Archivio mensile:Settembre 2018

Crisi a Repubblica, la FNSI: basta con i tagli ai giornalisti

La Federazione nazionale della stampa italiana, insieme con le associazioni regionali di stampa Romana, Lombarda, Sulbalpina e di Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Sicilia, si schiera al fianco del CDR e della redazione di Repubblica nel respingere i tagli al costo del lavoro giornalistico prospettati dall’editore e nelle azioni di lotta che saranno intraprese.
Il sindacato dei giornalisti italiani ribadisce la propria contrarietà ad una sempre più diffusa politica di gestione delle aziende editoriali basata unicamente su criteri di natura economico-finanziaria, che fa passare in secondo piano la qualità dei prodotti e del lavoro dei giornalisti. Si tratta di un’impostazione che ha già mostrato da tempo i propri limiti e prodotto pesanti processi di ristrutturazione ai quali non sono seguiti fasi di rilancio. La difesa dell’informazione di qualità, soprattutto in una stagione in cui il governo in carica e le forze politiche che lo sostengono minacciano quotidianamente, provano a mettere a tacere e a rendere marginale il ruolo della stampa libera al servizio dei cittadini, anche con l’annuncio di provvedimenti dal sapore liberticida, sono richiesti investimenti sui prodotti e, soprattutto, sul lavoro dei giornalisti che non può continuare a subire tagli indiscriminati e una precarizzazione indiscriminata. La qualità della democrazia è direttamente proporzionale alla qualità dell’informazione. Questa presuppone a sua volta lavoro di qualità, presupposto indispensabile per salvaguardare indipendenza, autonomia e pluralismo.

Nuovi tagli ai collaboratori, il Sindacato: senza di loro il giornale non esce, inaccettabile


Ennesimo taglio ai compensi dei collaboratori del Mattino. Ad essere enormemente penalizzati sono tutti quelli che non scrivono di Napoli città, quelli dell’hinterland e delle altre province della Campania subiranno un taglio di oltre il 60% del compenso, da 23 a 9 euro al pezzo. Sono, infatti, state individuate tre fasce di prezzo, ma nella prima, che comprende articoli che vanno dalle 15 alle 40 righe rientra la stragrande maggioranza dei pezzi. Si tratta del quinto taglio in pochi anni ai collaboratori di “fascia bassa”, un colpo durissimo che andrà ad incidere pesantemente sui redditi dei giornalisti, ma anche sulla qualità del prodotto. Il personale interno, infatti, è ormai ridotto all’osso e la maggior parte dei contenuti sono prodotti dai giornalisti non dipendenti. Se si fermassero i collaboratori per un giorno, il giornale non uscirebbe. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania insieme alla FNSI è al fianco dei colleghi per ogni azione vogliano intraprendere contro questa decisione inaccettabile da parte dell’editore.
 
Edizione cartacea Nazionale e Cronaca di Napoli

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Contestato il bando del Comune di Torre Annunziata per la ricerca di un addetto stampa: il Sugc ne richiede l’immediato ritiro

Il Sugc, Sindacato unitario giornalisti della Campania, contesta il bando del Comune di Torre Annunziata per la selezione di un addetto stampa e ne chiede l’immediato ritiro.

L’avviso di pubblica selezione riguarda il Forum dei Giovani, l’iniziativa di Politiche giovanili del Comune oplontino.

Con una pec indirizzata al sindaco Vincenzo Ascione, il Sugc, il sindacato, articolazione territoriale della Federazione nazionale della Stampa italiana, rileva «che il bando presenta profili di illegittimità e opacità» non essendo innanzitutto conforme alla legge di riferimento degli ufficî stampa (l. 150/2000), che richiede per tale posizione il requisito fondamentale dell’iscrizione all’Ordine nazionale dei Giornalisti

Ma non basta. «La natura del profilo richiesto è opaca e la narrativa del bando ha aspetti illegittimi o contraddittori», prosegue il Sindacato, perché il bando è “rivolto a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 30 anni”, con un compenso in “CFS (credito formativo scolastico)”, “oltre l’attestazione valevole come curriculum e la possibilità di svolgere uno stage formativo presso una testata giornalistica”. Per il Sugc «di qui sembrerebbe discendere un carattere di tirocinio formativo scolastico per la posizione ricercata, che, tuttavia, risulta contraddittorio dal compenso statuito in CFS, che è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado: difficile, quindi, trovare un ragazzo iscritto a un istituto di scuola secondaria di secondo grado prossimo ai trenta anni di età».

