Napoli, una città dai mille volti e dalle mille immagini. Sempre in trasformazione eppure, a giudizio di molti, sempre uguale a se stessa. Capitale di un Mezzogiorno che mai come adesso appare distante dall’Europa, in crisi d’identità, soffocato da problemi atavici come la disoccupazione, la mancanza di infrastrutture, la pressione dei gruppi criminali.
Ma la narrazione di Napoli è del Sud è sempre corretta? Non soffre di stereotipi, di luoghi comuni? Ed esiste un solo Sud, una sola Napoli?
Attraverso quattro opere e quattro narrazioni differenti Francesco De Core, giornalista e scrittore, offrirà strumenti e spunti a chi ogni giorno, da cronista, deve parlare di Napoli. Con lui la giornalista Antonella Monaco, del direttivo del SUGC, e il professor Claudio Galimberti, docente di Lingua e traduzione francese dell’Università Parthenope. Saluti del segretario regionale del SUGC, Claudio Silvestri.
– 9 maggio – ore 10-14
– Corso da 4 crediti per la formazione obbligatoria continua
– Prenotazioni sulla piattaforma SIGEF alla voce enti terzi.
– Università degli studi di Napoli “Parthenope” – via Generale Parisi 13 (palazzo Pacanowski) – Aula T1
Archivio mensile:Aprile 2019
Settimana della libertà di stampa, il Sindacato dei giornalisti in piazza
Comincia con il primo maggio la settimana della libertà di stampa, che vedrà la FNSI in piazza alla manifestazione nazionale di CGIL, CISL e UIL. Il Campania il giorno della festa dei lavoratori il segretario provinciale del SUGC, Clemy De Maio, insieme con gli ex dipendenti de “La Cttà” di Salerno, sarà la mattina Nocera Inferiore dove verrà distribuito il secondo numero di “A testa alta”, il foglio realizzato dagli ex redattori del giornale che adesso viene portato in edicola grazie ad una spregiudicata operazione di maquillage societario con altri dipendenti.
Il 2 maggio il SUGC sarà a Trento dove, dalle 11 alle 13, nel salone di rappresentanza del Comune a Palazzo Geremia (in via Rodolfo Belenzani 20) si terrà una giornata di confronto e dibattito contro ogni tipo di censura. La scelta di Trento, la città di Antonio Megalizzi il giovane aspirante giornalista ucciso lo scorso dicembre durante un attentato terroristico a Strasburgo, non è casuale: segue il filo rosso del XXVIII congresso FNSI che si è tenuto a Levico attorno al tema “L’informazione non è un algoritmo” e il Protocollo sulla cultura dell’informazione, siglato dal Sindacato e Ordine dei giornalisti con la Provincia di Trento per contrastare, con corsi di formazione nella scuole trentine, il dilagare delle fake news e del linguaggio dell’odio.
Il 3 maggio a Roma, alle 10.30, i giornalisti italiani saranno in piazza Santi Apostoli, nei pressi della sede della Rappresentanza italiana della Commissione Ue e dell’Ufficio d’informazione del Parlamento europeo, per dar vita ad un presidio insieme con i rappresentanti di Usigrai, Articolo21, Ordine dei giornalisti del Lazio, Rete NoBavaglio, Amnesty International Italia e con Jan Krempasky, cronista slovacco collega di Jan Kuciak; Manuel Delia, reporter maltese; Asmae Dachan, giornalista e scrittrice siriana; Fazila Mat, ricercatrice turca dell’Osservatorio Balcani Caucaso.
E il pomeriggio del 3 maggio, dalle 16, la sede Federazione nazionale della Stampa italiana ospiterà un incontro sulla Carta di Assisi, manifesto per un linguaggio e una informazione improntati a rispetto, veridicità e responsabilità, a cui parteciperanno, fra gli altri: padre Mauro Gambetti e padre Enzo Fortunato, custode e portavoce del Sacro Convento di San Francesco di Assisi; padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica; Salah Ramadan, imam della Moschea di Roma; Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. L’incontro sarà coordinato da Roberto Natale, coordinatore del Comitato scientifico di Articolo 21.
