi, nella sede della Stampa Estera, a Roma, alla memoria del giovane giornalista ucciso dalla furia terrorista lo scorso dicembre a Strasburgo.
«L’iniziativa nasce da una proposta del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige. Non è solo un atto simbolico. La nostra volontà è quella di richiamare l’attenzione sulle condizioni di lavoro di tanti giovani colleghi. Antonio si sforzava come giornalista precario di spiegare quell’Europa che in tanti oggi vorrebbero distruggere. Oggi alzare muri è più facile che costruire ponti e come categoria corriamo il rischio di diventare parte di una narrazione sbagliata in cui vince la paura e il male prevale sul bene. Così si compromette il futuro dei nostri giovani e della stessa società», ha affermato Lorusso.
Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, la madre e la fidanzata di Megalizzi, Anna Maria Cutrupi e Luana Moresco, che hanno ricevuto dalle mani di padre Antonio Spadaro e del giornalista Paolo Borrometi il riconoscimento consistente in una pergamena e nella copia anastatica dell’originale dell’appello “Liberi e forti” di don Sturzo, conservato all’Istituto Sturzo di via delle Coppelle.
Il XXVIII Congresso nazionale della Stampa italiana, dal titolo “L’informazione non è un algoritmo. Libertà, diritti, lavoro nell’era delle fake news”, si svolgerà in provincia di Trento dal 12 al 14 febbraio prossimi. 312 delegali provenienti da tutta Italia si incontreranno per confrontarsi sul presente e sul futuro della professione e per eleggere i nuovi vertici che guideranno il sindacato dei giornalisti per il prossimo quadriennio.

Convocazione riunione 4 febbraio ore 16 fotografi e videomaker

E’ convocata una riunione per ‪il 4 febbraio alle ore 16‬ nella sede del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, in vico Cappella Vecchia 8/b al I° piano, per discutere dei cambiamenti e delle problematiche della professione riguardanti i giornalisti dell’informazione visiva (fotoreporter, videomaker). Il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania intende promuovere un confronto con chi lavora quotidianamente sul territorio e si trova ad affrontare grandi difficoltà nell’esercizio della professione.
È fondamentale confrontarsi per individuare proposte concrete da portare avanti. C’è bisogno di partecipazione, la situazione rispetto agli anni precedenti evolve in maniera veloce, ma il ruolo della multimedialità, delle fotografie e dei video è di vitale importanza all’interno delle testate giornalistiche, che siano cartacee, online o tv.
Nella riunione all’ordine del giorno ci sono i seguenti argomenti:
– le problematiche legate alla previdenza che devono trovare il giusto interlocutore e una proposta che possa migliorare le condizioni attuali
– i tagli ai contratti nelle testate
– valutazione dei nuovi profili professionali dovuti al cambiamento dello scenario attuale
– individuazione delle problematiche legate ai temi del copyright e del diritto di autore
Obiettivi:
– Gruppi di lavoro per svolgere attività di affiancamento e formazione
– Gruppi di lavoro tematici per le varie categorie di figure professionali
– Gruppi di lavoro per portare avanti laboratori ed attività di ricerca
– Creazione di uno sportello ad hoc all’interno del sindacato di assistenza professionale e legale per gli iscritti al SUGC
Roberta De Maddi
Consigliere direttivo con delega lavoro autonomo e fotoreporter

Dal 13 al 16 marzo 2019 si vota per il rinnovo degli organi amministrativi del Fondo giornalisti

 

Dal 13 al 16 marzo 2019 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei Sindaci del Fondo di previdenza complementare dei giornalisti italiani. Hanno diritto di partecipare al voto tutti i giornalisti iscritti al Fondo alla data del 30 novembre 2018.
Le elezioni si svolgeranno SOLO con voto elettronico.
Per votare è INDISPENSABILE avere il proprio numero di iscrizione che ciascun iscritto può trovare nella “Comunicazione Periodica” annuale.
Qualora  il  giornalista  iscritto  avesse  smarrito  il  proprio  numero  di  iscrizione,  potrà  richiederlo utilizzando il modulo relativo scaricabile dal sito www.fondogiornalisti.it ⇒ speciale elezioni ⇒moduli ⇒modulo per la richiesta codici di accesso, (http://www.fondogiornalisti.it/Fondo16_new/Ele_fondo/documentazione/MODULO_RICHIESTA_CODICI_ACCESSO.pdf) oppure accedendo alla sezione “modulistica” http://www.fondogiornalisti.it/Fondo16_new/Archivio/Download/MODULO_RICHIESTA_CODICI_ACCESSO.pdf

'Comunicazioni sociali: i giornalisti e l'etica nel messaggio di Papa Francesco', il 1° febbraio seminario in Fnsi


