«Saremo con i giornalisti di Fanpage in tutte le sedi, il diritto di cronaca non può essere calpestato da nessuno, neanche dalla magistratura. I colleghi hanno fatto solo il loro dovere: “Stampare notizie e scatenare l’inferno”», è quanto ha affermato il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, che ha partecipato nella redazione centrale del giornale a Napoli ad un’affollata conferenza stampa anche in rappresentanza del segretario generale e del presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. Proprio Giulietti sarà giovedì 22 a Napoli per incontrare i colleghi di Fanpage. Il direttore Francesco Piccinini e il giornalista Sacha Biazzo hanno illustrato l’inchiesta che svela, grazie all’aiuto di un ex boss che ha fatto da gancio, retroscena inquietanti sul traffico illecito di rifiuti tossici in Campania che vede implicati camorra, amministrazione pubblica e politica. Il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, intervenuto all’incontro, ha parlato di necessità di tutelare la segretezza delle fonti e il lavoro dei giornalisti, «la redazione è sacra», ha affermato parlando della perquisizione che c’è stata. E ha ricordato che la tenuta della democrazia non può prescindere dalla difesa del diritto di cronaca.
Archivio mensile:Febbraio 2018
Perquisizione a Fanpage non è atto dovuto, leso il diritto di cronaca
La redazione di Fanpage è stata perquisita e due giornalisti risultano indagati per corruzione e traffico di rifiuti. Questo perché i colleghi sono stati protagonisti di una inchiesta nella quale sono riusciti a documentare il traffico di rifiuti illeciti e i collegamenti tra camorra e politica grazie ai quali lo smaltimento delle sostanze tossiche avveniva senza alcun controllo provocando disastri ambientali. La Procura era stata informata già dal direttore Francesco Piccinini di quanto era stato documentato. Mettere i giornalisti sotto inchiesta e perquisire una redazione non possono essere considerati “un atto dovuto” soprattutto perché sono in gioco la libertà di informare e la tutela delle fonti dei cronisti, la cui segretezza non può essere messa in alcun modo a repentaglio. Sindacato unitario dei giornalisti della Campania e Federazione nazionale della Stampa italiana esprimono solidarietà ai colleghi di cui difenderanno in ogni sede il diritto di fare il loro lavoro nell’interesse dei cittadini ad essere informati.
Federazione Nazionale Stampa Italiana
Sindacato Unitario Giornalisti Campania
Giornalisti / fondo pensione complementare, nel 2017 rendimenti ancora in crescita (mix +5,8%, prudente +3,5%)
A fronte di un rendimento netto del tfr dell’1,74% nel 2017, il comparto mix del Fondo pensione complementare dei giornalisti italiani (Fpcg) ha registrato, l’anno scorso, il 5,79% netto e il comparto prudente il 3,46% (4,28%). Il garantito ha ottenuto lo 0,13% (0,02). Negli scorsi 12 mesi il tfr aveva raggiunto l’1,49%.
Lo rende noto, in un comunicato, lo stesso Fondo. “Solo il garantito non e’ riuscito a superare il rendimento del tfr: investire prevalentemente in titoli di Stato come impone il mandato spesso significa non avere remunerazione del capitale e quindi a fatica si riesce a conservare il capitale una volta pagati costi e tasse. Grazie al buon andamento dei mercati azionari il 2017 ha invece premiato gli investimenti azionari presenti sia nel prudente sia nel mix, due prodotti destinati a chi ha piu’ propensione al rischio e ha davanti a se’ un periodo di tempo piu’ lungo.
Per entrambi i prodotti il distacco rispetto al rendimento del tfr e’ significativo. In particolare e’ molto buono il risultato del mix: in due anni ha reso oltre il 10%. Il 2017 ha confermato che in un’ottica di medio-lungo periodo, cioe’ quella dei piu’ giovani tra gli iscritti, il Fondo diventa un prodotto sempre piu’ interessante. Accantonare oggi una parte dello stipendio puo’ aiutare a garantire una integrazione futura a pensioni destinate a diminuire”.
