Giornalisti italiani bloccati in Ucraina, Fnsi e Cnog: «Auspichiamo una rapida soluzione»

«Sono ormai diversi giorni che i due reporter italiani, Andrea Sceresini e Alfredo Bosco, sono bloccati a Kiev  senza gli accrediti stampa necessari per potere lavorare e muoversi nelle zone del conflitto. Non è accettabile che a giornalisti vengano tolti gli strumenti di lavoro senza neanche fornire adeguate spiegazioni». Lo affermano, in una nota congiunta, Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Fnsi, e Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

«Auspichiamo – aggiungono – che, grazie anche all’impegno dell’Ambasciata italiana in Ucraina, si arrivi quanto prima ad una rapida soluzione in modo da poter garantire loro, nostri connazionali, condizioni di sicurezza e agibilità per poter svolgere il loro lavoro».

La Ifj sospende l’Unione Russa dei Giornalisti

La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha sospeso con effetto immediato l’affiliazione dell’Unione Russa dei Giornalisti. La Ifj contesta al sindacato nazionale la condotta tenuta dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la decisione di istituire filiali dell’Unione nei quattro territori ucraini (Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk) annessi da Mosca a settembre 2022.

In una nota pubblicata anche sul proprio sito web, la Ifj precisa che il sindacato russo è stato sospeso a seguito di un’indagine e poi di un voto del Comitato esecutivo giunto nel corso della riunione di mercoledì 22 febbraio 2023. La votazione si è tenuta dopo che l’Unione russa dei giornalisti «ha rifiutato di riconsiderare la decisione di istituire filiali nelle quattro regioni annesse», spiega la Federazione.

«La Ifj – commenta la presidente Dominique Pradalié – è un’organizzazione fondata sulla solidarietà internazionale, sui principi di cooperazione fra i sindacati membri e sul rispetto dei diritti di tutti i giornalisti. Le azioni dell’Unione Russa dei Giornalisti nello stabilire quattro filiali nei territori ucraini annessi hanno chiaramente infranto questa solidarietà e seminato divisioni tra sindacati fratelli».

Anche la Fnsi ha sostenuto il provvedimento. «Il comportamento dell’Unione Russa dei Giornalisti è inaccettabile perché si pone nel solco dell’aggressione nei confronti dell’Ucraina, tracciato dal governo russo – sottolinea Raffaele Lorusso, membro del Comitato esecutivo della Ifj -. È dovere del sindacato dei giornalisti continuare a sostenere i colleghi ucraini, ma anche i cronisti russi che, mettendo a rischio la propria incolumità, cercano di dar voce a quella parte di opinione pubblica del loro Paese contraria alla guerra e alle politiche di Putin».

Secondo le regole della Ifj, solo il Congresso globale della Federazione può prendere la decisione definitiva di espellere un affiliato, mentre (come in questo caso) “una decisione provvisoria di espellere un membro può essere presa dal Comitato esecutivo dopo un’adeguata indagine delle circostanze e a condizione che due terzi dei membri del Comitato la votino”.

L’esito del voto è stato immediatamente notificato all’Unione Russa dei Giornalisti, che potrà presentare ricorso al prossimo Congresso, il quale confermerà o annullerà la decisione. Nel frattempo, la sospensione è da subito operativa.

Media Freedom Act, Agcom: «Valutazione positiva, disegno ampio e ambizioso per tutelare i contenuti digitali»

«La valutazione di quest’atto è senz’altro positiva, perché propone un disegno ampio e ambizioso per tutelare i contenuti digitali e rappresenta un modello anche fuori dall’Europa. L’iter legislativo europeo potrà condurre a un miglioramento. Per parte nostra siamo pronti a fornire un contributo, nell’ambito del tavolo di coordinamento governativo e in tutte le sedi istituzionali deputate, al fine di raggiungere soluzioni e proposte idonee ad assicurare una più chiara ed efficace formulazione delle norme del Regolamento europeo». Lo ha detto il presidente Agcom, Giacomo Lasorella, in audizione in Commissione Cultura e Trasporti alla Camera nell’ambito dell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno, il cosiddetto Media Freedom Act.

