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Torre Annunziata e Casalnuovo, due bandi per addetto stampa illegittimi

Due bandi per addetto stampa con evidenti profili di illegittimità. Il primo al Comune di Torre Annunziata, dove si cerca un addetto stampa come staffista del sindaco, e tra i requisiti si richiede l’iscrizione all’albo dei giornalisti, ma soltanto nell’elenco dei pubblicisti. In questo caso non vengono rispettati neanche i requisiti minimi previsti dalla legge 150/2000. Nel bando di Casalnuovo si ricerca addirittura una figura professionale nella quale coincidano l’addetto stampa e il segretario del sindaco. Si tratta di ipotesi fantasiose contro le quali il Sindacato dei giornalisti campani farà ricorso se i bandi non verranno modificati. Agli amministratori locali si ricorda che esiste un protocollo tra Anci e Federazione nazionale della stampa italiana nel quale si indicano le linee guida per assumere addetti stampa nella pubblica amministrazione.

IL BANDO DI TORRE ANNUNZIATA

IL BANDO DI CASALNUOVO

IL PROTOCOLLO ANCI-FNSI

Comunicazione di genere: una rete qualificata per le pari opportunità

9 novembre – ore 9.30 – Sala Convegni Giunta Regionale – Centro Direzionale IS. A6
Il convegno dal titolo “Comunicazione di genere: una rete qualificata per le pari opportunità” si terrà giovedì prossimo, 9 novembre, presso la sala convegni della Giunta regionale della Campania.
L’iniziativa fa seguito al protocollo d’intesa sottoscritto il 1 agosto 2017 dalla Consigliera di parità Domenica Marianna Lomazzo, il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania (SUGC) e l’Ordine regionale dei giornalisti, con l’obiettivo di promuovere una corretta informazione e comunicazione delle questioni di genere, favorire l’occupazione femminile, anche guardando alle nuove opportunità di lavoro per professionisti/e, lavoratori/rici autonomi/e, secondo una visione più ampia delle pari opportunità e per contrastare la violenza sulle donne.
Dopo i saluti della presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio, di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti e di Claudio Silvestri, segretario del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, i lavori  prevedono la relazione introduttiva della consigliera di parità della Regione Campania, DomenicaMarianna Lomazzo e saranno moderati da Laura Viggiano, giornalista componente della Commissione nazionale lavoro autonomo FNSI e del direttivo SUGC. Interverranno la giornalista Cristina Liguori, presidente Commissione pari opportunità del Sindacato regionale dei giornalisti;
Alfonso Amendola, docente “media classici emedia digitali” presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione OGEPO Università di Salerno; Gianfranco Pecchinedda, docente di comunicazione pubblica sociale e politica all’Università di Napoli, Loredana Raia consigliera regionale con delega alle pari opportunità, Chiara Marciani, assessora alle pari opportunità, Sonia Palmieri, assessora al lavoro Regione Campania.
La Consigliera di Parità Lomazzo dichiara: “L’evento vuole avviare nel territorio campano una riflessione su come vengono affrontate le tematiche del genere e dell’ottica di genere da parte delle principali categorie professionali del mondo dell’informazione e della comunicazione e soprattutto vuole dare inizio ad un percorso da condividere con gli addetti ai lavori del campo dell’informazione, della comunicazione pubblica e delle istituzioni deputate, sugli strumenti da porre in essere per promuovere una cultura rispettosa ed inclusiva di tutte le diversità. Credo che sia convinzione di tutti e di tutte il fatto che le donne vengono rappresentate da parte di alcuni mezzi di informazione e comunicazione ancora secondo stereotipi che non sono mai neutri, ma si fondano sull’opposizione simbolica di donne e uomini, con le donne in posizione subordinata, oppure mettendo in atto un processo di svilimento e trasmettendone un‘immagine riduttiva attraverso dettagli non pertinenti e quasi sempre correlati alla sfera sessuale. Risulta necessario, quindi, per costruire una società veramente democratica, rispettosa ed inclusiva di tutte le diversità, sradicare la cultura maschilista e superare la cultura della donna oggetto. Come credo non sia più procrastinabile la promozione di una cultura della nostra società che sia tout court rispettosa della dignità e della tutela della persona.”

