Archivio mensile:Maggio 2015

Esposito: Regione aperta, open data gestiti dai giornalisti

Marco Esposito con il segretario Armando Borriello

Marco Esposito con il segretario Armando Borriello

Il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania ha incontrato ieri Marco Esposito, candidato presidente alla Regione Campania per il Movimento MO. A Esposito il segretario Armando Borriello e il vice segeretario vicario Claudio Silvestri hanno illustrato i due pilastri dell’azione del sindacato per allargare la platea dei giornalisti contrattualizzati: l’applicazione della legge 150 sugli uffici stampa negli enti pubblici (Regione, Comuni, aziende partecipate, ecc.) attraverso la regolarizzazione delle posizioni già in essere ma spesso dequalificate e la creazione di nuove posizioni riservate ai giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti all’Ordine; il varo di una legge sistemica a sostegno dell’informazione e dell’editoria che favorisca la creazione di posti di lavoro regolari in tv e radio locali, testate on line, blog, cooperative di giornalisti.

Marco Esposito, che è giornalista professionista e già responsabile delle pagine di Economia del Mattino, si è detto fortemente interessato e pronto ad appoggiare le proposte del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, di cui fa parte, aggiungendo che leggi regionali vanno coniugate e collegate in un più vasto rapporto con la normativa nazionale affinché le figure specialistiche possano essere davvero protagoniste di un’informazione libera e trasparente, al servizio non solo degli enti ma anche dei cittadini. Esposito ha proposto che la Campania diventi capofila di una campagna per la definitiva affermazione del principio della libertà dei cittadini di essere informati, sul modello di quanto avviene anche in altri paesi come gli Stati Uniti con il “Foia” (Freedom of information act) che obbliga gli enti pubblici a rispondere e pubblicare tutti gli atti pubblici su richiesta di ogni cittadino. Esposito ha sottolineato anche che gli open data da soli non hanno alcun senso senza il filtro di qualcuno che li renda leggibili. In questo ruolo di mediazione un ruolo primario lo devono avere i giornalisti della pubblica amministrazione.

Il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania ha accolto la proposta del candidato presidente Marco Esposito del MO, assicurando che si renderà promotore della legge sulla trasparenza degli atti pubblici in Campania.

De Luca: sì ad una legge sull'editoria per la Campania

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Il segretario vicario Claudio Silvestri con Vincenzo De Luca


Il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) ha incontrato il candidato alla presidenza della Regione Campania Vincenzo De Luca  al quale ha illustrato le difficoltà che sta attraversando l’editoria in un territorio difficile come la Campania. Il Sugc prende atto della volontà del candidato di mettere mano alla regolarizzazione del lavoro degli uffici stampa nella Regione con una legge che metta ordine in tutto il settore della pubblica amministrazione in Campania. È stata accolta anche la proposta di una legge, sul modello di quella già approvata in Veneto, per aiuti non solo alle aziende editoriali che assumono, ma anche ai lavoratori autonomi. Infine, De Luca ha condiviso con il Sugc l’esigenza di vigilare sui fondi strutturali dell’Unione Europea, affinché le risorse che ogni progetto prevede per la comunicazione siano effettivamente destinate a quest’uso, con contratti che garantiscano la dignità dei lavoratori.

Convocata l'assemblea per il lavoro autonomo

L’ASSEMBLEA È POSTICIPATA ALLE ORE 16
L’Assemblea regionale del lavoro autonomo è convocata il giorno 9 giugno alle 16.00, presso la sala riunioni dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, in via Cappella vecchia 8, Napoli con all’ordine del giorno: 1. elezione componenti Commissione regionale lavoro autonomo, elezione di 2 componenti dell’Assemblea nazionale lavoro autonomo e di un componente della Commissione nazionale lavoro autonomo. 2. Varie ed eventuali
L’Assemblea, dopo un dibattito aperto al contributo dei giornalisti che rientrano nella sfera del lavoro autonomo (freelance, collaboratori, titolari di partite Iva, Co.co.co., cessione del diritto d’autore e altri contratti atipici), procederà all’elezione dei candidati.
Ricordiamo che fanno parte dell’Assemblea regionale e godono di elettorato attivo e passivo i giornalisti regolarmente iscritti al Sindacato campano e alla Gestione separata dell’INPGI, che percepiscano esclusivamente redditi da lavoro autonomo che abbiano versato il contributo soggettivo sul reddito dichiarato e che non usufruiscano del sussidio di disoccupazione dell’Inpgi né di trattamento pensionistico.
regolamento FNSI
regolamento SUGC

