Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà al cronista Stefano Andreone, minacciato di morte dai parenti di una vittima del Coronavirus, semplicemente per aver riportato la notizia sul giornale. È comprensibile il dolore per la scomparsa di una persona cara, in alcun modo è giustificata la violenza. Soprattutto per chi, in questi giorni, sta lavorando per dare un contributo prezioso all’informazione su un’emergenza che coinvolge tutti. Saremo, chiaramente, accanto a Stefano in tutte le sedi come è già successo in altre occasioni.
Archivio mensile:Marzo 2020
Bonus lavoratori autonomi, chiarimenti e modulo rivisto
Il decreto interministeriale del 28 marzo 2020 ha previsto, in attuazione del decreto legge “Cura Italia”, una apposita indennità per lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle Casse privatizzate – e quindi destinata anche ai giornalisti autonomi iscritti alla Gestione separata Inpgi – finanziata, per l’anno 2020, con 200 milioni di euro.
L’indennità, che per il mese di marzo 2020 sarà pari a 600 euro, sarà riconosciuta a chi:
- nell’anno 2018, ha percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro e la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza Covid-19;
- nell’anno 2018, ha percepito un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro purché abbia cessato o ridotto o sospeso, la propria attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il bonus di 600 euro, non cumulabile con altri benefici previsti dal dl “Cura Italia” nonché con il reddito di cittadinanza, è corrisposto a condizione che il richiedente abbia adempiuto agli obblighi contributivi previsti con riferimento all’anno 2019.
La domanda per ottenere tale contributo va presentata all’Inpgi a partire da mercoledì 1° aprile 2020 usando il modulo disponibile a questo link. Le domande presentate prima di tale data non saranno considerate valide.
La domanda dovrà essere presentata corredata dall’autocertificazione in cui si attesta la titolarità dei requisiti richiesti; copia di un documento d’identità valido; copia del codice fiscale; le coordinate bancarie o postali per l’accredito.
Fermo restando tutto questo, il Comitato amministratore dell’Inpgi ha anche previsto – con delibera del 27 marzo 2020 – l’erogazione di un assegno una tantum, dell’importo pari a 500 euro, in favore dei giornalisti iscritti in via esclusiva alla Gestione separata dell’Istituto che nell’ultimo triennio abbiano conseguito un reddito compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro e che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, un calo dei compensi di almeno il 33% rispetto a quelli conseguiti nell’ultimo trimestre (ottobre-dicembre) 2019.
La misura trova la propria copertura finanziaria nei residui dello stanziamento per l’attuazione del programma di assistenza sanitaria integrativa avviato in collaborazione con la Casagit (W-IN) e, pertanto, l’accesso all’indennità di 500 euro è riservato ai colleghi che non abbiano già usufruito di tale vantaggio.
Le domande per richiedere l’indennità di 500 euro possono essere presentate dal 1° giugno 2020 in poi usando il modulo disponibile a questo link. Le domande presentate prima di tale data non saranno considerate valide.
PER APPROFONDIRE
Le risposte alle domande più frequenti sulle novità di interesse per i giornalisti introdotto con le norme varate per contrastare la diffusione dell’infezione da coronavirus sono pubblicate a questo link.
Covid-19, le Faq aggiornate per i giornalisti
Anche i giornalisti hanno bisogno dell’autocertificazione se devono spostarsi per lavoro? Posso fruire del congedo speciale per genitori lavoratori? I giornalisti hanno diritto al bonus Baby-sitting? È prevista una indennità specifica per i giornalisti freelance che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività a causa dal coronavirus? Durante l’emergenza l’editore può imporre le ferie? Cosa deve fare l’azienda per garantire la sicurezza nelle redazioni contro il pericolo di contagio?
Sono alcune delle domande rivolte dai giornalisti italiani agli uffici della Fnsi in questi tempi di pandemia da coronavirus. Per comodità pubblichiamo nel file allegato in calce le risposte del direttore della Federazione nazionale della Stampa italiana, Tommaso Daquanno, alle domande più frequenti, con brevi spiegazioni e riferimenti alla vigente normativa in materia.
