Archivio mensile:Ottobre 2017

Nuove minacce a Marilena Natale, solidarietà di Fnsi e Sugc

Marilena Natale


Federazione nazionale della stampa italiana e Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono solidarietà alla collega Marilena Natale che, il giorno dopo aver abbandonato una manifestazione per la presenza di una ex camorrista mai pentita, ha ricevuto pesanti insulti sui social network dalla figlia della stessa camorrista. La collega Natale, già costretta a vivere sotto scorta per le minacce ricevute dalla camorra, ha il sostegno del sindacato dei giornalisti, che sarà al suo fianco anche nelle eventuali azioni che vorrà intraprendere in tutte le sedi, compresa quella giudiziaria.

La Città di Salerno, i giornalisti proclamano tre giorni di sciopero

il comunicato del cdr de “la Città”
L’assemblea dei redattori de “la Città” ha proclamato tre giorni di sciopero (a partire da oggi, 27 ottobre) dopo la decisione dell’azienda di rispondere con la disdetta del tavolo sindacale sugli ammortizzatori sociali alla giornata di sciopero indetta per la condotta antisindacale della stessa. L’azienda, infatti, non ha comunicato (in violazione della normativa) né il mutamento della composizione societaria né la cessione della testata ad altra società totalmente partecipata da una fiduciaria e quindi con proprietà schermata. Al momento i giornalisti non sono a conoscenza di chi sia il reale proprietario della testata, né hanno ricevuto risposta in tal senso al tavolo congiunto tenutosi alla presenza del comitato di redazione e delle organizzazioni sindacali regionali e nazionali.
In considerazione della gravità delle condotte aziendali, e dell’assoluta mancanza di risposte, i giornalisti chiedono che a sollecitare la trasparenza nella gestione societaria siano anche i vertici di Confindustria, in particolare il presidente nazionale Vincenzo Boccia, e i vertici di Finegil, che meno di un anno fa hanno ceduto la testata “la Città” a Edizioni salernitane srl sostenendone e garantendone l’affidabilità. A Finegil i giornalisti chiedono inoltre di verificare se siano stati violati gli accordi tra Finegil stessa ed Edizioni Salernitane srl; in particolare chiedono di chiarire se la cessione della testata da Edizioni Salernitane srl a un’altra società (cessione formalizzata lo scorso giugno) e la modifica della compagine sociale di Edizioni Salernitane srl (avvenuta lo scorso agosto) erano possibili prima che fosse intercorso un anno dalla cessione del ramo d’azienda “la Città” da parte di Finegil. Sulla trasparenza e legittimità delle procedure adottate da Edizioni salernitane srl si chiede inoltre una verifica da parte dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
 
il precedente comunicato

La Città in sciopero, il Sugc vicino ai colleghi

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania è vicino ai colleghi de “la Città” di Salerno che hanno proclamato lo sciopero. La decisione è arrivata dopo una consultazione sindacale per discutere dello stato di crisi e di eventuali ammortizzatori sociali. Durante il confronto è emerso che la proprietà della società è cambiata da mesi e i nuovi assetti societari non sono stati tempestivamente comunicati al sindacato così come prevede il contratto di lavoro. Grave e preoccupante la condotta antisindacale dell’azienda che è stata invitata più volte alla chiarezza e alla trasparenza.
il comunicato dell’assemblea dei redattori
L’assemblea dei redattori de “la Città”, riunitasi in data odierna, ha deciso di proclamare ad horas una giornata di sciopero dopo avere scoperto autonomamente che la testata è stata ceduta dalla Edizioni Salernitane srl a un’altra società di proprietà “schermata”. Quest’ultima ha, poi, dato in fitto la stessa testata sempre alla Edizioni Salernitane srl, che nel frattempo ha cambiato composizione societaria. Pertanto il giornale non sarà in edicola domani, venerdì 27 ottobre.
Tutto ciò è avvenuto senza che fosse data dall’azienda alcuna comunicazione, così come previsto dalla legge, al comitato di redazione e ai dipendenti, nemmeno in concomitanza con la richiesta di ricorrere ad ammortizzatori sociali. L’assemblea ha anche proclamato lo stato di agitazione e affidato al Cdr un pacchetto di cinque giorni sciopero.

