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Mastella lascia fuori i giornalisti, il SUGC: leso il diritto di cronaca, non ricorda più il suo mestiere

Clemente Mastella


Il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania ritiene inaccettabile il comportamento del sindaco di Benevento che questa mattina, nel corso di un incontro con i cittadini, ha preteso che i giornalisti abbandonassero la stanza.
Da settimane i beneventani, in modo particolare i residenti nella zona Capodimonte, si trovano a dover fronteggiare le difficoltà dovute alla chiusura – a scopo precauzionale – del ponte San Nicola, una delle principali infrastrutture della città. Mancano risposte certe sui tempi e sulle modalità del ripristino del traffico veicolare. Su questo era incentrato l’incontro.
E i giornalisti, i fotografi e i cameramen presenti sul posto avrebbero dovuto (e voluto) aggiornare i beneventani sugli esiti della discussione se non fossero stati messi letteralmente alla porta.
Ancora una volta il ruolo dell’informazione viene mortificato, impedendo ai suoi operatori di svolgere la propria attività.
Il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, attraverso il suo segretario provinciale di Benevento Marzio Di Mezza, stigmatizza il comportamento del sindaco Mastella il quale, essendo diventato giornalista più di 40 anni fa, evidentemente ha dimenticato quali siano i diritti dei colleghi.

SUGC, Marzio Di Mezza nominato segretario provinciale di Benevento

Marzio Di Mezza


Il consiglio direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania ha nominato il collega Marzio Di Mezza segretario provinciale di Benevento. Di Mezza, 47 anni, revisore dei conti dell’Ordine dei giornalisti della Campania, ha lavorato per giornali e tv, conosce bene il suo territorio dove negli ultimi anni, con la scomparsa di storiche testate dalle edicole, l’editoria sta vivendo una crisi profonda. Siamo certi che Marzio saprà interpretare il suo ruolo nel migliore dei modi e nel solco di quanto già avviato dal compianto Benigno Blasi, che con grande impegno e coraggio si è speso nella ricostruzione del nostro sindacato.

CIAO BENIGNO

Benigno Blasi

Benigno Blasi

Ha combattuto fino alla fine contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. È morto Benigno Blasi, commissario per la provincia di Benevento del Sindacato unitario giornalisti della Campania. Con grandissimo entusiasmo stava partecipato alla ricostruzione del sindacato. La sua passione, l’attaccamento alla professione, il suo preziosissimo contributo di idee stavano dando slancio alla crescita dell’associazione. Era un punto di riferimento per tantissimi colleghi, soprattutto giovani, ai quali aveva aperto le porte della professione. Aveva detto: “Scusate per l’assenza, devo risolvere un problema, poi ricominceremo”. Grazie per tutto quello che hai fatto. Non ti dimenticheremo. Ciao Benigno.

Dichiarazioni dei redditi gratis per tutti i soci

Quest’anno per tutti i soci del Sindacato unitario giornalisti della Campania le dichiarazioni dei redditi sono gratuite.
La documentazione può essere presentata entro il 20 maggio  presso la sede del Sindacato in vico Santa Maria a Cappella Vecchia 8/B (primo piano) presso lo sportello dedicato il venerdì dalle 11 alle 13,30 e il mercoledì dalle 15 alle 17.
E tutti gli altri giorni presso la segreteria del Sindacato.
Ecco i documenti da presentare

  • Il CU 2016 (che è stato rilasciato dall’azienda)
  • Riepilogo rimborsi CASAGIT (che potete scaricare dal sito)
  • Per chi non è iscritto alla CASAGIT o, comunque, per spese per le quali non è stato richiesto il rimborso: documentazione delle spese mediche sostenuteLa documentazione che attesta le spese sostenute nell’anno 2015:
  • scontrini parlanti
  • attestazione di pagamento di interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa
  • attestazione di pagamenti di eventuali assicurazioni sulla vita
  • ricevute di spese scolastiche
  • spese veterinarie
  • spese di ristrutturazioni condominiali (per la prima casa)
  • devoluzioni alle Onlus
  • contributi previdenziali e assistenziali per il riscatto degli anni di laurea
  • spese funebri
  • ricevute attestazione spese attività sportiva figli
  • contributi per badanti e colf