Dal sito INPGI
Formazione obbligatoria per i giornalisti, ecco le sanzioni per chi non frequenta i corsi
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato un documento contenente alcune linee guida in materia di sanzioni disciplinari per il mancato assolvimento dell’obbligo formativo relativo al triennio 2014-2016.
Nel testo si invitano i Consigli regionali e i Consigli Territoriali di Disciplina ad avviare i procedimenti a partire dagli inadempienti totali e vengono indicate le modalità di contestazione da effettuarsi tramite mail certificata (dal 2010 obbligatoria per tutti i professionisti) ed, eventualmente, mail ordinaria.
Per quanto riguarda le sanzioni, il documento approvato dal Cnog, prevede la censura per gli inadempienti totali e l’avvertimento per gli inadempienti parziali.
In caso di posizioni recidive riscontrate al termine del triennio 2017-2019, si prefigura la possibilità di un inasprimento delle sanzioni sulla base di un criterio di proporzionalità. Questo vuol dire che dopo la censura comminata per il primo triennio, l’ulteriore inadempimento dell’obbligo formativo determinerà una sospensione.
Il contratto della scuola apre all'attività giornalistica. La Fnsi: «Ora la partita della classificazione»
Un ulteriore passo avanti nell’applicazione della legge 150/2000 sugli uffici stampa negli enti pubblici è stato realizzato ieri con la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto “Istruzione e ricerca” sottoscritto in sede Aran dalle organizzazioni sindacali e valido per il triennio 2016-2018.
Dopo la previsione inserita nel contratto degli statali, l’articolo 59 della bozza di contratto prevede infatti l’istituzione per tutte le amministrazioni della scuola e dell’università di una specifica area professionale denominata “Informazione e comunicazione”. I nuovi profili prevedono la gestione e il coordinamento dei processi di comunicazione e informazione esterna e interna, la definizione della procedure per la comunicazione istituzionale, il raccordo dei processi di gestione dei siti internet, la promozione e cura dei collegamenti con gli organi di informazione, l’individuazione ed implementazione di soluzioni e strumenti idonei a garantire la costante informazione sull’attività istituzionale delle amministrazioni.
La norma demanda ad un’apposita commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale il compito di approfondire gli ulteriori aspetti applicativi con particolare riferimento all’adesione alle Casse previdenziali e di assistenza dei giornalisti, alla definizione dei percorsi formativi e alle specifiche modalità di articolazione dell’orario di lavoro.
«Questa previsione – dicono Raffaele Lorusso e Alessandra Costante, segretario generale e vicesegretaria della Fnsi con delega agli uffici stampa pubblici – pone le basi per regolamentare l’attività giornalistica nel comparto dell’istruzione e della ricerca. Si tratta di un’occasione non soltanto per far emergere il lavoro che già c’è ma che fino ad oggi non ha ottenuto alcuna forma di inquadramento, ma anche e soprattutto per creare nuove opportunità di lavoro. Ovviamente è soltanto il primo passo perché la completa e articolata definizione dei profili avverrà nel confronto fra Aran e Fnsi in sede di classificazione delle varie categorie professionali del settore pubblico. In ogni caso, va dato atto alla ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia di aver tradotto in atti concreti gli impegni assunti con la Federazione nazionale della Stampa italiana, così come fondamentale si è rivelata la determinazione della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che da tempo ha avviato numerose attività di collaborazione con il sindacato dei giornalisti sui temi della formazione».
Legge sull'editoria, ecco il testo definitivo
“La legge sull’Informazione e la Comunicazione approvata in Campania può essere un punto di partenza per delineare un sistema di regole che garantisca la giusta applicazione di norme e contratti oltre che nuove opportunità ai giornalisti campani. Per questo sarà molto importante approfondire i dettagli del testo emendato in Consiglio regionale, anche grazie a integrazioni proposte dal Sugc, e soprattutto avviare un percorso di confronto con la Giunta per la stesura del regolamento attuativo della legge. La proposta avanzata durante la conferenza stampa dal sindacato è stata positivamente recepita dal presidente della Regione, De Luca, che ha accolto anche la sollecitazione a ragionare su azioni rivolte non solo al mondo di giovani giornalisti liberi professionisti ma anche di professionisti fuoriusciti dal mondo del lavoro stabile che hanno voglia di rimettersi in gioco per garantire ai cittadini un’informazione di qualità”, è quanto dichiarano il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, e la delegata per il lavoro autonomo e la pari opportunità Laura Viggiano.
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IL COMMENTO PUBBLICATO SU ARTICOLO21
IL TESTO ORIGINALE
LA RELAZIONE DEL SUGC
Inpgi approva il nuovo documento programmatico per la pianificazione triennale 2018-2020: in arrivo app e piu’ servizi digitali per i giornalisti
L’INPGI, considerando l’evoluzione in atto nel sistema previdenziale del Paese e piu’ in generale nella P.A., intende attuare ed ampliare, per il prossimo triennio, la gamma e la qualita’ dei servizi forniti ai propri iscritti. Sulla base degli obiettivi inseriti nel nuovo documento programmatico per il triennio 2018-2020, l’INPGI intende ammodernare le proprie attivita’ per fornire piu’ servizi digitali ai giornalisti e semplificare i modelli di gestione dei processi lavorativi. Due ambiti in cui il fattore tecnologico giochera’ un ruolo importante.
Nel tentativo di semplificare i canali di comunicazione con i giornalisti, l’INPGI intende introdurre, nell’arco dei prossimi anni, nuovi servizi fruibili mediante app ed utilizzabili su diversi device, sia per acquisire informazioni che per presentare le domande finalizzate all’erogazione delle varie prestazioni. Il sistema di comunicazioni digitale con gli iscritti comprendera’ applicativi in grado di rendere fruibili “on demand” i servizi offerti ai beneficiari. Tramite utilities, i giornalisti potranno cosi’ autonomamente effettuare calcoli e proiezioni sulla propria pensione.
Tra le azioni strategiche che l’INPGI intende sviluppare nel prossimo triennio:
- rafforzare la gia’ collaudata collaborazione con l’Anagrafe tributaria al fine della verifica della corretta imposizione contributiva presso la gestione separata
- implementare lo scambio dei dati con le varie Pubbliche Amministrazione in via telematica, riducendo gli oneri del servizio postale, anche al fine di una maggiore efficienza ed efficacia dei processi lavorativi
- implementare progressivamente i sistemi di trasmissione telematica delle istanze da parte dei giornalisti iscritti, in modo da alimentare i workflow delle varie pratiche, come – ad esempio – le variazioni anagrafiche.
Meno carta e toner e piu’ servizi digitali per tutti, iscritti e dipendenti dell’Istituto.
Con l’entrata a regime della completa informatizzazione del procedimento di selezione e di affidamento degli appalti pubblici, che saranno completamente automatizzati a partire da ottobre 2018, l’Istituto di previdenza dei giornalisti – tra l’altro – ricorrera’ alla piattaforma informatica comune alle Casse previdenziali privatizzate di Adepp per la gestione delle gare di appalto.
L’INPGI, inoltre, proseguira’ nello sviluppo dell’attivita’ prevenzione ed accertamento delle irregolarita’ sui luoghi di lavoro dei giornalisti, con l’obiettivo di agire sempre piu’ in via preventiva sui fenomeni che li determinano.
Dal sito dell’Inpgi
Tgr Campania non è l'ufficio stampa di De Luca, parole inaccettabili

Vincenzo De Luca
Nel consueto spazio di una televisione privata salernitana che da anni vede protagonista il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il governatore si è scagliato con inaudita veemenza contro il servizio pubblico radiotelevisivo. Ci sconcertano e indignano il tenore e il contenuto delle dichiarazioni.
“La terza Rete ha fatto delle cose di una gravità inaudita contro la regione Campania e contro la verità”, dice il Presidente, elencando una serie di presunte disattenzioni della Tgr Campania verso iniziative da lui ritenute importantissime.
- “Mercoledì mattina abbiamo presentato il Piano regionale dei trasporti. Il Tgr non ha dato neanche la notizia. E’ uno scandalo!”, la prima accusa. Invitiamo il Presidente, probabilmente mal informato, a guardare il Telegiornale delle 19,35 per ascoltare il servizio andato in onda e l’intervista da lui rilasciata.
- “Sabato alle 14 non viene data nemmeno la notizia della conferenza stampa sul Piano ospedaliero e viene mandato in onda solo un minuto nel notiziario delle 19,35, prima delle notizie sportive e senza titolo”, continua. Invitiamo il Presidente a guardare il telegiornale delle 14 di quel giorno, per rendersi conto della cronaca che ha stravolto l’impaginazione del notiziario (obbligandoci a una inevitabile scelta dei titoli) e il telegiornale delle 19,35 dove il servizio sul Piano ospedaliero è andato in onda anche stavolta corredato da una sua intervista, non alla fine del telegiornale come lui lascia intendere, ma a metà del notiziario, subito dopo le tragiche notizie di cronaca (questo l’elenco: slavina a Roccaraso con due campani travolti, violenze baby gang, intervista al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori sulle baby gang, appello del cardinale Sepe dopo gli atti di violenza tra minori, omicidio a Teverola). Il Presidente, inoltre, omette di specificare, o forse dimentica, che il giorno successivo il tema è stato trattato con un ulteriore servizio di approfondimento di oltre 2 minuti, corredato da grafica digitale per descrivere al meglio le novità del Piano da lui presentato.
Premesso che il Governatore della Regione Campania dovrebbe avere compiti diversi da quello di decidere la durata dei servizi o il loro ordine di messa in onda (ruolo egregiamente svolto dal nostro caporedattore, territorialmente responsabile delle scelte editoriali della Tgr Campania), ci dispiace constatare che la massima istituzione regionale immagini che la Tgr sia un suo personale ufficio stampa.
Riteniamo le parole utilizzate dal Governatore (“un atto di censura politica”) gravemente lesive della dignità dell’intera redazione, che mai consentirebbe un’informazione che occulti la verità. Forse abituato a monopolizzare l’informazione dalle tribune delle televisioni private, De Luca ha dimenticato il ruolo super partes del servizio pubblico radiotelevisivo.
Inaccettabili le parole indirizzate al collega che abitualmente segue la politica, definito “un turista, uno zerbinotto, vestito come un personaggio da operetta, assunto in maniera clientelare”. Affermazioni per le quali il Governatore dovrà rendere conto in tutte le sedi opportune. Massima solidarietà al collega che con comprovata correttezza ha sempre garantito l’assoluta imparzialità nel seguire l’informazione politica.
“Nei prossimi giorni faremo un monitoraggio dei servizi”, minaccia De Luca. Anche qui senza averne alcun titolo, mostrando un evidente disprezzo per la ripartizione dei poteri; ma paradossalmente ne siamo lieti, perché in questo modo il Governatore, guardando con maggiore attenzione i nostri telegiornali, potrà rendersi conto della correttezza e imparzialità dei nostri servizi. Ricordandogli che, soprattutto nel periodo elettorale, il nostro lavoro è già ampiamente monitorato dall’Osservatorio di Pavia e da organismi che tutelano il pluralismo politico come la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
Abbiamo avuto sempre la schiena dritta e non abbiamo mai abbassato la testa di fronte ad alcuna minaccia. Non lo faremo certo stavolta. La nostra risposta, come sempre, sarà la qualità del nostro lavoro. Più volte, in passato, apprezzato dallo stesso Governatore.
Dall’azienda, chiamata in causa anche per un attacco a “Presa Diretta”, ci aspettiamo una forte e immediata azione a tutela della professionalità e dell’onorabilità dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo.
IL CDR della TGR CAMPANIA
Vittorio Di Trapani, segretario UsigRai
Claudio Silvestri, segretario Sindacato unitario giornalisti della Campania
“E’ l’informazione a svolgere una funzione di controllo del potere politico e non viceversa.
La schiena dritta non sarà piegata da qualche parola sconclusionata e democraticamente deplorevole di un presidente di Regione.
L’Ordine nazionale dei giornalisti insieme all’Ordine regionale della Campania sarà al fianco del Sindacato locale, di Usigrai e Fnsi per qualunque iniziativa intenderanno intraprendere a tutela della redazione della TGR Rai di Napoli e dei colleghi che lavorano a Rai 3, in particolare a Presa Diretta.