Abc, bando per ufficio stampa: il sindaco promuova protocollo Anci-Fnsi

L’Abc, società pubblica che gestisce le risorse idriche nel Comune di Napoli, ha indetto una gara per il reclutamento dell’addetto stampa. La notizia è stata riportata dal giornale online Stylo24, ed è l’unica pubblicità che il bando abbia avuto. Il Sindacato dei giornalisti della Campania da un lato esprime apprezzamento per il tentativo del commissario Sergio D’Angelo di sanare una situazione illegittima, di cui siamo venuti a conoscenza solo ora, e cioè che, contro la legge, l’ufficio stampa dell’azienda era stato affidato ad un dipendente non giornalista. Dall’altra deve rilevare l’inadeguatezza delle retribuzioni dei colleghi rispetto alle funzioni loro assegnate. Scriveremo al sindaco metropolitano di Napoli, Luigi de Magistris, invitandolo a promuovere l’applicazione del protocollo di intesa firmato da Anci e Fnsi per i bandi sugli uffici stampa e ad avviare un percorso che coinvolga anche le società partecipate dei Comuni della provincia di Napoli.

Ecco tutti i vincitori del premio "Enzo Musella"

I vincitori della Prima Edizione del Premio “Enzo Musella”


Sono state consegnate nella sala “Santo Della Volpe” del Sindacato unitario giornalisti della Campania le borse di studio della prima edizione del premio “Enzo Musella”. Al premio hanno partecipato i figli dei soci del Sindacato che si sono distinti per l’ottimo rendimento scolastico. Le categorie in concorso erano scuole medie e scuole superiori. La cerimonia è stata introdotta da un saluto dal presidente del Sugc Armando Borriello. Il segretario del sindacato campano, Claudio Silvestri, ha poi ricordato Enzo Musella: «Enzo non era un giornalista famoso, uno di quelli che tutti ricordano, ai quali si intitolano stadi e sale convegni. Era un giornalista che fino alla fine ha lottato con le unghie e con i denti per fare questo mestiere. Lo ha fatto da precario, senza uno stipendio. La sua passione lo ha aiutato a superare anche la sua malattia. Nell’ultima fase della sua vita ha continuato a fare inchieste, e volava da una parte all’altra della città come se la sua sedia a rotelle non esistesse – ha raccontato Silvestri – Questo sarà un appuntamento fisso del nostro sindacato. Non dimenticheremo Enzo ed è a persone come lui, a chi lotta per fare il giornalista, che abbiamo il dovere di rivolgerci se vogliamo avere un futuro». A vincere il premio gli studenti  Giorgia Aiello, Ilaria Boccia, Ilaria Calabrese, Maria Chiara Del Gaudio, Lorenzo De Pinto, Francesca Mercogliano, Antonio Nardiello, Nicola Paolo, Gaia Petino, Enrico Primavera, Alessandra Renna, Niccolò Tatarelli. Tutti con medie altissime. Uno di loro, Antonio Nardiello, ha consegnato al Sindacato una commovente lettera su Enzo Musella.
 
La lettera di Antonio Nardiello

Innanzitutto voglio ringraziare tutti voi, e in particolare il sindacato dei giornalisti, per la gioia che oggi mi date con questo premio. Per me è molto importante e ora proverò a spiegarvi il perché. Ho conosciuto Enzo Musella attraverso i racconti di mio padre. La prima cosa che ho capito è che Enzo era una grande persona. Forte, generoso, amava la vita e aveva un cuore grande così, sempre pronto ad aiutare gli ultimi.

La seconda cosa che ho capito è che era un professionista serio e rigoroso, uno di quei giornalisti che venivano  – così dice mio padre – dalla vecchia scuola. Io non ho capito bene cosa sia né dove si trovi questa vecchia scuola, ma l’ammirazione con cui ne parla mio padre mi ha fatto capire che si tratta di una gran bella cosa che forse col tempo si è un po’ perduta.

La terza cosa che ho capito è che Enzo e mio padre erano legati da una profonda amicizia. Mio padre mi ha sempre parlato di un uomo libero, la cui mente poteva volare superando tutte le difficoltà del suo corpo. Se gli altri camminavano lui correva. Se gli altri pensavano di fare una cosa, lui la stava già realizzando. Era un grande lavoratore. Un uomo di grande forza animato da una profonda fede in Gesù Cristo.

Ma la più importante di tutte le cose che ho capito è la quarta. Papà mi ha sempre raccontato che Enzo gli ha insegnato l’importanza del valore della solidarietà. Lui, che era circondato dall’affetto e dalla solidarietà non solo dei suoi cari, ma di tanti amici, ha dato tanto per gli altri. Soprattutto per i più giovani di cui amava circondarsi e che aiutava, nonostante le tante difficoltà che aveva, insegnandogli il mestiere che conosceva e facendosi in quattro per fargli guadagnare qualcosa di soldi. Lui era un uomo che aiutava gli ultimi, che pensava sempre alle persone più in difficoltà nonostante egli stesso di difficoltà ne avesse tante. E il suo aiuto non era fatto solo di parole, che pure sono importanti, ma di fatti concreti.

