Archivio mensile:Dicembre 2015

Da De Luca accuse ai giornali: faccia i nomi e denunci, altrimenti solo demagogia

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca


“Il presidente della Regione Vincenzo De Luca è libero di querelare chiunque ogni volta che si sente offeso. È una sua facoltà. Ma quando dichiara testualmente che “spesso viene utilizzata la campagna di aggressione mediatica o perché non hai dato la pubblicità al giornale o perché non hai pagato la cena a quello” De Luca ha il dovere di fare nomi e cognomi. Quando denuncia campagne mediatiche contro di lui con l’obiettivo di ottenere in cambio pubblicità vada in Procura a denunciare nomi e fatti. Troppo facile, altrimenti, sparare nel mucchio contro l’informazione”. È quanto affermano in una nota congiunta Ordine dei giornalisti della Campania e Sindacato unitario giornalisti della Campania.

Commissione Pari opportunità, Cristina Liguori nel coordinamento

Cristina Liguori

Cristina Liguori


Essere punto di riferimento per la difesa dei diritti delle giornaliste, a partire dalle colleghe che si trovano in prima linea per affermare la libertà’ di informare, contro minacce e intimidazioni, sempre più diffuse, anche via web, e sempre più connotate da attacchi di tipo sessista. E, al tempo stesso, tenere accesi i riflettori sulle colleghe che, nel mondo, rischiano la vita e la galera per volere raccontare la verità dei fatti. La Commissione Pari Opportunità della Fnsi, nel tracciare le linee della sua iniziativa, mette al primo punto il diritto al lavoro e alla parità di carriera e retributiva, e si impegna a fare emergere la realtà delle molestie sul lavoro, spesso vissute nel silenzio e nell’isolamento. La Cpo vuole essere la “casa delle giornaliste” e su questi temi avvierà campagne di iniziativa nazionale. Ad affiancare la presidente, Alessandra Mancuso, la Commissione ha nominato come coordinatrice Antonella Benanzato e ha indicato le colleghe Rosa Amorevole, Mimma Caligaris, Cristina Liguori del Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) e Patrizia Pennella nel coordinamento.

Beppe Giulietti presidente della FNSI

Il Consiglio nazionale della Fnsi ha eletto il successore di Santo Della Volpe. Il nuovo presidente è Beppe Giulietti, sindacalista di lungo corso, ex parlamentare, da sempre impegnato nella difesa dei principi dell’articolo 21 della Costituzione. È stato eletto al primo scrutinio, raccogliendo le preferenze di 78 consiglieri nazionali.

Beppe Giulietti, giornalista della sede Rai di Venezia, è il nuovo presidente della Fnsi. Lo ha deciso il Consiglio nazionale del sindacato unitario dei giornalisti italiani, riunitosi oggi nella sala “Walter Tobagi” di Corso Vittorio Emanuele II, a Roma.
Nato a Roma il 19 ottobre 1953, dopo aver studiato tra Venezia e Roma, dove si laurea in Lettere, Giulietti entra in Rai nel 1979 vincendo il primo concorso che l’azienda decise di bandire per giornalisti praticanti. Nella sede del Veneto inizia la carriera sindacale che lo ha portato a fondare il “Gruppo di Fiesole” e a diventare segretario dell’Usigrai, il sindacato di base dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo.
Dopo il suo impegno nella Federazione della Stampa ha anche rivestito ruoli politici, come parlamentare in commissione di Vigilanza sul servizio pubblico televisivo e in commissione Cultura della Camera. Da sempre impegnato in difesa di una comunicazione libera e trasparente, è stato tra i fondatori dell’Associazione giornalistica Articolo 21.
“Ho accolto l’appello di amici e colleghi a candidarmi a presidente della Federazione della stampa con l’idea di mettermi a disposizione di una squadra che punti a rinnovare il sindacato dei giornalisti”, ha detto Giulietti nel suo intervento in Consiglio nazionale.
“Bisogna ora che questa squadra concentri le energie sulle battaglie comuni, quelle che uniscono la categoria. Penso alla resistenza ai tentativi di imporre per legge il bavaglio alla stampa, all’impegno per una corretta riforma delle norme sulla diffamazione e per superare la disastrosa legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo italiano, al bisogno di illuminare le periferie del mondo dove operano colleghe e colleghi che né il sindacato né l’opinione pubblica possono lasciare soli”, ha proseguito Giulietti che nel suo intervento ha voluto ricordare Santo Della Volpe “amico di una vita e compagno di tante battaglie per una informazione libera, autorevole e trasparente”.
Giulietti ha poi indicato la strada da voler intraprendere per assolvere al meglio il suo nuovo ruolo, parlando del futuro del sindacato e della categoria partendo dalle radici della Federazione della stampa e del giornalismo: “La prima cosa che intendo fare è incontrare i presidenti emeriti del sindacato dei giornalisti, perché ritengo essenziale una pratica che oggi sembra aver perso l’attenzione che merita: ascoltare. Nel 1993 in questa sala insieme a colleghi, giuristi ed intellettuali di tutta Italia abbiamo scritto la Carta dei doveri dei giornalisti: credo che proprio dai doveri tutti dobbiamo ripartire per ricostruire una professione che in questi anni ha subito violenti attacchi perdendo quell’autorevolezza che è essenziale ad assolvere il compito che la Costituzione ci assegna, ovvero quello di garantire ai cittadini il diritto ad una informazione libera, corretta e plurale che consenta ad ogni lettore e ascoltatore di poter contribuire alla costruzione di un Paese migliore”.
“Ringrazio tutti, chi mi ha votato e chi ha deciso di manifestare le sue perplessità in modo serio. Auspico che il confronto, anche quando sarà aspro, si mantenga sempre rispettoso delle persone. Il primo impegno – ha concluso il neoeletto presidente prima di annunciare che si dimetterà da portavoce dell’associazione Articolo21 – sarà incontrare i colleghi che hanno rivestito prima di me questo ruolo e la prima proposta è di dedicare lo sportello antiquerele della Fnsi alla memoria del compianto Santo Della Volpe”.
Il nuovo presidente è stato eletto alla prima votazione, raccogliendo 78 preferenze (la maggioranza qualificata prevedeva almeno 72 voti). 20 le schede bianche, 2 le preferenze andate a Stefano Tallia e a Paolo Butturini, un voto per Giovanni Negri e una scheda nulla