«Mi preoccupa molto come la compassione abbia perso la sua centralità nella Chiesa. Anche gruppi cattolici l’hanno persa, o la stanno perdendo, per non essere pessimisti. Anche nei mezzi di comunicazione cattolici la compassione non c’è. C’è lo scisma, la condanna, la cattiveria, l’accanimento, la sopravvalutazione di sé, la denuncia dell’eresia. Che non si perda nella nostra Chiesa la compassione». Queste parole pronunciate a Panama da Papa Francesco dimostrano tutta la gravità del momento e la centralità per tutti gli operatori dell’informazione del messaggio per le comunicazioni sociali diramato dalla Sala Stampa Vaticana il 24 gennaio scorso, nel quale si afferma: «Come cristiani ci riconosciamo tutti membra dell’unico corpo di cui Cristo è il capo. Questo ci aiuta a non vedere le persone come potenziali concorrenti, ma a considerare anche i nemici come persone. Non c’è più bisogno dell’avversario per auto-definirsi, perché lo sguardo di inclusione che impariamo da Cristo ci fa scoprire l’alterità in modo nuovo, come parte integrante e condizione della relazione e della prossimità».
Dio, prosegue il messaggio, non è Solitudine, bensì è l’opposto, è Comunione, «è Amore, e perciò comunicazione, perché l’amore sempre comunica, anzi comunica sé stesso per incontrare l’altro. Per comunicare con noi e per comunicarsi a noi Dio si adatta al nostro linguaggio, stabilendo nella storia un vero e proprio dialogo con l’umanità (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 2)».
Il senso complessivo di questo messaggio interamente dedicato alla rete, web e social media, ricordando però che la prima rete è stata la Chiesa, interpreterà potenzialità e sfide della comunicazione d’oggi e sarà spiegato venerdì primo febbraio, alle 17.30, dal direttore della Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana (in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma).
Sarà l’occasione per interloquirne con alcuni esponenti del giornalismo italiano. L’incontro, al quale parteciperanno, fra gli altri, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, è stato anche accreditato dall’Ordine dei giornalisti ai fini della formazione professionale continua. Iscrivendosi tramite la piattaforma Sigef, i partecipanti avranno diritto a due crediti formativi.

Enrico Scapaticci nuovo fiduciario Casagit in Campania


La Consulta regionale della Casagit per la Campania, riunitasi oggi a Napoli, ha preso atto delle dimissioni – per motivi personali – del fiduciario Umberto Nardacchione. Contestualmente la Consulta ha eletto all’unanimità come nuovo fiduciario Enrico Scapaticci, già delegato nazionale della Casagit, e redattore del quotidiano “La Città” di Salerno. Su proposta del nuovo fiduciario, la Consulta ha poi proceduto alla nomina come vice fiduciario di Ugo Clemente, direttore editoriale dei quotidiani “Cronache di Napoli e di Caserta”
Il segretario del SUGC, Claudio Silvestri, ringrazia a nome di tutto il direttivo, Umberto Nardacchione per il lavoro svolto fin qui per i colleghi campani e augura a Enrico Scapaticci e a Ugo Clemente buon lavoro per il nuovo incarico.

Il Prefetto di Caserta: "Dieci giornalisti sotto protezione". Il 4 febbraio il SUGC di nuovo in aula per Marilena Natale e Nicola Baldieri

Marilena Natale con il presidente della Fnsi, Beppe Giulietti, e il segretario del Sugc, Claudio Silvestri


Confermata la protezione, tra scorta armata e vigilanza attiva, per dieci giornalisti casertani che hanno ricevuto minacce. È quanto affermato dal prefetto di Caserta Raffaele Ruberto durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno partecipato il segretario provinciale del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Antonella Monaco, e l’Ordine dei giornalisti. Erano presenti il questore Antonio Borrelli, il comandante provinciale dei carabinieri, Alberto Maestri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Andrea Mercatili, il vicesindaco di Caserta, Carlo De Michele, con il comandante della polizia locale Luigi De Simone e il comandante della polizia provinciale Antonio Mongillo. Il segretario provinciale Monaco ha fatto il punto sugli ultimi colleghi minacciati e ha consegnato la documentazione sulle ultime minacce a Marilena Natale da parte della moglie del boss Francesco Schiavone “Sandokan”. Il Prefetto ha confermato la sinergia con Sindacato e Ordine nel solco del coordinamento per la sicurezza dei giornalisti istituito presso il Ministero dell’Interno. Proprio per le minacce alla Natale e a Nicola Baldieri, il prossimo 4 febbraio il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la FNSI saranno in aula a Santa Maria Capua Vetere per la costituzione parte civile.