per info: lavoroautonomo@sindacatogiornalisti.it

Calcio Napoli, le domande non si concordano

Napoli, il grande giorno della presentazione di BenitezIl Sindacato unitario giornalisti della Campania ritiene offensivo e inaccettabile il comunicato stampa diffuso dalla Società sportiva del Calcio Napoli in cui si avvertono i colleghi  che «non saranno accettate domande relative al futuro dell’allenatore». Ricordiamo che nessuno può decidere cosa si deve scrivere sui giornali, tantomeno la Società sportiva calcio Napoli. Quello di fare domande è il mestiere dei giornalisti e nessuno può stabilire cosa si debba chiedere durante una conferenza stampa. Poi, ognuno – nel caso specifico il sig. Benitez – è libero di rispondere o non rispondere, secondo la propria responsabilità e sensibilità. E ricordiamo anche che esiste una modalità di cortesia come il “no comment, per favore” largamente utilizzata a livello internazionale anche da Fifa e Uefa. È inaccettabile, quindi, il comportamento dei colleghi dell’ufficio stampa che invitiamo ad attenersi a quanto previsto dalle carte deontologiche e dalle leggi che regolano il lavoro giornalistico.
 

Uffici stampa, notizie false su accordi con la Regione

Il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, in merito a notizie di una presunta bozza di accordo con Regione (Giunta e Consiglio), Anci e Ordine dei Giornalisti per una normativa sugli uffici stampa di enti pubblici, partite dall’ufficio stampa della Giunta della Regione Campania, precisa:
1) Non esiste nessun accordo né con la Regione Campania, né con l’Anci nè con l’Ordine dei Giornalisti per protocolli che riguardino il riassetto e la normalizzazione degli uffici stampa pubblici e/o di enti partecipati.
2) Uno studio tutto interno del Sugc per una normativa sugli uffici stampa, avviato più quattro mesi fa e non ancora definito né portato all’esame del Consiglio direttivo per l’approvazione, esiste ed è ancora in eleborazione. Ma tutto è ancora da discutere soprattutto con le varie categorie di colleghi interessati.
3) Il Sindacato ritiene indispensabile un assetto normativo degli uffici stampa secondo le linee della legge 150 e va nella direzione di creare e/o regolarizzare posti di lavoro mettendo fine a una giungla nella quale i colleghi – soprattutto precari e collaboratori – vengono sfruttati e sottopagati.
4) Il Sugc ritiene strumentali e assurde le accuse di accordi ufficiali e/o sottobanco con la istituzione della Regione Campania, soprattutto in clima pre-elettorale, e si domanda a chi giova creare false notizie. Nel contempo, però, il Sindacato ritiene suo dovere studiare e avviare soluzioni per creare nuovi posti di lavoro e crede che i colleghi disoccupati o precari certamente approvino tale linea.
5) Appena lo studio sul riassetto degli uffici stampa sarà pronto, portato all’esame del Consiglio direttivo e approvato, si avvieranno contatti con l’Ordine dei giornalisti della Campania, con la Regione Campania e con l’Anci per aprire tavoli di trattativa e arrivare a protocolli d’intesa. Il Sindacato giornalisti della Campania riterrà utile ogni proposta e suggerimento da ogni parte provengano, soprattutto da Movimenti di colleghi.
6) Il Sugc diffida, infine, qualsiasi soggetto pubblico e privato dall’usare strumentalmente notizie palesemente infondate e false e tutelerà in qualsiasi sede la sua integrità e buona fede.