Il napoletano Carlo Verna presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti

Carlo Verna


Carlo Verna è il nuovo presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. È stato eletto, al primo turno, nel corso della riunione di insediamento del nuovo Consiglio dopo la tornata elettorale dei primi di ottobre, ottenendo 46 voti su 59 votanti, «andando ben oltre – recita una nota pubblicata sul sito web dell’Odg – la maggioranza qualificata dei tre quinti richiesta».
Al neoeletto presidente e al nuovo gruppo dirigente del Cnog, la Federazione nazionale della stampa italiana augura buon lavoro, «con l’auspicio – scrivono il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – che con la loro elezione si possa finalmente lavorare in spirito di condivisione con gli altri enti della categoria per affrontare in nodi cruciali della professione».
«Un napoletano presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Carlo Verna è stato eletto alla prima votazione con 46 preferenze su 59. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania, che ha sostenuto alle ultime elezioni la lista “Giornalisti per la riforma”, rappresentata in Campania da Carlo Verna e Antonio Sasso, esprime soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto – afferma in una nota il Sindacato dei giornalisti campani – Con l’elezione di Verna diventano obiettivi concreti la necessaria riforma dell’Ordine, soprattutto per quanto attiene all’accesso alla professione, la difesa dell’articolo 21 della Costituzione e il coordinamento degli enti, necessario per rendere la categoria più forte e tutelata. Al neopresidente e ad Antonio Sasso gli auguri di buon lavoro del direttivo e dei consiglieri nazionali del SUGC».
Nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio nazionale sono stati eletti anche la vicepresidente, la toscana Elisabetta Cosci (prima donna a rivestire questa carica); il nuovo segretario, il romano Guido D’Ubaldo; mentre Nicola Marini è stato eletto per la quarta volta tesoriere.
LE REAZIONI
A Carlo Verna e a tutta la sua squadra «in bocca al lupo e buon lavoro» anche dall’Esecutivo dell’Usigrai: «Da oggi la riforma dell’Ordine dei giornalisti diventa una possibilità concreta», scrivono i rappresentanti dei giornalisti Rai esprimendo «soddisfazione e orgoglio» per l’elezione.
«Un convinto riformatore – prosegue l’Usigrai – che rende oggi possibile la via unica di accesso alla professione, il rinnovamento di un Ente ancora troppo ingessato, l’istituzione del giurì per la correttezza dell’informazione. In un clima di ritrovata sintonia e coordinamento con tutti gli altri Enti di categoria, a partire dalla Fnsi».
LA SCHEDA
Carlo Verna, 59 anni, napoletano in forza al Tg Campania della Rai nonché voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto” e del nuoto, dopo la laurea con lode in giurisprudenza all’Università Federico II nel 1981, ha vinto, nello stesso anno, il concorso per una borsa di studio in Rai, dove è stato definitivamente assunto nel 1986 ai servizi giornalistici, dopo esperienze anche come programmista-regista.
Giornalista pubblicista dal 1977 e professionista dal 1987, è stato iscritto anche all’albo degli avvocati e dei procuratori legali di Napoli. È stato segretario dell’Usigrai dal 2006 al 2012 e vicedirettore della Tgr Rai per poco più di un anno e mezzo fino ad agosto 2015.
Tra i riconoscimenti ottenuti, nel 2012 il premio Coni-Ussi come miglior giornalista radiofonico dell’anno e, nel 2013, la targa Provenzali dell’Unione nazionale cronisti.

#EndImpunity, l'ambasciatrice maltese al presidio per Daphne Caruana Galizia: «Nessuna impunità»

 

 
«È inaccettabile che in Paese membro dell’Ue una reporter venga uccisa per via del suo lavoro e i suoi carnefici restino impuniti», ha ribadito il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. Consegnato al presidente del Senato Pietro Grasso l’appello dei giornalisti italiani che chiedono verità per Daphne.
«Sono qui per testimoniare che anche il governo maltese vuole che venga fatta giustizia sulla morte di Daphne Caruana Galizia». La conferma arriva dall’ambasciatrice maltese a Roma, Vanessa Frazier, che ha voluto prendere parte al presidio organizzato da Federazione della Stampa, Articolo21, Amnesty International Italia e altre associazione nei pressi dell’ambasciata.
«Garantisco l’impegno diplomatico affinché si conosca tutta la verità sulla morte di Daphne. Non ci sarà impunità per nessuno», ha ribadito l’ambasciatrice.
«Non è accettabile che in Paese membro dell’Unione europea una reporter venga uccisa per via del suo lavoro e i suoi carnefici restino impuniti. Chiediamo verità e giustizia per Daphne e chiediamo che le istituzioni europee e nazionali facciano tutto il possibile perché si faccia luce sul suo barbaro assassinio», ha esordito il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
All’iniziativa, organizzata insieme con Articolo21 e Amnesty International Italia, erano presenti – fra gli altri – anche l’Ordine dei giornalisti del Lazio, l’Usigrai, l’Ungp, i giornalisti della rete No Bavaglio, l’Associazione Amici di Roberto Morrione.
Oltre ad Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21, e Riccardo Noury, per Amnesty International Italia, sono intervenuti anche il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, la presidente dell’Odg Lazio, Paola Spadari, il giornalista egiziano, Maaty El Sandoubi e Giovanni Tizian, dell’Espresso.
«I giornalisti scomodi vengono messi a tacere perché il malaffare ha paura della stampa libera. Nel caso di Daphne hanno preso la sua vita. In Italia chi vuole mettere il bavaglio all’informazione lo fa con le minacce, le intimidazioni o con le querele temerarie. È necessario che il giornalismo venga tutelato da tutte queste forme di violenza», ha detto Tizian.
«Un Paese in cui la stampa non è libera è un Paese in cui la democrazia è in pericolo. Perché il ruolo della stampa è essenziale per illuminare le periferie del malaffare e della corruzione. Senza una stampa realmente libera, la criminalità prospera», ha ricordato infine Raffaele Lorusso.
Nella seconda parte della mattinata, il segretario della Fnsi ha consegnato l’appello per chiedere giustizia per Daphne Caruana Galizia al presidente del Senato Pietro Grasso, in visita nella sede del sindacato dei giornalisti in occasione della presentazione del terzo forum “A mano disarmata”.