«Si tratta di una normativa strana dal punto di vista tecnico, perché si fissano principi attraverso un regolamento – ha aggiunto Lasorella rispondendo alle domande dei parlamentari -. Questa legge focalizza l’attenzione su una serie di problemi, come la libertà dei giornalisti e la regolazione del mercato che in Italia sono già in larga parte affrontati, mentre in altri paesi no. Ogni stato è comunque lasciato libero di declinare questi principi. C’è, ad esempio, dibattito sulle norme relative alle concentrazioni editoriali. Ecco, noi abbiamo già una regolamentazione del settore delle comunicazioni, che rispetto ai principi previsti nel regolamento è già un punto di riferimento. Lo stesso vale per la questione della rilevazione dell’audience».

«Sulla tutela dei giornalisti, questa non è una nostra competenza attuale, ma per quanto riguarda la figura del direttore responsabile in Francia hanno un’altra impostazione, basata sulla gerenza», ha detto ancora Lasorella.

«Il tema del rapporto con le piattaforme è fondamentale per tutte le democrazie – ha concluso il presidente Agcom -. Sicuramente il Digital Service Act rappresenta un modo innovativo per affrontare questo rapporto. La proposta di regolamento è in qualche modo una legge speciale che rende compatibili la disciplina delle piattaforme con la libertà dei media, rendendo omogenee le regole del settore. L’obiettivo di fondo è quello del pluralismo dell’informazione per i cittadini europei». (Ansa)

Congresso Fnsi, Costante segretaria. Il napoletano Di Trapani presidente

La segretaria generale della FNSI Alessandra Costante, con Claudio Silvestri, Gerardo Ausiello e Antonella Monaco

Alessandra Costante, giornalista del Secolo XIX, è la nuova segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana. Lo hanno deciso i delegati al 29° Congresso della Stampa italiana riuniti a Riccione dal 14 al 16 febbraio 2023. Per la seconda volta in oltre cento anni di storia, una donna alla guida del sindacato dei giornalisti. Ligure, vicesegretaria uscente della Fnsi e, prima, per due mandati segretaria dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, prende il posto di Raffaele Lorusso.

Costante ha ottenuto 196 preferenze. All’altro candidato alla segreteria, Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione

Il presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani con il segretario del Sugc Claudio Silvestri

Lombarda dei Giornalisti, sono andati 88 voti. «Ci aspettano anni di sfide difficili. In questo Paese il lavoro è ‘il’ problema. La Fnsi, come ha fatto in questi anni, lo metterà sempre al centro della sua attività. La difesa del diritto al lavoro e la difesa dell’articolo 21 vanno di pari passo», il primo commento della neoeletta segretaria generale.

 Presidente, invece, è stato eletto il napoletano Vittorio Di Trapani, 47 anni. L’elezione all’alba del 17 febbraio, al termine della prima riunione del Consiglio nazionale dopo la chiusura dei lavori del 29° Congresso della Fnsi svoltosi a Riccione dal 14 al 16 febbraio. Giornalista di RaiNews24, già segretario dell’Usigraipe tre mandati  e segretario generale aggiunto uscente della Fnsi, Di Trapani succede a Giuseppe Giulietti.
Ottimo il risultato della delegazione campana che si è presentata con 19 delegati e che porta a casa sette consiglieri nazionali: Claudio Silvestri (il più votato dopo il presidente Di Trapani), Gerardo Ausiello, Antonella Monaco, Pier Paolo Petino, Fabrizio Cappella, Mimmo Annunziata, Valentina Barile, mentre Francesca Ghidini e Massimo Mastrolonardo sono stati confermati nel collegio dei probiviri, il “Tribunale”del Sindacato.

Il genitori di Mario Paciolla al Congresso Fnsi: “La vostra scorta mediatica per avere verità e giustizia”

“Chiediamo una scorta mediatica per nostro figlio: abbiamo la necessità di ridare dignità a questo ragazzo morto, ma anche infangato. Noi non abbiamo mai creduto al suicidio. Mario era una persona, non un caso. La verità deve venire fuori”. Così i genitori di Mario Paciolla, il giornalista trovato morto nel suo appartamento di San Vicente del Caguan, in Colombia, il 15 luglio 2020, intervenendo sul palco del Palacongressi di Riccione, in occasione del congresso della Fnsi.