In tal senso, per il Sindacato dei giornalisti, «il bando può sottintendere in modo opaco un’attività lavorativa la cui durata è fissata in due anni, addirittura prorogabile, mentre la legge fissa il limite a sei mesi, comprensivo di eventuali proroghe, e non sono previste né la retribuzione (monetaria), né la corresponsione dei contributi previdenziali statuiti per legge».

Rilevando anche che «il bando non riporta i criterî di selezione della testata giornalistica presso cui sarà svolto lo stage formativo, né come sarà disciplinato il rapporto di lavoro (orario, durata, compenso, obblighi, obiettivi, assicurazione, etc.)», il Sugc ha chiesto al sindaco Ascione l’immediato ritiro dell’avviso pubblico.

Premio di giornalismo "Francesco Landolfo" Settima Edizione

Franco Landolfo

Premio Landolfo 2018, via alla settima edizione. Scade il prossimo 29 ottobre il bando di partecipazione alla settima edizione del premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Indetto da Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, quotidiano “Roma” e Arga Campania. Il premio vuole valorizzare le intuizioni e l’impegno di Francesco Landolfo – fondatore dell’Arga Campania, vicedirettore del “Roma” e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania – nella formazione dei giovani colleghi e premia i migliori servizi giornalistici sui temi di ambiente, agricoltura e ricerca scientifica in Campania. I vincitori delle tre sezioni (carta stampata, radio-televisione, web) riceveranno un assegno di mille euro e una targa. 

BANDO

ART. 1

L’Ordine dei Giornalisti della Campania, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania (Sugc), il quotidiano Roma e l’Arga Campania indicono la settima edizione del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Il premio ricorda e valorizza le intuizioni e l’impegno di Francesco Landolfo, fondatore e presidente dell’Arga Campania, vicedirettore del Roma e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania, nella formazione dei giovani colleghi e premia il miglior lavoro giornalistico su ambiente e natura, agricoltura, territorio e ricerca scientifica in Campania.

ART. 2

Il premio è rivolto ai giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

ART. 3

Il premio è diviso in tre sezioni: carta stampata, radio-televisione, web. Il vincitore di ogni sezione sarà premiato con una targa e un assegno di euro 1.000,00 (mille).

ART. 4

Ogni candidato potrà partecipare con un solo lavoro pubblicato nel periodo 2017-2018. La partecipazione è gratuita; gli articoli, foto e cd non saranno restituiti.

ART. 5

I lavori, corredati da abstract, breve curriculum vitae, dati anagrafici e recapiti del/della concorrente, dovranno essere inviati entro e non oltre il 29 ottobre 2018 a mezzo raccomandata con R.R. o portati a mano alla segreteria del premio “Francesco Landolfo”, presso la redazione del quotidiano “Roma”, via Chiatamone 7, 80121 Napoli.

ART. 6

La Giuria del premio è composta da: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania; Antonio Sasso, direttore editoriale del “Roma”; Pasquale Clemente, direttore responsabile del “Roma”; Geppina Landolfo, presidente Arga Campania; Gianpaolo Necco, consigliere nazionale Fnsi e Unaga (Unione nazionale delle Arga); Antonella Monaco, delegata Arga Campania; Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto di cultura meridionale; Francesco Fimmanò, docente universitario e consigliere nazionale della Corte dei conti. Il giudizio della giuria è insindacabile; la partecipazione al Premio implica l’accettazione di tutte le clausole del presente bando.

ART. 7

I risultati del concorso, le motivazioni ai vincitori e le foto saranno pubblicati e scaricabili dai siti dell’Ordine dei Giornalisti, del Sugc, del quotidiano Roma e dell’Arga Campania. La data e il luogo di premiazione sarà comunicata direttamente agli interessati via email. I premi saranno consegnati esclusivamente ai vincitori presenti alla cerimonia di premiazione. L’invito ufficiale alla Cerimonia di Premiazione non dà diritto al rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno.

