Quartieri abusivi, abbattiamoli e ricostruiamoli

SEQUESTRI COSTRUZIONI ABUSIVE

Il corsivo di oggi su il Giornale di Napoli

Se qualcuno ha messo le mani sulla città costruendo rioni abusivi è perché qualcuno glielo ha permesso. Interi quartieri sono nati senza che nessuno alzasse un dito per impedirlo: palazzoni, strade e, come nel caso di Pianura, anche scuole. Questo è successo sia durante le amministrazioni di destra, come quella di Achille Lauro, sia durante quelle di sinistra, come la cosiddetta giunta “illuminata” di Maurizio Valenzi. E citiamo solo i due sindaci più importanti del Dopoguerra (solo con la Iervolino e con de Magistris la politica degli abbattimenti si è fatta più intensa). La Procura ha ragione quando punta il dito su chi non ha vigilato. C’è stato un pericoloso “lassaiz faire” che ha provocato il saccheggio del territorio. Ma alla base di questo stare a guardare c’è un solo problema: l’assenza cronica di politiche per la casa. Gli amministratori hanno pensato che sarebbe stato molto più semplice sanare che programmare, molto più facile condonare che progettare. Un’omissione gravissima che ha portato a conseguenze mostruose: orrendi quartieri nati senza alcun piano in zone dove non sarebbero mai dovuti essere costruiti, migliaia di famiglie che vivono con l’incubo di perdere la casa, la camorra padrona del territorio dove ha costruito e speculato per anni. L’unica soluzione a cui si pensa, adesso, è abbattere e le uniche vittime sarebbero le famiglie che hanno trovato un tetto sbagliato. Le Amministrazioni hanno il dovere morale di risarcire i cittadini. Lo facciano abbattendo gli abusi e ricostruendo una città a misura d’uomo, magari anche bella.

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