Il documento sarà di volta in volta aggiornato con le indicazioni relative alle eventuali future disposizioni.
Sempre in allegato riportiamo, infine, due modelli di autocertificazione (sì: è necessario compilarla e portarla con sé quando ci si sposta, anche per lavoro), uno per i giornalisti lavoratori autonomi, uno per i giornalisti lavoratori dipendenti, per gli spostamenti esclusivamente a scopo professionale.
Bonus da 600 euro per gli autonomi, sportello al SUGC
Da mercoledì 1 aprile i giornalisti lavoratori autonomi potranno inviare all’INPGI le domande per richiedere il bonus da 600 euro. Vi ricordiamo che dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, gli uffici del Sindacato unitario giornalisti della Campania sono attivi per ricevere le telefonate (08118914535) e le richieste di chiarimenti (anche via mail a segreteria@sindacatogiornalisti.it). A disposizione dei colleghi ci sono le segretarie e il nostro team di consulenti, oltre ai componenti del consiglio direttivo. Sui territori è possibile fare riferimento ai segretari provinciali.
Dal governo bonus anche per i giornalisti lavoratori autonomi, la Fnsi: risultato importante
“Lo stanziamento del bonus per il sostegno al reddito dei professionisti autonomi e precari iscritti agli istituti previdenziali privati, disposto con decreto dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, è un importante segnale di attenzione nei confronti di lavoratori privi di adeguati strumenti di tutela. I limiti di reddito fissati per accedere al contributo di 600 euro permetteranno di soddisfare una platea ampia di giornalisti. Come auspicato dalla FNSI, il contributo statale sarà erogato attraverso l’Inpgi e le altre casse professionali e, aspetto non secondario, per un numero significativo di giornalisti andrà a sommarsi alle misure di sostegno già deliberate dallo stesso Inpgi. È un risultato importante per il cui raggiungimento è stato fondamentale il confronto costante fra la FNSI e il governo. Un confronto che continuerà per far sì che al comparto dell’informazione, ai giornalisti e a tutti gli addetti, che stanno dimostrando di svolgere con professionalità, spirito di sacrificio e abnegazione il ruolo di servizio pubblico essenziale, vengano assicurate anche nelle settimane a venire misure di sostegno adeguate per continuare a fornire ai cittadini gli strumenti di conoscenza necessari per affrontare la difficile emergenza che vivono il Paese e il mondo”.
Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI.
RICHIESTE DAL PRIMO APRILE, ECCO IL MODULO
Per fruire del Bonus – che non è cumulabile con altri benefici previsti dal Decreto “Cura Italia” in tema di cassa integrazione ovvero dell’analogo bonus di 600 euro per gli iscritti alle gestioni INPS – i colleghi interessati potranno presentare domanda all’INPGI (qui il modulo) corredata dall’autocertificazione del possesso dei requisiti reddituali e dagli altri elementi prescritti dalla norma, , nonché dalla copia di un documento di identità, , a decorrere dal prossimo 1 aprile. L’Istituto erogherà l’importo previsto previa verifica della regolarità contributiva, che costituisce uno dei requisiti stabiliti dal Decreto per accedere al beneficio.
Il finanziamento complessivo stanziato dall’esecutivo per la copertura del Bonus e’ pari a 200 milioni di euro e settimanalmente, a partire dall’8 aprile, l’INPGI trasmetterà i dati al Ministero del Lavoro ai fini del monitoraggio delle risorse disponibili.
Una volta esaurita la disponibilità economica fissata dal Decreto, le relative domande pervenute potranno essere ricevute solo con riserva di accoglimento qualora il fondo venisse in futuro rifinanziato.
CHIARIMENTI
È prevista una indennità specifica per i giornalisti freelance che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività a causa dal coronavirus? L’art. 27 del DL 18/2020 prevede, per liberi professionisti titolari di partita iva e per le co.co.co. – attivi al 23/02/2020 – iscritti alla Gestione separata INPS (non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie), un’indennità erogata dall’INPS, per il mese di marzo, pari a 600 euro che non concorre alla formazione del reddito. Pertanto, tale indennità – riservata agli i scritti INPS – non si applica ai giornalisti autonomi iscritti alla Gestione separata Inpgi, così come non si applica a tutti gli altri liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza privatizzate.