Infine, sabato 4 maggio il SUGC sarà in piazza con tante associazioni per la marcia #PRIMAlePERSONE, per riaffermare il valore delle differenze e l’importanza di diritti uguali per tutti. La Costituzione Italiana dice che siamo tutte e tutti uguali. Vengono prima le persone. È tempo di riaffermare che le differenze legate al genere, all’etnia, alla condizione sociale, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza sono una ricchezza da valorizzare e non un motivo per discriminare e negare soggettività. L’Italia e l’Europa hanno bisogno di meno disuguaglianze e più coesione sociale, di incontro tra le differenze, di difesa dei diritti delle persone, oltre i muri e le chiusure. Chiamiamo tutte e tutti alla mobilitazione permanente contro la deriva culturale, sociale ed etica che usapaura e risentimento per minacciare i principi fondanti della nostra Repubblica e che ripropone istanze fasciste, razziste, sessiste e omofobe.E’ venuto il tempo di riempire,tutti insieme, le strade di Napoliin una grande, colorata, pacifica e determinata Marciache partirà SABATO4MAGGIOalle10.30dapiazza Mancini (lato statua di Garibaldi).
#PRIMAlePERSONE, sabato in piazza contro le discriminazioni
Sabato 4 maggio il SUGC sarà in piazza con tante associazioni per la marcia #PRIMAlePERSONE, per riaffermare il valore delle differenze e l’importanza di diritti uguali per tutti. La Costituzione Italiana dice che siamo tutte e tutti uguali. Vengono prima le persone. È tempo di riaffermare che le differenze legate al genere, all’etnia, alla condizione sociale, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza sono una ricchezza da valorizzare e non un motivo per discriminare e negare soggettività. L’Italia e l’Europa hanno bisogno di meno disuguaglianze e più coesione sociale, di incontro tra le differenze, di difesa dei diritti delle persone, oltre i muri e le chiusure. Chiamiamo tutte e tutti alla mobilitazione permanente contro la deriva culturale, sociale ed etica che usapaura e risentimento per minacciare i principi fondanti della nostra Repubblica e che ripropone istanze fasciste, razziste, sessiste e omofobe.E’ venuto il tempo di riempire,tutti insieme, le strade di Napoliin una grande, colorata, pacifica e determinata Marciache partirà SABATO4MAGGIOalle10.30dapiazza Mancini (lato statua di Garibaldi).
Papilloma virus: maggio mese della prevenzione per le donne iscritte al SUGC, visita e test gratuiti
Maggio è il mese della prevenzione per il papilloma virus (Hpv) per le donne iscritte al SUGC. Tutti i martedì del mese Pap test e visita ginecologica gratuita presso lo studio del dottor Lucio Larocca, a Fuorigrotta in via Gian Battista Marino 2 (Rione Atan, isolato 4).
Le giornaliste interessate potranno prenotarsi al numero 3396959311 o chiamando alla segreteria del Sindacato.
Il Papilloma virus è la causa del carcinoma del collo dell’utero, così come è stato riconosciuto dall’Organizzazione mondiale per la sanità. Per questo fondamentale è individuare in tempo la presenza di questa infezione che si trasmette per via sessuale. La diagnosi permette di curarla evitando che possa provocare lesioni pretumorali e in seguito il tumore.
“La cultura della prevenzione è importante – afferma il segretario del SUGC, Claudio Silvestri – per questo, insieme al nostro responsabile per le convenzioni Renato Riccio e alla Commissione pari opportunità abbiamo pensato ad una iniziativa utile per le nostre iscritte. Dopo il mese dedicato alle donne, presto organizzeremo anche il mese per la prevenzione maschile”.
Giornata mondiale della libertà di stampa, il SUGC a Trento e a Roma
In occasione della 26esima Giornata mondiale della libertà di stampa, indetta dalle Nazioni Unite nel 1993, la Federazione nazionale della Stampa italiana, in collaborazione con le Associazioni di stampa e gli Ordini regionali dei giornalisti, l’Usigrai, l’associazione Articolo21, la Rete NoBavaglio e Amnesty International Italia, promuove 48 ore di mobilitazione per raccogliere e rilanciare le ‘Voci dal mondo contro i bavagli’.
