Archivio mensile:Novembre 2022

Inpgi, liquidate la 6° e la 7° tranche del bonus per i giornalisti autonomi e prorogato fino al 29 dicembre 2022 il termine di presentazione della domande.

Nelle giornate di giovedì 24 novembre e di martedì 29 novembre l’Istituto ha provveduto al pagamento delle indennità di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti a seguito della crisi energetica e al rincaro dei prezzi (c.d. “bonus 200”) riferite alle domande presentate nel periodo dalle ore 12 del 14 novembre alle ore 12 del 28 novembre, in favore complessivamente di 284 beneficiari.

Le risorse erogate finora dall’Istituto – che ammontano, in totale, a poco meno di 2 milioni di euro – rientrano nel budget finanziario dello stanziamento attribuito dal Ministero del Lavoro. Pertanto, al fine di consentire la più ampia diffusione della misura di sostegno, il termine di presentazione delle domande di bonus – inizialmente fissato al 30 novembre 2022 – è stato prorogato fino alle ore 12:00 del 29 dicembre 2022, salvo esaurimento anticipato del predetto stanziamento.

Si ricorda che possono beneficiare dell’indennità in questione, nella misura di 200 euro “una tantum”, i giornalisti liberi professionisti o titolari di una collaborazione coordinata e continuativa iscritti all’Inpgi che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro e a condizione che alla data del 18 maggio scorso:

  •  fossero già iscritti all’ente, con partita IVA attiva e attività lavorativa già avviata entro la medesima data;
  •  abbiano effettuato almeno un versamento, totale o parziale, della contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020. Questo requisito non si applica a tutti coloro per i quali alla data del 18 maggio non fossero previste scadenze ordinarie di pagamento da effettuare. Possono quindi fare domanda anche coloro che si sono iscritti nel periodo 1° gennaio – 17 maggio 2022.

Per quanto riguarda il requisito reddituale dei 35 mila euro, questo è calcolato:

  •  al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali
  •  ed escludendo dal computo i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata.

Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’art. 20 del DL n. 144 del 23 settembre 2022, se nel periodo d’imposta 2021 il reddito complessivo percepito – determinato sempre sulla base dei predetti criteri – sia stato non superiore a 20.000 euro annui, è prevista una maggiorazione dell’importo del Bonus di ulteriori 150 euro, per un totale complessivo, quindi, di 350 euro.

Report, caccia alle fonti. Fnsi, Usigrai e Cnog: «Solidarietà ai colleghi»

Il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda, accompagnato dal presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti e d’intesa con il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso e il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, si è recato, sabato 26 novembre 2022, nella redazione di Report per esprimere solidarietà a Sigfrido Ranucci e a tutto il suo gruppo di lavoro e garantire che gli organismi della categoria si metteranno a loro disposizione in ogni sede, compresa quella legale, per garantire la tutela delle fonti, il rispetto del segreto professionale e l’autonomia del giornalismo di inchiesta, dentro e fuori dal servizio pubblico.

L’acquisizione dei tabulati telefonici dei giornalisti per appurare le fonti della trasmissione, in relazione al video dell’incontro tra Matteo Renzi e l’allora funzionario dei servizi segreti Marco Mancini, in un autogrill alle porte di Roma, rappresenta una violazione del segreto professionale e della tutela delle fonti e ha un effetto intimidatorio nei confronti di chiunque voglia fornire elementi o notizie di interesse pubblico e rilevanza sociale, non solo a Report ma a tutte le trasmissioni di inchiesta giornalistica.

Quanto è accaduto segue il proliferare nel nostro Paese delle querele bavaglio e i tentativi di intimidire singoli giornalisti e singole redazioni e ridurre l’esercizio del diritto di cronaca, anche attraverso la recente norma sulla presunzione di innocenza. Per queste ragioni, riguardo al caso di Report, l’Usigrai, d’intesa con Fnsi e Ordine dei giornalisti, ha già chiesto di incontrare l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes e le associazioni predisporranno anche un dossier completo su quanto sta accadendo in Italia, da inviare alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo e agli organismi di garanzia che tutelano la libertà di informazione.

Assange, 5 quotidiani chiedono agli Usa di far cadere le accuse

Il New York Times, il Guardian, Le Monde, Der Spiegel e El Pais chiedono agli Stati Uniti di far cadere le accuse contro Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, per aver ottenuto e pubblicano documenti diplomatici riservati e segreti militari.

