Archivio mensile:Luglio 2012

Vigili, il comandante prima di andare salva lo staff

Il nuovo comandante dei vigili urbani Attilio Auricchio con il sindaco Luigi de Magistris

L’ex comandante dei vigili urbani Luigi Sementa aveva offerto di collaborare gratis fino a che la spinosa questione della spesa del personale non fosse stata risolta. Il sindaco Luigi de Magistris ha rifiutato, mettendo il generale dei carabinieri alla porta, salvo offrirgli, poi, la possibilità di restare a Palazzo San Giacomo con una consulenza gratuita per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il comandante ha cortesemente rifiutato la bizzarra proposta, che suonava più come una beffa dopo il benservito.
Al generale va dato atto che ha rivoluzionato il Corpo dei vigili urbani, riuscendo a dargli la forma di un corpo di polizia vero e proprio, con una vocazione spiccata per le indagini giudiziarie. La prima operazione è stata quella di mettere in strada più personale possibile, cercando di ridurre al minimo il fenomeno degli “esonerati” e quello degli imboscati. Un intenso lavoro di riorganizzazione e di trasferimenti che a moltissimi, tra i dipendenti, non è piaciuto. Ora che il comandante è tornato a fare il carabiniere, il suo staff, i suoi fedelissimi, sono esposti al “fuoco” di chi non ha gradito la sua gestione. Un meccanismo fisiologico nelle organizzazioni verticistiche quando cambiano i capi. Ma l’ultimo atto del comandante è stato quello di “salvare” il suo staff da eventuali “ritorsioni”. Con un atto (03527) protocollato dalla segreteria della giunta comunale venerdì scorso si dispone che le 5 agenti scelte Tiziana Cetrangolo, Giada Diaz Gabriele, Carmen Incalza, Daniela Montuori e Michela Piscopo (impiegate nell’ufficio stampa) fossero trasferite alla “sezione di polizia giudiziaria” presso la Procura della Repubblica di Napoli. L’atto fa seguito ad una esplicita richiesta della stessa Procura che, per indagini relative a “reati in materia urbanistica”, necessita di 5 unità della polizia locale, da integrare, successivamente, con altre 3, a causa dei pensionamenti dell’organico, per un totale di 8 persone.
A scegliere gli altri tre nomi sarà, chiaramente, il nuovo comandante ad interim Attilio Auricchio, capo di Gabinetto del sindaco. Auricchio, anche lui espertissimo comandante dei carabinieri (ha guidato, tra l’altro, la seconda sezione investigativa del Nucleo Investigativo Provinciale di Roma) è già al lavoro per la riorganizzazione del Corpo che, secondo le indicazioni del sindaco, dovrà puntare di più sulla gestione e il controllo della mobilità urbana e sulle operazioni di polizia ambientale. Insomma, ecologia e mobilità sono le parole d’ordine.
Tuttavia, resta il grandissimo problema della carenza di uomini. L’infornata di 170 nuove unità entrate con il Concorsone del Comune non è sufficiente. La pianta organica prevede il doppio del persone attualmente in servizio. Auricchio dovrà, quindi, mettere mano anche alla riforma del Corpo, che è attesa da anni. Del resto, proprio nel periodo estivo si sta facendo sentire la carenza di organico. Quasi un vigile su due è in vacanza e, proprio per questa ragione, nel periodo di agosto sarà necessario sospendere i controlli ai varchi della Ztl del mare: il male minore per garantire, comunque, il più ampio controllo su tutto il territorio cittadino.

 