Anche il Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) parteciperà alla maratona che parte da Trento, alle 11 del 2 maggio, vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa, con la manifestazione promossa dalla Federazione nazionale della Stampa italiana assieme ai sindacati dei giornalisti di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia e con Articolo21 e Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.
Nel salone di Rappresentanza di Palazzo Geremia, insieme con il segretario regionale, Rocco Cerone e il presidente dell’Odg regionale Mauro Keller, rilanceranno la campagna ‘Contro tagli e bavagli’ il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti; il presidente di Articolo21 Paolo Borrometi; la segretaria di Sindacato Giornalisti Veneto, Monica Andolfatto; il presidente dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, Carlo Muscatello.
L’indomani, 3 maggio, a Roma, alle 10.30, i giornalisti italiani saranno in piazza Santi Apostoli, nei pressi della sede della Rappresentanza italiana della Commissione Ue e dell’Ufficio d’informazione del Parlamento europeo, per dar vita ad un presidio insieme con i rappresentanti di Usigrai, Articolo21, Ordine dei giornalisti del Lazio, Rete NoBavaglio, Amnesty International Italia e con Jan Krempasky, cronista slovacco collega di Jan Kuciak; Asmae Dachan, giornalista e scrittrice siriana; Fazila Mat, ricercatrice turca dell’Osservatorio Balcani Caucaso.
«Ricorderemo Daphne Caruana Galizia, Jan Kuciak, Victoria Marinova, Lyra McKee e chiederemo alle istituzioni europee di impegnarsi di più per la libertà di stampa e per dire no a minacce e aggressioni contro croniste e cronisti», annuncia il presidente Giulietti.
E il pomeriggio del 3 maggio, dalle 16, la sede Federazione nazionale della Stampa italiana ospiterà un incontro sulla Carta di Assisi, manifesto per un linguaggio e una informazione improntati a rispetto, veridicità e responsabilità, a cui parteciperanno, fra gli altri: padre Mauro Gambetti e padre Enzo Fortunato, custode e portavoce del Sacro Convento di San Francesco di Assisi; padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica; Saleh Ramadan, Imam della Grande Moschea di Roma; Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. L’incontro sarà coordinato da Roberto Natale, coordinatore del Comitato scientifico di Articolo 21.
Con loro, oltre ai rappresentanti di Fnsi e Articolo21 anche Paola Spadari, presidente Odg Lazio; Marino Bisso, della Rete NoBavaglio; Riccardo Cristiano, dell’associazione Giornalisti amici di Padre Dall’Oglio.
25 Aprile, il SUGC: difendiamo le nostre libertà
«Anche il Sindacato unitario giornalisti della Campania è sceso in piazza oggi a Napoli insieme con l’Anpi. È importante ricordare in questo giorno le libertà che sono garantite dalla nostra Costituzione e difenderle. Non sono diritti scontati, c’è chi oggi li mette in discussione. Il taglio al fondo per il pluralismo per l’informazione è stata la prima aggressione al diritto ad informare e ad essere informati. È stato un modo per mettere a tacere le voci delle diversità, delle minoranze, dei piccoli territori, dei settimanali diocesani, dei giornali portati in edicola dalle cooperative di giornalisti. Le conseguenze su un’area come la Campania saranno gravissime, terre di camorra non saranno più raccontate. Ed è solo l’inizio. Ma la nostra battaglia contro tagli e bavagli non si ferma qui, il 2 maggio saremo in piazza a Trento e il 3 a Roma per la giornata mondiale per la libertà di stampa», ha affermato in una nota il segretario del SUGC, Claudio Silvestri.
È stata anche l’occasione per ricordare quanto accaduto al quotidiano “Roma”, dove nella notte tra martedì e mercoledì tre uomini hanno fatto irruzione nella redazione di via Chiatamone, mettendo a soqquadro tutto e non portando via niente. «Violare una redazione è un fatto gravissimo e rappresenta una minaccia pericolosa per la libertà di stampa. È importante che gli autori di questo raid vengano presi e puniti. È necessario un segnale forte, perché quello che è successo non si ripeta», ha concluso Silvestri.