Mio padre è un uomo fortunato. Ha un lavoro ed è quello che gli piace. Ma mi ha spiegato che ci sono tanti amici e colleghi meno fortunati di lui che un lavoro non ce l’hanno o che pur avendolo non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Per questo ho deciso di devolvere questa borsa di studio per una iniziativa di solidarietà. Lo so, è un piccolo contributo, solo un simbolo. Ma l’esempio che Enzo ci ha lasciato è che per cambiare il mondo non servono grandi discorsi, ma piccoli gesti. Credo che questa sia la maniera migliore per ricordarlo.

Premio Siani a 32 anni dall'omicidio del giornalista


La memoria e l’impegno nel nome di Giancarlo Siani, il giovane cronista ucciso dalla camorra diventato un simbolo del movimento per la legalità. Il programma di tre giorni di iniziative dedicate al giornalista iniziamercoledì 23 settembre  nella sede del suo giornale, Il Mattino, e nella sala a lui dedicata, con la proiezione del filmato «Ricordando Giancarlo dopo 32 anni», a cura di Aldo Zappalà e Sergio Scoppetta con gli studenti di Scienze della comunicazione di Unisob. Poi, la tavola rotonda–forum con interviste a cura di Alessandro Barbano, direttore del quotidiano. Venerdì due appuntamenti con alle 11 l’apposizione della targa al Murale a lui dedicato in Via Romaniello, luogo in cui viveva e dove fu ammazzatto; e alle 18 Inaugurazione del totem-espositore con immagini e video aanco alla Mehari, realizzato grazie al sostegno di Aeroporto Internazionale di Napoli. Infine sabato 23 settembre presso l’Istituto penale minorile di Nisida la consegna del Premio Siani 2017 a 14 elaborati degli studenti delle scuole napoletane con la partecipazione di Sindacato e Ordine dei giornalisti della Campania.
IL PROGRAMMA

De Luca attacca ancora la stampa, per lui non esiste il diritto di cronaca

Vincenzo De Luca


Il presidente della Regione Vincenzo De Luca si spreca ancora una volta in aggettivi e commenti contro la stampa locale, parla di “cialtroneria”, invitando, addirittura, a non comprare e leggere i giornali. Definisce, tra l’altro, i cronisti “relitti incapaci di fare i giornalisti”. Evidentemente, per De Luca il diritto di cronaca vale solo quando si tratta di elogiare l’attività della sua amministrazione. Ricordiamo al governatore che viviamo in un Paese che prevede addirittura il carcere per i giornalisti e dove i magistrati arrivano a sequestrare i telefonini dei cronisti, che, se sbagliano, rispondono in sede penale e civile di quello che scrivono. Il Sindacato dei giornalisti invita tutti, in primis gli altri organismi di categoria a livello locale, a prendere le distanze da un interlocutore che non ha alcun rispetto verso la stampa.

Articolo21, giornalisti e società civile per dire no al bavaglio

Associazioni no profit, scrittori, artisti, giornalisti minacciati, magistrati, professionisti hanno preso parte alla festa per “Libertà di stampa”, al ristornate “Le Stanze” di Piazza Amedeo, abbracciando idealmente  lo spirito di “Articolo21”: quello di essere “rete delle reti” e, quindi, di mettere in comunicazione le varie esperienze associative affini per sensibilità e temi trattati. La serata è stata promossa a Napoli da “Articolo 21, sezione Campania”, “Imbavagliati” (Festival Internazionale di giornalismo civile) e con la collaborazione del “Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania”. Dopo una piacevole cena, la conferenza ha avuto un inizio simbolico, con il passaggio di consegne, tra Carlo Verna, caporedattore del Tgr e fondatore del presidio napoletano e la giornalista Désirée Klain, direttore artistico del festival internazionale di giornalismo civile “Imbavagliati”, della lista dei primi tesserati, che fin dal 2001, hanno aderito all’associazione che lotta da oltre 15 anni controtutti  i bavagli. Poi c’è stato l’intervento di Claudio Silvestri (segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Regione Campania), Laura Viggiano(componente del direttivo Sugc e rappresentante della Campania in commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi), e Ottavio Lucarelli(Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania), che hanno parlato delle significative iniziative intraprese, negli ultimi tempi,  per creare una scorta mediatica attorno ai giornalisti minacciati e aggrediti in Campania. A seguire l’intervento di Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli e già vicepresidente della Camera Penale. In una regione, come la Campania che continua ad avere un triste primato nella classifica italiana per numero di giornalisti minacciati, hanno portato la loro forte testimonianza: Marilena Natale(coraggiosa collega sotto scorta) e i giovani cronisti Luciana Espositoe Stefano Andreone (che sono stati aggrediti per loro inchieste). Subito dopo l’accorato intervento dei rappresentanti delle associazioni, che operano da anni sul territorio, con importanti iniziative sociali, tra questi: Roberto Pennisi, presidente dell’Associazione onlus DareFuturo, che ha lo scopo di raccogliere fondi per i progetti in Benin, Togo e Napoli; molti dei quali (scuole per bambini, ospedali), già sono stati realizzati ed hanno migliorato la vita di tantissimi bambini, Salvatore Testa presidente dell’Associazione SeLF –Secondigliano e ideatore del progetto “Secondigliano Libro Festival Napul’ è” , “La fabbrica delle storie” di Carola Flauto, un laboratorio di scrittura creativa organizzato con i ragazzi di Barra, ma aperto ai bambini provenienti da tutto il territorio regionale e nazionale, Rosi Selo autrice dell’antologia contro la violenza sulle donne “Non una di più”. Presenti in sala alcune delle professioniste che hanno contribuito alla realizzazione del testo “Non una di più”: la filosofa Ester Basiledell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, le colleghe Carmela Maietta, Rosi Rubilotta; e ancora: Alessandro Raggi, psicologo e psicoterapeuta, responsabile del centro ABA per la cura dei disturbi alimentari, bulimia, e anoressia. Infine le conclusioni di Giuseppe Giulietti, presidente della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), che ha unito i fili della serata, mettendo insieme i tanti discorsi per una collaborazione fattiva nella società civile campana. Tra gli artisti, che hanno voluto portare il loro contributo: Eugenio Bennato,  Anna Capasso  Gioia Spaziani, Nicola Vorelli, Michele Serio e Lorenzo Hengheller.