"Camorra giornalistica", Attanasio attacca la libertà di stampa #iostoconiurillo

Vincenzo Iurillo

Vincenzo Iurillo


Chi cerca di screditare il lavoro dei colleghi, dovrebbe capire che quella che lui chiama “camorra giornalistica” si chiama diritto di cronaca. Se il consigliere comunale Carmine Attanasio pensa di aver subito un abuso, ha tutti gli strumenti per far valere i propri diritti: la legge è chiara. Viviamo in un Paese in cui la libertà di stampa si paga ancora a caro prezzo. Ma chi vuole rappresentare i cittadini deve dare conto della propria storia e non può pensare di ricostituirsi una verginità ogni volta che si presenta alle elezioni. Il consigliere non può decidere cosa si deve scrivere sui giornali. Il procedere con il metodo dell’insulto e dell’offesa dai toni intimidiatori è intollerabile, il sindacato dei giornalisti è vicino al collega Vincenzo Iurillo contro ogni tentativo di prevaricazione e a tutela della libertà di stampa. Inqualificabili oltre che offensive sono, infine, le considerazioni che emergno dal comunicato rivolte al professionista Enzo Iurillo e a oltre il 60% della categoria che quotidianamente garantisce un diritto costituzionalmente sancito.I precari a cui si fa riferimoento sono innanzitutto dei giornalisti, che fanno il loro lavoro mantenendo la schiena dritta.

Caldoro e De Luca rispettino i giornalisti

“Se i due maggiori candidati alla presidenza della Regione Campania – Stefano Caldoro per il centrodestra e Vincenzo De Luca per il centrosinistra – hanno una così bassa considerazione dei giornalisti che seguono la loro campagna elettorale, evidenziata da frasi sprezzanti, con attacchi diretti e fuorionda volgari, c’è da essere molto preoccupati per il futuro dei rapporti tra le istituzioni regionali e la stampa in Campania”. Così ha commentato il segretario del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, Armando Borriello, la gaffe a microfoni aperti del presidente Caldoro nel corso di una conferenza stampa che ha bollato come “giornalismo di m…” alcuni interventi dei colleghi.
Borriello richiama De Luca, che nei giorni scorsi ha attaccato i giornalisti del Mattino, e il presidente uscente Caldoro a un contegno rispettoso ed educato nei confronti dei colleghi che in queste settimane stanno svolgendo il loro lavoro, garantendo una informazione corretta e precisa. “E’ particolarmente spiacevole – sottolinea Borriello – la gaffe del presidente Caldoro perché, da giornalista, dovrebbe avere una maggiore consapevolezza dell’importanza del ruolo dell’informazione in una regione come la Campania dove si registrano picchi altissimi di precariato e di disoccupazione”. Il Sindacato, che nei giorni scorsi ha più volte sollecitato un incontro con tutti i candidati presidenti della Campania, rinnova l’invito per conoscere la loro posizione e ottenere un impegno ufficiale affinché in Campania sia data attuazione piena alla legge 150 che regola il lavoro degli addetti stampa nel settore pubblico, finora disattesa nella regione; e venga attivata una legge a favore dell’editoria radiotelevisiva locale, on-line e cartacea sul modello di quanto varato dalla Regione Veneto.

Consiglio Nazionale FNSI, scelti Ausiello e Necco

Il consiglio direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania ha scelto all’unanimità

Gerardo Ausiello

Gerardo Ausiello

i due colleghi che rappresenteranno la Campania nel Consiglio Nazionale della FNSI. Sono il professionista Gerardo Ausiello e il pubblicista Gianpaolo Necco. «La Campania rientra così a tutti gli effetti negli organismi direttivi della Federazione nazionale della stampa italiana – ha commentato il segretario

GianpaoloNecco

Gianpaolo Necco

Armando Borriello – Un altro passo importante, che segue quello dell’affiliazione del 28 aprile scorso, avvenuta dopo 14 mesi in cui la nostra regione non ha avuto una rappresentanza sindacale ufficiale». «Gerardo Ausiello, 33 anni, membro del comitato di redazione de “il Mattino” ha dato, insieme ai suoi colleghi, dimostrazione di grande preparazione e capacità nell’affrontare una vertenza complessa come quella che ha riguardato il più grande giornale del Mezzogiorno d’Italia – dice Borriello – Necco di anni ne ha 75 anni. La sua esperienza e la sua profonda conoscenza degli Statuti e dei Regolamenti saranno certamente un valore aggiunto per i prossimi obiettivi del SUGC».