In una lettera aperta i cinque media spiegano che procedere contro Assange in base all’Espionage Act è un «precedente pericoloso» che minaccia di mettere a rischio il Primo Emendamento della costituzione americana e la libertà di stampa.

«Ottenere e diffondere informazioni sensibili quando è necessario nell’interesse pubblico è una parte centrale del lavoro quotidiano dei giornalisti. Se questo lavoro viene criminalizzato, le nostre democrazie di indeboliscono», si legge nella lettera aperta.

Querele bavaglio, Barachini alla Camera: «Ne ho parlato con la Fnsi, lavoriamo per una soluzione equilibrata»

«Ho affrontato con il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso il tema delle querele considerate da alcune associazioni di categoria temerarie. Fa parte sicuramente del mestiere del giornalista investigativo anticipare o seguire l’attività delle procure, allo stesso tempo c’è un tema da parte degli editori che si sono trovati ad affrontare degli oneri pesanti dal punto di vista del carico giudiziario. Si tratta comunque di un tema che va affrontato e forse l’orizzonte migliore è quello del confronto costante con tutti gli stakeholders per trovare una risposta di equilibrio». Lo ha detto, in fase di replica, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Alberto Barachini, dinanzi alla commissione Cultura della Camera, dove martedì 29 novembre 2022 ha illustrato le linee programmatiche del governo sul settore.

Il futuro delle agenzie di stampa, il «doveroso» sostegno pubblico al settore, l’interlocuzione con gli attori della filiera, sono alcuni dei temi affrontati dal sottosegretario che, scattata la fotografia della difficile situazione in cui versa l’informazione italiana, dopo gli anni di pandemia e i mesi di guerra in Ucraina, ha riassunto le direttrici di intervento che intende mettere in atto.

In merito alle agenzie di stampa, «il precedente governo, nel disporre la proroga al 31 dicembre 2022 della durata dei contratti, ha istituito un’apposita Commissione, con il compito di “individuare le modalità idonee a garantire la pluralità delle fonti nell’acquisizione dei servizi di informazione primaria per le pubbliche amministrazioni dello Stato”. È mia intenzione riprendere i lavori della Commissione», ha anticipato.

«Ritengo doveroso – ha aggiunto – aprire un dialogo con gli stakeholders, concedendo una breve proroga per gli affidamenti in essere. Questo ci consentirà di avviare una nuova riflessione» per giungere «a una soluzione equilibrata ed organica che contemperi le esigenze del pluralismo, quelle di concorrenza poste dal Codice degli appalti e, soprattutto, la garanzia di stabilità economica delle agenzie».

Considerando fondamentale «supportare il settore dell’editoria attraverso una visione innovativa di sviluppo», l’impegno assunto da Barachini, «oltre che a proseguire con le misure di sostegno tradizionale», è quello di «avviare anche politiche di innovazione e trasformazione del settore editoriale, che tengano conto di quelle aziende che si ispirano a modelli gestionali di impresa efficienti».

Due le direttrici lungo le quali si muoverà il finanziamento pubblico all’informazione e all’editoria, che il sottosegretario ha definito «doveroso». Da una parte «la difesa del pluralismo informativo e del patrimonio culturale, contrastando le fake news e le azioni di disinformazione e di doping delle notizie con intenti scandalistici». Dall’altra, il contributo allo sviluppo del settore con «misure di sostegno economico che contribuiscano effettivamente allo sviluppo e siano finalizzate e connesse a un reale progresso dei soggetti beneficiari, in modo da aiutarli a difendersi e prosperare nell’attuale assetto di mercato».

Il lavoro procederà, dunque, dando attuazione agli interventi previsti e attivando le misure introdotte e finanziate a valere sul nuovo Fondo straordinario. «Naturalmente, saranno coinvolte le associazioni di categoria rappresentative della filiera editoriale», ha scandito il senatore.

«Sempre partendo – ha rimarcato poi in risposta a una domanda – dal condividere una visione e cioè quella del rispetto delle norme deontologiche e professionali, dell’innalzamento della qualità dell’informazione e anche quella della certificazione dei contratti che queste realtà utilizzano, perché ovviamente questi due parametri non possono essere assolutamente essere slegati dal finanziamento».

Fra gli altri punti toccati anche il programma di contributi a favore delle istituzioni scolastiche e degli studenti per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici; il sostegno alle edicole; i progetti di campagne di comunicazione del Dipartimento; il Media Freedom Act allo studo delle istituzioni Ue.

