Archivio mensile:Maggio 2022

Formazione per i giornalisti, l’8 giugno corso alla Camera di Commercio

La digitalizzazione delle imprese nel Mezzogiorno, è il titolo del corso che l’8 giugno 2022, alle ore 9,30, si terrà presso la Camera di Commercio di Napoli (Sala Magliano) valido per la formazione continua obbligatoria dei giornalisti.
Il convegno è organizzato da S.I. IMPRESA insieme ad ISTAT, nel quadro delle attività della rete Enterprise Europe Network ed in stretta sinergia con il PID – Punto Impresa Digitale, e con la collaborazione di “Articolo21” e del Sindacato unitario giornalisti della Campania.
TEMI. L’analisi dell’impatto dell’aumento della digitalizzazione, amplificato dalla situazione di emergenza sanitaria dovuta al COVID19, sull’economia italiana deve tenere conto della specializzazione produttiva, della prevalenza delle microimprese e delle forti disuguaglianze territoriali sociali ed infrastrutturali tra le regioni italiane. Oltre al divario storico tra Nord e Sud, vi è anche una marcata disparità tra le città, in alcuni casi incubatori di innovazione e centri di vivacità economica, e le aree rurali, caratterizzate dallo spopolamento e da una parcellizzazione delle attività produttive. In questo convegno, si propone di verificare l’utilizzo dei servizi digitali da parte delle imprese nei territori meridionali.

Per iscriversi è necessario collegarsi alla piattaforma dedicata alla formazione dei giornalisti al seguente link:
https://www.formazionegiornalisti.it/login?redirect=%2Fgiornalisti%2Fcorsi%2Fdettaglio%2Fac9da12a-c310-4e61-970a-b49bf56c0808

Per partecipare, inoltre, è obbligatoria l’iscrizione attraverso il seguente modulo on line :
https://forms.gle/97EyfBKCavuD55QcA

IL PROGRAMMA

Calcio Napoli contro giornalista, L’Ussi: atteggiamento inqualificabile

Ci risiamo. Eravamo preoccupati per il fatto che il Calcio Napoli da qualche tempo stesse facendo mancare attacchi diretti a colleghi giornalisti, citati con nome e cognome, per additarli – dal punto di vista della Società – al pubblico ludibrio. L’Ussi Campania – Gruppo ‘Felice Scandone’ respinge al mittente le accuse, rivolte con una nota ufficiale apparsa sul sito della Società a un collega del Corriere dello Sport, ‘reo’ di aver pubblicato una notizia che si giudica inesatta, ed esprime meraviglia per il fatto che l’Ufficio Comunicazione del Calcio Napoli, che vanta la presenza di ben due giornalisti professionisti quali dipendenti, si presti a sopportare la pubblicazione di simili comunicati contro un collega, in contrasto con ogni elementare norma di deontologia professionale.
L’Ussi Campania invita per l’ennesima volta il presidente Aurelio De Laurentiis e i suoi collaboratori a interessarsi delle faccende che riguardano la Società e non di quelle che riguardano la stampa. I giornalisti napoletani sanno fare molto bene il loro mestiere e non hanno bisogno né di consigli né di bacchettate sulle mani, come quelle che qualche autoritario maestro delle scuole elementari di altri tempi assestava agli scolari ritenuti distratti o impertinenti.
L’Ussi Campania, in risposta a questi atteggiamenti offensivi, invita con forza i colleghi di tutte le testate continuare a concentrarsi sulle notizie, indipendentemente dal fatto che possano essere gradite o meno, e a valutare e considerare con estrema attenzione anche lo spazio da dare a iniziative il cui interesse giornalistico è del tutto risibile, come ad esempio la conferenza stampa, indetta per lunedì prossimo per pubblicizzare la seconda parte del ritiro estivo della squadra, con tutti gli annessi e connessi riferibili esclusivamente al marketing societario. Si tratta di iniziative che – come è del tutto evidente – stanno a cuore soltanto alla Società, raccontando le quali i giornalisti finiscono per diventare soltanto un megafono molto al servizio del Calcio Napoli e poco utile ai tifosi.
Il rispetto tra i protagonisti del calcio e i giornalisti deve essere reciproco. L’unilateralità è intollerabile e se il Calcio Napoli non se ne rende conto, la replica deve essere chiara e forte.

