Archivio mensile:Gennaio 2017

SUGC, Marzio Di Mezza nominato segretario provinciale di Benevento

Marzio Di Mezza


Il consiglio direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania ha nominato il collega Marzio Di Mezza segretario provinciale di Benevento. Di Mezza, 47 anni, revisore dei conti dell’Ordine dei giornalisti della Campania, ha lavorato per giornali e tv, conosce bene il suo territorio dove negli ultimi anni, con la scomparsa di storiche testate dalle edicole, l’editoria sta vivendo una crisi profonda. Siamo certi che Marzio saprà interpretare il suo ruolo nel migliore dei modi e nel solco di quanto già avviato dal compianto Benigno Blasi, che con grande impegno e coraggio si è speso nella ricostruzione del nostro sindacato.

La crociata del Movimento 5 Stelle contro i giornalisti, la Fnsi: «Di Battista istiga a delinquere»

«La crociata del Movimento 5 Stelle contro la libertà di stampa e i giornalisti sfiora ormai l’istigazione a delinquere. Il video con il quale l’onorevole Alessandro Di Battista arringa gli ambulanti, invitandoli a prendersela con i giornalisti, va oltre qualsiasi forma di libera manifestazione del pensiero e rispolvera un inaccettabile e pericoloso squadrismo verbale». Il segretario generale e il presidente della Fnsi rispondono così all’ultimo, ennesimo attacco dei grillini ai media.
«L’onorevole Di Battista e coloro che la pensano come lui – osservano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – si mettano l’anima in pace: la libertà di espressione è un pilastro insostituibile della democrazia e non sarà l’allergia di Beppe Grillo e dei suoi seguaci a qualsiasi forma di pensiero critico a impedire ai giornalisti italiani di fare il loro dovere di informare i cittadini».

Skytg24, i giornalisti proclamano lo sciopero contro il piano dell’azienda. La solidarietà della Fnsi ai colleghi

Giornalisti di Skytg24 in sciopero contro il piano di esuberi e trasferimenti comunicato dall’azienda. «Siamo al fianco dei colleghi e confermiamo l’impegno a mettere a disposizione tutte le risorse della Fnsi per trovare una soluzione alla vicenda», commentano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.

L’assemblea dei giornalisti di Skytg24 ha votato all’unanimità uno sciopero di 24 ore contro il piano di licenziamenti e trasferimenti comunicato dall’azienda.

Piano che «comporterebbe – denunciano i giornalisti – lo sradicamento del nostro telegiornale che dalla prima edizione nel 2003 va in onda da Roma e che, nella capitale, ha costruito la sua credibilità dimostrando di essere un protagonista del panorama informativo italiano».
Al fianco dei colleghi la Federazione nazionale della stampa italiana e le Associazioni regionali di Roma e Milano. «Esprimiamo la nostra solidarietà ai giornalisti – dichiarano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti – e confermiamo l’impegno a mettere a disposizione tutte le risorse della Fnsi per trovare una soluzione alla vicenda. Condividiamo, inoltre, l’iniziativa annunciata dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, di voler convocare un tavolo su questa vertenza».
L’auspichiamo dei vertici del sindacato dei giornalisti è che l’azienda «metta fine al “muro contro muro” e accetti di discutere nel merito per salvaguardare la qualità dell’informazione e tutelare le professionalità e l’occupazione. I licenziamenti – concludono Lorusso e Giulietti – sono inaccettabili, tanto più in un’azienda che non più tardi di qualche mese fa, come è stato anche rilevato in alcune interrogazioni parlamentari, vantava pubblicamente i suoi successi in termini di ascolti e di fatturato».