Prima delle domande e della replica del sottosegretario, spazio per una riflessione del presidente della Commissione, Federico Mollicone, che ha ricordato la decisione del governo di integrare risorse per l’editoria per 75 milioni di euro nel 2023 e di 55 milioni di euro a decorrere dal 2024. «L’Italia – ha spiegato – è penultima nell’Unione europea per risorse dirette pro capite impiegate a favore dell’editoria. Un primato infelice che impone a noi legislatori la necessità di un cambio di paradigma verso un vero e proprio patto per l’informazione».

Ex Inpgi, le regole Inps per il cumulo tra redditi da lavoro e pensioni di invalidità, ‘Quota 102’ e ‘lavoratori precoci’

Con una nota esplicativa del 22 novembre 2022, l’Inps ha fornito alcuni chiarimenti in merito al regime della cumulabilità tra i redditi da lavoro e alcuni specifici trattamenti pensionistici erogati in favore dei giornalisti in precedenza iscritti all’ex Gestione sostitutiva dell’Ago dell’Inpgi. Come è noto, infatti, tale Gestione previdenziale è stata trasferita all’Inps a far data dal 1° luglio 2022 in attuazione di quanto previsto dalla legge di Bilancio per 2022.

I tre ambiti rispetto ai quali interviene l’Inps, fornendo alcune precisazioni in ordine ai limiti di reddito da lavoro cumulabili e ai conseguenti obblighi dichiarativi, sono quelli relativi ai trattamenti di pensione di invalidità, pensione anticipata con “Quota 102” e pensione anticipata per i “lavoratori precoci”. Le istruzioni fornite dall’Inps riguardano, pertanto, solo i giornalisti interessati da queste tre fattispecie.

Le disposizioni contenute nella nota esplicativa «non intervengono sulla tematica delle modalità di applicazione, per il primo semestre 2022, del regime di cumulo previsto dall’articolo 15 del Regolamento delle prestazioni dell’Inpgi, per il quale si attendono tutt’ora gli opportuni chiarimenti da parte dell’Inps», si legge in un post pubblicato sul blog InpgiNotizie.it.

Pertanto, le istruzioni fornite dall’Inps non riguardano la disciplina del cumulo conosciuto e applicato nel perimetro dall’Inpgi e sul quale – allo stato ed in attesa di ulteriori chiarimenti operativi – le uniche indicazioni rimangono quelle precedentemente fornite in base alle quali a decorrere dal 1° luglio 2022, per le pensioni già liquidate dall’Inpgi al momento del trasferimento o che saranno liquidate in favore dei giornalisti iscritti all’Inps trova applicazione la disciplina generale prevista nel Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti.

Ciò comporta che per i redditi riferiti agli anni 2020 e 2021 continuerà ad applicarsi l’abbattimento per il cumulo. Per i redditi definitivi riferiti all’anno 2022, invece, la trattenuta sarà operata soltanto per 6 mesi anziché sull’intero anno. Invece, a partire dai redditi del 2023 non trovano più applicazione le limitazioni previste dall’articolo 15 del Regolamento Inpgi e non verrà operata alcuna trattenuta.

«La disciplina relativa al regime dei trattamenti pensionistici – ricordano da via Nizza – era già stata oggetto di una prima illustrazione da parte dell’Inps con la Circolare 92 del 28 luglio 2022, nella quale era stato chiarito che, per le pensioni già erogate dall’Inpgi 1 prima del 1° luglio 2022 e per quelle liquidate successivamente a tale data dall’Inps ai giornalisti iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, avrebbero trovato applicazione le regole vigenti nell’ambito del predetto Fondo Inps in materia di cumulo tra redditi da lavoro e assegno pensionistico».

AGGIORNAMENTO DEL 28 NOVEMBRE 2022
Nella sezione “Documenti” del sito le Faq aggiornate sul trasferimento, dal 1° luglio 2022, della funzione previdenziale svolta dall’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” all’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Delegati del SUGC al XXIX Congresso della Stampa italiana, ecco tutti gli eletti