Per loro (art. 44 del DL 18/2020) è invece prevista una indennità erogata dal Fondo per il reddito di ultima istanza. Detto fondo è infatti rivolto a quei lavoratori – autonomi ma anche dipendenti – che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro. Tale previsione normativa è stata attuata tramite il Decreto del Ministero del Lavoro, del 28/03/2020, che ha previsto una apposita indennità per lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle Casse privatizzate – e quindi destinata anche ai Giornalisti autonomi iscritti alla Gestione separata INPGI – finanziata, per l’anno 2020, con una quota di 200 milioni di euro del suddetto Fondo. Tale indennità, che per il mese di marzo 2020 sarà pari a euro 600, sarà riconosciuta a chi:
nell’anno 2018, ha percepito un reddito complessivo, non superiore a 35.000 euro e la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza COVID-19;
nell’anno 2018, ha percepito un reddito complessivo, compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro, purché abbia cessato o ridotto o sospeso, la propria attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Tale indennità – che non concorre alla formazione del reddito e non è cumulabile con i benefici (di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96) del DL 18/2020 nonché con il reddito di cittadinanza – è altresì corrisposta a condizione che il richiedente abbia adempiuto agli obblighi contributivi previsti con riferimento all’anno 2019. Il decreto specifica che – ai fini dell’indennità – si intende:
– per cessazione dell’attività: la chiusura della partita IVA, nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020;
– per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa: una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019.
La domanda per ottenere l’indennità va presentata – tra il 1° ed il 30 aprile 2020 – all’INPGI che previa verificherà della regolarità provvederà all’erogazione dell’indennità in base all’ordine cronologico delle domande valide. La domanda dovrà poi essere presentata secondo lo schema predisposto dall’INPGI e corredata dall’autocertificazione in cui si attesta la titolarità dei requisiti richiesti. Alla domanda dovrà anche essere allegata una copia di un documento d’identità valido e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accredito.
Fermo restando tutto questo, il Comitato amministratore dell’INPGI ha anche previsto – con delibera del 27/03/2020 – l’erogazione di un assegno una tantum, dell’importo pari a 500 euro, in favore dei giornalisti iscritti, in via esclusiva alla Gestione separata dell’Istituto, che, nell’ultimo triennio, abbiano conseguito un reddito compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro e che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, un calo dei compensi di almeno il 33% rispetto a quelli conseguiti nell’ultimo trimestre (ottobre-dicembre 2019). La misura trova la propria copertura finanziaria nei residui dello stanziamento per l’attuazione del programma di assistenza sanitaria integrativa avviato in collaborazione con la CASAGIT e, pertanto, l’accesso all’indennità è riservato ai colleghi che non abbiano già usufruito di detto vantaggio. Clicca qui per scaricare il modulo per richiedere la suddetta indennità di 500 euro:
Inpgi: stanziati 42 milioni di euro in favore dei giornalisti autonomi danneggiati dall’emergenza Coronavirus
Per fronteggiare le ripercussioni, sul piano economico, della situazione di emergenza determinata dalla diffusione dell’infezione da Covid-19, il Governo ha adottato una serie di iniziative volte a fornire sostegno al tessuto imprenditoriale, lavorativo e produttivo del Paese, alcune delle quali hanno avuto un impatto anche su una parte della platea degli iscritti all’INPGI e la cui illustrazione è reperibile qui.
Al fine di ampliare ed estendere il perimetro degli iscritti beneficiari di misure economiche compensative dello stato di difficoltà determinato dall’emergenza in atto, con specifico riferimento a coloro che svolgono la professione in forma autonoma, oggi il Comitato Amministratore dell’Istituto ha adottato un primo pacchetto di provvedimenti che consentono di offrire, in via straordinaria, un articolato sistema di tutele che incidono sui temi della genitorialità, della salvaguardia della liquidità, del sostegno al reddito e dell’accesso al credito.
