Archivio mensile:Dicembre 2019

Crollo in via Toledo, identificati tre fotoreporter. Il Sugc: penalizzato il giornalismo professionale

“Una agente della polizia municipale ha identificato oggi tre fotoreporter che stavano documentando il crollo di calcinacci in via Toledo e le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco. Il fatto è avvenuto in un contesto di assoluta tranquillità. I tre giornalisti sono stati considerati un problema soltanto perché “armati” di macchine fotografiche, in una strada trafficata ogni giorno da migliaia di persone che con i loro cellulari possono fotografare e filmare qualsiasi cosa. Non è la prima volta che rappresentanti delle forze dell’ordine prendono iniziative del genere che non solo non sono compatibili con il diritto di cronaca, sancito dalla Costituzione, ma neanche con un contesto nel quale tutti sono sempre connessi. Questo atteggiamento colpisce esclusivamente il giornalismo professionale, che rappresenta una garanzia soprattutto per chi ha il diritto di essere informato. Dal comandante dei vigili urbani ci aspettiamo delle spiegazioni oltreché delle scuse per il comportamento incomprensibile dell’agente”. È quanto affermano il segretario e il presidente del SUGC, Claudio Silvestri e Gerardo Ausiello.

Per non dimenticare Maikol, in piazza a Forcella

l 31 dicembre, alle 12, in piazza Vincenzo Calenda, nello spazio antistante il teatro Trianon Viviani, si ricorderà Maikol Giuseppe Russo, vittima innocente di una stesa di camorra, morto il 31 dicembre 2015, in quella stessa piazza, marito e padre di due figli che, allora, avevano 2 e 5 anni.
La cerimonia, che vedrà partecipare la famiglia e l’assessore Eleonora de Majo, vuole essere una testimonianza sostenuta dagli enti e dalle numerose associazioni che operano sul territorio.
Verrà invasato nella piazza un piccolo ulivo, offerto dall’associazione dei commercianti A’Forcella.
La cerimonia vuole essere un segno tangibile per ricordare e soprattutto indicare, nel tenace e fiero alberello, un passaggio a un processo di crescita generativo che, partendo da quell’assurdo olocausto, indichi un percorso di crescita e di cambiamento virtuoso, che, già iniziato nel quartiere, deve svilupparsi e irrobustirsi nel tempo.
All’ulivo si affiancherà, quanto prima un’installazione artistica che ricorderà la giovane vittima.
Tutti quelli che hanno a cuore la città di Napoli e il quartiere di Forcella sono invitati a partecipare.
Hanno aderito:
· associazione dei commercianti A’Forcella
· associazione Agora
· l’Altra Napoli onlus
· associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi onlus
· associazione Annalisa Durante
· Asso.Gio.Ca. – Associazione gioventù cattolica
· associazione culturale Manallart
· NomoΣ movimento forense
· parrocchia della santissima Annunziata maggiore
· parrocchia di san Giorgio maggiore
· parrocchia di santa Maria Egiziaca all’Olmo
· fondazione Polis
· Sindacato unitario giornalisti della Campania
· associazione i Teatrini
· fondazione Trianon Viviani
· associazione Giuseppe Veropalumbo
· associazione di promozione sociale le Viole di Partenope

Il giornalismo come impegno civile, addio a Marta Naddei

Marta Naddei


La morte della giornalista di Salerno Marta Naddei, 33 anni, ci coglie con la violenza di un dolore profondo. Fino all’ultimo, anche contro le evidenze della ragione, tutti noi colleghi abbiamo sperato che la sua combattività, la sua tenacia, il suo amore per la vita, potessero riuscire a strapparla alla morte nonostante la gravità dell’incidente in cui era rimasta coinvolta. Marta era una persona solare, una giornalista appassionata, sempre curiosa e attenta, una di quelle croniste che non si fermano davanti agli ostacoli o al no del potente di turno. Viveva la professione con ardore e impegno civile, con il sorriso aperto di chi ama ciò che fa. Ai suoi familiari, agli amici, ai colleghi di Cronache, che sono la sua seconda famiglia, va il profondo cordoglio del SUGC. A lei, a Marta, un ultimo saluto. Il suo sguardo luminoso non lo dimenticheremo.