Ufficio stampa, bando al San Carlo: sia fatta chiarezza

urlL’Ordine regionale dei giornalisti e il Sindacato unitario giornalisti della Campania intervengono in merito al bando del teatro di san Carlo per un «addetto stampa, assistente alla comunicazione e edizioni».
Nel ritenere positivo l’ampliamento dell’organico dell’ufficio stampa della fondazione lirica partenopea, respingono innanzitutto il contratto applicato, che è diverso da quello giornalistico statuito dalla legge.
Gli organismi professionali esprimono quindi anche perplessità in merito ai requisiti posti per le candidature, che, oltretutto, risultano essere ben più stringenti di quelli richiesti per la recente selezione del capoufficio stampa, posizione più qualificata e di responsabilità, per la quale andava accertata la comprovata formazione ed esperienza.
In tal senso, l’Ordine e il Sindacato chiedono un urgente incontro con la sovrintendente della fondazione teatro di san Carlo, Rosanna Purchia.

Uffici stampa, incontro con l'assessore regionale Palmeri

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L’assessore alle Risorse umane della Regione Campania, Sonia Palmeri


Il Sindacato Unitario Giornalisti Campani ha incontrato l’Assessore al Personale della Regione Campania Sonia Palmeri.
L’incontro si è svolto in clima di grande collaborazione ed ha toccato argomenti riguardanti le problematiche dei giornalisti impegnati negli uffici stampa e nelle redazioni dei portali dei vari enti pubblici.
Il Sindacato ha rivendicato il proprio ruolo e la necessità di partecipare alle trattative relative all’individuazione e alla regolamentazione dei profili professionali relativi ai colleghi operanti negli uffici stampa, nonché a tutte le vertenze che coinvolgono il personale che svolge lavoro di natura giornalistica ai sensi delle legge 150/2000.
A tal fine il segretario regionale del SUGC Claudio Silvestri, insieme con il vicesegretario Angela Calabrese e il delegato per gli Uffici stampa Paolo Animato, ha sottoposto all’assessore Palmeri un documento che ben chiarisce tutte le problematiche in discussione.
L’assessore Palmeri ha manifestato grande interesse per i temi trattati ed ha assicurato la sua disponibilità per avviare a soluzione in modo condiviso le problematiche esistenti, anche ai fini del miglioramento della macchina amministrativa, proponendo un successivo aggiornamento del tavolo di discussione.

Presentazione del film di De Laurentiis, collega allontanato dalla sorveglianza: vergognoso

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Renato Cavallo

«Il collega Renato Cavallo, di Videoinformazioni, oggi, durante la presentazione del nuovo film della Filmauro di Aurelio De Laurentiis “Natale col boss”, è stato allontanato dall’hotel Vesuvio dalla sorveglianza dopo un diverbio con l’addetto stampa. È assurdo che un professionista venga trattato in questo modo mentre svolge il suo lavoro. Vogliamo ricordare che il ruolo del responsabile della comunicazione è quello di agevolare il lavoro dei giornalisti, non quello di ostacolarlo. Non è la prima volta che si richiama al rispetto dei colleghi e dei doveri deontologici l’addetto stampa del Calcio Napoli. È increscioso che a maltrattare un giornalista sia un altro collega. Difendere la categoria è dovere di tutti, dei singoli iscritti al nostro Ordine, prima ancora che degli organi preposti», è quanto afferma in una nota il Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC).