Giornalismo investigativo, via alla Summer School a Casal di Principe


Inizia venerdì prossimo, alle ore 15.00, la quarta edizione della Summer school Ucsi – Agrorinasce, a Casal di Principe. Una tre giorni (14-15-16 settembre) dedicata al giornalismo investigativo che quest’anno ha per titolo: «Journalists under attack/The future of journalism».
I riflettori saranno puntati anche su questioni che si intrecciano con la libertà di stampa, sulle minacce che quasi quotidianamente vengono rivolte ai giornalisti che fanno inchieste o si occupano di cronaca. “Questo fenomeno sta diventando sempre più pressante, a livello nazionale e internazionale – sottolinea il direttore della Summer school Luigi Ferraiuolo – E’ chiaro che questo incide sul presente e inciderà anche sul futuro dell’informazione. Per questo abbiamo pensato che fosse utile mettere a confronto esperienze di inviati, corrispondenti e cronisti italiani e stranieri”. Al centro dei seminari, tra l’altro, gli articoli che sono costati la vita a Dafne Caruana Galizia, i Panama papers; le realtà di Istambul e dell’America latina; la lotta alle mafie e in particolare alla ‘ndrangheta, le baby gang napoletane.
“Torneremo a Casal di Principe in luoghi sottratti alla camorra per approfondire temi che hanno a che fare con la legalità e la tenuta della democrazia. Questioni per le quali il giornalismo è centrale. Come negli anni scorsi i seminari si terranno presso il teatro comunale e lUniversità per la legalità, per ribadire quanto è importante illuminare le periferie e contribuire alla buona informazione. Riteniamo importante – afferma Giovanni Allucci, amministratore di Agrorinasce – offrire ai giornalisti un momento stabile di confronto anche con gli investigatori e i magistrati. Considerata la partecipazione e l’interesse che catalizza la Summer School, crediamo che il progetto sia un tassello importante del cammino che il consorzio di Comuni Agrorinasce ha fatto negli ultimi venti anni”.
La tre giorni è patrocinata dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dalla Fnsi, dall’Ordine regionale dei Giornalisti e dal Sindacato unitario dei giornalisti della Campania (Sugc), insieme con la Federazione italiana settimanali cattolici; l’Ucsi Campana e l’Università Luigi Vanvitelli.
Anche quest’anno, la partecipazione ai seminari è gratuita e sono previste 10 borse di studio per l’ospitalità di giovani giornalisti, precari o disoccupati. Per iscriversi è sufficiente inoltrare la richiesta e il curriculum all’indirizzo e-mail: summerschoolucsi@gmail.com. La Scuola è accreditata per la formazione giornalistica sulla piattaforma Sigef per ognuno dei suoi seminari.
Tra i presenti alla tre giorni il Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho; Andrea Purgatori, conduttore di Atlantide su La7; Carlo Bonini, inviato speciale de La Repubblica; Francesco Piccinini, direttore di «Fan Page»; Toni Mira, inviato di «Avvenire»; Michele Albanese, giornalista calabrese sotto scorta; Rosaria Capacchione, già inviata de «Il Mattino» ed ex senatrice, sotto protezione; Alessandro Barbano, già direttore de «Il Mattino»; Raffaele Del Giudice, vicesindaco di Napoli; Francesco Cananzi, consigliere del Csm; Patrizia Esposito, presidente del Tribunale dei Minori di Napoli; Maarten Vaan Aalderen, corrispondente «De Telegraaf» ; Alfredo Louis Somoza, Presidente Icei; Cynthia Rodriguez, corrispondente Excelsior, Messico; Sandro Gambuzza, imprenditore agricolo siciliano e componente giunta di Confagricoltura; Salvatore Minieri, giornalista; Raffaele Sardo, giornalista; Giuseppe Tallino, giornalista; Roberto Formato, direttore Reggia di Carditello; Angelo Spinillo, vescovo di Aversa; i sindaci di Casal di Principe, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, Renato Natale, Antonio Mirra e Carlo Marino.