Contributi previdenziali, Inpgi: «Nel settore dell’emittenza locale rileva il contratto Fnsi – Aeranti Corallo»

La sezione Lavoro della Corte di Appello di Roma, chiamata ad individuare la contrattazione collettiva applicabile ad un’azienda operante nel settore dell’informazione radiofonica locale, ha ricordato come per espressa disposizione legislativa la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi previdenziali sia quella stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative.

Partendo da questo dato normativo il giudice, ribadendo quanto rilevato in sede di accertamento ispettivo congiunto Inpgi – Ispettorato del Lavoro, ha evidenziato che, nel caso di specie, per la determinazione della contribuzione dovuta, non poteva che essere applicato il contratto stipulato per parte datoriale da Aeranti-Corallo, esponente di imprese radiofoniche e televisive locali, e per i lavoratori dalla Fnsi, cioè il sindacato nazionale unitario dei giornalisti.

Da ultimo, si precisa in sentenza (la numero 1898 del 2022) come sia necessario tener conto, ai fini di un calcolo corretto, non solo dei minimi di paga, ma anche di tutti gli istituti previsti dal suindicato Ccnl di riferimento, quali ad esempio la tredicesima mensilità e l’indennità redazionale. (Da: InpgiNotizie.it)

Perequazione, liquidazione dell’una tantum per il periodo gennaio – giugno 2022

In considerazione del passaggio, dal 1° luglio 2022, delle funzioni previdenziali svolte dall’Inpgi, in regime sostitutivo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, all’Inps, il Cda dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, nella riunione del 19 maggio 2022, «ha ritenuto opportuno anticipare la concessione dell’erogazione una tantum per il periodo gennaio-giugno 2022 e ha deliberato, per le stesse classi di importo pensionistico, la predetta erogazione utilizzando l’apposito Fondo di Perequazione, istituito con il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico del 2009 e alimentato con il contributo di 5 euro mensili versato dai giornalisti attivi». Ne dà notizia l’Inpgi con una nota pubblicata sul blog InpgiNotizie.it.

Gli importi che saranno erogati sono stati individuati con le seguenti modalità:
• una tantum di euro 940 lordi ai pensionati diretti con classi di importo reddituale fino a 35 mila euro lordi annui;
• una tantum di euro 400 lordi ai pensionati superstiti con classi di importo reddituale, riferiti all’intero nucleo, fino a 14 mila euro lordi annui.
Come per gli anni precedenti, non hanno diritto all’una tantum i titolari dei seguenti trattamenti:
• pensioni dirette con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni;
• pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni;
• pensioni non contributive;
• assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo.
I redditi presi in considerazione sono quelli risultanti dal Casellario Centrale dei Pensionati.

«I predetti importi – spiegano ancora da via Nizza – sono soggetti alla tassazione ordinaria Irpef e saranno visibili nei cedolini di pensione relativi alla mensilità di giugno 2022, disponibili sul sito web dell’Istituto, nell’area personale, utilizzando il proprio codice iscritto e la password. Trattandosi di una somma che ha lo scopo di contribuire, in parte, alla perdita del potere d’acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, la suddetta una tantum sarà erogata ai pensionati il cui trattamento pensionistico era in essere alla data del 31 dicembre 2021».

Per il periodo gennaio-giugno 2022 sono risultati aventi diritto all’erogazione 599 beneficiari: 581 pensionati diretti e 18 nuclei familiari superstiti. La spesa complessiva ammonta a circa 553 mila euro.

42 anni fa l’assassinio di Walter Tobagi, il ricordo del sindacato

Il 28 maggio 1980 era un mercoledì. Passerà alla storia come un mercoledì di lutto per il giornalismo italiano. Quella mattina, in via Salaino, a Milano, Walter Tobagi, firma di punta del Corriere della Sera e presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, veniva ucciso, a soli 33 anni, dai terroristi della Brigata XXVIII marzo.

