Giornalisti della Campania: parte la fase due, via al tesseramento

COSTITUIAMO LE SEZIONI TERRITORIALI
Parte la fase due del Sindacato giornalisti della Campania. Con il mese di maggio si passa alla fase più calda, quella della campagna di tesseramento. Si parte lunedì 5 maggio con un incontro presso la Biblioteca comunale di Casoria. Si parlerà della nostra idea di sindacato, della fase nuova che deve coinvolgere la nostra categoria in Campania. Si va verso l’elezione del nuovo direttivo, la data la deciderà l’assemblea del 15 maggio. Adesso è il momento di scendere in campo, di decidere insieme. Iscriversi è facile, si può fare anche online, si può pagare con carta di credito, con Paypal, con bonifico bancario.
Bisogna organizzare sezioni territoriali in tutte le province e nella popolosissima area metropolitana di Napoli. I gruppi che vorranno costituirsi, e che avranno un segretario che li rappresenterà nel consiglio direttivo, dovranno essere costituiti da almeno 25 iscritti al SGC e dovranno presentare istanza al consiglio direttivo.
In questi primi due mesi di attività abbiamo affrontato la fase più complessa della vita di un’associazione, quella dell’avvio, dell’organizzazione. L’abbiamo fatto in una situazione di forte criticità, quella del fallimento dell’organizzazione che per un secolo è stata il sindacato dei giornalisti in Campania e della sua esclusione dalla FNSI. Una vicenda che ha fatto piombare la categoria in un clima di sfiducia nei confronti del sindacato. Con questa sfiducia abbiamo dovuto fare subito i conti. Ci siamo trovati di fronte un muro altissimo da abbattere, una fortezza di pregiudizi e rancori, tutti, giustificati e comprensibili. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo deciso di andare avanti per la nostra strada, affrontando il nostro cammino con tre obiettivi chiari, gli unici che possono ridare credibilità ad un’associazione che si pone come obiettivo la difesa del lavoro: diritti, trasparenza e partecipazione.
Abbiamo cominciato con deliberare sulle quote, guardando a chi è in difficoltà. Con un bilancio che partiva da zero abbiamo deciso di far pagare a chi guadagna meno di 15mila euro lordi, 50 euro: esattamente quello che sarà dovuto, per ogni socio, alla FNSI se riusciremo a centrare l’obiettivo di far rientrare la Campania nella Federazione. Abbiamo deliberato su un’assemblea permanente delle associazioni sul territorio, sulla gratuità dell’attività sindacale, sulla necessità di destinare tutte le risorse alla tutela dei lavoratori.
Abbiamo immediatamente attivato dei servizi di tutela per i nostri soci, grazie ai CAF e ai servizi di patronato che CGIL, CISL e UIL hanno messo a disposizione del Sindacato dei giornalisti della Campania, in tutta la regione ci saranno sportelli per presentare la dichiarazione dei redditi o chiedere qualsiasi tipo di assistenza fiscale. Abbiamo avviato convenzioni con studi legali per la consulenza gratuita e l’assistenza a costi agevolati su civile, penale e lavoro. Siamo riusciti a strappare anche servizi per il tempo libero.
Non solo, abbiamo aperto un sito internet sul quale è possibile trovare tutti i documenti e le informazioni dell’associazione, e attraverso il quale è possibile pagare velocemente e in sicurezza le quote con carta di credito e Paypal. Adesso, insomma, ci si può iscrivere anche da casa propria. In tempo reale, sui socialnetwork, comunichiamo tutto quello che facciamo. Un’esigenza di trasparenza, partecipazione e civiltà. Abbiamo elaborato un dettagliato regolamento che offrirà una guida completa a chi si occuperà della gestione dell’organizzazione.
Tutto questo ha scalfito quel muro dei diffidenza ancora enorme da superare e ha indotto alcuni colleghi, pochi, coraggiosi e valorosi, ad iscriversi subito, nella fase del cantiere.
Ora tocca a te. Diamo ai lavoratori uno strumento e una rappresentanza. Iscriviamoci al Sindacato dei giornalisti della Campania.

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