INPGI/CUMULO PENSIONE E REDDITI DA LAVORO: ENTRO IL 31 OTTOBRE LA COMUNICAZIONE ALL’ISTITUTO DA PARTE DEGLI INTERESSATI


 
Come ogni anno, i pensionati titolari di un trattamento per il quale – in applicazione della normativa sul cumulo tra redditi da pensione e da lavoro – è rilevante l’eventuale percezione di ulteriori redditi da lavoro, devono inviare, entro il 31 ottobre 2018, una apposita dichiarazione riferita agli importi conseguiti nell’anno 2017 avvalendosi della modulistica messa a disposizione dall’Istituto.
Poiché non tutti i pensionati – ma solamente coloro che beneficiano di alcune tipologie di trattamento – sono tenuti ad assolvere tale adempimento, l’Istituto ha inviato, lo scorso 8 agosto, una comunicazione ai diretti interessati, con allegato il modulo per trasmettere la dichiarazione reddituale. I moduli potranno essere inoltrati all’Istituto per posta, a mezzo fax al numero 0692912211 ovvero tramite mail all’indirizzo cumulo@inpgi.it.
Qualora i destinatari avessero già provveduto a comunicare tali redditi, non dovranno ovviamente tener conto della richiesta.

Parte Imbavagliati, il festival dei giornalisti sotto tiro


NAPOLI. Attraverso il suo lavoro di interprete, sceneggiatore e produttore, ha dato un volto e un’anima a storie dimenticate di grande coraggio. Sarà Giuseppe Fiorello il testimonial d’eccezione della quarta edizione di “Imbavagliati”, che dal 2015 dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali ma, nonostante questo, hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare. Dall’Uzbekistan alla Cina, dall’Africa a Malta, Imbavagliati accende una luce sui “Figli di un’informazione minore” – questo il tema dell’edizione 2018 – con storie di giornalisti vittime di censura in paesi dove il bavaglio fa forse meno rumore ed in cui persino l’accesso ad Internet è negato. Il festival, ideato e diretto da Désirée Klain, promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, e con il contributo di FNSI e Sindacato unitario giornalisti della Campania, è in programma dal 20 al 26 settembre 2018 al PAN | Palazzo delle Arti Napoli (via dei Mille, 60). La scelta del PAN è fortemente simbolica perché qui è custodita la Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985 e divenuto negli anni il simbolo dell’iniziativa per la libertà di stampa. Con lo slogan “Chi dimentica diventa colpevole” si rinnova da Imbavagliati l’appello per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni ed Ilaria Alpi.
“Imbavagliati e Articolo21- spiega il direttore artistico Désirée Klain –  appoggiano la petizione che chiede a gran voce la messa in onda su Rai 1 di “Tutto il mondo è paese”, il film-movie con Beppe Fiorello nei panni di Mimmo Lucano, il sindaco  di Riace, modello di integrazione che ha fatto il giro del mondo come esempio. Qui l’emergenza sbarchi è stata trasformata in una risorsa: i migranti sono ospitati nelle case lasciate vuote dalle famiglie del luogo, salvando il territorio da un inesorabile declino per spopolamento. Siamo onorati di ospitare in anteprima i finalisti del Premio Morrione e di aprire la manifestazione con le mostre del World Press Photo Alfred Yaghobzadeh per Imbavagliati/ Faces of War”, a cura di Stefano Renna e “Scatti della memoria”, curata da Renna con Sergio Siano e Gaetano e Antonella Castanò, in cui saranno raccontati i volti più celebri della fotografia napoletana”.
“Abbiamo bisogno di un festival come Imbavagliati – afferma il segretario del SUGC, Claudio Silvestri – Nel periodo della comunicazione totale la libertà di stampa non è un valore scontato. Grazie a questa manifestazione vengono a Napoli giornalisti da tutto il mondo che mettono a rischio la propria incolumità per amore della verità e ci danno la possibilità di riflettere anche sullo stato di salute della libertà di informazione nel nostro Paese. In Italia i giornalisti sono sotto attacco e lo sono ancora di più in un territorio come Napoli, che è terra di camorra. C’è ancora tanto lavoro da fare per difendere l’articolo 21 della nostra Costituzione.
L’inaugurazione si terrà al Pan il 20 settembre alle ore 18 con due mostre. Più di 100 splendidi scatti del vincitore del World Press Photo saranno protagonisti dell’esposizione “Alfred Yaghobzadeh per Imbavagliati/ Faces of War”, a cura di Stefano Renna. I volti più celebri della fotografia napoletana saranno invece al centro di “Scatti della memoria”, curata da Renna con Sergio Siano e Gaetano e Antonella Castanò. Nel corso degli incontri con i fotoreporter, l’intervento dell’altro vincitore del World Press Photo 1996, Francesco Paolo Cito.
Accanto alla Mehari di Giancarlo Siani la mostra di Greta Bartolini “14 – per chi lotta”, una foto intervista dedicata alla giornalista sotto scorta Federica Angeli, a cura dell’Associazione “Studenti Contro la Camorra”.
La manifestazione si chiuderà il 26 settembre con la presentazione dei finalisti del prestigioso Premio Roberto Morrione, in una giornata in cui avranno luogo una serie di importanti work-shop sul giornalismo di inchiesta.
Imbavagliati, inoltre, ospiterà tre dei più affermati disegnatori e autori satirici italiani: Stefano Disegni, Fabio Magnasciutti, e Riccardo Marassi che realizzeranno schizzi “in diretta” con un focus sulle tematiche affrontate durante gli incontri.
Prologo di “Imbavagliati” la IV edizione del “Premio Pimentel Fonseca”, dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani il 20 agosto del 1799 a piazza Mercato. Durante la cerimonia, che avrà luogo il 18 settembre alle ore 18 in Sala Di Stefano (PAN), verrà premiata Caroline Muscat giornalista investigativa e attivista maltese. Per la prima volta, verrà inoltre assegnato il Premio “honoris causa” alla reporter spagnola Olga Rodríguez, che interverrà in video.
IL PROGRAMMA