Colpito perché con la sua penna aveva scavato sotto la coltre di violenza e propaganda che ammantava l’ideologia estremista; perché con il suo metodo rigoroso e lucido aveva capito e voleva spiegare. Ammazzato per il lavoro di cronista, per il suo impegno civile, per la dedizione verso i lettori. “Voler capire per poter spiegare”, era – appunto – il suo motto.

Sono trascorsi 42 anni da quel tragico mercoledì mattina, ma a ricordare le parole dell’ultimo intervento di Tobagi, la sera prima, di fronte ai colleghi dell’Assostampa, si ritrovano tante intuizioni ancora attuali e insieme tutta la passione per tante battaglie che ancora animano la professione: per la libertà di stampa, per l’autonomia dell’informazione, per l’autorevolezza del giornalismo.

Dopo 42 anni, come ogni anno, anche questo 28 maggio Associazione Lombarda dei Giornalisti e Federazione nazionale della Stampa italiana renderanno omaggio a Walter Tobagi, insieme con le autorità locali e gli alunni di alcune scuole, con una piccola cerimonia al cimitero di Cerreto Maggiore.

Per tenere vivo il suo esempio di giornalista libero, che non arretra davanti alle minacce e non rinuncia a coltivare quello spirito critico oggi ancora più necessario per decifrare la realtà. Perché, come scrisse il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 40° anniversario della morte di Tobagi, «la società è cambiata in questi decenni ma la sfida della libertà, dell’autonomia, dell’autorevolezza della professione giornalistica è sempre vitale e il desiderio di scavare nella realtà per portare alla luce elementi nascosti, oltre a essere buon giornalismo, aiuta anche a trovare semi di speranza».

MULTIMEDIA
Il presidente Fnsi, Giuseppe Giulietti, ricorda Walter Tobagi a 42 anni dall’omicidio:

Otto anni fa l’omicidio di Andrea Rocchelli e Andrei Mironov, Alg: «Fino alla fine verità e giustizia»

Otto anni fa nelle vicinanze della città di Sloviansk, nell’area del Donbass, in Ucraina, morivano sotto i colpi di mortaio sparati dall’esercito ucraino e dai miliziani della Guardia Nazionale Ucraina il fotoreporter Andrea (Andy) Rocchelli e l’attivista dei diritti umani Andrei Mironov, mentre il fotografo francese William Roguelon veniva gravemente ferito. Lo ricorda, sui social, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti.

«Sono passati otto anni dall’omicidio di Andy e Andrei – prosegue il sindacato regionale – e 90 giorni dall’inizio della guerra di Putin in Ucraina. Un tragico “fil rouge” che lega due drammi in una storia che, con ogni probabilità, nessuno conosce in tutti i suoi contorni. Andy era nel Donbass proprio perché voleva capire e, con la sua testimonianza fatta di cronaca e foto, illuminare quanto stava accadendo agli abitanti russofoni in quella regione dell’Ucraina».

Oggi, a distanza di 90 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, «condanniamo Putin colpevole dell’aggressione di un Paese sovrano e moralmente responsabile di migliaia di vittime ucraine e russe. Ma oggi – incalza l’Alg –, a 8 anni dall’omicidio di Andy Rocchelli e Andrei Mironov, continuiamo anche a chiedere verità e giustizia affinché sia inchiodato alle sue responsabilità chi, nelle fila dell’esercito ucraino, diede l’ordine e sparò con quei mortai per colpire volontariamente due giornalisti inermi e indiscutibilmente riconoscibili».

Questa sera alle 20, nella ricorrenza di quel tragico 24 maggio 2014, al circolo Radio Aut di Pavia sarà inaugurata una mostra fotografica di Andy Rocchelli sulla primavera araba, «per non dimenticare un’altra pagina di storia che non sarebbe stato possibile comprendere senza giornalisti veri sul posto», conclude l’Assostampa.