Editto di Renzi, la solidarietà della FNSI: andare avanti nel rispetto della verità dei fatti

“Mettere alla berlina i giornali e i giornalisti scomodi, agitando bavagli più o meno mascherati, è tipico dei regimi. L’iniziativa del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, di redigere la classifica di quelle che, a giudizio suo e dei suoi sostenitori, sono le peggiori prime pagine dei giornali italiani, qualifica chi l’ha proposta e si inserisce nella peggiore tradizione della politica italiana”. Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. “Dall’editto bulgaro di Berlusconi alle scomuniche di Beppe Grillo, fino ad arrivare all’ultima sortita del presidente Renzi, solo per restare ai casi più recenti – osserva Lorusso – c’è un filo rosso che attraversa trasversalmente la politica italiana: l’avversione alla stampa non allineata al potere in carica. Politici e governanti devono farsene una ragione: una stampa libera è il presupposto di qualsiasi sistema democratico e chi tenta di asservirla o di ridurla al silenzio perde soltanto il proprio tempo. Va comunque tenuta alta la guardia sui sempre più frequenti tentativi di intimidazione ai giornalisti da parte di esponenti della classe politica, evidentemente allergici alla circolazione delle idee e delle notizie. Sui temi della libertà di espressione e del diritto di cronaca il sindacato dei giornalisti italiani continuerà a denunciare tutti i tentativi di intimidazione, senza accettare lezioni da qualche improvvisato difensore della libertà di stampa a giorni alterni, soprattutto se è lo stesso che ha dato il nome ad una legge che ha devastato il sistema radiotelevisivo pubblico e privato di questo Paese. Ai colleghi dei giornali messi alla berlina dal presidente del Consiglio, la piena solidarietà della Fnsi, insieme con l’invito a continuare la propria attività di ricerca e di pubblicazione delle notizie nel rispetto della verità dei fatti”.

La Campania con Futuro e dignità, a Napoli incontro sul Contratto

Il 5 dicembre, a Firenze, presso l’Associazione Stampa Toscana si è svolta la riunione della lista “Futuro e dignità” alla presenza delle delegazioni di Associazione Stampa Toscana, Associazione Stampa umbra, Associazione Stampa abruzzese, Nuova Informazione e con l’ ingresso del Sindacato dei giornalisti della Campania, che ha deciso di aderire al percorso politico sindacale intrapreso dalla lista.
Il confronto ha affrontato i temi di stringente attualità per la categoria e il sindacato: la trattativa per il rinnovo contrattuale (con le attenzioni dovute alla complessità delle figure contrattuali e del lavoro autonomo), la situazione dell’Inpgi in vista del rinnovo delle sue cariche. E’ emersa la volontà di proseguire e rafforzare il rapporto di collaborazione e di iniziativa politico sindacale avviati al congresso di Chianciano, in uno spirito di massima apertura e trasparenza.

In quest’ottica, “Futuro e dignità” ha deciso di promuovere ed organizzare per il mese di gennaio 2016 un’iniziativa pubblica da tenere a Napoli, aperta alle Associazioni e all’intera categoria, nella quale avanzare una serie di proposte, frutto di un’elaborazione condivisa, da mettere poi a disposizione della maggioranza che governa la Federazione e di tutti i colleghi/e.

Salerno, l'Università con la Scuola di giornalismo sopprime l'Ufficio stampa

Netta presa di posizione del Sugc (Sindacato unitario giornalisti della Campania) e del Gus Campania (Giornalisti ufficî stampa), sulla recente soppressione dell’ufficio stampa dell’università degli studi di Salerno, disposta dal direttore generale.Con una nota inviata al direttore generale e al rettore dell’ateneo, il segretario regionale del Sugc Claudio Silvestri, e Antonio d’Errico, presidente del Gus, contestano l’adozione del provvedimento, ritenendolo «inaccettabile e incomprensibile, in evidente violazione della legge 150/2000, adottato unilateralmente senza che si sia avvertita l’esigenza di un opportuno confronto con i rappresentanti sindacali di categoria, giacché i colleghi impiegati presso il soppresso ufficio rapporti con la stampa sono giornalisti regolarmente iscritti all’albo».
Nel «meravigliarsi, inoltre, che tale decisione arrivi da un ateneo che ha tra le proprie strutture una Scuola di giornalismo riconosciuta dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti», il sindacato dei giornalisti chiede «la sospensione immediata del provvedimento e un incontro per esaminare la questione, in modo da ricercare le idonee soluzioni a tutela sia della corretta informazione istituzionale, sia a garanzia dei colleghi giornalisti, che, di fatto, sono stati destituiti dalla loro funzione».