Addetto stampa, bando illegittimo: il sindacato dei giornalisti denuncia l'Università del Sannio

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L’Università degli Studi del Sannio di Benevento, mediante un bando interno, ha dato incarico di responsabile “ad interim” dell’Ufficio stampa e comunicazione ad una funzionaria non iscritta all’Ordine dei giornalisti. Dopo diversi incontri con il rettore Filippo De Rossi, non si è ottenuto il ritiro del decreto di nomina come era stato chiesto dal Sindacato per il ripristino delle procedure amministrative corrette. Per questo il SUGC ha fatto ricorso al Capo dello Stato e ha depositato presso la Procura della Repubblica una denuncia per abuso d’ufficio nei confronti sia del rettore De Rossi sia del direttore generale dell’Ateneo sannita, Gaetano Telesio.

“Non è più tollerabile che istituzioni pubbliche importanti come un’Università non tengano conto della legge sugli uffici stampa – affermano il segretario regionale del Sindacato campano, Claudio Silvestri, e il responsabile per l’area di Benevento Benigno Blasi – In Campania c’è una situazione di deregulation preoccupante, e una tendenza a smantellare anche le poche strutture esistenti, che va immediatamente fermata. Il sindacato dei giornalisti utilizzerà ogni strumento possibile, dal dialogo alle denunce, per far rispettare la legge 150/2000”.

Università del Sannio, bando illegittimo per l'ufficio stampa

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L’Università del Sannio ha messo a bando un posto “ad interim” per l’ufficio stampa e comunicazione. Anche in questo caso, come in troppi nella nostra regione, viene violata la legge 150/00: l’incarico, infatti, potrebbe essere affidato anche a chi non è giornalista. Sindacato unitario (SUGC) e Ordine dei giornalisti della Campania sono intervenuti chiedendo di ritirare il decreto. Se questo non verrà fatto l’atto verrà impugnato. Sindacato e Ordine chiedono un incontro urgente con il Rettore perché fornisca chiarimenti in merito.

Chiude il Sannio, è emergenza per l'editoria in Campania

Il Sannio Quotidiano, dopo vent’anni in edicola, il 30 giugno chiuderà i battenti. È il secondo giornale in tre mesi che interrompe le pubblicazioni nell’area del Beneventano. Prima era capitato a Ottopagine (che copre Avellino e Benevento), che ha tentato la strada del web. Altri sette lavoratori andranno in cassa integrazione, e tanti collaboratori non hanno più un giornale sul quale scrivere. È il risultato del taglio indiscriminato al fondo ordinario per l’editoria, finanziamenti destinati a società no profit che garantiscono la libertà di stampa. Se la situazione resterà questa, se il governo non deciderà di mettere mano a quel fondo con risorse adeguate, in Campania chiuderà la maggior parte dei giornali cartacei, che attualmente sopravvivono con grande sofferenza e a costo di enormi sacrifici da parte dei lavoratori. Resteranno solo i quotidiani gestiti dai grandi gruppi editoriali e sarà una enorme sconfitta per tutti. La riforma dell’Editoria è necessaria, ma è necessario che a quella riforma i giornali non ci arrivino già morti. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha già promosso un tavolo con i giornalisti soci delle cooperative al quale il segretario della FNSI Raffaele Lorusso ha evidenziato che il Fondo per l’editoria “va ripristinato e alimentato con fondi aggiuntivi”. Le risorse messe a disposizione dall’Italia per l’editoria no profit non sono nemmeno paragonabili a quelle di altri Paesi europei. L’informazione non può restare nelle mani di quattro o cinque gruppi editoriali. Quella per la libertà di stampa è, innanzitutto, una battaglia di civiltà e la sosterremo fino in fondo.