“Troppi sono stati i depistaggi sul suo caso -hanno sottolineato Anna Maria Motta e Giuseppe Paciolla-. L’associazione Articolo21 della Campania ci è stata vicina fin dal primo giorno, ma pochi sono i media nazionali che ne hanno parlato”.

Ricordando l’esistenza di pagine social, petizioni e di un portale per raccogliere segnalazioni anche anonime sulla vicenda (leaks.marioveritas.org), i genitori del giovane giornalista hanno concluso: “La storia di Mario non riguarda solo la sua famiglia e i suoi amici, ma tutta la collettività”.

Riccione, al via martedì 14 febbraio il 29° Congresso della stampa italiana

Al via martedì 14 febbraio 2023, a Riccione, il 29° Congresso nazionale della Stampa italiana. Vi partecipano 312 delegati provenienti da tutta Italia chiamati ad eleggere il nuovo segretario generale della Fnsi e gli organismi dirigenti del sindacato dei giornalisti.

“Informazione e democrazia. La mediamorfosi e il lavoro giornalistico”, il titolo scelto per le assise. Al centro della riflessione i temi che caratterizzeranno i prossimi anni del settore dell’informazione fra vecchie criticità ancora irrisolte e nuove sfide, come la lotta al precariato e per la qualità del lavoro giornalistico, il contrasto alle querele temerarie e alle intimidazioni ai cronisti, l’impatto delle nuove tecnologie digitali e delle più recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale sulla professione e sul diritto dei cittadini ad essere informati.

Fra gli ospiti attesi al Palacongressi di Riccione anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto; il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini; il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini; l’onorevole Andrea Orlando; il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti; il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli; il presidente di Anso, Marco Giovannelli; la vicepresidente di Fisc, Chiara Genisio; esponenti di tutti i partiti politici e di Cgil, Cisl e Uil. Porterà i saluti del Comune di Riccione la sindaca Daniela Angelini.

Il Congresso si chiuderà giovedì 16 febbraio con l’elezione del segretario generale, del presidente e del nuovo Consiglio nazionale della Fnsi.

Sarà possibile seguire i lavori anche da remoto, in streaming su 29congressofnsi.it, sul canale YouTube della Federazione nazionale della Stampa italiana e sul sito web di Radio Radicale.

Regeni, sit-in a Roma con Fnsi e Usigrai

Sit-in fuori da piazzale Clodio a Roma dove oggi è fissata una nuova udienza del processo nei confronti dei  quattro 007 egiziani imputati per l’omicidio di Giulio Regeni, il  ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel  2016.

Presenti, oltre ai genitori di Regeni e a Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, anche gli attori Valerio Mastandrea e Pif. «Ognuno vive come vuole propria popolarità, io credo che bisogna prendere posizione sempre» ha detto Pif. «Siamo stati accanto alla  famiglia Regeni sin dal primo giorno e oggi siamo qui per farli  sentire meno soli» ha aggiunto Mastandrea.

Prepensionamenti, l’Inps chiarisce: ecco quando il cumulo è possibile

La circolare Inps 10/2023 sui prepensionamenti è stata modificata nel senso auspicato dalla Fnsi, nella parte che riguarda il divieto assoluto di cumulo fra reddito da pensione e redditi da lavoro. Nella sua formulazione originaria, infatti, risultava penalizzante per i giornalisti.

La Fnsi aveva subito evidenziato che, imporre ai giornalisti prepensionati, il divieto di collaborazione unicamente con il gruppo editoriale di origine del prepensionamento, poteva essere l’unica formulazione applicabile.

I vertici dell’Inps, preso atto dei rilievi del sindacato unitario dei giornalisti, hanno proceduto con i chiarimenti richiesti.