Raid nella redazione del Roma, Fnsi e Sugc: episodio inquietante, vicini a colleghi
Qualcuno nella notte ha fatto irruzione nella redazione del “Roma” in via Chiatamone. Sono stati rotti cassetti, armadi e porte, chi è entrato ha frugato ovunque, ma non ha portato via nulla. Sul caso indaga la polizia. “È un episodio inquietante sul quale chiediamo agli investigatori di fare luce al più presto. Il Roma è uno di quei giornali che in prima linea parla di camorra e illumina territori al margine – affermano in una nota la Federazione nazionale della stampa (FNSI) e il Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) – Ai colleghi della storica testata la solidarietà del Sindacato dei giornalisti e l’invito a continuare senza timore le loro inchieste. Saremo al loro fianco in ogni sede”.
"Nessuno escluso", il 25 Aprile il SUGC in piazza con l'ANPI
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha aderito alla manifestazione “Nessuno escluso”, organizzata dell’ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia) il 25 Aprile. Un appello “alla sensibilità democratica dei cittadini napoletani” che “credono nei valori della Costituzione, dell’antifascismo, della democrazia e della solidarietà”, per contrastare “la violazione di principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale”.
E’ assolutamente necessario ora impedire che abbia sviluppo questa deriva della democrazia, che significa la negazione di tutti quei valori che, prima la guerra di Resistenza, e poi i Padri Costituenti hanno voluto fossero fortemente affermati e difesi dal nostro ordinamento repubblicano e dalla nostra vita politica.
Per il prossimo 25 aprile, l’Anpi promuove a Napoli una manifestazione con un corteo che partirà alle ore 11 da Piazza Carità, al termine delle commemorazioni istituzionali, per raggiungere la Sala dei Baroni al Maschio Angioino, dove si terrà una iniziativa pubblica organizzata dal Comune di Napoli.
Ecco le adesioni:
CGIL
CISL
UIL
ARCI
LIBERA
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Napoli
ARTICOLO UNO – Napoli
Michele Vanacore
Giovani Democratici Città metropolitana Napoli
Antonio Solano ( Coordinatore Crescita Napoli).
Associazione Viaggiatore Glocale Onlus
Associazione di Volontariato “la Mescolanza”
Sindacato unitario giornalisti della Campania
èViva – Campania
Libertà di stampa, Italia 43esima nella graduatoria di Rsf. Fnsi: «È la conferma delle nostre denunce»
I giornalisti sono sempre meno al sicuro nel mondo: l’odio nei loro confronti è degenerato in violenza e alimenta la paura di una categoria che può dirsi in condizioni buone solo nel 24% del globo. È quanto emerge dal rapporto 2019 di Reporters sans frontieres (Rsf) sulla libertà di stampa. «L’anno scorso – si legge nella relazione – la condizione di libertà di stampa era ‘buona’ o ‘soddisfacente’ nel 26% dei 180 Paesi e territori analizzati». Sono stati quindi persi due punti percentuali, a causa in particolare dell’aumento dell’ostilità contro i giornalisti e dell’odio diffuso in molti Paesi dai leader politici, che ha portato ad atti di violenza più seri e più frequenti». L’Ong rileva «un aumento dei pericoli e, di conseguenza, un nuovo livello di paura in alcuni luoghi» tra i giornalisti. Le molestie, le minacce di morte e gli arresti arbitrari fanno sempre più parte dei «rischi sul lavoro».
In Italia «circa venti giornalisti sono sotto la protezione della polizia giorno e notte a causa di gravi minacce o tentativi di omicidio da parte della mafia o da gruppi di estremisti», evidenzia Reporters sans frontieres citando i cronisti Roberto Saviano e Paolo Borrometi. «Il livello di violenza nei confronti dei giornalisti è allarmante e continua a crescere, specialmente in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, così come a Roma e nella regione circostante. Diversi giornalisti hanno subito furti nelle loro abitazioni da gruppi criminali o perquisizioni dalla polizia, che ha confiscato importanti documenti di lavoro. Questi giornalisti coraggiosi e determinati continuano comunque i loro rapporti investigativi», prosegue la relazione.