Giornalista picchiato allo stadio, intervenga il Prefetto

Billy Nuzzolillo

Billy Nuzzolillo

Ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di cerreto Sannita il giornalista Billy Nuzzolillo, aggredito nella giornata di ieri a Puglianello al termine della partita di Prima Categoria tra la squadra di casa e la Virtus Goti ’97.  Il cronista è stato accerchiato da una decina di tifosi caudini che lo hanno picchiato con calci e pugni. Lo stesso Nuzzolillo sulla sua bacheca di facebook scrive che gli aggressori gli avrebbero anche gridato la frase “Scrivi pure questo”.  “I miei aggressori stiano tranquilli – aggiunge Nuzzolillo sulla sua pagina Facebook -. Non mi lascerò intimorire e continuerò a scrivere, oltre a perseguirli penalmente. Colgo anche l’occasione per ringraziare quei tifosi santagatesi che mi
hanno difeso evitando conseguenze più gravi”.
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà al giornalista sannita Billy Nuzzolillo aggredito da un gruppo di tifosi mentre svolgeva il suo lavoro: quello di informare. Nuzzolillo ha sempre stigmatizzato e denunciato l’atteggiamento razzista di una certa tifoseria. Quella contro di lui è stata una azione squadrista, un gesto odioso e inaccettabile che deve essere perseguito con la massima durezza. Il SUGC fa appello al Prefetto e alla FIGC perché vengano prese iniziative adeguate alla gravità del fatto. Nessuno deve pensare che chi fa con professionalità il proprio mestiere di giornalista possa essere intimidito o isolato. Il collega Nuzzolillo non è solo e continuerà a denunciare e a fare il suo lavoro.

Chiude Ottopagine, contratto calpestato

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«Dopo venti anni dall’uscita in edicola, la società che pubblica Ottopagine comunica ufficialmente la chiusura del giornale cartaceo per puntare tutto sulla tv e sull’edizione online. Un risultato che ha portato ad una pesante riduzione del personale. Una scelta che arriva calpestando il contratto nazionale e qualsiasi prerogativa sindacale. Il Sindacato giornalisti della Campania è già al fianco dei lavoratori che sono stati messi fuori dalla redazione e metterà in campo qualsiasi azione perché i loro diritti vengano rispettati», è quanto afferma il segretario del Sindacato giornalisti della Campania, Armando Borriello.
«Ottopagine è un giornale che anche sul web continua a vivere, e forse anticipa una tendenza e segue quel che stanno facendo grandi gruppi internazionali – aggiunge Gianni Colucci, commissario provinciale di Avellino del SGC – Tuttavia, le modalità con le quali si è pervenuti a questa fase, non convincono il sindacato e non possono apparire consolatorie per noi giornalisti (quelli di Ottopagine e anche tutti gli altri). L’assoluto silenzio in cui si è svolta questa fase della vita del giornale, tra l’altro, ha acuito la solitudine dei colleghi che hanno gestito questa fase di passaggio. L’editore non chiude tutte le porte, si affida ad un progetto che potrebbe avere esiti interessanti, tutti se lo augurano; ma alle spalle sono state lasciate molte macerie, cioè posti di lavoro che non è detto saranno mai recuperati. Su questo va tenuta alta l’attenzione – conclude Colucci – anche da parte della politica, delle istituzioni. Se scompare un pezzo della cultura e di informazione della provincia, ne siamo tutti responsabili; la crisi – spiegazione buona per tutti i fallimenti -non è l’unica ragione della morte di Ottopagine su carta».
 

Ottopagine e Ottochannel, violati i diritti dei lavoratori

Il Sindacato giornalisti della Campania esprime grande preoccupazione per quello che sta avvenendo presso le testate Ottopagine e Ottochannel diffuse ad Avellino, Benevento e Salerno del gruppo Ottomedia della famiglia Vigorito. Nel silenzio più assoluto circa una ventina tra redattori e collaboratori sono stati messi fuori dall’organico. Nessuna giustificazione è stata data a questa operazione di riduzione del personale, effettuata in aperta violazione di ogni prerogativa sindacale e calpestando i diritti dei lavoratori. Il taglio segue quello operato dal gruppo un anno fa, che, non portando ai risultati annunciati dall’azienda, si è tradotto in una perdita secca di risorse fondamentali. Il SGC diffida le società che gestiscono le testate a rispettare la legge e i contratti. Il Sindacato affiancherà i colleghi in ogni iniziativa per vedere riconosciuti i loro diritti e la dignità del loro lavoro.