Fnsi: piani smaltimento ferie arretrate e contratti corretti di sostituzione

In molte aziende si sta procedendo alla definizione di piani per lo smaltimento  delle ferie arretrate,  cosi come previsto dalla norma transitoria dell’art.23 del contratto nazionale di lavoro.
A  seguito delle richieste pervenuteci da alcuni comitati di redazione, dobbiamo precisare che anche nei piani di smaltimento delle ferie arretrate devono essere osservate le disposizioni previste  per le sostituzioni nei casi di ferie ordinarie.
In particolare, si ricorda che i giornalisti assenti per ferie possono essere sostituiti esclusivamente tramite l’assunzione di giornalisti con contratto a termine e con identico  trattamento economico-normativo del giornalista sostituito. In nessun  caso è possibile sostituire  giornalisti  assenti  per  ferie con  praticanti, giornalisti pensionati, co.co.co., freelance o studenti in stage formativi.
Fermo restando che gli stage sono riservati agli allievi (che non hanno status professionale) delle scuole di giornalismo e che hanno carattere esclusivamente formativo, le aziende editoriali sono impegnate a non utilizzare gli stagisti in prestazioni di lavoro. Lo stagista non può svolgere, infatti, alcuna attività lavorativa utilizzabile nella produzione del giornale. Non può altresì essere ammessa qualsiasi forma  di stage che coinvolga  giornalisti,  disoccupati o inoccupati, in quanto gli stessi hanno già conseguito lo status professionale.
Identica valutazione deve essere fatta per quanto riguarda i collaboratori coordinati e continuativi  (co.co.co.) o i giornalisti  con partita IVA, che in nessun caso possono essere utilizzati in prestazioni continuative redazionali.
In altri termini, qualsiasi prestazione lavorativa giornalistica in redazione e di esclusiva competenza di giornalisti con rapporto di lavoro subordinato, ancorché a termine o a tempo parziale.
Si ricorda, inoltre, che ai sensi del punto 8 dell’ all. D (Protocollo di consultazione  sindacale),  del vigente cnlg, nelle aziende editoriali  per le quali e stato dichiarato lo stato di crisi con decreto del Ministero del Lavoro e che abbiano fatto ricorso alia Cigs, e assolutamente vietato “procedere all’effettuazione di stage per borsisti e allievi”. La norma e inderogabile.
I Cdr sono pertanto tenuti a vigilare sui corretto rispetto delle normative sopra richiamate, esercitando i poteri di intervento previsti dall’art. 34 e procedendo, in presenza di violazioni,  a denunciarle tempestivamente  agli ispettorati  provinciali  del lavoro e all’Inpgi, dandone comunicazione alle AA.RR.SS. competenti e a questa Federazione.

Inaugurati gli uffici della Casagit nella sede del Sindacato dei giornalisti


È stata inaugurata la nuova sede della Casagit che sarà attiva da lunedì 23 gennaio presso il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania (al primo piano di via Cappella Vecchia). A tagliare il nastro il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e il presidente della Casagit, Daniele Cerrato. “A distanza di un anno dall’inaugurazione della sede del Sindacato – ha affermato il segretario del Sugc, Claudio Silvestri – apriamo anche gli uffici della Casagit. Un momento importante nella ricostruzione del nostro sindacato in Campania, un sindacato di servizio che deve essere sempre più un riferimento per i colleghi della nostra regione. Colleghi che ci hanno premiato per il lavoro che abbiamo fatto, visto che i nostri iscritti sono aumentati nel 2016 del 40%”. Il segretario Lorusso, dopo aver dato un ampio quadro della situazione in cui versa il settore dell’editoria in Italia, ha messo in evidenza l’esigenza di andare incontro a quella parte della categoria sempre più ampia dei lavoratori autonomi. Il presidente della Casagit Cerrato ha ringraziato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, per aver ospitato gli uffici della Casagit negli ultimi tre anni, quando si era creato un vuoto per la temporanea assenza del sindacato, e con Lorusso ha “battezzato” i nuovi uffici. All’incontro era presente tutto il consiglio direttivo del Sugc, i presidenti dei gruppi di specializzazione e dell’Ungp, i consiglieri nazionali della Fnsi, Gerardo Ausiello e Gianpaolo Necco.

Gli uffici della Casagit nella sede del Sindacato dei giornalisti

 

Domani, giovedì 19 gennaio alle ore 12,00 (dopo la presentazione delle nuove convenzioni della Casagit all’Ordine dei giornalisti), presso la sede del Sindacato dei giornalisti, al primo piano di via Cappella Vecchia, si terrà l’inaugurazione del nuovo ufficio Casagit alla presenza del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e del presidente della Casagit, Daniele Cerrato. I colleghi sono invitati a partecipare. L’ufficio Casagit sarà operativo da lunedì 23 gennaio.
 