Giornata della libertà di stampa, presidio ad Aversa


In occasione della XXIV Giornata mondiale della libertà di stampa, mercoledì 3 maggio, alle ore 15.30, nell’ambito delle manifestazioni promosse dalla Federazione nazionale della Stampa italiana, si terrà un sit-in ad Aversa in piazza Principe Amedeo, lato villa comunale. Una iniziativa organizzata dal Sindacato unitario dei giornalisti della Campania con l’Ordine dei giornalisti della Campania e Articolo21, per sensibilizzare i cittadini su un’emergenza del territorio e che vede sempre più spesso i giornalisti bersaglio facile di violenti; camorristi e di querele temerarie.
Ad Aversa è avvenuta l’ultima aggressione, in ordine di tempo, a giornalisti. Nei mesi scorsi abbiamo registrato altri episodi di minacce e aggressioni, e sono ben quattro le persone sotto scorta per minacce che arrivano dai clan camorristici della zona. È importante attivare una “scorta mediatica” sui fatti che scatenano le minacce e sensibilizzare i cittadini perché la libertà di informazione sia difesa in ogni modo.
 

Giornalisti aggrediti ad Aversa, emergenza sul territorio

25 Aprile – Una vile e inaccettabile aggressione è avvenuta oggi nel centro di Aversa ai danni di giornalisti che seguono abitualmente la cronaca territoriale. Lidia e Christian De Angelis e il loro padre Renato sono stati riconosciuti da un folto gruppo di persone che sostava in piazza, come giornalisti dal simbolo dell’Ordine  apposto sull’auto che avevano appena parcheggiato. Una decina di persone li ha accerchiati e malmenati urlandogli contro. Nonostante le urla nessuno è corso in loro aiuto se non dopo del tempo. Gli aggressori non sono stati identificati ma lasciati andare. E dopo poco è sopraggiunta un’auto con a bordo una persona armata di una mazza  che li ha minacciati di morte. Tutto è accaduto a mezzogiorno nei pressi della villa comunale.

Ai colleghi e al loro padre, che hanno riportato numerose contusioni, lussazioni, ed escoriazioni, va la solidarietà del Sindacato unitario dei giornalisti campani, SUGC, dell’Ordine dei giornalisti della Campania, e della Commissione lavoro autonomo del sindacato, con l’auspicio che le autorità competenti provvedano al più presto al riconoscimento degli aggressori.

LO SPORTELLO DI DE MAGISTRIS ISTITUZIONALIZZA LA QUERELA TEMERARIA E LIMITA LA LIBERTÀ D'INFORMAZIONE

Mentre la Federazione della stampa porta avanti una battaglia di civiltà per ottenere dal Parlamento una legge contro le querele temerarie, il sindaco Luigi de Magistris apre uno sportello per querelare chi, secondo lui, offende la città. Non vorremmo che questa iniziativa finisca per essere uno strumento per istituzionalizzare la querela temeraria contro i giornalisti che svolgono il loro quotidiano lavoro di cronaca dei fatti cittadini, sia positivi che negativi, limitando la libertà di informazione. Già lo sportello antiquerele del Sindacato dei giornalisti della Campania si sta occupando di un collega denunciato proprio dal primo cittadino partenopeo. Ancora una volta dobbiamo constatare che iniziative del genere arrivano da chi, come de Magistris, si erge a paladino della difesa dell’articolo 21 della Costituzione.