Giulietti a Napoli incontra il giornalista minacciato De Luca: "Dobbiamo essere la sua scorta mediatica"


Giulietti con Gaetano e Antonella Castanò, figli di Franco, della Pressphoto


Illuminare i fatti che Giampiero De Luca ha raccontato, documentare lo scandalo dei rifiuti pericolosi sotterrati in un’area del cimitero di Poggioreale a Napoli come lui ha fatto. Essere la sua scorta mediatica. È questo l’appello lanciato dal presidente della Federazione nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, che oggi, alla presenza del segretario del SUGC, Claudio Silvestri, e del vicepresidente dell’Unione di cronisti campani Arnaldo Capezzuto, ha incontrato il giornalista De Luca, minacciato a più riprese per le sue inchieste condotte per l’emittente televisiva TvLuna e per La Stampa online. Giulietti ha anche assicurato il collega che il Sindacato dei giornalisti è pronto a sostenerlo in tutte le sedi e a costituirsi parte civile in un eventuale processo contro i suoi aggressori. Un dossier verrà inviato al coordinamento per la sicurezza dei giornalisti presso il Ministero dell’Interno.
Nella sede del SUGC il presidente ha visitato la mostra permanente allestita nella sala “Santo Della Volpe”, “Scatti della memoria”, curata da Stefano Renna, Sergio Siano, Gaetano e Antonella Castanò, prodotta dall’Associazione periferie del mondo per il festival del giornalismo civile “Imbavagliati”.

Giuseppe Giulietti e Claudio Silvestri


Giulietti, insieme alla portavoce di Articolo21 Campania Désirée Klain e ai vertici del SUGC – ha anche fatto visita alla scuola elementare Edmondo De Amicis, al centro delle polemiche perché durante la recita di Natale è stata cantata “Bella ciao”. “La nostra Costituzione – ha detto il presidente della FNSI alle insegnanti e alla direttrice scolastica – si fonda sui valori della resistenza e io difendo la Costituzione. Alcuni valori non possono essere messi in discussione almeno fino a quando ci sarà una democrazia in questo Paese”. Con i bambini, poi, è stata visitata la mostra fotografica “CucùTeTè”, donata dalla Klain alla scuola.

Titolo di Libero sui gay, Fnsi: «Legittime le critiche, non le ritorsioni di Crimi e Di Maio»


«Il ministro Luigi Di Maio e il sottosegretario all’Editoria Vito Crimi continuano ad avere un approccio sbagliato nei confronti del mondo dell’informazione. La giusta condanna di ogni forma di discriminazione e del linguaggio offensivo delle diversità, al quale si abbandona oggi il titolo di apertura del quotidiano Libero, non può giustificare in alcun modo la rivendicazione del ministro e del sottosegretario di cancellare qualsiasi forma di sostegno all’editoria». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Trasformare critiche legittime e condivisibili in provvedimenti di carattere ritorsivo è sbagliato, oltre che ingiusto. Il modo migliore per affrontare il problema – proseguono i vertici della Fnsi – è quello di ragionare di riforma dell’editoria legando qualsiasi forma di sostegno non soltanto al rispetto delle norme di legge e dei contratti nazionali di lavoro, ma anche all’osservanza degli obblighi imposti dalla legge e dalle carte deontologiche dei giornalisti, che vietano e sanzionano qualsiasi forma di discriminazione delle diversità e delle minoranze. L’atteggiamento del governo è invece quello tipico di chi vuole usare il manganello contro un’intera categoria di professionisti per consumare vendette e regolamenti di conti anche con chi le regole le ha sempre rispettate».

Minacce a Borrometi, Ruotolo: attacco mafioso alla libertà di stampa, non lasciamolo solo