Si sono svolte presso il Sindacato unitario giornalisti della Campania le elezioni dei 19 delegati campani al XXIX Congresso della Stampa italiana. Per i 12 giornalisti professionali, tutti della lista Controcorrente Campania. risultano eletti: Silvestri Claudio (271), Ausiello Gerardo (255), Monaco Antonella (218), Petino Pier Paolo (211), Ghidini Francesca (206), Cappella Fabrizio (192), Caporaso Giuseppe (172), Treccagnoli Pietro (172), De Maddi Roberta (122), Scutiero Antonella (118), Rinaldi Giovanni (108), Rubio Mimmo (78). Prima dei non eletti con 17 voti risulta Geppina Landolfo. Per i 7 giornalisti collaboratori, tutti della lista Controcorrente Campania, sono stati eletti i colleghi: Annunziata Domenico (74), Barile Valentina (61), Riccio Renato (61), Siani Margherita (58), Calabrese Angela (50), Mastrolonardo Massimo (49), Vuolo Antonio (45). Risultano primi dei non eletti Prigiobbo Antonio (45), Donadio Giancarlo (29). Alta l’affluenza al seggio, hanno votato 338 professionali su 522 (pari al 64,75% degli aventi diritto). Per i collaboratori hanno votato 99 giornalisti su 189, pari al 53,38% degli aventi diritto al voto. Per l’elezione al Congresso dell’Ungp, invece, risultano eletti Ermanno Corsi e Francesco Marolda.

Premio Landolfo 2022, consegnati i riconoscimenti

 

Cosa significa essere giornalista e fare informazione al tempo dei social network con la crisi della carta stampata e dei classici mezzi di comunicazione. Attorno a questo tema si è sviluppato il dibattito che ha preceduto la cerimonia dell’undicesima edizione del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo” che si è celebrata questa mattina all’Istituto di Cultura Meridionale di Napoli, presieduto dall’avvocato Gennaro Famiglietti. Incisivi gli spunti di riflessione offerti dagli interventi del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli, del direttore de “Il Mattino”, Francesco de Core, del direttore responsabile del “Roma”, Pasquale Clemente, e del presidente Unarga, Roberto Zalambani, moderati dal direttore editoriale del “Roma”, Antonio Sasso. Passione e impegno civile le cifre del giornalismo di ieri e di oggi sull’esempio di Franco Landolfo, la cui figura professionale e umana è stata tracciata dal segretario del Sindacato Unitario Giornalisti Campania, Claudio Silvestri, che ha portato i saluti del presidente della Fnsi, Beppe Giulietti, e dal presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Ottavio Lucarelli. Spazio ai ricordi negli interventi di Mimmo Rubio, cronista costretto a vivere sotto scorta per le minacce subite dalla camorra, e del decano dei giornalisti campani, Umberto Belpedio. Geppina Landolfo, figlia di Francesco e presidente dell’Arga Campania, ha sottolineato la grande partecipazione al premio con oltre 40 servizi giornalistici arrivati da tutta Italia. Nella sala gremita da tanti colleghi anche il consigliere nazionale della Fnsi Gerardo Ausiello, la consigliera nazionale dell’Inpgi Antonella Monaco, ilvicepresidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Angelo Baiguini e i consiglieri nazionali Valentino Losito e Maurizio Paglialunga.

Il premio “Francesco Landolfo” quest’anno è stato assegnato a “Così il futuro scorre tra due fiumi” di Mariateresa Conte (La Città); “Per chi brucia la Campania” di Raffaele Sardo (Venerdì di Repubblica); “Cozze e uccelli sul Lago Fusaro” di Maria Luisa Cocozza (L’Arca di Noè, Tg5); “Eccellenze gastronomiche a km 0 per valorizzare le aree interne della Campania” di Nello Di Costanzo (Buongiorno Regione, Tgr Rai Campania); “L’insalata di rinforzo e la papaccella a rischio estinzione” di Antonella Laudisi (Il Mattino.it); “Colata di fango a ogni pioggia, la paura dei residenti di via Campagna a Fuorigrotta” di Antonio Sabbatino (InterNapoli.it).Targa Gianpaolo Necco a “Cosa insegna la terribile alluvione delle Marche” di Luana Spernanzoni (OmnisMagazine.it). Menzioni speciali a: “Storie di ricerca: dalla pizza alla chirurgia, la robotica è eccellenza napoletana” di Enrico Parolisi (Fmag.it); “Schiaffo alla mobilità, la pista ciclabile green rischia di non nascere” di Andrea Ripa (Metropolis); “Spazzatura spaziale, Napoli nel piano internazionale” di Mattia Ronsisvalle (Roma). Un riconoscimento per i 25 anni di attività dell’Istituto di Cultura Meridionale è stato assegnato all’avvocato Gennaro Famiglietti.