Insulti via social alla giornalista Antonella Napoli. La Fnsi al fianco della collega


I cosiddetti ‘squadristi da tastiera’, quasi tutti nascosti dietro il cappuccio dell’anonimato, hanno ricoperto di insulti la giornalista Antonella Napoli, dirigente dell’associazione Articolo 21, ‘rea’ di aver scritto in difesa della Costituzione antifascista e antirazzista.
Per loro sfortuna hanno lasciato qualche traccia e domattina saranno denunciati alla polizia postale.
La Federazione nazionale della Stampa italiana condivide la denuncia e fornirà ogni supporto, anche di tipo legale, ad Antonella Napoli e Articolo 21 per tutte le ulteriori iniziative che decideranno di intraprendere.

Divieto per le aziende statali di fare pubblicità sui giornali, Fnsi: «Di Maio vuole il pensiero unico»


 
«L’ennesimo editto del vicepremier Luigi Di Maio contro i giornali conferma l’avversione del governo e delle forze politiche che lo sostengono ai principi della democrazia rappresentativa, di cui la libertà di espressione e il pluralismo dell’informazione sono pilastri essenziali. Annunciare il divieto per le aziende statali di fare inserzioni pubblicitarie sui giornali non è soltanto una minaccia a quelle testate che si sforzano di informare i cittadini e di alimentare dibattiti e la circolazione delle idee, ma fornisce l’esatta rappresentazione dell’idea che il vicepremier e i suoi sodali hanno della democrazia».
Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, rispondono così alle ultime dichiarazioni rilasciate dal capo politico del Movimento 5 stelle.
«Si illude, Di Maio – proseguono i vertici della Fnsi – se, attraverso la minaccia di togliere ai giornali fonti di sostentamento, pensa di introdurre in Italia un modello di informazione guidato da un pensiero unico, magari veicolato dalla rete i cui utenti non sono assimilabili al pubblico che attraverso la lettura dei giornali cerca spunti di riflessione e non di sfogare i propri istinti o di alimentare il rancore. Nella carta stampata, come nell’emittenza pubblica e privata e in tutti i settori dell’informazione italiana, esistono ancora giornalisti con la schiena dritta pronti a fare il loro lavoro nell’interesse dei cittadini ad essere informati e della crescita civile del Paese. Non saranno certo gli editti di qualche federaletto di provincia ad impedire ai giornalisti italiani di compiere ogni giorno il loro dovere».