«Molti giornalisti sono stati criticati e insultati in relazione al loro lavoro da politici, in particolare da membri del Movimento 5 stelle, che li hanno definiti ‘sciacalli’ e ‘puttane’» e «alcuni giornalisti hanno ceduto alla tentazione di censurarsi per evitare molestie politiche», si legge ancora nella relazione al Rapporto. Inoltre, come risultato del loro lavoro o delle opinioni che hanno espresso, «alcuni giornalisti sono stati minacciati dai politici con il ritiro della protezione della polizia di cui hanno goduto per anni», incalza la Ong.
«Il rapporto di Reporter Senza Frontiere non fa che confermare le situazioni denunciate nel corso degli ultimi mesi dalla Fnsi e che hanno portato i giornalisti italiani anche a promuovere iniziative pubbliche. Le minacce ai cronisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi neofascisti e neonazisti, le querele bavaglio, gli insulti e i tentativi di intimidazione che provengono dal mondo politico e da alcuni esponenti del governo non fanno che aggravare il quadro», è il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Non si deve abbassare la guardia – incalzano – anche perché se andasse in porto il disegno dell’esecutivo di spegnere Radio Radicale e di azzerare il fondo per l’editoria a sostegno delle voci delle minoranze e delle diversità, l’Italia farebbe un nuovo passo indietro».
INPGI: DAL 6 MAGGIO ISTANZE DI DISOCCUPAZIONE ON LINE
A decorrere dal 6 maggio 2019 entrerà in funzione la nuova modalità on line per l’invio delle domande di disoccupazione – modello DIS 1 – e delle dichiarazioni mensili di responsabilità – modello DIS 3 – accedendo al sito nell’area riservata https://istanzeonline.inpgi.it attraverso le proprie credenziali (codice iscritto e password). Il sito sarà attivo tutti i giorni (sabati e domeniche compresi) dalle 08.00 alle 20.00.
Conseguentemente, dal prossimo 15 aprile, i giornalisti non dovranno più presentare la domanda di disoccupazione cartacea ma aspettare l’attivazione del sito – dal 6 maggio – per l’inoltro dell’istanza on line, che potrà avvenire mediante qualsiasi dispositivo elettronico dotato di connessione al web (pc, smartphone, tablet, ecc.).
La domanda di disoccupazione deve essere inviata, anche se non si dispone provvisoriamente di tutta la documentazione necessaria, entro il termine di 60 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro; in caso contrario andrà perduto il periodo intercorrente tra il primo giorno di disoccupazione e la data di invio del modello DIS 1.
L’ulteriore documentazione eventualmente necessaria per il completamento dell’istruttoria potrà essere allegata anche in un momento successivo senza alcuna penalizzazione.
Il giornalista potrà consultare il sito https://istanzeonline.inpgi.it in qualsiasi momento per verificare lo stato di avanzamento della Sua pratica. Soltanto quando la domanda risulterà “ACCOLTA” sarà possibile compilare, sempre on line e nella medesima sezione del sito web, il modello Dis 3. Si ricorda che tale adempimento deve essere effettuato entro e non oltre il terzo mese successivo alla mensilità di cui si chiede la liquidazione. In caso contrario si perderà il diritto all’indennizzo della mensilità.
Le istruzioni per la presentazione della domanda on line saranno successivamente rese disponibili pubblicate sul sito www.inpgi.it
Nel caso in cui il giornalista non sia in possesso del codice iscritto o della password – ovvero sia scaduta – potrà richiederla seguendo le istruzioni presenti nel sito e raggiungibili cliccando sul seguente LINK http://www.inpgi.it/?q=node/906
L’iniziativa rientra in un progetto più ampio che prevede il graduale trasferimento sul web delle principali modalità di accesso ai servizi erogati dall’Istituto, consentendo agli iscritti di interloquire in via telematica con l’ente avvalendosi di strumenti semplici ed estremamente flessibili. Le soluzioni approntate, peraltro, traggono spunto dalle migliori esperienze poste in essere nell’ambito dei rapporti con gli iscritti e saranno estese secondo una pianificazione elaborata sulla base del rapporto tra utilità e volume degli interessati.