Diritti del Mediterraneo, forum all’Istituto per gli studi filosofici

Tematiche di grande attualità quelle in programma al convegno presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici di Napoli (18-19 Novembre). Filo conduttore “Saperi-Linguaggi- Diritti del Mediterraneo ed Euromediterraneo”. Un appuntamento che fa parte della “Conferenza permanente” che ha come importante punto di riferimento la “Carta di Napoli”. Promosso dalla filosofa Esther Basile  il dibattito ha un ampio ventaglio di argomenti come le politiche di conciliazione; la prossimità e l’accoglienza; gender, religioni e diritti umani nel Mediterraneo; culture e nuove forme di democrazia; diritto processuale penale comparato; la vulnerabilità come risorsa etica; donne filosofe nel Mediterraneo; donne, informazione e linguaggi; la cooperazione universitaria; orizzonti e confini come metafore di viaggio del vivere e dell’approdo; oltre i luoghi comuni. E anche testimonianze. Diversi i partecipanti a cominciare dall’Arcieparca di Costantinopoli  Boghos Levon Zekyian, il presidente degli Studi Filosofici Massimiliano Marotta, la direttrice della Biblioteca Nazionale  Maria Iannotti; la senatrice Valeria Valente. Grande spazio all’informazione con la presidente CPO FNSI Mimma Caligaris, Carmela Maietta e Laura Viggiano consigliera e delegata del Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC).

Aeranti-Corallo e Fnsi, firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico nell’Emittenza locale

Aeranti-Corallo e Federazione nazione della Stampa italiana hanno sottoscritto mercoledì 16 novembre 2022 il rinnovo del Contratto collettivo nazionale per il lavoro giornalistico subordinato nelle imprese del settore radiotelevisivo locale e il Regolamento per la disciplina dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) giornalistica nelle imprese dello stesso settore.

Le principali novità del CCNL riguardano l’ambito di applicazione, con la previsione che l’opera del teleradiogiornalista nel corso dell’orario normale di lavoro potrà essere utilizzata anche per le testate online prodotte dall’azienda e per l’eventuale diffusione di contenuti tramite siti web e piattaforme social (ivi comprese, a titolo esemplificativo, l’attività di videomaker e di web editor). Inoltre, si è proceduto ad allineare il contenuto del CCNL alle modifiche normative intervenute negli ultimi anni (per esempio, il passaggio della previdenza dei giornalisti dipendenti dall’Inpgi all’Inps) ed è stato introdotto il Regolamento di disciplina.

Il nuovo contratto entrerà in vigore il 1° gennaio 2023 e scadrà il 31 dicembre 2026.

L’aumento retributivo per tutti i teleradiogiornalisti dipendenti è fissato in 100 euro lordi mensili, che saranno riconosciuti in due tranche da 50 euro lordi ciascuno con decorrenza, rispettivamente, marzo 2023 e marzo 2024.

Per i teleradiogiornalisti collaboratori (non dipendenti), qualora le prestazioni concordate (a decorrere dal 1° gennaio 2023) siano almeno 6 al mese, il compenso lordo annuo non potrà essere inferiore a 3.600 euro (anziché 3.000 euro come previsto in precedenza).

Il coordinatore Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli e il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso, hanno espresso soddisfazione per il risultato delle trattative, evidenziando che il CCNL dell’emittenza radiotelevisiva locale è vigente dall’ottobre 2000 e disciplina i rapporti di lavoro per circa 2.000 giornalisti che, con il proprio impegno, contribuiscono quotidianamente ad arricchire l’informazione sui territori grazie ad una rete capillare di emittenti. «È volontà delle parti sociali continuare a battersi per rafforzare il settore, valorizzando il lavoro dei giornalisti», il commento congiunto.

«Un contratto che si caratterizza per la sua sostenibilità e per volontà delle parti di dare un riconoscimento economico ai colleghi in un momento difficile per il settore dell’emittenza locale radiotelevisiva e per tutta la filiera dell’informazione in Italia», ha notato il segretario generale Lorusso.

«Altro aspetto importante – ha rilevato – è l’introduzione nell’articolato di nuove figure professionali: un passaggio per noi fondamentale nell’ottica dell’impegno quotidiano del sindacato a far sì che il sistema di tutele, diritti e garanzie per i giornalisti si rafforzi sempre di più. Un discorso che riguarda tutti: radio e televisioni, carta stampata e web».