“Le iniziative adottate – dice la Presidente Marina Macelloni – costituiscono un insieme di misure che integrano i provvedimenti già adottati dal Governo e quelli che lo saranno in seguito, incidendo su diversi aspetti e mirano, quindi, a offrire – in un’ottica solidaristica – un quadro di tutele quanto più ampio possibile e comportano, sul piano finanziario, un impegno non banale, quantificabile in circa 42 milioni di euro. Naturalmente nelle prossime settimane valuteremo eventuali ulteriori misure che possano rispondere alle esigenze dei colleghi in difficolta”.
In particolare, sono state introdotte le seguenti iniziative:
CONGEDI PARENTALI
È stata estesa anche in favore dei giornalisti iscritti alla Gestione separata la facoltà – già prevista dall’esecutivo per i lavoratori autonomi iscritti presso la Gestione separata dell’INPS – di usufruire di un numero di giornate di permesso per congedo parentale, fino ad un massimo di 15, per le quali è prevista l’erogazione di una indennità economica. Il beneficio è riservato agli iscritti con figli fino a 12 anni ovvero anche di età superiore, se disabili. Il provvedimento acquisirà efficacia operativa non appena interverrà la relativa approvazione ad opera dei Ministeri vigilanti.
FACOLTÀ DI DIFFERIRE IL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO MINIMO 2020 E DEI CONTRIBUTI A SALDO SUI REDDITI 2019
Al fine di preservare la situazione di liquidità degli iscritti, è stata prevista la facoltà – per i colleghi che nell’anno 2019 abbiano conseguito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30 mila euro – di effettuare il pagamento del contributo minimo 2020 anche successivamente alla scadenza del 31 luglio 2020 e fino alla scadenza del saldo, prevista per il 31 ottobre 2021, senza applicazione di sanzioni e avvalendosi, ove richiesto, di una rateazione semestrale. Inoltre, sempre in favore della medesima categoria di colleghi, il pagamento del contributo a saldo sui redditi 2019, la cui scadenza è prevista per il 31 ottobre 2020, potrà essere effettuato in modalità rateale, senza aggravio di interessi, fino a un massimo di 12 mesi.
La misura sarà efficace subito dopo la relativa approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.
INDENNITÀ ECONOMICA PER CONTRAZIONE DELL’ATTIVITÀ
Tra le conseguenze più evidenti della situazione di emergenza vi è la sospensione di una serie di attivtà sociali, culturali e sportive, che hanno determinato il venir meno di una serie di incarichi da parte dei colleghi che operano nei rispettivi settori interessati. Fermo restando che, sul piano generale, il Governo ha previsto una misura di sostegno all’attività dei lavoratori autonomi con un indennizzo economico (600 euro una tantum) a beneficio dei soli iscritti alle gestioni autonomi INPS, mentre è stata demandata ad un successivo decreto ministeriale l’eventuale adozione di incentivi economici per il resto dei lavoratori autonomi (inclusi quelli iscritti agli enti e casse previdenziali dei professionisti) costituendo a tal fine un fondo dotato di uno stanziamento di 300 milioni, il Comitato amministratore dell’INPGI ha comunque previsto l’erogazione di un assegno una tantum, dell’importo pari a 500 euro, in favore dei colleghi iscritti in via esclusiva alla Gestione separata dell’Istituto che, nell’ultimo triennio, abbiano conseguito un reddito compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro e che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, un calo dei compensi di almeno il 33% rispetto a quelli conseguiti nell’ultimo trimestre (ottobre – dicembre) del 2019.
La misura trova la propria copertura finanziaria nei residui dello stanziamento per l’attuazione del programma di assistenza sanitaria integrativa avviato in collaborazione con la CASAGIT e, pertanto, l’accesso all’indennità è riservato ai colleghi che non abbiano già usufruito di detto vantaggio.
Le domande potranno essere presentate dal 1 Giugno 2020.
SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEI PRESTITI E ACCESSO AGEVOLATO AL CREDITO
Per non penalizzare la situazione di liquidità derivante dalla contrazione dell’attività professionale, i colleghi che hanno in corso un piano di rateizzo per il rimborso di un finanziamento erogato dalla gestione separata dell’Istituto potranno, autocertificando la situazione di difficoltà conseguente all’emergenza sanitaria in atto, ottenere la sospensione, fino ad un massimo di12 mesi e senza sgravio di interessi, del pagamento delle rate dovute.
Inoltre, gli iscritti alla gestione separata che, a causa dell’emergenza, abbiano visto ridotti i propri compensi nel trimestre marzo-maggio 2020 in misura almeno pari al 33% rispetto ai compensi percepiti nel trimestre ottobre-dicembre 2019, potranno richiedere un prestito, a tasso zero, con piano di rateizzo della durata fino a 36 mesi, per un importo variabile in funzione dell’entità della riduzione del volume dei compensi e dell’anzianità contributiva presso la predetta Gestione previdenziale, in un range comunque compreso tra 2.000 euro e 25.000 euro.
Coronavirus, Fnsi e Sugc: «De Luca abituato a monologhi, diritto di cronaca non è stato abolito»
“Il governatore Vincenzo De Luca ha scelto di fare “il punto” sulla questione Coronavirus in Campania attraverso una diretta Facebook, senza contemplare in alcun modo le domande dei giornalisti. Gli ricordiamo che, nonostante le misure eccezionali per l’emergenza sanitaria nazionale, l’articolo 21 della Costituzione non è stato ancora abolito. Soprattutto in un momento così difficile è fondamentale dare ai cittadini una informazione più ampia e corretta possibile, e questo non può coincidere con i monologhi. L’epoca dei discorsi dai balconi è finita parecchi anni fa. Del resto, anche il premier Giuseppe Conte ha corretto il tiro dopo la diretta social di mezzanotte nella quale non ci fu interlocuzione con i cronisti. La tecnologia offre strumenti adeguati a poter fare delle conferenze stampa anche a distanza, come stanno facendo governatori di altre regioni e la stessa protezione civile”. È quanto affermano in una nota la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania.
Covid-19, Fnsi in videoconferenza con Martella: «Ora più che mai sostenere l’informazione»
«L’impegno straordinario dei professionisti dell’informazione, nonostante il calo conclamato dei fatturati pubblicitari stia creando problemi di liquidità e di tenuta per le aziende, richiede un intervento del governo che, attraverso misure mirate, possa sostenere lo sforzo di tutto il mondo dei media per assicurare ai cittadini un’informazione corretta e veritiera». Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, nel corso di un incontro in videoconferenza, questa mattina, con il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.
«La fase di emergenza che vivono l’Italia e un numero sempre più alto di Paesi nel mondo – ha osservato Lorusso – rende sempre più chiaro il ruolo fondamentale e insostituibile dell’informazione nell’aiutare i cittadini a conoscere, comprendere e formarsi delle opinioni. La quasi totalità dei mezzi di informazione ha moltiplicato gli spazi dedicati alle notizie, ai reportage e agli approfondimenti». Uno sforzo più volte riconosciuto dallo stesso sottosegretario Martella e da numerosi esponenti del governo e del Parlamento.
Per questo il segretario generale della Fnsi ha espresso al sottosegretario l’auspicio che nei prossimi decreti che saranno adottati dal governo vengano previste ulteriori misure di sostegno per tutta la filiera dell’informazione. «Giornali, televisioni e siti web – ha detto Lorusso – stanno soffrendo per il calo della raccolta pubblicitaria dovuta alla chiusura di numerose attività produttive e commerciali. L’informazione è stata inserita fra i servizi pubblici essenziali, e di questo va dato atto al governo, ma adesso è necessario che quel flusso quotidiano di notizie e approfondimenti continui ad essere garantito. Per questo sono auspicabili nuove misure di sostegno che, partendo dallo sblocco degli 80 milioni dovuti alla Rai, possano garantire la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dell’occupazione nella carta stampata e nell’emittenza radiotelevisiva locale. Nessuno pensa a interventi a pioggia. Sono però necessarie risorse legate al rispetto da parte delle singole testate del ruolo di servizio pubblico essenziale e del pluralismo delle voci, oltre che degli obblighi contrattuali nei confronti di giornalisti e dipendenti».
