Sembra solo retorica, ma ci sono i fatti a dimostrare che non è così: a Napoli le tragedie sono sempre annunciate e nessuno interviene per evitarle. Un paio di settimane prima del crollo del palazzo alla Riviera di Chiaia, il direttore dei lavori del cantiere della metropolitana aveva scritto che c’erano rischi serissimi che si potesse verificare qualche cedimento. Quella lettera non è stata ignorata, ma superata da una riunione in cui si è deciso che, in fondo, non era proprio così e che si poteva continuare senza problemi. Purtroppo, l’ingegnere che aveva deciso di mettere nero su bianco le sue perplessità aveva ragione. Ieri un albero enorme, che si piegava pericolosamente verso la strada, ha schiacciato un’auto e ucciso una donna di 44 anni. I residenti avevano più volte denunciato la cosa alle Autorità competenti. Ma l’enorme apparato burocratico del Comune di Napoli si difende affermando che non c’è una sola carta che dimostri la segnalazione del pericolo da parte dei cittadini. Non solo, controlli erano stati effettuati a maggio, ma solo sulla salute del pino secolare, non sulla sua pendenza pericolosa o sui rami troppo sporgenti sulla strada. Sono giustificazioni che lasciano il tempo che trovano: nessuno pensa di chiedere aiuto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno e tutti si aspettano una verifica completa sul rischio di un albero cadente, senza che si debba necessariamente convocare una conferenza dei servizi o una riunione in Prefettura. Se qualcuno ha la responsabilità dell’Amministrazione, se la prenda fino in fondo o vada a fare altro. Basta con le offese ai cittadini.
Se la tragedia è sempre annunciata c’è un problema
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