
Per promuovere la Coppa America a Napoli l’Acn spenderà 800mila euro. Una bella cifra. Ma il vero asso nella manica della squadra di Mario Hubler non costerà un soldo alla società di scopo che organizza l’evento. Per la comunicazione online, infatti, è stato chiamato il re dei socialnetwork Roberto Esposito. Fu lui l’anno scorso, in pochi giorni, a dare visibilità all’evento in rete. La pagina di Facebook dedicata acquisì in poche ore i circa 26mila contatti. Ma allora si giocava di rimessa: Comune, Regione e Provincia riuscirono per il rotto della cuffia ad organizzare la manifestazione che a tre mesi dall’inaugurazione cambiò location. Quest’anno c’è la possibilità di programmare: oltre a Facebook si utilizzerà di più Twitter, ma la novità è l’utilizzo di DeRev, la piattaforma creata proprio da Roberto Esposito (la sua startup ha ricevuto quest’anno un superfinanziamento che supera il milione di euro).
RIVOLUZIONE ONLINE. Cosa fa DeRev? Chi ha un’idea, di qualsiasi genere, legata all’arte, alla politica, all’impresa può promuoverla gratuitamente sulla piattaforma online. Questa sarà messa in vetrina e riceverà dai visitatori idee per migliorarla, suggerimenti, critiche, ma anche finanziamenti. Proprio così: chi crede in quell’idea può anche investire del denaro per promuoverla. Anche l’edizione dell’America’s Cup di Napoli avrà una vetrina su questo nuovo socialnetwork. Sul sito si potrà assistere alle regate in streaming. Ma la funzione principale sarà quella di raccogliere feedback e proposte dal pubblico. «Diciamo che Twitter e Facebook sono gli strumenti attraverso cui l’Acn parla al pubblico – afferma Esposito – DeRev è lo strumento con cui il pubblico parla all’Acn. Qui ogni proposta di un cittadino viene discussa e votata dagli altri e sale in evidenza in base al peso e alla priorità che raccoglie». Insomma, l’America’s Cup a Napoli diventa social in tutti i sensi, i cittadini potranno interagire e determinare alcune scelte nell’organizzazione in corso d’opera. Il costo è zero, DeRev e Acn si scambiano contatti e visibilità: un baratto.
CHI È ESPOSITO. Roberto Esposito, 28 anni, comincia a “smanettare” con i computer a 13 anni. A 15 anni già sviluppa i primi siti web, a 17 anni è tra i collaboratori della rivista “Hacker Journal”. Poi cominciano le imprese “eccezionali”. A 23 anni apre un negozio online di t-shirt, felpe e gadget dove è possibile creare il proprio look. Ebbene, il sito raggiunge in brevissimo tempo le 150mila visualizzazioni giornaliere. Poi cominciano gli esperimenti di guerilla marketing, inventa e mette in pratica tecniche di webmarketing non convenzionale con cui promuove a costo zero le sue fanpage, fino a raggiungere un totale di 2,5 milioni di iscritti. La sua abilità è proprio quella di creare connessioni. Ci riesce con le sue provocazioni. Il 30 marzo 2011 entra nel Guinness World Records stabilendo il nuovo record mondiale di commenti ad un singolo post: 560mila. Su invito di Greenpeace International, si dedica alla campagna di protesta “Facebook: unfriend coal” con l’ambizioso obiettivo di convincere il social network ad abbandonare l’elettricità prodotta dal carbone a favore delle energie pulite. L’iniziativa ottiene uno straordinario successo e il 13 aprile 2011 la pagina Facebook dedicata viene bombardata dai messaggi di 80.000 persone in 16 lingue diverse, che causano un rallentamento dei server. Il gigante di Internet annuncia che si impegna a rivedere la propria politica energetica. Con DeRev la nuova sfida: promuovere un’idea, una rivoluzione.