Perquisizioni a Report, Fnsi e Usigrai: «Necessarie norme efficaci a tutela delle fonti»

Personale della Dia di Caltanissetta, su mandato della Procura Nissena, ha eseguito martedì 24 maggio 2022 perquisizioni nell’abitazione dell’inviato di Report, Paolo Mondani, e nella redazione della trasmissione di Rai3. La notizia è stata resa nota su Facebook da Sigfrido Ranucci. «Il motivo – scrive il giornalista – sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci nella quale si evidenziava la presenza di Stefano delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato di Capaci. Gli investigatori cercano atti e testimonianze anche su telefonini e pc».

Per la Fnsi, «le perquisizioni nella redazione di Report e a casa dell’inviato Paolo Mondani ripropongono l’urgenza di approvare norme più efficaci a tutela delle fonti e del segreto professionale dei giornalisti. Più volte – rileva il sindacato – la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ribadito che gli effetti di ingerenze di questo tipo nell’attività di chi fa informazione equivalgono ad un attacco al diritto dei cittadini ad essere informati, ma in Italia sembra che questo monito nessuno voglia ascoltarlo».

Quanto accaduto ai colleghi di Report, incalza la Fnsi, «è inaccettabile perché, nonostante la dichiarata disponibilità a collaborare con gli inquirenti, è stata disposta anche l’acquisizione di copie dei dati presenti su computer e telefoni».

La Federazione nazionale della Stampa italiana «è al fianco del conduttore Sigfrido Ranucci, di Paolo Mondani e di tutta la redazione di Report ed è pronta a sostenere, insieme con l’Usigrai, tutte le iniziative che i colleghi riterranno necessario intraprendere a difesa del proprio lavoro e del diritto di cronaca. L’auspicio – conclude il sindacato – è che quanto accaduto possa spronare governo e parlamento a trovare finalmente il modo di intervenire per rafforzare la tutela delle fonti e il segreto professionale, come primo tassello di un sistema di regole che consenta di fermare la rovinosa caduta che l’informazione di questo Paese sta facendo registrare nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa».

Anche per l’Usigrai, «disporre perquisizioni a carico di un giornalista per il suo lavoro di inchiesta è sintomo grave di arretramento della libertà di espressione in questo Paese». A proposito dell’iniziativa della Procura di Caltanissetta nei confronti di Report e di Paolo Mondani per l’inchiesta che apre nuovi scenari sugli autori della strage di Capaci, i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico ricordano che «la Corte europea dei diritti dell’uomo ha in più occasioni chiarito che perquisizioni e sequestri nei confronti dei giornalisti, anche nel caso di pubblicazione di notizie su inchieste giudiziarie in corso, rappresentano una violazione della libertà di espressione».

Da qui l’augurio che «anche le autorità competenti comprendano la gravità di quanto sta accadendo in queste ore e non procedano ad atti che avrebbero conseguenze anche sul futuro del lavoro giornalistico. L’Usigrai – concludono i rappresentanti sindacali – tutelerà in ogni sede la libertà di espressione garantita dall’articolo 21 della Costituzione e il diritto dei cittadini ad essere informati nonché la protezione delle fonti giornalistiche ed è vicina ai colleghi della Redazione di Report».

In serata, il passo indietro della Dda di Caltanissetta che, come scrive ancora su Facebook Ranucci, «ha revocato il decreto di perquisizione a casa di Paolo Mondani e presso la redazione di Report».

Assostampa Sicilia e Gruppo Cronisti Siciliani: «Solidarietà a Paolo Mondani e alla redazione di Report»
PALERMO, 25 maggio 2022 – La segreteria regionale di Assostampa Sicilia e il direttivo neoeletto del Gruppo cronisti siciliani aderente all’Unci esprimono solidarietà al collega Paolo Mondani e ai colleghi di Report per le perquisizioni in redazione e a casa del giornalista, che ha svolto un’inchiesta encomiabile sui tanti misteri ancora irrisolti sulla strage di Capaci facendo probabilmente emergere anche elementi nuovi. «Il lavoro giornalistico – si legge in una nota di Assostampa Sicilia e Gruppo cronisti siciliani – non può subire queste intimidazioni, le fonti vanno assolutamente tutelate nell’esclusivo interesse dei lettori ad essere informati in modo corretto ed esaustivo e nella libertà del giornalista di trovare notizie che possono anche avere un certo rilievo. Servono norme più efficaci a tutela delle fonti e del segreto professionale. I fatti accaduti alla redazione di report e al collega Mondani sono inaccettabili perché equivalgono a forme di pressione e di ingerenza sulla libera attività giornalistica e sulla libertà di stampa».