La Fnsi parte civile nel processo contro i presunti aggressori di Federica Angeli.

La Federazione nazionale della stampa italiana si costituirà parte civile al fianco della giornalista Federica Angeli nel processo contro gli esponenti del clan Spada di Ostia accusati di aver rivolto minacce di morte alla collega di Repubblica. Domani, alle ore 12, conferenza stampa nella sede della Fnsi.La Federazione nazionale della stampa italiana si costituirà parte civile al fianco della giornalista Federica Angeli nel processo contro gli esponenti del clan Spada di Ostia accusati di aver rivolto minacce di morte alla collega di Repubblica mentre era al lavoro per documentare e denunciare il malaffare nel litorale romano.
La costituzione di parte civile sarà presentata domani, martedì 17 gennaio, alle ore 12, nella sede della Fnsi, nel corso di una conferenza stampa. Saranno presenti, insieme con Federica Angeli, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e i legali della Federazione nazionale della stampa.

Finanza per il sociale, al via la III edizione del premio riservato a giornalisti praticanti e allievi delle scuole di giornalismo


Al via la terza edizione del premio “Finanza per il sociale”, dedicato ai giornalisti praticanti e allievi delle scuole di giornalismo per sostenere il loro impegno nel raccontare l’importanza della cultura finanziaria per il Paese.
L’iniziativa, indetta per il terzo anno da Abi (Associazione Bancaria Italiana), Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf) e Fiaba (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche) e promossa nell’ambito della XIV edizione del FiabaDay – Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, rientra nell’ambito dell’impegno pluriennale del mondo bancario sui temi dell’inclusione finanziaria e sociale.
Il premio, che torna quest’anno rinnovato e rafforzato nella proposta, punta a coinvolgere e a valorizzare l’impegno dei giovani avviati in percorsi di studio giornalistico e interessati a cogliere le sfide del giornalismo economico, in un momento storico in cui l’adeguata informazione e formazione finanziaria costituisce ormai un autentico servizio per lo sviluppo di competenze imprescindibili per il Paese.
L’iniziativa ha l’obiettivo di premiare il migliore articolo o servizio audio/video che abbia affrontato “Il ruolo dell’educazione finanziaria e al risparmio come strumento di inclusione sociale. Sfide e prospettive nell’era digitale” quale tema del concorso.
La partecipazione è gratuita. Possono concorrere i praticanti e gli allievi delle scuole di giornalismo o master riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti, autori di articoli in lingua italiana o di servizi radiotelevisivi sul tema in concorso. Possono concorrere anche elaborati firmati da più autori. Ogni concorrente, o gruppo di concorrenti, potrà partecipare con un solo articolo/servizio, prodotto, pubblicato, trasmesso o diffuso nel periodo compreso tra il 1° settembre 2016 e il 31 maggio 2017.
L’elaborato, insieme alla domanda di partecipazione, dovrà essere spedito per posta all’indirizzo FIABA – Premio “Finanza per il Sociale” Piazzale degli Archivi, 41 00144 Roma o per email indicando come oggetto la dicitura “Premio Finanza per il Sociale II Edizione” a ufficiostampa@fiaba.org entro il 3 luglio 2017.
Tutte le informazioni utili sono disponibili su www.abi.it e www.fiaba.org.

Addio a Peppino Calise, cronista di razza

Giuseppe Calise


Come si fa a raccontare Peppino Calise, scomparso ieri, a chi non è giornalista?

