Archivio mensile:Agosto 2015

Proiettile al Quotidiano del Sud, solidarietà di Ordine e Sindacato

  
Una busta con un proiettile è stata recapitata al Quotidiano del Sud di Avellino. 
Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) e consiglieri nazionali campani della FNSI esprimono preoccupazione per il vile gesto e invitano la magistratura e le forze dell’ordine a tenere alta l’attenzione su quanto accaduto e a garantire la tutela e la sicurezza dei giornalisti.
“Siamo vicini al direttore Gianni Festa e ai colleghi ogni giorno impegnati in prima linea e con grande professionalità in un territorio difficile – affermano i vertici di Ordine e Sindacato – e siamo certi che non si faranno intimidire. Nessuna minaccia potrà mettere a tacere la stampa libera. Continuare con forza nel lavoro di denuncia sarà la risposta migliore e la barriera a qualsiasi intimidazione. I colleghi devono sapere che non sono soli”.
Una busta con un proiettile è stata recapitata al Quotidiano del Sud di Avellino. Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) e consiglieri nazionali campani della FNSI esprimono preoccupazione per il vile gesto e invitano la magistratura e le forze dell’ordine a tenere alta l’attenzione su quanto accaduto e a garantire la tutela e la sicurezza dei giornalisti.
“Siamo vicini al direttore Gianni Festa e ai colleghi ogni giorno impegnati in prima linea e con grande professionalità in un territorio difficile – affermano i vertici di Ordine e Sindacato – e siamo certi che non si faranno intimidire. Nessuna minaccia potrà mettere a tacere la stampa libera. Continuare con forza nel lavoro di denuncia sarà la risposta migliore e la barriera a qualsiasi intimidazione. I colleghi devono sapere che non sono soli”.

Giornalista minacciato di morte, intervenga la magistratura 

Il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania condanna l’ennesimo episodio di violenza questa volta perpetrato nei confronti del collega Alessio Viscardi della testata Fan Page. È inaccettabile che un giornalista, nell’esercizio della sua attività, venga aggredito, minacciato di morte e indotto al silenzio. A lui e ai suoi colleghi va tutta la solidarietà del Sindacato che plaude allo stesso tempo al suo coraggio nel denunciare l’accaduto. Nel contempo il SUGC invita le autorità competenti a visionare i filmati pubblicati da Fanpage.it per offrire tutte le garanzie possibili al collega Viscardi perché è inaccettabile che chi offre informazione, a rischio della propria incolumità fisica, venga anche abbandonato a se stesso.Il Sindacato, infine, offre il proprio sostegno al giornalista Alessio Viscardi e ai suoi colleghi per eventuali azioni a tutela della loro persona.
ECCO IL SERVIZIO

Al Comune di Angri l'addetto stampa non deve essere un giornalista

Scade oggi il bando per l’assunzione di 9 unità a tempo determinato al Comune di Angri. Tra queste vi è anche un addetto stampa. Ancora una volta il Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) deve rilevare l’illegittimità del bando che ignora totalmente la legge 150 del 2000. Tra i requisiti richiesti, infatti, manca l’iscrizione all’Albo dei giornalisti, mentre è definita precisamente la mansione. È preoccupante la totale assenza di regole nella gestione degli uffici stampa nella pubblica amministrazione in Campania. Il SUGC ha avviato un monitoraggio i cui risultati verranno consegnati alla commissione nazionale. Il sindacato dei giornalisti, intanto, diffida il Comune a portare a termine il bando per quella posizione finché non sarà definito il profilo secondo i criteri di legge.

Bacoli, il sindaco taglia l'addetto stampa: "Se ne occupa il consigliere"

Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione dopo aver annunciato il taglio dell’acquisto dei giornali per la rassegna stampa, 1.800 euro che contribuiranno certamente a risollevare le casse comunali, annuncia di aver tagliato anche i 5mila euro destinati all’addetto stampa. “A coordinare la “Comunicazione Istituzionale” è e sarà il consigliere Mauro Cucco – scrive il primo cittadino – giornalista pubblicista, con delega specifica, e gli uffici municipali addetti all’attività”.Insomma, da un lato dice che la comunicazione è uno spreco, dall’altra che è un’esigenza. È paradossale che una decisione del genere arrivi proprio da un giornalista. Il sindaco genera un pericoloso equivoco. Primo, spaccia l’eliminazione di un posto di lavoro, seppure con un stipendio ridicolo e inadeguato, come un taglio che salverà il Comune. Secondo, afferma che chi ha un ruolo di rappresentanza, i consiglieri comunali, possono anche svolgere mansioni non retribuite nell’Amministrazione comunale. Terzo, afferma che chiunque all’interno degli uffici comunali può svolgere attività giornalistica. È una logica aberrante e fuori da ogni regola. Secondo lo stesso principio il sindaco potrebbe rinunciare anche all’appalto per la nettezza urbana, quello sì oneroso per le casse comunali, e mandare tutti i suoi consiglieri a pulire le strade della città. Quelle di Della Ragione sono scelte demagogiche e populiste che non fanno altro che mortificare una professione le cui regole sono garanzia di libertà e corretta informazione. Il sindacato dei giornalisti (SUGC) e i consiglieri nazionali campani della FNSI invitano il sindaco a rispettare la legge sulla comunicazione nella pubblica amministrazione e a concentrarsi sugli sprechi reali del suo Comune.

Minaccia collega, ispettori del lavoro e denuncia in Procura per editore

Abbiamo denunciato alla Procura e abbiamo chiesto l’intervento degli ispettori del lavoro per un editore che, come tanti in Campania, pensa di poter fare a meno delle regole.
La collega dopo un lungo periodo di lavoro al nero è stata assunta con regolare contratto, ma non solo non le sono stati versati gli stipendi, le è stato chiesto di pagare la quota aziendale di Inpgi e Casagit. Al giusto rifiuto, la giornalista è stata aggredita e cacciata dalla redazione (non licenziata).
Esistono imprenditori (se così si possono chiamare) che nella nostra regione gestiscono aziende editoriali ignorando leggi e contratti. Che ricattano i colleghi con l’odioso spauracchio dell’assenza di alternative. Che terrorizzano i giovani giornalisti con la minaccia che una denuncia nei confronti del datore di lavoro rappresenti un’onta che possa compromettere future assunzioni.
Ai colleghi diciamo che non è così, perché un lavoro senza stipendio non è un lavoro, e un imprenditore che strozza i colleghi non è un imprenditore.
Per troppi anni questi sedicenti editori hanno potuto fare i loro comodi. È inaccettabile. Questo sistema delinquenziale va disarticolato. Il Sindacato unitario dei giornalisti campani (SUGC) seguirà e sosterrà in ogni passo la collega che ha deciso di non piegarsi al ricatto. E vigilerà e denuncerà i soprusi. La ricreazione è finita.