Archivi tag: salerno

Chiude "La Città", dipendenti in cassa integrazione


“Oggi si è certificata una morte annunciata. Ci giungono voci e indiscrezioni relative all’apertura di un nuovo giornale. Se questa ipotesi dovesse prendere corpo i lettori devono sapere che non e’ un progetto che ci vede partecipi. Noi non ci siamo”. Così Clemy De Maio, componente del cdr e segretario provinciale del Sucg, commenta la vicenda del quotidiano salernitano La Città. Questa mattina i dipendenti del giornale hanno incontrato la stampa negli spazi della Fondazione Menna per informare i lettori della cessazione delle pubblicazioni e dell’avvenuta firma al tavolo sindacale per la cassa integrazione a zero ore. L’incontro è stato preceduto da un intervento del presidente della Fondazione Claudio Tringali: “Abbiamo assistito a una vera e propria serrata da parte dell’azienda con i giornalisti che, senza alcun preavviso, hanno trovato le porte della redazione chiuse, perdendo cosi’ il lavoro con umiliazione e una totale mancanza di rispetto”. Clemy De Maio ha ricordato che “l’8 marzo questo giornale avrebbe compiuto 23 anni. In questo periodo siamo riusciti a diventare una comunità. Invece agli imprenditori Vito Di Canto e Giovanni Lombardi sono bastati poco più di due anni per distruggerlo. Non è un caso”. “Siamo di fronte a un piano preordinato passato per l’esternalizzazione di settori, strategie suicide e mortificazioni”, ha aggiunto De Maio rivolgendo pesanti critiche al direttore amministrativo Pino Carriero e al direttore responsabile Antonio Manzo. “La società civile è sempre stata al fianco di questa dolorosa vertenza. Ma ci sono stati grandi assenti – ha stigmatizzato Vito Bentivenga del cdr – Mi riferisco a una parte del mondo delle imprese. Inoltre di questa vicenda e’ stata informata fin dall’inizio la Prefettura, compreso della chiusura e della messa in liquidazione della società. A fronte della perdita di 20 posti di lavoro ci si aspettava almeno la convocazione di un tavolo di trattative. Constatiamo con grande rammarico che questo non è avvenuto e non è un buon segnale per le altre vertenze del territorio”. Il sindacato Sugc, come ribadito dal segretario regionale Claudio Silvestri, “si opporrà in tutte le sedi al tentativo di riportare il giornale in edicola senza gli attuali dipendenti”. Silvestri ha poi rivolto un appello ad altri imprenditori affinché “possano rilevare la testata”.
(ANSA)

Accordi non rispettati alla Città di Salerno, giornalisti in stato di agitazione


L’assemblea dei redattori del quotidiano “la Città”, a seguito dell’ennesimo mancato rispetto degli impegni assunti contestualmente alla firma del contratto di solidarietà avvenuta nel gennaio scorso, ha confermato lo stato di agitazione già proclamato a maggio. In particolare, alla data di oggi – 17 settembre – non risultano ancora accreditati gli stipendi relativi al mese di agosto, benché la data massima fissata dall’azienda sia il 15 del mese successivo, e nonostante le rassicurazioni informali date nei giorni scorsi. Si rammenta che, ai sensi di legge, il pagamento deve pervenire materialmente al lavoratore entro la data stabilita, e non semplicemente essere disposto. In questi mesi, inoltre, l’azienda non ha proceduto al ripianamento della situazione debitoria nei confronti di Inpgi e Casagit per quanto riguarda i contributi previdenziali e assistenziali, né è stato avviato alcun piano di rateizzazione degli arretrati dovuti al Fondo complementare, come dimostra l’ennesima comunicazione ricevuta dagli iscritti nel luglio scorso. Tutto ciò, nonostante l’accettazione dei contratti di solidarietà da parte dei redattori fosse stata subordinata proprio a tale impegno da parte dell’azienda. Si sono registrati, inoltre, nuovi problemi come il mancato versamento all’Inpgi delle somme trattenute in busta paga ai colleghi che hanno un prestito in corso. E il versamento effettuato solo dopo sollecitazione degli interessati è ancora al vaglio dell’Istituto.
L’assemblea esprime rammarico per il fatto che tutto ciò avvenga proprio mentre il giornale promuove un convegno sull’editoria al Sud, al quale partecipa anche il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Riffeser Monti, sicuramente a conoscenza dei problemi denunciati dai giornalisti de “la Città” per esserne stato informato dai colleghi del coordinamento dei Comitati di redazione di Qn.
I redattori, inoltre, si augurano che in occasione dell’incontro per il monitoraggio sul contratto di solidarietà venga finalmente chiarita la composizione della compagine societaria proprietaria della testata e della società che attualmente edita il giornale.