L’Inps, infatti, col Messaggio n. 644 del 10 febbraio 2023, ha chiarito la Circolare n. 10 del 31 gennaio 2023 proprio nella parte relativa allo svolgimento dell’attività lavorativa successiva al prepensionamento (ex articolo 37, comma 1, lettera b), della legge 5 agosto 1981, n. 416).

L’Istituto afferma che la pensione anticipata, dalla sua decorrenza, è incompatibile con l’attività lavorativa, subordinata e autonoma, prestata – in Italia e all’estero – presso l’azienda che ha dato luogo al prepensionamento o presso un’altra azienda facente capo al medesimo gruppo editoriale.

In tal caso, il trattamento pensionistico è revocato dal primo mese in cui il pensionato svolge l’attività lavorativa presso tali aziende.

Diverso, invece, il caso di attività lavorativa prestata presso altri datori di lavoro. La pensione anticipata è, infatti, compatibile con l’attività lavorativa prestata presso datori di lavoro diversi dall’azienda o gruppo editoriale di provenienza del prepensionato.

Inoltre l’Inps ribadisce che, a decorrere dal 1° luglio 2022 – per le pensioni già liquidate al momento del trasferimento dell’Inpgi all’Inps o successivamente – trova applicazione la disciplina in materia di cumulo della pensione con i redditi da lavoro prevista nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) e di conseguenza non si applica più la disciplina del cumulo in vigore presso l’Inpgi (di cui all’articolo 15 del Regolamento di previdenza della Gestione Sostitutiva dell’Ago dell’Inpgi vigente dal 21febbraio 2017).

Pertanto, a decorrere dal 1° luglio 2022, il trattamento derivante dal prepensionamento in oggetto è cumulabile con i redditi derivanti da rapporti di lavoro dipendente o autonomo.

PER APPROFONDIRE
Il Messaggio n. 644 del 10 febbraio 2023 a firma del Direttore Generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, è allegato di seguito.

Strappato lo striscione su Mario Paciolla dal balcone del SUGC

Nella notte è stato strappato dal balcone del Sindacato unitario giornalisti della Campania lo striscione con il quale si chiedeva verità e giustizia per Mario Paciolla. Non sono comprensibili le motivazioni di questo gesto ignobile che offende la memoria del cooperante e giornalista napoletano ucciso in Colombia. Certamente il manifesto verrà realizzato di nuovo e messo esattamente dove era prima, visibile alle migliaia di turisti e napoletani che attraversano ogni giorno le strade del centro antico della città.

29° Congresso Fnsi, il 7 febbraio conferenza stampa a Bologna

Martedì 7 febbraio 2023, alle 12, negli spazi di Ateliersì, a Bologna, in via San Vitale 69, è convocata una conferenza stampa per presentare il 29° Congresso della Federazione nazionale della Stampa italiana che si terrà a Riccione dal 14 al 16 febbraio 2023.

Nell’occasione, inoltre, verranno resi noti i dati del “Precariometro”, rilevazione nazionale per una fotografia aggiornata del profilo del giornalista non dipendente realizzata in collaborazione con l’Osservatorio nazionale dei lavori nell’informazione digitale, Attraverso lo schermo.

Interverranno il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, il presidente dell’Associazione stampa Emilia Romagna, Matteo Naccari, Mattia Motta (presidente Clan-Fnsi) e Paola Marras (Osservatorio Attraverso lo schermo). Saranno presenti anche i giornalisti e le giornaliste del Direttivo Aser.

PRECARIOMETRO GIORNALISTI
Sei giornalisti non dipendenti su dieci sono “molto insoddisfatti” delle proprie condizioni di lavoro. Quasi la metà ha subito riduzioni di compenso unilaterali. Uno su tre subisce un danno previdenziale dal proprio editore per uno scorretto inquadramento; gli altri sono CoCoCo e Partite Iva con redditi da lavoro povero. Otto su dieci sono “monocommittente”, il 35 per cento usa mezzi aziendali nonostante il lavoro sia “autonomo”. Queste alcune anticipazioni del Precariometro, la rilevazione realizzata dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi in collaborazione con Attraverso lo schermo – Osservatorio dei lavori digitali che verrà presentata a margine dell’incontro.