Le lettere dell’anonima minaccia sono ricavate da titoli di giornale, nella busta chiusa anche tre chiodi, la frase, in siciliano: picca n ai (tempo non hai). Un classico avvertimento mafioso. Destinatario è Paolo Borrometi, giornalista, giornalista siciliano. Minacciato da più clan mafiosi per il suo lavoro. Sotto scorta, protetto dalle forze dell’ordine e da tutti noi che non lo lasciamo solo. Per esprimergli la mia solidarietà, ho realizzato per fanpage.it un’inchiesta sulla mafia che lui raccontava sul suo sito. Altre testate, altri giornalisti non lo hanno fatto. Citiamo, ogni tanto, la mafia della Sicilia sud orientale solo per dire che minaccia Paolo. Paolo rappresenta, in questo momento, la punta di un iceberg. L’attacco mafioso alla libertà di stampa nel nostro Paese. Nella mia Regione, la Campania, noi cronisti siamo sotto attacco, quasi quotidianamente. Pensate che dall’inizio del mese di gennaio sono state già tre le minacce serie ad altrettanti cronisti. L’ultima è toccata a Giampiero De Luca. Anche per lui un biglietto di minacce con su scritto “Tu campi poco” ( lo stesso concetto espresso per Paolo Borrometi) due uomini che lo fermano e gli dicono che sta dando fastidio e, infine, la serratura del negozio del padre imbrattata di escrementi. Giampiero De Luca è autore di numerose inchieste, per TvLuna e per La Stampa online, una delle quali sul cimitero di Poggioreale. Dallo scorso dicembre abbiamo ricostruito l’Unione dei cronisti della Campania. Abbiamo messo in piedi una bella squadra per difendere e tutelare l’articolo 21 della nostra Costituzione. Per fare squadra, per far sentire ai cronisti minacciati che non sono soli. Ma a Napoli come a Roma come a Modica, a Milano, dovunque insomma una penna o un microfono sono in azione, abbiamo bisogno di fare rete con la società civile. Noi giornalisti abbiamo il dovere di informare ma voi cittadini avete il diritto di essere informati correttamente. Solo insieme possiamo difendere la libertà che oggi è minacciata.
Sandro Ruotolo
presidente Unione cronisti campani

Nuove minacce a Paolo Borrometi, la solidarietà della Fnsi

Paolo Borrometi


Nuove gravi minacce a Paolo Borrometi. Una busta contenente tre chiodi e il messaggio ‘Picca nai’, letteralmente ‘Poco ne hai’ cioè ‘Ti è rimasto poco tempo’, rivolto al giornalista siciliano e composto con ritagli di giornale, è stato recapitato nella sede romana di Tv2000, emittente per la quale Borrometi lavora.
«Questa mattina una lettera con pesanti minacce di morte è stata recapitata al nostro giornalista presso la sede della Tv. La lettera è stata subito consegnata agli inquirenti che l’hanno valutata molto seriamente e hanno già avviato le indagini del caso», rende noto un comunicato di Tv2000.
Al fianco del collega, presidente di Articolo21, si schiera la Federazione nazionale della Stampa italiana che, in una nota, esprime solidarietà al giornalista e alla redazione della tv, che in questi mesi ha dato voce alle sue inchieste e raccolto le testimonianze di tanti altri cronisti minacciati da mafia, malaffare e corruzione.
«Ora più che mai è necessario non solo garantire, come già avviene, la scorta assicurata dallo Stato, ma soprattutto illuminare a giorno le inchieste di Paolo Borrometi e accendere i riflettori sui covi da cui partono queste intimidazioni», scrivono Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
Solidarietà al giornalista anche dalla direzione di Tv2000, dal consiglio di amministrazione di Rete Blu e da tutti i dipendenti. «Siamo convinti che il modo migliore di rispondere a questa nuova grave e vile intimidazione è continuare ad essergli vicini nel suo lavoro giornalistico di denuncia della mafia e di racconto della realtà positive che la contrastano nei diversi ambiti della società. Un impegno che Tv2000 ha fatto proprio e dal quale certamente non tornerà indietro», si legge nella nota dell’emittente.
Usigrai: «Al fianco di Paolo»
«’Picca nai’. La minaccia che torna. Una lettera anonima con ritagli di giornale contro Paolo Borrometi. Le stesse parole che erano nelle intercettazioni di chi aveva organizzato un attentato contro di lui. Ma come allora lo Stato, grazie agli inquirenti, arrivò prima, così ora saprà reagire a queste nuove minacce. L’Usigrai, le giornaliste e i giornalisti Rai, sono al fianco di Paolo. Chiediamo alla Rai di continuare a illuminare le sue inchieste, come quelle di tutti i cronisti sotto tiro. È questa la più forte solidarietà e vicinanza che possiamo assicurare». È quanto si legge in una nota dell’esecutivo Usigrai. (Ansa – Roma, 22 gennaio 2019)
Cdr Tv2000: «Solidarietà a Paolo Borrometi»
Il Cdr di Tv2000 esprime «solidarietà e vicinanza al collega Paolo Borrometi per le pesanti minacce di morte ricevute questa mattina in una lettera recapitata presso la sede della nostra emittente». I giornalisti condannano con forza, si legge in una nota, «questo atto vile e codardo, e ribadiscono l’appoggio totale a Paolo per il suo lavoro di denuncia della mafia e di racconto delle realtà positive che la contrastano». Un impegno «fatto proprio negli anni da Tv2000, che continuerà a portare avanti insieme a Paolo Borrometi. Dai giornalisti di Tv2000 un abbraccio a Paolo». (Ansa – Roma, 22 gennaio 2019)