Sepe come Berlusconi. Il cardinale di Napoli sembra più interessato alla piazza mediatica che alla cura del suo gregge e fa il demagogo pur di guadagnarsi il consenso. La comunicazione prima di tutto e prima di niente. Ora ha ordinato ai sacerdoti della sua diocesi di non celebrare i funerali dei camorristi. Non solo, i boss non potranno fare i padrini per comunioni e cresime e i testimoni ai matrimoni. Lo ha scritto in un volumetto di orientamento in distribuzione in tutte le parrocchie napoletane. Insomma, senza vergogna lo ha messo nero su bianco, considerando l’insegnamento del vangelo carta straccia. Ma vuoi mettere? Cos’è il vangelo rispetto alla pagina di un quotidiano nazionale? È vero, i camorristi sono la feccia del mondo. Ma Sepe e i suoi sacerdoti non si possono sostituire ai giudici né in cielo né in terra. È vero che Napoli ha bisogno di iniziative forti, ma anche di guide equilibrate. Quanti boss convertirà Crescenzio con la sua iniziativa? Quale carisma ha per convertire un boss? Meglio quando fa il banditore d’aste.
Il cardinale demagogo caccia i boss dalla chiesa
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