Chiude il museo del giornalismo, petizione per salvarlo


“È una brutta notizia la chiusura del museo del giornalismo a Washington Dc. Come ha scritto Federico Rampini su Repubblica (ma articoli sono apparsi anche sulla Stampa e su altri giornali e siti), il museo ha accolto 10 milioni di visitatori in 10 anni ed è diventato un punto di riferimento per la stampa internazionale, anche per quel “muro del pianto” che raccoglie le immagini di tutti i giornalisti assassinati nel mondo mentre tentavano di raccontare verità scomode, caduti facendo il loro lavoro (2.344 dal 1837 ma l’elenco cresce purtroppo ogni anno)”. È quanto afferma il presidente del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Gerardo Ausiello. “È significativo che nel momento di maggiore crisi dell’editoria cali il sipario su un baluardo del giornalismo al passo con l’attualità, un luogo fortemente simbolico, ricco di testimonianze e memorie sacre e inviolabili. Probabilmente è tardi perché il museo chiuderà tra pochi giorni ma come Sindacato dei giornalisti della Campania vogliamo comunque tentare il possibile e abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione anche per lanciare un appello alle istituzioni e alla stampa internazionale attraverso le sue articolazioni – afferma il presidente del SUGC – Nel 2014 grazie ad una visita voluta da Alessandro Cattaneo il museo mi sembrò quasi un luogo di culto e di unione della categoria. E questo è un buon momento per dimostrarlo. Firmate la petizione per sostenere la libertà di stampa attraverso la difesa di un suo presidio fondamentale”.
FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG

Caivano, vigile del fuoco insulta giornalista. Il SUGC: negato il diritto di cronaca

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà al giornalista Ciro Pisano che, mentre era al Comune di Caivano per cercare informazioni sugli appalti per gli eventi natalizi finanziati dalla Camera di Commercio, secondo quanto esposto in una denuncia presentata ai carabinieri, è stato bloccato da un ispettore dei Vigili del Fuoco. Il pompiere, nonostante non avesse nessun ruolo in tal senso, prima ha chiesto le generalità al collega e successivamente lo ha insultato. Ancora una volta il diritto di cronaca viene negato senza alcuna ragione. Episodi simili si ripetono quotidianamente. E sono ancora più gravi quando sono commessi da rappresentanti dello Stato. È venuto il momento che il legislatore intervenga su questi abusi per la tutela del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini ad essere informati.

Giornalista deve risarcire il boss, il SUGC: saremo al suo fianco


Vittoria a metà per la collega Giuliana Covella, denunciata dal boss della camorra pentito Giuseppe Misso per un articolo pubblicato sul Mattino e per alcune pagine del suo libro sulla strage del rapido 904. Il giudice ha respinto il ricorso per quanto scritto sul giornale, ma ha accolto quello sul libro, riducendo, però, la richiesta di risarcimento da 100mila a 12mila euro. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania starà al fianco della collega con il suo ufficio legale e con ogni iniziativa necessaria a supportare la cronista

Inpgi, Lorusso: «Bene la norma nel 'Milleproroghe', da gennaio mettere in sicurezza l'Istituto. Da Crimi solo sciocchezze»

«La norma sull’inpgi, inserita dal governo nel decreto milleproroghe, è un segnale importante di attenzione, ma è necessario che già da gennaio venga avviato un tavolo con i ministeri competenti, i vertici dell’ente e le parti sociali per individuare e adottare le misure per la messa in sicurezza dell’Istituto». Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. «La situazione di bilancio dell’Inpgi, non dissimile, fatte le dovute proporzioni, da quella dell’inps – aggiunge -, è il risultato di un decennio di espulsioni dal mondo del lavoro, peraltro sostenute dallo Stato, e della mancata adozione di politiche di contrasto al lavoro irregolare e al lavoro precario. È inquietante che nel governo ci sia chi continui a parlare a sproposito di questo tema. Il senatore Vito Crimi, per esempio, è tornato in queste ore a mettere in fila solenni sciocchezze senza provare neanche un minimo di imbarazzo. Le sue parole confermano, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la sua missione è colpire i giornalisti per indebolire l’informazione professionale e rendere i cittadini manipolabili dalle piattaforme digitali. Non a caso, continua ad occuparsi della professione e dei suoi istituti anche