Il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli, al tavolo insieme con Alessia Caricato, direttore dell’associazione Corallo e accompagnato, fra gli altri, dal segretario di Aeranti, Fabrizio Berrini, ha ricordato come «la prima firma di questo contratto risale al 2000: da 22 anni che questo contratto disciplina i rapporti di lavoro dei giornalisti nel settore delle radio e tv locali e parallelamente oggi su web e social».

Pur «in un momento complicato per l’economia italiana e del comparto, siamo pervenuti a un rinnovo contrattuale sostenibile per le imprese, con un riconoscimento importante alle professionalità dei giornalisti e guardando all’evoluzione tecnologica in atto anche in questo settore. Credo sia importante – ha concluso Rossignoli – che editori e giornalisti affrontino insieme le difficoltà del momento per uscirne, insieme, nel migliore dei modi».

Alla firma del rinnovo contrattuale erano presenti o collegati da remoto i componenti della Segreteria federale e della Giunta esecutiva della Fnsi, i rappresentanti delle Associazioni Regionali di Stampa e Claudio Silvestri, delegato della Giunta esecutiva all’emittenza locale.

Premio Landolfo, la cerimonia il 18 novembre

Venerdì 18 novembre 2022 alle ore 11 a Napoli, presso la sede dell’Istituto di Cultura Meridionale (via Chiatamone 63, Palazzo Arlotta) si terrà la cerimonia di consegna del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”.

Saranno presenti: il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli; il presidente nazionale UnArga, Roberto Zalambani; il direttore del “Roma”, Antonio Sasso; il direttore de “Il Mattino”, Francesco de Core; il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Ottavio Lucarelli; il segretario del Sindacato Unitario Giornalisti Campania, Claudio Silvestri; la presidente dell’Arga Campania, Geppina Landolfo.

Il Premio, giunto alla undicesima edizione, ricorda e valorizza l’impegno nella professione di Francesco Landolfo, segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania, già vicedirettore del quotidiano “Roma”, fondatore e presidente dell’Arga Campania (associazione regionale giornalisti ambiente e agroalimentare), scomparso nel 2006. 

Nell’ambito del premio viene anche assegnata una targa in ricordo di Gianpaolo Necco, consigliere nazionale Fnsi e UnArga, a cui si deve il rilancio delle attività dell’Arga Campania. 

Quest’anno un riconoscimento speciale va a Gennaro Famiglietti: avvocato cassazionista, presidente e fondatore dell’Istituto di Cultura Meridionale, da venticinque anni costantemente impegnato nell’intensa attività di diffusione dei valori della cultura, del giornalismo, dell’arte, dell’economia e della diplomazia internazionale.

Di seguito i premi assegnati dalla giuria. 

Carta stampata (ex aequo): “Così il futuro scorre tra due fiumi” di Mariateresa Conte (La Città); “Per chi brucia la Campania” di Raffaele Sardo (Venerdì di Repubblica). 

Radio-televisione (ex aequo): “Cozze e uccelli sul Lago Fusaro” di Maria Luisa Cocozza (L’Arca di Noè, Tg5); “Eccellenze gastronomiche a km 0 per valorizzare le aree interne della Campania” di Nello Di Costanzo (Buongiorno Regione, Tgr Rai Campania). 

Web (ex aequo): “L’insalata di rinforzo e la papaccella a rischio estinzione” di Antonella Laudisi (Il Mattino.it); “Colata di fango a ogni pioggia, la paura dei residenti di via Campagna a Fuorigrotta” di Antonio Sabbatino (InterNapoli.it). 

Targa Gianpaolo Necco a “Cosa insegna la terribile alluvione delle Marche” di Laura Spernanzoni (OmnisMagazine.it).

Menzioni speciali a: “Storie di ricerca: dalla pizza alla chirurgia, la robotica è eccellenza napoletana” di Enrico Parolisi (Fmag.it); “Schiaffo alla mobilità, la pista ciclabile green rischia di non nascere” di Andrea Ripa (Metropolis); “Spazzatura spaziale, Napoli nel piano internazionale” di Mattia Ronsisvalle (Roma).

Il premio è indetto dal quotidiano “Roma”, dal Sindacato Unitario Giornalisti della Campania,  dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e dall’Arga Campania con il patrocinio morale dell’Ordine nazionale dei Giornalisti e della Fnsi

La giuria è composta da Antonio Sasso e Pasquale Clemente, direttori del quotidiano “Roma”; Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania; Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti Campania; Geppina Landolfo, presidente Arga Campania e vicepresidente nazionale UnArga; Antonella Monaco, consigliere nazionale UnArga; Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale.