L’ex comandante dei vigili urbani Luigi Sementa aveva offerto di collaborare gratis fino a che la spinosa questione della spesa del personale non fosse stata risolta. Il sindaco Luigi de Magistris ha rifiutato, mettendo il generale dei carabinieri alla porta, salvo offrirgli, poi, la possibilità di restare a Palazzo San Giacomo con una consulenza gratuita per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il comandante ha cortesemente rifiutato la bizzarra proposta, che suonava più come una beffa dopo il benservito.
Al generale va dato atto che ha rivoluzionato il Corpo dei vigili urbani, riuscendo a dargli la forma di un corpo di polizia vero e proprio, con una vocazione spiccata per le indagini giudiziarie. La prima operazione è stata quella di mettere in strada più personale possibile, cercando di ridurre al minimo il fenomeno degli “esonerati” e quello degli imboscati. Un intenso lavoro di riorganizzazione e di trasferimenti che a moltissimi, tra i dipendenti, non è piaciuto. Ora che il comandante è tornato a fare il carabiniere, il suo staff, i suoi fedelissimi, sono esposti al “fuoco” di chi non ha gradito la sua gestione. Un meccanismo fisiologico nelle organizzazioni verticistiche quando cambiano i capi. Ma l’ultimo atto del comandante è stato quello di “salvare” il suo staff da eventuali “ritorsioni”. Con un atto (03527) protocollato dalla segreteria della giunta comunale venerdì scorso si dispone che le 5 agenti scelte Tiziana Cetrangolo, Giada Diaz Gabriele, Carmen Incalza, Daniela Montuori e Michela Piscopo (impiegate nell’ufficio stampa) fossero trasferite alla “sezione di polizia giudiziaria” presso la Procura della Repubblica di Napoli. L’atto fa seguito ad una esplicita richiesta della stessa Procura che, per indagini relative a “reati in materia urbanistica”, necessita di 5 unità della polizia locale, da integrare, successivamente, con altre 3, a causa dei pensionamenti dell’organico, per un totale di 8 persone.
A scegliere gli altri tre nomi sarà, chiaramente, il nuovo comandante ad interim Attilio Auricchio, capo di Gabinetto del sindaco. Auricchio, anche lui espertissimo comandante dei carabinieri (ha guidato, tra l’altro, la seconda sezione investigativa del Nucleo Investigativo Provinciale di Roma) è già al lavoro per la riorganizzazione del Corpo che, secondo le indicazioni del sindaco, dovrà puntare di più sulla gestione e il controllo della mobilità urbana e sulle operazioni di polizia ambientale. Insomma, ecologia e mobilità sono le parole d’ordine.
Tuttavia, resta il grandissimo problema della carenza di uomini. L’infornata di 170 nuove unità entrate con il Concorsone del Comune non è sufficiente. La pianta organica prevede il doppio del persone attualmente in servizio. Auricchio dovrà, quindi, mettere mano anche alla riforma del Corpo, che è attesa da anni. Del resto, proprio nel periodo estivo si sta facendo sentire la carenza di organico. Quasi un vigile su due è in vacanza e, proprio per questa ragione, nel periodo di agosto sarà necessario sospendere i controlli ai varchi della Ztl del mare: il male minore per garantire, comunque, il più ampio controllo su tutto il territorio cittadino.
da il Giornale di Napoli del 30 luglio 2012