Raffaele Lorusso


da viceministro dell’Interno. Il senatore Crimi spara nel mucchio, parla di gestione poco trasparente dell’Inpgi e di impossibilità per il governo di esercitare poteri di controllo, pur sapendo che l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, esattamente come tutte le casse professionali privatizzate, è sottoposto alla vigilanza del ministero del Lavoro, del ministero dell’Economia e della Corte dei Conti».
«Senza contare – incalza Lorusso – che due consiglieri di amministrazione dell’Istituto sono nominati dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero del Lavoro e che anche tre sindaci revisori sono di nomina governativa. Se volesse veramente vederci chiaro nella situazione dell’Inpgi, sarebbe sufficiente che leggesse i bilanci e le relazioni dei ministeri e degli organismi di vigilanza. Il problema è che il suo disegno parte da un pregiudizio ideologico nei confronti di tutto ciò che è informazione e si traduce in una battaglia demagogica finalizzata a colpire i gruppi dirigenti degli enti della categoria, offrendo sponde a quel polo del rancore interno alla professione che mette insieme sparute minoranze. Se ha davvero a cuore la trasparenza, il senatore Crimi farebbe bene a concentrare le sue attenzioni, magari da viceministro dell’Interno, su altre realtà. A cominciare dalla piattaforma Rousseau, sulla cui trasparenza e sui rischi di potenziale alterazione e controllo dei processi democratici l’Autorità garante della protezione dei dati personali ha mosso rilievi inquietanti lasciati per ora cadere nel nulla».

Elezioni Inpgi 2020, presentate più di 150 candidature


Il 12 dicembre è scaduto il termine previsto dallo Statuto per la presentazione delle candidature alle elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali dell’Inpgi. Sono 166 le candidature pervenute all’Istituto: 94 per la rappresentanza regionale dei giornalisti attivi; 14 per la rappresentanza nazionale dei giornalisti attivi e pensionati nell’ambito del Collegio sindacale; 29 per la rappresentanza nazionale dei giornalisti pensionati nell’ambito del Consiglio generale; 18 per la rappresentanza nazionale nel Comitato amministratore della Gestione Previdenziale Separata (Inpgi 2); 11 per la rappresentanza nazionale nel Collegio sindacale dei giornalisti iscritti alla Gestione separata.
«A norma di Statuto – spiega una nota dell’Ente – queste liste, unitamente ai certificati elettorali per il voto al seggio e a una lettera della presidente contenente le istruzioni di voto, saranno inviate a mezzo raccomandata e Pec a tutti gli elettori a partire dalla fine del mese di gennaio».
Le elezioni si terranno, mediante utilizzo esclusivo del voto elettronico senza interruzione dalle 8 di lunedì 10 febbraio 2020 alle 22 di mercoledì 12 febbraio 2020. Si potrà votare ai seggi elettorali istituiti nelle singole Circoscrizioni nei giorni di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020 dalle 10 alle 20.
Tutte le informazioni sulle Elezioni Inpgi 2020, sono disponibili nell’apposita sezione del sito web dell’Istituto.
Sul sito dell’Ente sono anche riportate tutte le liste dei candidati, suddivise per Organismi da eleggere (qui il link diretto).

Fnsi, dal 1° gennaio Tommaso Daquanno nuovo direttore


Dal 1° gennaio 2020 Tommaso Daquanno, attuale vicedirettore, assumerà la carica di direttore della Federazione nazionale della Stampa italiana. Giancarlo Tartaglia, che ha diretto la Fnsi per oltre 40 anni, resterà comunque nell’organico del sindacato e si occuperà di attività di studio e consulenza contrattuale, mantenendo l’incarico di segretario generale della Fondazione per gli studi sul giornalismo ‘Paolo Murialdi’.
La decisione, deliberata dalla Giunta esecutiva, è stata accolta con un lungo applauso dal Consiglio nazionale, che ha rivolto un tributo di stima e gratitudine a Giancarlo Tartaglia, augurando buon lavoro al nuovo direttore e a tutta la struttura.

Fnsi, il Consiglio nazionale commissaria l'Unci: «Inadempienze statutarie»


Il Consiglio nazionale della Federazione nazionale della Stampa italiana, su proposta della Giunta esecutiva, ha votato il commissariamento dell’Unci, l’Unione Nazionale dei Cronisti Italiani. Il provvedimento è  maturato – si legge nella delibera – a seguito di varie e ripetute ‘inadempienze statutarie’. Il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha nominato commissario Claudio Silvestri, membro della giunta e già delegato per l’Unci. I gruppi regionali mantengono la loro piena operatività. (Ansa)