INPGI2 / NUOVE TUTELE IN ARRIVO SU MATERNITA’ E DISOCCUPAZIONE


 
Al fine di allargare le tutele della maternita’ e i congedi parentali anche ai giornalisti liberi professionisti, il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi (il cosiddetto “Inpgi 2”) ha introdotto una specifica prestazione in caso di maternita’ a rischio – consistente nel pagamento di un’ulteriore mensilita’ della relativa indennita’ – e la previsione del pagamento dell’indennita’ di paternita’ in caso di assenza o impedimento della madre. Le due misure sono poste a carico della gestione di maternita’ e, quindi, finanziata con il contributo versato annualmente dagli iscritti. Inoltre, e’ stato esteso al trattamento di maternita’ in favore delle giornaliste titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa il principio di automatismo delle prestazioni, per effetto del quale la prestazione viene erogata anche in presenza della sola denuncia del rapporto lavorativo, ancorche’ il committente non abbia successivamente provveduto al versamento della relativa contribuzione dovuta.
Sempre per l’ampia platea dei giornalisti co.co.co. il Comitato ha deliberato l’introduzione di un trattamento di disoccupazione (Dis Coll) per i giornalisti con contratti di collaborazione, a progetto, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata dell’Inpgi, non pensionati e privi di partita IVA, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
La prestazione consistera’ in una indennita’ commisurata al 75% dell’importo del reddito medio mensile conseguito nel periodo dal primo gennaio dell’anno antecedente a quello della cessazione del rapporto fino al momento stesso della cessazione. Se tale reddito mensile medio e’ superiore a circa 1.200 euro, spetta un ulteriore 25% della parte eccedente detto limite. L’importo massimo della prestazione e’, comunque, fissato a circa 1.300 euro mensili. L’indennita’ e’ corrisposta fino ad un massimo di sei mesi e si riduce del 3 per cento ogni mese a decorrere dal quarto mese di fruizione.
Sia il provvedimento sulla maternita’ che il trattamento di disoccupazione per i co.co.co., insieme all’intero pacchetto di riforme previdenziali e di welfare per i giornalisti INPGI2 sono stati trasmessi ai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) per l’approvazione definitiva.

Insulti di De Luca a Rainews24, la replica: «Sulla malasanità vedremo chi racconta palle»

Vincenzo De Luca

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca non sfugge ai mali di certa politica: appare più impegnato a imbavagliare l’informazione, che a governare l’amministrazione e ad evitare il ripetersi i casi di malasanità. Ma gli insulti non ci fermeranno: continueremo a fare il nostro lavoro nell’esclusivo interesse dei cittadini. Poi vedremo chi racconta palle: se noi o il governatore.
Cdr Rainews24
Esecutivo Usigrai
Sindacato unitario giornalisti Campania
 
ecco le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca

“Sono soddisfatto di questa legge perché la non definizione delle responsabilità dei medici era dovuta alle incertezze e gli errori: le campagne mediatiche sono una croce per tutti, l’elemento della razionalità è cancellato. Il dibattito pubblico viene orientato da chi deve vendere due giornali o fare uno scoop: veniamo da mesi dove una formica per l’ospedale San Paolo diventa notizia di prima pagina. C’era una goccia di glucosio che l’aveva attirata alle 6 di mattina. Era stato trovato un cadavere abbandonato davanti ad un bagno al Cardarelli, chiamai chiedendo: vi siete trasformati in obitorio generale? Era un malato ricoverato d’urgenza in condizioni disperate, fu appoggiato per essere ricomposto e portarlo in obitorio. Non è passato uno di lì con il cellulare? La relazione dei Noe ha chiarito che era tutto regolare. Ma Rainews24, che si chiama cosi perché diffonde palle per 24 ore di fila, ha rilanciato per 24 ore la notizia di un cadavere abbandonato”. Così il governatore Vincenzo De Luca durante un convegno sulla legge Gelli.