   O fai un elogio “istituzionale” – uomo di potere nell’Ordine dei giornalisti e nel Sindacato – dicendo della sua bravura, del fiuto da capo della Cronaca del Mattino negli anni ruggenti – i formidabili 80 – del quotidiano, quelli  della direzione di Pasquale Nonno quando il giornale vendeva in media 180mila copie al giorno (con punte di 220mila il lunedì dopo le imprese di Maradona) o rischi di scrivere banalità e magari anche qualche “cattiveria” assolutamente fuorviante.
   Non so come lo “dipingeranno” altri colleghi a cui sarà dato l’ingrato compito di farne l’elogio funebre. Io cercherò – sì, cercherò… – di dirvi chi era per me il Peppino che incontravo tutti i giorni e con il quale c’era un grande rispetto reciproco e un’amicizia profonda, sincera, mai però ostentata.
Non sono stato un suo “ragazzo di bottega”, non ho mai lavorato nella redazione Cronaca del Mattino, anzi, seppur più giovane di lui, ero, in un certo senso un “pari grado”. Lui boss della Cronaca, io capo della redazione Esteri.
  E dunque, dovrò prendere in prestito figure mitiche del cinema americano di genere – Jack Lemmon o Walter Matthau –  per raccontare il Capocronista Peppino Calise: franco, diretto, talvolta colorito – troppo “colorito” –  fino al punto che, quando andò via dal giornale, gli dedicammo una prima pagina con la sua frase più celebre, quel “chitebbivo” con il quale apostrofava colleghi e colleghe quando doveva spronarli a osare, indagare, investigare e soprattutto scrivere presto e bene per “chiudere” in tempo le pagine e i pezzi per la prima edizione del giornale. L’epiteto salace, la battuta, l’aspetto  irriverente di ogni notizia era la sua cifra, la sua “frusta” con cui teneva tutti i ragazzi avvinti alla sua filosofia del lavoro e della vita. Gli piaceva di recitare il ruolo di burbero ma si vedeva lontano un miglio che fingeva, perché alla fine tutto era una risata, uno sfottò un modo leggero di far lavorare sodo, duro, incessante la ciurma della Cronaca, quella che batteva tutti sul tempo, che non conosceva riposo e che nel nome di Peppino e del suo esempio, era il motore autorevole e incessante del Mattino. Per Peppino, tutti i suoi “ragazzi” si buttavano nel fuoco del lavoro ogni giorno e lo difesero fino all’ultimo anche quando trame maligne cercarono di offuscarne in modo subdolo e illegale il ruolo.
 C’è una foto, pubblicata sul Mattino on line di oggi, che lo ritrae, proprio all’ingresso del giornale, con un gruppo di giovani colleghi, i “suoi” ragazzi, nel momento in cui “lascia” il giornale da pensionato. Pochi minuti prima aveva ricevuto una standing ovation da tutti. Sembrava impossibile che Peppino “chitebbivo”  potesse andare in pensione. Ecco, io credo che quella foto sia il più bel omaggio al collega, ma soprattutto all’uomo Calise. E non sapremo mai quanto profondo fosse il legame tra la sua ciurma e lui. Riuscire, da capo, a tenere unita una redazione così di frontiera in una città come Napoli, credo che sia la più grande eredità che il Peppino Calise ruvido, irriverente, ma anche scanzonato e sornione, eppur immenso professionista abbia lasciato a noi e a Enzo, suo figlio, che abbracciamo commossi.
Armando Borriello
presidente Sindacato unitario giornalisti Campania

Tribuna stampa chiusa al San Paolo, l'Ussi Campania: disagi per i giornalisti

L’Ussi ha appreso solo questa mattina che la tribuna stampa dello stadio “San Paolo” sarà comschermata-2017-01-04-alle-16-46-53pletamente inutilizzabile a causa dei lavori di ristrutturazione predisposti dal Comune di Napoli per le prossime tre gare interne del Napoli e precisamente: Napoli-Sampdoria del 7 gennaio, Napoli-Spezia (Coppa Italia) del 10 Gennaio e Napoli-Pescara del 15 gennaio. Nonostante le rassicurazioni circa il contenimento dei disagi previsti per i lavori, fornite in sede di incontri tra l’Ussi e la struttura tecnica della Napoli Servizi, viene comunicata ora la decisione di trasferire parte dei banchetti di lavoro nel settore F della Tribuna Posillipo e la totale chiusura del resto della tribuna riservata ai giornalisti. Ciò comporterà una notevole contrazione negli accrediti e un evidente disagio per i colleghi che dovranno lavorare in postazioni di fortuna. In queste ore l’Ussi è in contatto con la SSC Napoli e con la Napoli Servizi per comprendere quali possibili soluzioni adottare per contribuire a ridurre al massimo i disagi patiti dai giornalisti.