Il segretario generale della Fnsi ha ribadito la necessità di mettere a punto procedure che riconoscano come soggetti a rischio anche i giornalisti e gli operatori in prima linea nell’emergenza Covid-19. «Per questi colleghi – ha sottolineato – è auspicabile che le autorità sanitarie valutino le situazioni di maggiore esposizione e dispongano, per mutua protezione, l’effettuazione dei tamponi».
Si è parlato anche dei giornalisti freelance e precari. «Nel prendere atto della volontà del governo di sbloccare entro pochi giorni i contributi anche per i liberi professionisti iscritti agli istituti di previdenza privati previa presentazione di una domanda – ha rilevato Lorusso – è necessario che i prossimi decreti coinvolgano nel percorso di individuazione delle misure anche le singole casse professionali, alcune delle quali, Inpgi compreso, si stanno già attivando per investire risorse proprie in favore degli iscritti alle gestioni separate».
Covid-19, le Faq per i giornalisti
Anche i giornalisti hanno bisogno dell’autocertificazione se devono spostarsi per lavoro? Posso fruire del congedo speciale per genitori lavoratori? I giornalisti hanno diritto al bonus Baby-sitting? È prevista una indennità specifica per i giornalisti freelance che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività a causa dal coronavirus? Durante l’emergenza l’editore può imporre le ferie? Cosa deve fare l’azienda per garantire la sicurezza nelle redazioni contro il pericolo di contagio?
Sono alcune delle domande rivolte dai giornalisti italiani agli uffici della Fnsi in questi tempi di pandemia da coronavirus. Per comodità pubblichiamo nel file allegato in calce le risposte del direttore della Federazione nazionale della Stampa italiana, Tommaso Daquanno, alle domande più frequenti, con brevi spiegazioni e riferimenti alla vigente normativa in materia.
Il documento, predisposto lunedì 23 marzo 2020, sarà di volta in volta aggiornato con le indicazioni relative alle eventuali future disposizioni.
Sempre in allegato riportiamo, infine, due modelli di autocertificazione (sì: è necessario compilarla e portarla con sé quando ci si sposta, anche per lavoro), uno per i giornalisti lavoratori autonomi, uno per i giornalisti lavoratori dipendenti, per gli spostamenti esclusivamente a scopo professionale.
Coronavirus, il Sugc: «Troppe edicole chiuse, emergenza per l’informazione. Servono interventi urgenti»
Il Sindacato dei giornalisti della Campania esprime vicinanza e gratitudine ai tantissimi edicolanti che, nonostante l’emergenza Coronavirus, hanno deciso di restare aperti garantendo così la diffusione dei quotidiani in un momento in cui i cittadini chiedono un’informazione di qualità, unica garanzia di fronte all’avanzata delle fake news. Il Sugc esprime al tempo stesso preoccupazione perché, giorno dopo giorno, aumenta inesorabilmente il numero di edicole che, di fronte al perdurare dell’emergenza, interrompono le loro attività. In questi giorni sono chiuse, solo a Napoli e provincia, 75 edicole, di cui 29 a Napoli, 4 a Ischia e il resto negli altri comuni dell’hinterland. La situazione non è migliore nelle altre province della Campania.
In altre aree del Paese, in primis il Nord-Est, si registra una significativa inversione di tendenza sulla vendita dei quotidiani ma in Campania alla forte domanda di informazione non corrisponde un aumento di vendita delle copie proprio perché i cittadini, limitati nei loro spostamenti da ordinanze e decreti di Governo e Regione, trovano spesso chiusa l’edicola sotto casa. Il Sugc ritiene pertanto indispensabile e urgente che, in questa fase emergenziale, gli editori e i distributori si adoperino per assicurare la più ampia diffusione dei quotidiani sul territorio anche attraverso altri punti vendita come supermercati e tabaccai a garanzia del lavoro dei giornalisti e della necessità di informare i cittadini.