Parità di genere, un manifesto per i giornalisti


Care colleghe e cari colleghi,
vi allego il “MANIFESTO di VENEZIA” ovvero il “MANIFESTO delle giornaliste e dei giornalisti per il rispetto e la parità di genere nell’informazione”, varato dalla Commissione pari opportunità della Fnsi e al quale ha subito aderito il Sindacato unitario giornalisti della Campania.
Il manifesto con tutte le adesioni raccolte, sarà presentato a Venezia il 25 novembre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Rispetto della deontologia, no al sensazionalismo, a cronache morbose, a divulgare i dettagli della violenza, no all’uso di termini fuorvianti come “amore”, “raptus”, “gelosia” per crimini dettati dalla volontà di possesso e annientamento; no alle strumentalizzazioni con la distinzione di “violenze di serie A e di serie B” in relazione a chi sia la vittima è chi il carnefice. Questi alcuni degli impegni che assumono i firmatari del Manifesto, su cui da oggi si avvia una campagna di sensibilizzazione e raccolta di firme.
Per aderire basta inviare una mail a cpofnsi@gmail.com entro il 30 ottobre.
Cristina Liguori
presidente Commissione Pari Opportunità del SUGC
LEGGI IL MANIFESTO

I MINISTERI APPROVANO ANCHE LE ULTIME MISURE DELLA RIFORMA INPGI: POSSIBILE RISCATTARE IL PRATICANTATO PRESSO LE SCUOLE DI GIORNALISMO


 
Con l’approvazione, da parte dei Ministeri vigilanti, delle residue misure sulle quali erano stati richiesti ulteriori approfondimenti, giunge a compimento il percorso di riforma del sistema previdenziale dell’INPGI.
Con atto n. 35/2017, infatti, il Consiglio di Amministrazione dell’INPGI aveva recepito le ultime osservazioni formulate con le note ministeriali del 20 febbraio 2017 e del 4 maggio 2017, con le quali era stata approvata parzialmente la Riforma deliberata nel 2016.
I Ministeri vigilanti, con nota del 17/10/2017, hanno espresso in proposito il loro parere favorevole.
In dettaglio, queste le misure approvate:
FACOLTA’ DI  RISCATTO DEL PRATICANTATO
E’ stata approvata l’integrazione all’art. 20 del Regolamento, che consente il riscatto dei periodi di iscrizione al Registro dei praticanti tenuto dall’Ordine dei Giornalisti, purché il periodo  interessato risulti privo di qualsiasi copertura assicurativa all’INPGI e/o in altra forma di previdenza obbligatoria, quale ad esempio il periodo di praticantato svolto nelle “scuole di giornalismo”.
E’ stato, infine, definito il testo dell’art. 21 del Regolamento, che disciplina la facolta’ di riscatto del periodo di praticantato coperto da contribuzione presso altre Gestioni previdenziali. Al riguardo, i Ministeri vigilanti – pur raccomandando un costante monitoraggio delle entrate e delle relative uscite – hanno confermato la riduzione dell’onere del riscatto al 50% della riserva matematica; riduzione operata a fronte della decurtazione della futura pensione di una quota pari a quella erogata dall’altro ente/gestione per effetto dei medesimi periodi contributivi oggetto di riscatto.
DETERMINAZIONE DELLA MISURA DELL’ONERE DEI RISCATTI
E’ stata approvata l’integrazione all’art. 19 del Regolamento, che – richiamando l’applicazione delle disposizioni di cui al D.lgs 184/97 – disciplina il sistema di calcolo dei riscatti riferiti a periodi assicurativi ricadenti nell’ambito del sistema contributivo, cioe’ periodi contributivi successivi al 1° gennaio 2017.
PENSIONI DI ANZIANITA’
I Ministeri vigilanti hanno approvato l’eliminazione dall’art. 4 del Regolamento del riferimento alle riduzioni percentuali previste dall’art.10 del D.L. 201/2011 (cosiddetta Riforma Fornero), inizialmente recepite dall’INPGI. Tale eliminazione costituisce un intervento di raccordo tecnico-formale del testo Regolamento resosi necessario in seguito all’abrogazione – ad opera del Legislatore – della norma richiamata, intervenuta durante l’iter di approvazione della Riforma da parte dei Ministeri vigilanti.

Convenzione con Trenitalia, 30% in meno sull'alta velocità Napoli-Roma


Il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha stipulato una convenzione con Trenitalia che prevede per gli iscritti le seguenti agevolazioni:

  • 30% in 2 classe sull’alta velocità per la tratta Napoli-Roma
  • 10% in 1 classe e per il livello di servizio Business/Executive e Vagoni Letto
  • 5% in 2 classe e per i livelli di servizio Premium /Standard e Cuccette

I biglietti potranno essere acquistati presso la sede del SUGC e anche online