Fratello del boss impedisce a Marilena Natale di effettuare riprese

Mentre stava effettuando un servizio sul Giugliano Calcio la collega Marilena Natale, sotto scorta per le minacce del clan dei Casalesi, è stata avvicinata da Carmine Zagaria, fratello del boss Michele Zagaria che le ha abbassato la telecamera impedendole di effettuare le riprese. Sul caso c’è una relazione dei carabinieri. A Marilena, che ha sentito al telefono il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, la solidarietà del Sindacato unitario giornalisti della Campania che chiederà un incontro al procuratore di Napoli.

Il Sugc per la prevenzione delle donne, sabato e domenica visite senologiche in piazza Dante

È una vera Area Salute quella che verrà allestita per due giorni, sabato 28 e domenica 29 maggio, in Piazza Dante. Un modo concreto per essere al fianco delle donne e recuperare il tempo perso a causa del COVID per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno. L’iniziativa dal nome molto chiaro: “Sport, Salute e Benessere”, vede assieme l’associazione Underforty, da anni impegnata nella lotta del tumore alla mammella, e il

Body & Soul Fitness Center, in collaborazione con la Clinica Villa Fiorita di Aversa.

Verrà così allestita un’area multifunzionale dove si effettueranno, gratuitamente, visite senologiche, consulenze nutrizionali e psicologiche. Non mancheranno sessioni dimostrative di Pilates, Insanity, Danza Orientale, Spinning, Allenamento Funzionale, Aerobica, Pugilato Femminile e Maschile e Functional Training.

Esistono numerose evidenze cliniche e pubblicazioni scientifiche, spiega il Dr. Massimiliano D’Aiuto, direttore scientifico dell’Associazione Underforty, che hanno documentato un considerevole ritardo diagnostico dei casi di carcinoma mammario avvenuti durante la pandemia, con interessamento dei linfonodi ascellari già al momento della diagnosi.

Dati simili sono stati osservati anche nel resto del mondo. Inoltre, le diverse misure adottate dal governo per il contenimento della pandemia, fra le quali il lockdown, la chiusura delle palestre e il confinamento dell’attività fisica all’aperto, hanno generato un aumento della sedentarietà e del peso corporeo medio, incrementando stili alimentari scorretti e alti livelli di stress emotivo, tutti fattori di rischio predisponenti all’insorgenza del carcinoma mammario. L’evento “Sport, Salute e Benessere” rappresenta un chiaro invito a ripartire. Il messaggio importante è: recuperiamo uno stile di vita salutare e il benessere psicofisico.

Vi aspettiamo numerose e non dimenticate di prenotarvi per partecipare alle attività programmate.

Con il patrocinio del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania.

A Gerardo Ausiello il premio Calise

Gerardo Ausiello e Manuela Moreno

Gerardo Ausiello, consigliere nazionale della Fnsi ed ex presidente del Sindacato unitario giornalisti della Campania, nonché capocronista del Mattino ha vinto la quarta edizioni del premio Giuseppe Calise, storico capocronista del quotidiano Il Mattino, manifestazione promossa dall’associazione Megaris e coordinata dall’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi. La cerimonia, alla quale hanno partecipato Enzo Calise, giornalista vicedirettore del Tg2 e figlio di Giuseppe, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si è tenuta al Circolo Nautico Posillipo. Con Ausiello è stata premiata anche Manuela Moreno, conduttrice della rubrica Tg2 Post. Ad Ausiello i complimenti e gli auguri del segretario, Claudio Silvestri, e di tutto il direttivo del SUGC.