La Città di Salerno, i giornalisti revocano lo sciopero: «L’editore pronto a riaprire il confronto»


L’assemblea dei redattori del quotidiano “la Città” ha deciso all’unanimità di revocare l’ultima delle tre giornate di sciopero che erano state inizialmente proclamate e di tornare al lavoro in redazione. Il sito web torna ad essere aggiornato e domani, venerdì 5 maggio, il giornale cartaceo sarà regolarmente in edicola.
«Questa decisione, che testimonia ancora una volta il grande senso di responsabilità e il forte attaccamento dei giornalisti alla testata – spiega una nota dell’assemblea – è maturata alla luce degli ultimi sviluppi della vertenza in atto con la società editrice per la difesa della centralità della redazione e per il mantenimento dell’integrità e dell’identità del confezionamento del prodotto».
La redazione, infatti, ha preso atto della volontà della proprietà di riaprire il dialogo nei confronti dell’organismo sindacale interno e di quello regionale della Federazione Nazionale della Stampa, ma soprattutto «di formalizzare – si legge ancora nella nota – non oltre la fine della prossima settimana l’impegno verbale, assunto grazie anche alla preziosa mediazione del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, di accettare la proposta della redazione di non esternalizzare la gestione del sito web, di non sottrarre la titolarità di servizi fondamentali in capo, in particolare, alla redazione sportiva e di fissare rigidi paletti intorno al lavoro del service, che deve restare unicamente un fornitore di supporto e non sostitutivo della redazione».
Tutto questo a fronte della confermata disponibilità della redazione a fare un grosso sacrificio economico per venire incontro alle esigenze di bilancio della Edizioni Salernitane Srl, formalizzate in un documento presentato al Cdr dopo neppure sei mesi dall’acquisizione del ramo d’azienda da parte del Gruppo Editoriale L’Espresso Spa, ridiscutendo l’accordo aziendale quasi ventennale sul lavoro domenicale dei giornalisti.
«La redazione – proseguono i giornalisti – confida poi che il direttore responsabile nella nuova organizzazione del lavoro, che deve inserirsi in un più generale piano editoriale da illustrare in tempi brevi all’assemblea, specifichi come intenda procedere alla produzione delle pagine nazionali, anche in considerazione della ridotta dotazione di agenzie di stampa e fotografiche messa a disposizione dall’azienda ai giornalisti de “la Città”».
L’assemblea annuncia, infine, che la redazione vigilerà «anche attraverso il controllo quotidiano del Cdr, a cui ha rinnovato la più totale fiducia e unità d’intenti, che gli impegni formalmente assunti dall’azienda vengano rispettati, non esitando un attimo a tornare a riunirsi in assemblea per rivedere la propria disponibilità e ad adottare tutti gli strumenti di legge a tutela dei propri diritti e della professionalità di ogni singolo redattore, che ha permesso a “la Città” prima di diventare, e poi di consolidarsi, come giornale leader della provincia di Salerno».

La Città di Salerno, giornalisti pronti allo sciopero

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania è al fianco dei colleghi de La Città, che hanno proclamato lo stato di agitazione, affidato al Cdr la gestione di un pacchetto di 7 giorni di sciopero e chiesto un incontro urgente all’azienda. Il Sugc, che è impegnato senza sosta a difendere i diritti dei colleghi e sta facendo ogni sforzo di mediazione per trovare una soluzione alla vertenza, esprime forte preoccupazione per i tagli al costo del lavoro e per il piano di riorganizzazione proposti dall’azienda, che meno di sei fa si era impegnata al tavolo con Fnsi e Fieg non solo a non toccare gli stipendi dei lavoratori ma anche a investire per il rilancio e la crescita del quotidiano. Sorprende il fatto che, di fronte alla disponibilità e al senso di responsabilità mostrati dalla redazione, la proprietà abbia risposto con una rigidità incomprensibile, che non aiuta la trattativa in corso. In qualsiasi piano di riorganizzazione la centralità della redazione non può essere mai messa in discussione. L’impiego di service esterni può essere utile alla fattura del giornale nell’ottica di un contributo ma in nessun modo può essere sostitutivo di servizi fondamentali in capo alla redazione, a partire dalla fattura del sito Internet. Il Sugc invita dunque la Edizioni Salernitane a riconsiderare le proprie posizioni nell’interesse del giornale che negli ultimi mesi, grazie allo sforzo dei colleghi e della direzione, è riuscito nell’impresa di incrementare la raccolta pubblicitaria e il numero di copie vendute, in controtendenza con quanto avviene oggi nel mercato editoriale.
il documento dell’assemblea dei redattori de “la Città”
L’Assemblea dei redattori del quotidiano “la Città”, convocata in seduta straordinaria ieri pomeriggio, nel ribadire la forte preoccupazione sul già contestato “piano industriale” – che al momento prevede solo tagli e nessun investimento – illustrato per iscritto dalla società editrice al comitato di redazione lo scorso 26 aprile c.a., ha deciso all’unanimità di proclamare lo stato di agitazione e ha dato mandato al Cdr di gestire un primo pacchetto di sette giorni di sciopero.

La redazione, che in venti anni di duro lavoro ha consentito a questo quotidiano di conquistare il primato delle vendite nella provincia di Salerno, accompagnato anche dalla leadership della raccolta pubblicitaria, si oppone allo smembramento del prodotto editoriale “la Città” e respinge fermamente la proposta di affidare all’esterno il confezionamento del sito web e di settori strategici dell’informazione locale.
A fronte di una disponibilità manifestata a riconsiderare gli accordi economici aziendali già esistenti sul lavoro domenicale, la redazione contesta all’azienda lo slittamento dell’incontro per la definizione delle trattative in corso, nonostante dal 2 maggio p. v. cessi la fornitura delle pagine e dei servizi nazionali da parte del Gruppo Editoriale l’Espresso, dopo che è già venuto meno il supporto delle agenzie di stampa e fotografiche Ansa, LaPresse, Italpress e 9 Colonne.
La redazione, pertanto, sollecita all’azienda un incontro urgente, nella giornata di martedì 2 maggio p. v., per sgomberare il campo da comunicazioni equivoche, contraddittorie e allarmanti – filtrate nelle ultime ore – sulla gestione degli accessi al sistema editoriale dall’esterno della redazione e per avere assicurazioni sul rispetto delle procedure sindacali e sui diritti acquisiti dai redattori al momento della cessione del ramo d’azienda da parte del Gruppo Editoriale l’Espresso Spa alla Edizioni Salernitane Srl.

Cellulare sequestrato, la Procura ripete la perizia irripetibile

Dopo il sequestro dei cellulari della giornalista de “La Città di Salerno” Rosaria Federico, e dopo il fallimento dell’analisi “non ripetibile” sugli stessi, la Procura di Salerno ha disposto una nuova perizia sui telefonini della collega.
Con un preavviso di appena 17 ore è stato comunicato all’avvocato della Federico, Antonio Sarno, e al consulente del sindacato, Antonio Montisano, che oggi alle 11, stavolta presso la Squadra Mobile della Questura di Salerno, alla presenza del pm titolare dell’inchiesta, Silvio Marco Guarriello, si sarebbe effettuato un ulteriore tentativo di accesso ai dati dei telefoni. Cosa che è effettivamente avvenuta, sempre con esito negativo.
Una procedura assolutamente irrituale e anomala, visto anche quanto affermato nel verbale della Polizia postale di Napoli che ha certificato la “fine dell’attività di acquisizione” con “esito negativo”.
Nonostante la Procura abbia infine disposto la restituzione dei cellulari alla giornalista, Fnsi e Sugc stigmatizzano questo ulteriore tentativo di violare, con ogni mezzo, il diritto alla riservatezza delle fonti della collega. Oltre a condannare il sequestro in sé, il sindacato denuncia poi le gravi carenze che hanno caratterizzato le operazioni, come il fatto che i telefoni non erano stati sigillati come prevede il protocollo, e chiedono al ministro della Giustizia di inviare gli ispettori per fare piena luce su una vicenda inquietante che rappresenta un gravissimo precedente.

Cellulare sequestrato dalla Procura di Salerno, fallita la perizia

È fallita la perizia sul cellulare di Rosaria Federico, la giornalista de “La Città di Salerno” a cui la scorsa settimana la procura aveva sequestrato il telefono per un articolo sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
Il perito del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania è dovuto intervenire per evidenziare che i cellulari acquisiti erano custoditi in buste aperte senza alcun sigillo e senza la necessaria controfirma della giornalista. Con il software in dotazione alla Polizia postale non è stato possibile acquisire i dati e il tentativo di utilizzare altri software non previsti dai controlli è stato interrotto dal perito.
Intanto, questa mattina il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, insieme con il direttore de “La Città”, Stefano Tamburini, ha incontrato il procuratore di Salerno, Corrado Lembo, il quale ha spiegato che «la procura ha agito secondo responsabilità, trasparenza e in difesa di un principio costituzionale come quello dell’obbligatorietà dell’azione penale».
«Le motivazioni addotte dal procuratore della Repubblica di Salerno – affermano Fnsi e Sugc – sono inaccettabili. Si è trattato di una violazione del diritto di cronaca e del diritto dei giornalisti al segreto professionale e alla segretezza delle fonti, anch’essi sanciti dalla Costituzione, dalle leggi e dalla giurisprudenza costante della Corte europea dei diritto dell’uomo. Il tentativo messo in atto da più di una procura di scardinare il segreto professionale rappresenta una deriva pericolosa che va contrastata in ogni sede. Il sindacato dei giornalisti valuterà se sussistano gli estremi per un ricorso alla Corte di Strasburgo».
Fnsi e Sindacato giornalisti della Campania hanno intanto sottoposto il problema al ministero della Giustizia, che ha già acquisito informazioni presso la procura di Salerno.

"Non siamo solo firme", l'appello dei collaboratori de "La Città di Salerno"

I 101 collaboratori del quotidiano “la Città” – giornalisti e fotoreporter – solidali ai redattori e poligrafici in agitazione, esprimono forte preoccupazione per la cessione del giornale dal gruppo Finegil-Espresso alla So.Ge.P.Im, società collegata alla famiglia Lombardi-Scarlato.
La preoccupazione nasce dalla totale assenza di risposte circa il proprio futuro occupazionale.
In 20 anni di attività giornalistica, il Gruppo Finegil-L’Espresso è stato per tutti noi garanzia assoluta sia per quanto riguarda la libertà di espressione che sotto l’aspetto meramente economico, ottemperando con puntualità quasi svizzera al pagamento delle spettanze, seppur inadeguate al lavoro svolto.
Per questo auspichiamo che, nel solco della continuità, lo stesso trattamento ci venga riservato con l’avvento della nuova proprietà, nel rispetto delle competenze, delle professionalità e della qualità garantite in questi mesi, anni, decenni di collaborazione. Tuttavia, ad oggi, tutto ciò che ci è dato sapere è che fino alla scadenza dei nostri contratti – il 31 dicembre 2016 – tutto resterà così com’è. Ma dal 1 gennaio 2017 cosa succederà? Chi garantirà per noi? I nostri contratti saranno rinnovati? E a quali condizioni?
Noi non siamo solo firme! Siamo uomini e donne che, ogni giorno – alcuni di noi da circa vent’anni – mettono in gioco se stessi, i propri affetti, le proprie famiglie per vincere insieme ai redattori la sfida più difficile: imporsi all’attenzione dei lettori di Salerno e provincia, guadagnare la loro fiducia, trasformare La Città di Salerno nel giornale leader del territorio.
In questi giorni di definizione della trattativa tra società cedente e acquirente, è impensabile ipotizzare un ruolo marginale per i collaboratori.
Non siamo appendice, non lo siamo mai stati: lo dimostra il numero smisurato di articoli che ciascuno di noi realizza ogni settimana, mese e anno. I collaboratori del quotidiano la Città sono spina dorsale di questo giornale e meritano di essere parte integrante della trattativa. I collaboratori del quotidiano la Città meritano rispetto e chiedono un incontro immediato ai referenti della società acquirente, alla presenza del Cdr e del sindacato.
Aspettiamo delle risposte, in assenza delle quali, ci riserviamo ulteriori e più incisive azioni di protesta.
I COLLABORATORI DEL QUOTIDIANO LA CITTA’ DI SALERNO
Mattia A. Carpinelli
Pasquale Tallarino
Gaetano De Stefano
Massimiliano Lanzotto
Erminio Cioffi Squitieri
Arturo Calabrese
Francesco Piccolo
Maria Manzo
Matilde Pisaturo
Marina Illiano
Enzo Negri
Andrea Passaro
Vito Sansone
Fiorella Loffredo
Angela Caso
Marcella Cavaliere
Emerenziana Sinagra
Emilio D’Arco
Roberto Di Giacomo
Assunta Pepe
Clemente Donadio
Angela Sabetta
Mario Rinaldi
Ilaria Cuomo
Anna Maria Noia
Alessandra De Vita
Marco De Simone
Davide Speranza
Antonio Elia
Gerardo Vicidomini
Salvatore D’Angelo
Giuseppe Ferrara
Martina Nacchio
Alfonsina Caputano
Vincenzo Rubano
Luigi Novi
Sergio Macellaro
Alberto Gentile
Annalaura Ferrara
Lorenzo Di Domenico
Maria Paola Iovino
Mariangela Palmieri
Stefano Pignataro
Marco Giordano
Donatella Ferrigno
Mariateresa Conte
Luigi Pepe
Ermanno Fiore
Salvatore Serio
Federico Esposito
Dario Luca Mattia

Cellulare sequestrato, cento giornalisti davanti alla Procura di Salerno: ora intervenga il ministro

salerno
Grande partecipazione al presidio organizzato dal Sindacato dei giornalisti della Campania e dalla Fnsi davanti alla procura di Salerno per protestare contro il sequestro del cellulare della giornalista de “la Città di Salerno” Rosaria Federico. La manifestazione si è tenuta mentre a Napoli era in corso la perizia sul telefono della collega assistita dal perito del sindacato, Antonio Montisano.
Durante la manifestazione, al fianco di Rosaria, contro ogni forma di censura e in difesa della libertà di stampa, c’erano i vertici del Sugc, Claudio Silvestri, Armando Borriello e Antonio Prigiobbo, il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello, i giornalisti de “La Città”, con il direttore Stefano Tamburini, e i colleghi di tutte le testate. Presente anche il presidente dell’Ordine della Campania, Ottavio Lucarelli.
I cronisti, proprio davanti all’ingresso della procura, hanno srotolato uno striscione che richiamava l’articolo 21 della Costituzione. Al termine del presidio una delegazione ha chiesto, come stabilito in un precedente incontro con il procuratore Corrado Lembo, di essere ricevuta dallo stesso Lembo. Ma il capo della procura ha fatto sapere di essere impegnato in una riunione.
A Salerno è arrivato anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che ha fatto visita alla redazione de “La Città”, in sciopero da sabato per le delicate e gravissime vicende che riguardano il cambio di proprietà. Giulietti, anche a nome del segretario generale Raffaele Lorusso e di tutta la giunta della Fnsi, ha espresso la vicinanza attiva del sindacato dei giornalisti italiani, che mette a completa disposizione della redazione il pool di professionisti e legali guidati dalla professoressa Marina Castellaneta.
«Quella del sequestro del cellulare – affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi – non è una vicenda che riguarda solo Salerno. Sono in atto, in vari luoghi e in vari modi, azioni per disattivare il segreto professionale compromettendo il libero esercizio del diritto di cronaca. Di questa questione investiremo il ministero della Giustizia e quello dell’Interno». Intanto, sul caso è già stato presentato un esposto al Csm.

Cellulare sequestrato, il Sindacato dei giornalisti incontra il Procuratore di Salerno: scenderemo in piazza

schermata-2016-09-30-alle-16-26-02
 
Il segretario regionale del Sindacato dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, e il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello, hanno incontrato questa mattina il procuratore di Salerno, Corrado Lembo.
Il Sindacato, nel corso del lungo colloquio, ha espresso grande sconcerto e condannato con fermezza la scelta della procura di sequestrare il cellulare della collega de “La Città di Salerno” Rosaria Federico, autrice di un articolo sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul quale dopo sei anni di indagini non si è fatta ancora luce.
Lembo ha difeso l’iniziativa della procura, assumendosene in pieno la responsabilità e ritenendo il provvedimento proporzionato alla delicatezza e all’importanza della vicenda trattata nell’articolo.
Il Sindacato, non condividendo le ragioni esposte, ha annunciato che lunedì 3 ottobre a partire dalle 11, proprio mentre sarà effettuata la perizia sul telefonino della giornalista, si terrà un presidio di protesta davanti alla procura, in difesa della libertà di stampa, al quale sono invitati a partecipare tutti i colleghi.
A Salerno sarà presente anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che incontrerà la giornalista Rosaria Federico e i colleghi della redazione de “La Città di Salerno”.

Cellulare sequestrato a giornalista di Salerno, il Sugc chiede incontro al Procuratore. Mobilitazione il 3 ottobre

Il Sindacato dei giornalisti ha chiesto un incontro urgente al procuratore di Salerno, Corrado Lembo, in merito al gravissimo abuso subito dalla giornalista Rosaria Federico. Alla collega l’autorità giudiziaria ha sequestrato il telefono cellulare dopo che aveva rifiutato di rivelare la fonte di un suo articolo relativo all’inchiesta che riguarda l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul quale dopo cinque anni di indagini non si e fatta ancora luce. Il segretario regionale del sindacato Claudio Silvestri e il consigliere nazionale della FNSI Gerardo Ausiello hanno incontrato nella sede del quotidiano “La Città di Salerno”, la collega Federico, il direttore Stefano Tamburini, il Cdr e tutta la redazione. In questa occasione il sindacato ha espresso una forte e ferma condanna verso l’iniziativa della procura, che rappresenta un attacco inaccettabile alla libertà di stampa che ricorda periodi bui della storia del nostro Paese. Nonostante ciò Rosaria ha rispettato una regola sacrosanta della nostra professione, tutelando fino in fondo le sue fonti. Contro questa aggressione è necessaria una mobilitazione dell’intera categoria. Per questo il sindacato ha indetto una prima iniziativa davanti alla Procura di Salerno il 3 ottobre, giorno in cui è fissata la perizia sul telefono della giornalista. Saremo, inoltre, al fianco della collega sostenendo qualsiasi azione legale intenda avviare.
 
«La Federazione nazionale della stampa italiana condivide la preoccupazione espressa dal Sindacato dei giornalisti della Campania in merito alla vicenda che ha visto protagonista Rosaria Federico de “La Città di Salerno” ed esprime alla collega solidarietà e vicinanza». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «La giornalista – spiegano –, di fronte al sacrosanto rifiuto di rivelare la fonte di un suo articolo, si è vista sequestrare dall’autorità giudiziaria il telefono cellulare sul quale la procura di Salerno ha disposto per lunedì 3 ottobre una perizia. Semplicemente un attacco inaccettabile alla libertà di stampa. Per questo la Fnsi sarà con i colleghi della Campania, lunedì a Salerno, alla mobilitazione davanti alla procura indetta dall’Associazione regionale di stampa».