Siamo certi – concludono Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine regionale della Campania, che tutti i giornalisti chiamati in causa si sentano semmai offesi, ma non intimiditi, dalle parole del presidente Vincenzo De Luca”.
Ex Fissa, al via dal 1° febbraio lo sportello telematico della Fnsi
Sarà attivo, dal prossimo primo febbraio, lo sportello telematico che la Federazione Nazionale della Stampa Italiana mette a disposizione di tutti colleghi interessati dal Fondo Integrativo contrattuale Ex Fissa.
Chi vorrà avere informazioni relative al proprio credito residuo ed all’importo dell’eventuale transazione – secondo le opzioni prescelte in sede di manifestazione di interesse (riduzione del credito al 50%, 55% o 60% e conseguente liquidazione in 1, 3 o 5 anni) – dovrà inviare una richiesta, corredata da un documento di identità in corso di validità, al seguente indirizzo di posta elettronica: exfissa@fnsi.it.
La predetta richiesta dovrà essere presentata compilando – in ogni suo campo – l’apposito modello scaricabile qui o in fondo all’articolo.
Gli uffici della Federazione, verificata la completezza della domanda, provvederanno tempestivamente a contattare telefonicamente i colleghi per fornire loro le informazioni richieste.
Poiché le informazioni verranno comunicate telefonicamente, si raccomanda di prestare la massima attenzione al recapito telefonico (preferibilmente cellulare) che verrà indicato.
Si ricorda che la richiesta delle informazioni di cui sopra non comporta alcun vincolo alla sottoscrizione della futura transazione, ma costituisce unicamente uno strumento informativo – di supporto ulteriore al servizio già fornito dall’Inpgi – che la Fnsi mette a diposizione dei colleghi. Infatti, tutti coloro che hanno formalmente manifestato interesse alla sottoscrizione della transazione verranno comunque contattati per confermare la loro disponibilità alla firma dell’atto transattivo.
Ex fissa modulo informazioni
Inpgi: ancora una conferma dai tribunali circa la natura subordinata dei collaboratori formalmente inquadrati come autonomi
La Corte di Appello di Roma ha recentemente ribadito e confermato quanto gia’ pronunciato dal Giudice di Primo Grado – sentenza 3751/2014 – in ordine al riconoscimento della natura subordinata del rapporto di lavoro di cinque giornalisti che hanno prestato la loro attivita’ in favore di uno dei piu’ importanti Services televisivi specializzati nella realizzazione di programmi di informazione e approfondimento (c.d. “infotainment”) .
La Corte ha riconosciuto che le modalita’ di svolgimento dell’attivita’ dei giornalisti de quibus – inquadrati come co.co.co o con contratti a progetto – si erano svolte secondo quanto previsto dall’art. 1 del CCNLG.
Ancora una volta i rilievi emersi all’esito di un accertamento ispettivo sono stati confermati in sede giurisprudenziale, ribadendo che “la necessita’ di garantire la realizzazione di detti programmi e l’indispensabile e stabile apporto che i giornalisti dovevano dare a detta realizzazione rendono poco credibile, ed in concreto non compatibile, una prestazione lavorativa da svolgere in asserita assoluta autonomia, svincolata da ogni direttiva e controllo, nonche’ dal necessario rispetto di un costante e tendenzialmente quotidiano impegno (si trattava di programmi che andavano in onda settimanalmente e che necessitavano della preventiva preparazione)”.
E ancora: “ la stessa struttura del prodotto realizzato (…) appare fortemente orientata alla capillare copertura di eventi relativi a tematiche essenziali per la completezza del prodotto editoriale (attualita’, cronaca bianca, nera, giudiziaria, politica, spettacolo, e cosi’ via). Il lavoro redazionale appare orientato verso la realizzazione di un’attivita’ prevalentemente di desk mirata alla visione delle agenzie ed alla preparazione dei diversi servizi di approfondimento per le puntate realizzate”.
Come sempre, per giungere a queste conclusioni il Giudice ha potuto contare su un solido corredo probatorio sia testimoniale che documentale acquisito dagli Ispettori dell’Istituto e opportunamente valorizzato dai Legali dell’Ente, confermando il solco ormai consolidato assunto dalla giurisprudenza in tale materia.
Dal sito INPGI