da il Giornale di Napoli del 30 luglio 2012

Manu Chao, concerto a Napoli per la festa di San Gennaro

L’ultima volta si è esibito a Napoli nel 2001. La città era da poco uscita dalle tensioni del Global Forum, e il concerto del cantante simbolo del movimento No global in piazza del Plebiscito rischiò di saltare per motivi di sicurezza. Ora Manu Chao potrebbe tornare ad esibirsi in città dopo 11 anni (in Italia manca da 3 anni). L’occasione è la chiusura del cartellone dell’Estate a Napoli al “Napoli Village Festival” delle Terme di Agnano. La data dovrebbe essere il giorno di San Gennaro, patrono della città, il 19 settembre. Le trattative sono in corso e si sta litigando sul prezzo. Il cantautore francese di origini spagnole ha puntato i piedi e vuole per il biglietto d’ingresso un prezzo sociale: massimo 10 euro. L’amministratore di Italy Communication, Giuseppe Calì, che (con il suo socio Roberto Pagnotta, e con il direttore artistico Bruno Garofalo) si occupa dell’organizzazione di tutti gli eventi del Festival, invece, preme per due prezzi: 12 euro per i posti non riservati, 25 per quelli più esclusivi. Ma è presumbile che Manu Chao la spunterà. Anche perché la sua esibizione a Napoli, dal punto di vista dell’immagine, sarebbe un bel colpo e, del resto, il pienone è garantito. Per ora, però, non viene esclusa un’altra ipotesi anche per la location. Il sindaco Luigi de Magistris vorrebbe che il concerto si svolgesse sul lungomare liberato a chiusura della Coppa Davis. Ma si tratta di una alternativa con dei rischi, poiché non è escluso che le gare possano slittare di qualche giorno in caso di maltempo e questo metterebbe in forse il concerto.
Sono, invece, ormai chiuse le trattative per uno spettacolo di Gigi Proietti in esclusiva per la kermesse napoletana. Un altro gol della squadra di Calì. Altra attesissima performance “fuori cartellone” è quella di Miguel Angel Zotto, il massimo rappresentante del tango argentino. In coppia con Daiana Guspero, si esibisce in tutto il mondo oltre a svolgere un’intensissima attività didattica nelle principali capitali europee. La data dell’esibizione, il 7 agosto, coincide con quella del compleanno dell’artista.
Al Festival, che rappresenta l’evento di spicco dell’Estate a Napoli, si sono già esibiti Francesco Paolantoni, Enzo Gragnaniello, Raiz (che è tornato per l’occasione a suonare con gli Almamegretta). Mentre ad agosto gli spettacoli di punta saranno certamente il concerto del cantante jazz catanese Mario Biondi e quello del premio Oscar Nicola Piovani.
Gli spettacoli di settembre, invece, si aprono con il concerto di James Senese, mito del blues napoletano. Insomma, si va dal teatro alla musica, passando per la danza (tutti gli allestimenti sono stati curati dalla “Komiko Produzioni” di Francesca Scarano).
Ma lo spettacolo sul quale gira il festival è certamente Novecento Napoletano (il produttore Rosario Imparato con la sua Laboratori&Laboratori è impegnato nell’intera organizzazione della manifestazione). Lo spettacolo ha più date tra luglio e settembre e ha già registrato il tutto esaurito. Alla replica di ieri sera hanno assistito anche i calciatori del Napoli Hamsik e Campagnaro, oltre alla madre del sindaco Luigi de Magistris.

 

da il Giornale di Napoli del 29 luglio 2012

Una società offshore dietro l’affare del nuovo stadio

Il sindaco Luigi de Magistris ha promesso un nuovo stadio per la città. «Si farà entro la fine del mio mandato», ha detto. Un piccolo passo in avanti è stato fatto. C’è un avviso per la manifestazione di interesse per presentare un progetto entro 90 giorni. Le indicazioni sono semplici e chiare: i soldi li devono mettere i privati; oltre alla costruzione del nuovo impianto è previsto anche il recupero dello Stadio San Paolo; se è necessario si può intervenire anche sul Piano regolatore. È un investimento faraonico, difficile immaginare imprenditori pronti ad investire in un territorio così complesso e con tanti vincoli, ma il primo cittadino è ottimista, ci crede.
Del resto, nel cassetto, come è evidenziato sia nella manifestazione di interesse che nella stessa delibera che l’accompagna, una proposta già c’è. È un piano da 700 milioni di euro che prevede la trasformazione urbanistica di un’area di Ponticelli. L’ha fatta una società già impegnata direttamente nel progetto del Pua (Piano urbanistico attuativo) dell’area dell’ex Breglia di Ponticelli (un piano da 90 milioni di euro) e, indirettamente, nel progetto del PalaPonticelli (140 milioni di euro).
Si tratta della Idis Srl, società amministrata da Paolo Tropea, vicina all’imprenditrice Marilù Faraone Mennella, moglie dell’ex presidente degli industriali Antonio D’Amato. Ebbene, la società è di proprietà al 100% della Quark&Stark, società anonima con sede a Lussemburgo al civico 8 di boulevard Royal. Insomma, i capitali sono nella mani di una società offshore con sede nel paradiso fiscale dell’Unione europea, dove l’anonimato su strutture societarie e capitali è ancora una sicurezza.
Nulla di illegale: gli imprenditori fanno il loro mestiere, vendono i loro prodotti e le loro competenze. In questo caso, in particolare, fanno delle proposte che possono avere una utilità e una opportunità per la città. Un solo problema, e di ordine politico e morale, per la giunta arancione che punta alla trasparenza come principio fondante dell’Amministrazione pubblica: il sindaco Luigi de Magistris non potrà mai sapere chi è il vero proprietario di quella società e chi mette realmente i soldi nel grandissimo progetto sul quale ha messo la faccia. Intendiamoci, quella della Idis è solo una proposta. Non si sa se verrà realizzata, non si sa, neanche, se sia possibile realizzarla con le attuali regole urbanistiche.
A quella stessa società è riconducibile anche la società che si occupa della realizzazione del PalaPonticelli (sul progetto la magistratura nel 2009 ha aperto un’inchiesta) la Palaponticelli Srl (capitale sociale 10mila euro). Questa società, di cui la Mennella è vicepresidente (il presidente è il libanese El Abed Amer Wafic), è di proprietà della biellese Armonia Srl, che a sua volta è di proprietà della Project One Srl (capitale sociale 10mila euro), che è di proprietà della Idis Srl (5 milioni di capitale), che, è di proprietà della società lussemburghese, appunto. Insomma, tre grandi opere che insistono sull’area Est sono riconducibili al grande progetto di NaplEst (“idea nata da un gruppo di imprenditori privati che, senza ricorrere a finanziamenti pubblici, vogliono valorizzare attraverso una serie di interventi mirati la zona est di Napoli”) e alla società offshore che finanzia le Srl italiane in un sistema di scatole cinesi.
dal Roma del 4 luglio 2012