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, augura buon lavoro al direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania, guidato da Armando Borriello e Claudio Silvestri, che
ha ottenuto l’affiliazione alla Federazione nazionale della stampa, e ai nuovi consiglieri nazionali della Fnsi Gerardo Ausiello per i professionisti e Gianpaolo Necco per i collaboratori, eletti all’unanimità. “Incarichi di grande responsabilità – dichiara Lucarelli – in una fase in cui anche la Campania sta pagando un duro prezzo in termini di posti di lavoro nelle diverse realtà editoriali del nostro territorio”.

Lorusso: licenziato per ordine del boss, no a leggi contro la libertà di stampa

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Enzo Palmesano


“La vicenda di Enzo Palmesano, giornalista del Corriere di Caserta licenziato per ordine di un boss della camorra, così come accertato da una recente sentenza e riferito da Roberto Saviano su Repubblica, dimostra come la criminalità organizzata sia in grado di condizionare l’informazione in Italia”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. “Del resto – osserva Lorusso – il recente declassamento dell’Italia, scesa dal 49esimo al 73esimo posto nella classica mondiale della libertà di stampa redatta da Reporter senza frontiere, è dovuto soprattutto all’aumento esponenziale del numero dei giornalisti minacciati di morte o sotto scorta. Un fenomeno preoccupante, che non riguarda soltanto alcune regioni del Mezzogiorno, dove garantire un’informazione libera e indipendente è spesso difficile, se non impossibile, ma che si sta estendendo in tutto il Paese. Per questo è sempre più necessaria e improcrastinabile un’azione coordinata fra istituzioni, magistratura, forze dell’ordine e opinione pubblica non soltanto per denunciare i tentativi di intimidazione, ma anche per mettere i giornalisti nelle condizioni di lavorare con serenità. La vicenda di Enzo Palmesano, al quale va la solidarietà e la vicinanza del sindacato dei giornalisti, deve inoltre far riflettere quanti, nel mondo politico, proprio in queste settimane mettono a punto proposte di legge volte a limitare la libertà di espressione e il diritto di cronaca. Imbavagliare la stampa nuoce alla democrazia e alla libera circolazione delle idee e delle informazioni di cui la democrazia stessa si nutre e rischia di fare il gioco di chi da una stampa meno libera e condizionata potrebbe trarre giovamento per far prosperare attività non sempre lecite”.

Gianni Molinari presidente dei probiviri della FNSI

Il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania saluta con grande soddisfazione la nomina del collega Gianni Molinari a presidente del Collegio dei probiviri della Federazione nazionale della stampa italiana.

Gianni Molinari

Gianni Molinari


Molinari, che da anni svolge il suo lavoro ne “Il Mattino” di Napoli con incarichi di grande responsabilità,  è attualmente vice capo cronista del maggiore quotidiano del Sud. Di origine lucana – in passato è stato Presidente dell’Assostampa della Basilicata e ha svolto numerosi incarichi,  tra cui componente della Giunta Esecutiva della FNSI.  – Gianni Molinari è ormai napoletano di adozione e a lui sono riconosciute doti di grande sensibilità, di equilibrio e di integrità morale.

“Con Molinari, il Collegio dei probiviri della Fnsi si conferma organo di alto profilo – ha commentato Armando Borriello,  segretario del Sindacato campano – e sono orgoglioso di essergli amico e collega”.
La nomina di Molinari si inserisce nel progetto di rinnovamento della Federazione avviato dal nuovo segretario generale Raffaele Lorusso e dal presidente Santo Della Volpe.

“Assicuro sin d’ora a Gianni Molinari la massima collaborazione nello svolgimento del suo delicato ruolo. Nel Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, Molinari sarà sempre di casa”, ha concluso il segretario Borriello.