Il Mattino licenzia 2 giornalisti, il Sindacato: illegittimo, ricorreremo


La Federazione della Stampa e il Sindacato della Campania hanno appreso con preoccupazione della decisione del Mattino Spa di avviare la procedura di licenziamento di due giornaliste con contratto articolo 2 a tempo indeterminato. Una decisione non prevista nel piano di esuberi sottoscritto da Azienda e Rappresentanze sindacali e che arriva, peraltro, alla fine di uno stato di crisi finalizzato alla ristrutturazione e dunque all’uscita dalla crisi stessa durata quattro anni, durante i quali sono stati chiesti enormi sacrifici ai giornalisti. La Fnsi e il Sugc condannano fermamente l’azione dell’Azienda, esprimono piena solidarietà alle colleghe Paola Del Vecchio e Maria Tiziana Lemme e sono pronti ad affiancarle in tutte le iniziative che vorranno intraprendere a tutela dei loro diritti.
Il comunicato dell’assemblea

Il Cdr de «Il Mattino» condanna la decisione dell’Azienda di licenziare le due colleghe articolo 2, Maria Tiziana Lemme e Paola Del Vecchio, comunicata ex abrupto sul finire del periodo dello stato di crisi fissato ex lege al 31/3/2019.
Quando ci si aspettava un piano di rilancio e dopo gli infiniti sacrifici richiesti alla redazione e durati ben quattro anni, dopo riduzioni di organico, prepensionamenti e tagli ai servizi, trasferimenti di sede, sembra la goccia che fa traboccare il vaso, iniziando a licenziare il corpo giornalistico del più grande quotidiano del Mezzogiorno.
Conscio del momento di crisi attraversato dall’editoria, dalla carta stampata e dal nostro giornale, il corpo redazionale de «Il Mattino» ha fatto fronte finora a qualsiasi sfida richiesta, offrendo disponibilità e collaborazione, moltiplicando gli sforzi persino oltre il possibile per garantire la qualità del prodotto.
L’avvicinarsi della fine dello stato di crisi è un momento per aprire un confronto serio e approfondito con l’Azienda sul futuro e il rilancio del nostro quotidiano, non di ricorrere ai licenziamenti solo per far quadrare temporaneamente i conti, come se i giornalisti fossero semplicemente un costo da tagliare.
All’unanimità, l’Assemblea de «Il Mattino» dà mandato al Cdr di dichiarare lo stato di agitazione permanente e di esprimere in ogni modo e luogo la propria solidarietà concreta alle due colleghe colpite da un provvedimento ingiusto.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *