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“Assange libero”, il SUGC consegna la tessera del sindacato per il giornalista incarcerato

Mettere a disposizione dell’Anci l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Napoli, affinché tutti i Comuni italiani possano attivarsi per concedere la cittadinanza onoraria a Julian Assange. È la proposta che parte dal capoluogo campano, dove l’associazione FreeAssange Napoli, in collaborazione con Agorà degli studenti e Link Napoli, ha promosso un dibattito sulla situazione del giornalista e attivista australiano. Dopo la rivelazione di documenti secretati attraverso la rete WikiLeaks, Assange è dal 2019 in un carcere del Regno Unito e su di lui pende una richiesta di estradizione da parte degli Usa, per le accuse di cospirazione e spionaggio. Intervenendo al dibattito, il fondatore di Articolo21 ed ex presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, auspica che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, prenda atto del voto del Consiglio comunale e che tutte le amministrazioni italiane seguano la stessa strada. “Per la Giornata mondiale della cura abbiamo scelto Napoli per ribadire il nostro impegno accanto ad Assange – spiega Giulietti – che rischia l’estradizione e la condanna all’ergastolo per aver rivelato dossier truccati e per aver svolto il lavoro di giornalista. Chiediamo che, dopo Napoli, tutte le città uniscano la propria voce, perché imbavagliare Assange significa imbavagliare e condannare la libertà di stampa, in Italia e nel mondo”. Dopo la decisione dell’Ordine dei Giornalisti, che lo scorso settembre ha iscritto Assange ad honorem, oggi il segretario del Sindacato unitario giornalisti Campania, Claudio Silvestri, ha voluto consegnare idealmente la tessera a Stefania Maurizi, giornalista d’inchiesta, autrice del libro ‘Il potere segreto’, che da anni si occupa di questa vicenda. “Incarcerare Assange significa imbavagliare WikiLeaks, che è stato costretto a sospendere le attività – ha detto Silvestri – Per questo quando si dice che il giornalista è stato arrestato perché è una spia si dice una cosa falsa. Assange è in carcere perché ha fatto sapere al mondo segreti su scandali che non dovevano essere rivelati. Penso sia importante che anche il sindacato europeo e quello internazionale simbolicamente facciano la stessa cosa che oggi stiamo facendo qui a Napoli, perché il messaggio deve essere chiaro: stanno mettendo il bavaglio alla libera informazione calpestando qualsiasi diritto”.

Nel suo intervento, Maurizi rimarca come, “senza informazione, si venga manipolati in ogni modo”. Si dice poi “scettica” che si possa salvare Assange “attraverso la legge e la giustizia, perché contro di lui c’è un potere che non risponde a nessuno. Lo stanno ammazzando piano piano – aggiunge – e il caso non si risolverà con la legge, ma con la pressione dell’opinione pubblica, che deve mobilitarsi e alzare la voce, perché questo è l’unico scudo su cui possono contare Assange e i giornalisti di WikiLeaks”.

Fnsi e Ast alla manifestazione per la scuola e la Costituzione di sabato 4 marzo a Firenze

La Federazione nazionale della Stampa italiana aderisce, insieme con l’Associazione Stampa Toscana, alla manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione in programma sabato 4 marzo, a Firenze, promossa da FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola dopo l’aggressione davanti al liceo Michelangiolo e le inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci. Lo ha annunciato il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, intervenendo in apertura dei lavori del X Congresso di Stampa Romana.

Per il sindacato dei giornalisti «il diritto dei cittadini, di oggi e di domani, ad essere formati e informati è il pilastro della convivenza civile, la base dalla quale partire per avere un’opinione pubblica capace di scegliere perché messa in condizione di conoscere. Per questo – si legge in una nota – saremo in piazza assieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste della toscana e nazionali».

A guidare la delegazione dei giornalisti sarà il presidente dell’Assostampa Toscana, Sandro Bennucci.

XXIX Congresso Fnsi, tutti gli interventi della delegazione del SUGC

Anna Motta e Pino Paciolla

“Chiediamo una scorta mediatica per nostro figlio: abbiamo la necessità di ridare dignità a questo ragazzo morto, ma anche infangato. Noi non abbiamo mai creduto al suicidio. Mario era una persona, non un caso. La verità deve venire fuori”. Così i genitori di Mario Paciolla, il giornalista trovato morto nel suo appartamento di San Vicente del Caguan, in Colombia, il 15 luglio 2020, intervenendo sul palco del Palacongressi di Riccione, in occasione del congresso della Fnsi.

“Troppi sono stati i depistaggi sul suo caso -hanno sottolineato Anna Maria Motta e Giuseppe Paciolla-. L’associazione Articolo21 della Campania ci è stata vicina fin dal primo giorno, ma pochi sono i media nazionali che ne hanno parlato”.

Ricordando l’esistenza di pagine social, petizioni e di un portale per raccogliere segnalazioni anche anonime sulla vicenda (leaks.marioveritas.org), i genitori del giovane giornalista hanno concluso: “La storia di Mario non riguarda solo la sua famiglia e i suoi amici, ma tutta la collettività”.

Claudio Silvestri: “Compito del sindacato è stare dentro la faccenda e sporcarsi le mani”

Il segretario del SUGC, Claudio Silvestri

“Stare dentro la faccenda” e “sporcarsi le mani”: è “questo che deve fare il sindacato dei giornalisti, anche quando sembra che sono fatti che non ci riguardano”. A ribadirlo dal palco del Congresso Fnsi è stato Claudio Silvestri, delegato della Campania, il quale ha colto l’occasione per ripetere: “Continueremo a chiedere verità e giustizia per Mario Paciolla, giornalista, ma anche costruttore di pace. Il nostro dovere è illuminare questa storia, perché i suoi genitori abbiano una risposta alla loro richiesta di verità”.

Silvestri ha poi sottolineato come negli ultimi anni “abbiamo avuto il coraggio di cacciare i signori delle tessere dal sindacato”, “siamo stati nelle aule dei tribunali contro la camorra, accanto a giornalisti minacciati” come Mimmo Rubio, membro della delegazione campana al congresso e “sotto scorta per aver raccontato un comune sciolto per mafia tre volte in dieci anni”.

Non solo: “Abbiamo camminato nelle piazze di spaccio di Arzano” e “davanti alle case dei boss di Casal di Principe”, contribuendo inoltre a far dichiarare “incostituzionale il carcere per i giornalisti” e “fatto condannare editori per comportamento antisindacale”.

“Dovere del sindacato è stare dalla parte dei più deboli -ha concluso Silvestri-, professionisti che raccontano per pochi euro territori in cui la vita quotidiana è un problema serio. Il loro è un lavoro di resistenza civile. Per questo abbiamo bisogno di un sindacato forte e autorevole”.

Valentina Barile: “Il rischio è quello di confondere l’informazione autentica tra le fake news”

Valentina Barile

“Essere attenti a ciò che accade, limitandosi al territorio nazionale, è impossibile: il nostro lavoro è su una terra senza confini”. A dirlo durante il Congresso Fnsi è stata Valentina Barile, delegata della Campania, la quale ha poi ricordato come “in Italia, purtroppo, esistono ancora leggi che non garantiscono l’articolo 21, come ad esempio il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza o le querele bavaglio che interferiscono col dovere di informare e il diritto a essere informati”.

Barile ha inoltre elencato alcuni dati dell’ultimo round-up di Reporter senza Frontiere relativo al 2022: 57 giornalisti uccisi nel mondo (48 un anno prima), 65 trattenuti in ostaggio, 49 scomparsi nel nulla e 533 incarcerati. “La libertà di stampa, nonostante sia un diritto riconosciuto dalle giovani costituzioni sudamericane -ha quindi commentato- è a rischio di estinzione”.

A proposito invece di disinformazione, Barile ha infine spiegato: “In un contesto storico globale in cui le organizzazioni commerciali e i governi cercano di manipolare a tutti i costi le notizie, molti mezzi di comunicazione, specialmente online, abbassano il livello di qualità, con le piattaforme social che fanno da altoparlante compulsivo. Il rischio è quello di confondere l’informazione autentica tra le fake news, ormai in grado di controllare l’opinione pubblica”.

Mimmo Rubio: “Vivo sotto scorta, ma voglio ancora sognare ed essere orgoglioso di questa professione”

Mimmo Rubio

«Sono uno dei 22 colleghi sotto scorta, rappresento tante criticità di categoria, sono un po’ un mix che rappresenta i precari, l’informazione locale, le partite Iva. Ma in tutto questo, voglio ancora sognare per questa professione, voglio ancora pensare che esiste un sindacato che ci difende. Voglio essere orgoglioso di chi rappresento, anche quella parte che si trova in condizione di precarietà, vive sotto scorta, in condizioni difficili. Il sindacato si deve occupare di tutti i colleghi». Mimmo Rubio, giornalista di Arzano vicino Napoli minacciato dalla camorra a più riprese, lancia alla platea del Congresso un appello accorato: «Mi auguro in questi giorni di non dover assistere a un altro congresso della disillusione, non c’è più tempo, serve una svolta, serve credibilità, non servono alibi, nemmeno un’unità farsa, non serve una casta sindacale. Siamo a un punto di non ritorno. Ci vuole un grande bagno di umiltà e autocritica: o si cambia o si è destinati a non avere più futuro. La credibilità, come le idee, camminano con noi persone».

Dice Rubio che è arrivato il momento, «per molti, di fare un passo indietro, serve un rinnovamento dei rappresentanti. Serve un sindacato inclusivo». Per il giornalista campano, le sfide del futuro impongono di guardare oltre, siamo in una «situazione critica». Il sindacato in Campania «sta rinascendo dopo le rovine lasciate da anni di gestione parassitaria, di casta e fallimentari risultati. Oggi il sindacato è in crescita di numeri e di credibilità. Ci si è sforzati a cambiare pelle. Il sindacato cresce in autorevolezza e torna sul campo al fianco dei colleghi senza pregiudizi e distinzioni. Decisivo – conclude – è stato l’apporto di Beppe Giulietti».

Pier Paolo Petino: “Necessario sostenere e promuovere ​​le cooperative editoriali”

Pier Paolo Petino

​​“Un sostegno alle cooperative editoriali, realtà che ci consentono di lavorare, di guardare al futuro abbinando il lavoro alla dignità personale, liberandoci dall’esigenza di confrontarci con editori che hanno come unico obiettivo il profitto, per poi magari venire qua a farci i complimenti perché siamo ancora vivi”. È quello che ha chiesto alla Fnsi il giornalista e delegato napoletano Pierpaolo Petino durante il suo intervento al 29esimo congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Riccione.

“Ho ascoltato Riffeser – ha proseguito – chiedere contributi per i quotidiani, che senza una strategia di sistema diventano autoreferenziali, basti pensare al fatto che chiudono le edicole. Intanto il rappresentante dell’Aeranti-Corallo chiede sostegno per le emittenti televisive locali, che ancora ricevono milioni di euro di contributi a fondo perduto solo perché esistono”. Meglio, per Petino, sostenere e promuovere realtà che consentano “di avere come unico padrone il lettore, come dovrebbe essere sempre”.

Gerardo Ausiello: “Facciamo una grande campagna di tesseramento sui territori”

Gerardo Ausiello

Gerardo Ausiello, delegato di Napoli, oggi 15 febbraio nel suo intervento al 29esimo congresso nazionale della stampa di Riccione, ha contestato l’intervento del presidente FIEG Andrea Riffeser Monti.

“A me pare – dice Ausiello – che il presidente degli editori sia sceso da Marte dicendo che tutto va bene, si assumono i giovani e il web allarga il mercato. In realtà il contratto dei giornalisti viene svuotato ogni giorno, l’online produce pochissima rendita, le paghe sono da fame, i freelance sono senza contratto. C’è tanto da lavorare anche perché gli uffici stampa sono percepiti come colleghi di serie B. Riffeser doveva pronunciare la parola ‘investire’”. Ha proseguito Ausiello: “Propongo si costituisca una unica app per l’online dei giornali e ci sia redistribuzione degli utili. I giornali siano venduti ovunque anche perché nel sud Italia è ormai un deserto dell’informazione. Per evitare sindacati gialli, ce n’è uno pirata al sud, facciamo una grande campagna di tesseramento sui territori.

Margherita Siani: “C’è un popolo di pubblicisti che ha bisogno di regole anche al proprio interno”

Margherita Siani

“Le regole si possono cambiare”. È il messaggio che ha lanciato dal palco del Congresso Fnsi Margherita Siani, delegata della Campania. “Sono pubblicista e una giornalista -ha spiegato-: lo sottolineo perché troppo spesso questa distanza la sentiamo tale solo nelle opportunità che ci vengono offerte. Faccio la giornalista da quando avevo 18 anni e lo faccio da 32: ormai questa distanza non la sento più, però nei fatti esiste quando sei sul campo. Ed esiste soprattutto perché c’è un popolo di pubblicisti che ha bisogno di regole anche al proprio interno. Anche questo è un tema che va affrontato. Lo pongo a questa dirigenza e a quella che verrà”.

“Si dice che nei momenti di crisi si possono cambiare le cose: bene, cavalchiamoli questi cambiamenti, facciamoli al nostro interno – ha aggiunto Siani -. E diamo una rappresentanza a chi come me fa questo lavoro, perché altrimenti succede quello che è successo a noi collaboratori: ci hanno tagliato quattro volte i compensi, l’ultima abbiamo fatto un percorso col sindacato e incontrando gli editori ci è stato detto che, non avendo rappresentanza, ci potevano pensare solo loro, senza potersi sedere attorno ad un tavolo. Questa è la realtà -ha detto infine Siani-: siamo nelle mani degli editori. Ma questa non è una condizione che funziona, è piuttosto una distanza da eliminare”.

Antonella Monaco: “Lavoro, libertà, diritti, dignità: i 4 valori nei quali deve impegnarsi il prossimo gruppo dirigente della Fnsi”

Antonella Monaco

“Lavoro, libertà, diritti, dignità” sono i 4 valori nei quali deve impegnarsi il prossimo gruppo dirigente della Fnsi, secondo la delegata campana Antonella Monaco. «Noi – dice ai delegati riuniti a Riccione – ci riconosciamo nella Costituzione antifascista e nei contenuti del Testo Unico dei doveri del giornalista e siamo convinti che l’impegno per la difesa del diritto all’informazione deve essere sostenuto sollecitando gli organismi internazionali, prima tra tutti l’Unione europea. Il nostro impegno prioritario è per la dignità del lavoro, per una corretta retribuzione, per la contrattualizzazione e il giusto compenso del lavoro autonomo. Oggi i lavoratori autonomi sono diventati la maggioranza nella professione. È necessario organizzare i coordinamenti dei precari e freelance, fuori le redazioni. Si deve salvaguardare il ruolo della RAI e renderla sempre più al servizio dei cittadini contro ogni tentativo di bavaglio. Rilanciamo la battaglia per superare la legge Gasparri, allineandoci alle altre democrazie occidentali, per tutelare la concorrenza e il pluralismo. Candidiamo Alessandro Costante per la segreteria generale Fnsi e Vittorio Di Trapani alla presidenza della Fnsi.

Giuseppe Caporaso: “Cerchiamo tutti insieme di fare uscire la nostra categoria dalla tempesta perfetta”

Giuseppe Caporaso

“Cerchiamo tutti insieme di fare uscire la nostra categoria dalla tempesta perfetta e per farlo è fondamentale la contrattazione e dunque avere il contratto”. Lo ha detto oggi, 15 febbraio, Giuseppe Caporaso, delegato del sindacato della Campania intervenuto al congresso della stampa italiana in corso a Riccione. “Stare in ufficio di presidenza del congresso nazionale – ha proseguito – permette di comprendere la realtà oggettiva e le tante problematiche aperte e sollevate nel corso della giornata dai colleghi. Sono d’accordo con il collega della Campania Mimmo Rubio che parla delle caratteristiche necessarie che servono: autorevolezza e credibilità sopra tutto. Noi nella nostra regione siamo ripartiti da zero e abbiamo profuso un impegno corale nel farlo”. Caporaso ha concluso: “Il welfare aziendale deve diventare contrattuale e il sindacato deve divenire di servizio con servizi fondamentali come caf e patronato. Aiutiamo anche con sgravi fiscali i giornalisti che si uniscono anche in aziende”.

Désirée Klain, Articolo 21 Campania: “Portiamo la scorta mediatica nei luoghi ‘limite’”

Désirée Klain

Desirée Klein, portavoce di Articolo 21 Campania, si occupa dal 2015 di giornalisti minacciati in tutto il mondo, «che hanno subìto carcere e torture ma non per questo rinunciano a raccontare la verità e gli ultimi. Abbiamo deciso  di far diventare presidente simbolica e onoraria di Articolo 21 Campania una ragazza ivoriana, forse la prima volta che a presiedere un’associazione di giornalisti è un’immigrata».

Al Congresso della Fnsi, Klein ha raccontato storie di vite salvate e le tante iniziative solidali realizzate insieme con Claudio Silvestri: «Abbiamo raccolto tante firme per il popolo iraniano, 170mila firme, e sempre con Silvestri abbiamo promosso un calendario delle profughe ucraine a Napoli e grazie alle vendite abbiamo comprato generatori elettrici per Odessa. Portiamo la nostra scorta mediatica, che ha inventato Giuseppe Giulietti, colui che in qualche modo ha inventato in Italia il giornalismo solidale, per portare l’informazione in luoghi limite, periferici, dove i giornalisti vengono minacciati, picchiati. Noi non li lasciamo soli, portiamo le forze dell’ordine, le telecamere».

Poi un pensiero ai genitori Mario Paciolla, presenti in sala. «Era un nostro concittadino, era un giornalista e per lui chiediamo verità e giustizia. Vogliono archiviare il caso, chiedo a tutti di firmare la petizione hashtag #NoiNonArchiviamo’ su change.org», l’appello di Klein.

Gianni Russo: “Credo in un sindacato unitario”

Gianni Russo

“Malgrado in passato, quando ero delegato e consigliere, facessi parte dell’opposizione, credo comunque in un sindacato unitario”. È la premessa del giornalista napoletano Gianni Russo, ospite al 29esimo congresso della Fnsi a Riccione. “Ho partecipato a vecchi congressi – ha poi raccontato – e assistevo ad interventi anche con una certa invidia rispetto ai problemi del Centro-Nord”. “Problemi’ tra virgolette – ha poi riflettuto – perché la situazione campana era già allora una situazione tragica rispetto a quella che mi sembrava un’utopia centro-nordista, che ormai si è allargata a macchia d’olio a tutto il Paese, è diventata diffusa”. Che fare, allora?, si chiede Russo. “Io non ho ricette – ha premesso – ma come su tutti i suoi set il grande regista Billy Wilder aveva un cartello che diceva: ‘Come farebbe Lubitsch?’, io, se fossi un dirigente del futuro mi chiederei: ‘Come farebbe la Campania?’. Abituata com’è, la Campania, a risolvere ogni giorno una distopia”.

Giornata mondiale della cura, a Napoli iniziative di SUGC e Articolo21 per Paciolla e Assange

Articolo 21 nazionale e regionale e il Sindacato unitario giornalisti della Campania hanno deciso di aderire alla giornata mondiale della Cura, alle tante iniziative promosse dalla Tavola della pace e hanno scelto di dedicare le loro manifestazioni alla cura della libertà di espressione e alla ricerca della verità e della giustizia. Alle ore 11,30 del primo marzo 2023 presso la sede del SUGC (a Napoli in vico Monteleone 12) sarà nuovamente esposto lo striscione dedicato a Mario Paciolla, il cooperante napoletano ucciso in Colombia, che una “mano disgraziata” aveva strappato dal balcone del sindacato. Saranno presenti i genitori e gli amici di Mario, il segretario regionale del SUGC, Claudio Silvestri, la portavoce di Articolo21 Campania, Désirée Klain, e Beppe Giulietti fondatore di Articolo 21. Nel pomeriggio, alle 15,30, presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II (Aula A1, primo piano, edificio in via Nuova Marina 33) si terrà una iniziativa promossa dal gruppo FREE Assange. Sarà l’occasione per ribadire che le giornaliste e i giornalisti italiani chiedono la sua immediata liberazione e la fine di una persecuzione intollerante è intollerabile.

60 anni dell’Ordine dei giornalisti, presentato il francobollo celebrativo

È stato presentato venerdì 24 febbraio 2023, nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il francobollo emesso da Poste Italiane per celebrare il 60esimo anniversario dell’Ordine dei giornalisti.

L’immagine di fondo dell’emissione filatelica, realizzata da Poste Italiane per rendere omaggio alla professione giornalistica, è la trasposizione del quadro “Allegoria sul mondo dei giornali’” realizzato dal pittore milanese Luigi Vigevano nel 2009 per la sede del Consiglio nazionale.

«La sfida di oggi è competere in un mondo dove le notizie arrivano da ogni luogo – ha detto il ministro Adolfo Urso -. È necessario coniugare informazione e responsabilità. Andrebbe affrontato anche il tema della responsabilità per la diffusione dei contenuti in rete via social media, per questo la professione giornalistica è e resta centrale per l’informazione».

Alla cerimonia hanno partecipato, fra gli altri, la sottosegretaria di Stato Fausta Bergamotto, il dottor Giovanni Machetti, responsabile filatelia di Poste Italiane, Massimo Masullo in rappresentanza dell’Istituto Poligrafico dello Stato e il presidente del Cnog Carlo Bartoli, che ha commentato: «Dopo sessant’anni l’Ordine svolge ancora un ruolo fondamentale a tutela dell’informazione professionale in grado di affrontare le sfide del futuro e offrire un servizio ai cittadini e alla democrazia».

L’informazione professionale, ha concluso Bartoli, «deve caratterizzarsi soprattutto per accuratezza nel racconto dei fatti e rispetto delle persone, alla ricerca costante di un punto di equilibrio».

Marcia Perugia Assisi, Di Trapani: «I media diano voce alle ragioni della pace»

«Questa notte il popolo della pace si mette in marcia da Perugia ad Assisi per accendere una luce di speranza nel buio della guerra. Mi auguro che quotidiani, radio, tv, web, tutti diano adeguato risalto a questa iniziativa: non solo per illuminare gli animatori della marcia, ma soprattutto per parlare delle ragioni della loro mobilitazione». Lo ha affermato Vittorio di Trapani, presidente della Fnsi, intervenendo all’incontro sulle parole di pace di papa Francesco e i conflitti nel mondo organizzato ad Assisi dall’associazione Articolo21 e coordinato da Giuseppe Giulietti.

«È anche questo un modo per rispondere alla domanda di papa Francesco: ‘È stato fatto tutto per fermare la guerra?’. E al suo appello a rifiutare ‘ogni retorica bellicistica’», ha rilevato Di Trapani.

«A questo proposito – ha aggiunto – voglio ringraziare le colleghe e i colleghi che in questo anno sono stati sul campo a raccontare l’orrore della guerra: solo vedendo, andando nei luoghi, ascoltando, è possibile fare buon giornalismo. Con l’occasione torno a chiedere alle autorità ucraine di restituire l’autorizzazione a lavorare ai giornalisti Andrea Sceresini e Alfredo Bosco: non si può accettare che si ‘blocchino’ i reporter senza neanche spiegare le ragioni».

Il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana ha infine lanciato una proposta. «Le azioni a livello nazionale – ha detto – rischiano di non essere più sufficienti, serve una mobilitazione con tutti i costruttori di pace a livello europeo. Potrebbe essere fatta il 9 maggio, il giorno della Festa dell’Europa, della pace e dell’unità nel nostro Continente. Potrebbe anche essere l’occasione per consegnare alle autorità europee la nuova Carta di Assisi, scritta prima della pandemia da Covid-19 e aggiornata ora che il virus della guerra è tornato a colpire l’Europa».

Congresso Fnsi, Costante segretaria. Il napoletano Di Trapani presidente

La segretaria generale della FNSI Alessandra Costante, con Claudio Silvestri, Gerardo Ausiello e Antonella Monaco

Alessandra Costante, giornalista del Secolo XIX, è la nuova segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana. Lo hanno deciso i delegati al 29° Congresso della Stampa italiana riuniti a Riccione dal 14 al 16 febbraio 2023. Per la seconda volta in oltre cento anni di storia, una donna alla guida del sindacato dei giornalisti. Ligure, vicesegretaria uscente della Fnsi e, prima, per due mandati segretaria dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, prende il posto di Raffaele Lorusso.

Costante ha ottenuto 196 preferenze. All’altro candidato alla segreteria, Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione

Il presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani con il segretario del Sugc Claudio Silvestri

Lombarda dei Giornalisti, sono andati 88 voti. «Ci aspettano anni di sfide difficili. In questo Paese il lavoro è ‘il’ problema. La Fnsi, come ha fatto in questi anni, lo metterà sempre al centro della sua attività. La difesa del diritto al lavoro e la difesa dell’articolo 21 vanno di pari passo», il primo commento della neoeletta segretaria generale.

 Presidente, invece, è stato eletto il napoletano Vittorio Di Trapani, 47 anni. L’elezione all’alba del 17 febbraio, al termine della prima riunione del Consiglio nazionale dopo la chiusura dei lavori del 29° Congresso della Fnsi svoltosi a Riccione dal 14 al 16 febbraio. Giornalista di RaiNews24, già segretario dell’Usigraipe tre mandati  e segretario generale aggiunto uscente della Fnsi, Di Trapani succede a Giuseppe Giulietti.
Ottimo il risultato della delegazione campana che si è presentata con 19 delegati e che porta a casa sette consiglieri nazionali: Claudio Silvestri (il più votato dopo il presidente Di Trapani), Gerardo Ausiello, Antonella Monaco, Pier Paolo Petino, Fabrizio Cappella, Mimmo Annunziata, Valentina Barile, mentre Francesca Ghidini e Massimo Mastrolonardo sono stati confermati nel collegio dei probiviri, il “Tribunale”del Sindacato.

Riccione, al via martedì 14 febbraio il 29° Congresso della stampa italiana

Al via martedì 14 febbraio 2023, a Riccione, il 29° Congresso nazionale della Stampa italiana. Vi partecipano 312 delegati provenienti da tutta Italia chiamati ad eleggere il nuovo segretario generale della Fnsi e gli organismi dirigenti del sindacato dei giornalisti.

“Informazione e democrazia. La mediamorfosi e il lavoro giornalistico”, il titolo scelto per le assise. Al centro della riflessione i temi che caratterizzeranno i prossimi anni del settore dell’informazione fra vecchie criticità ancora irrisolte e nuove sfide, come la lotta al precariato e per la qualità del lavoro giornalistico, il contrasto alle querele temerarie e alle intimidazioni ai cronisti, l’impatto delle nuove tecnologie digitali e delle più recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale sulla professione e sul diritto dei cittadini ad essere informati.

Fra gli ospiti attesi al Palacongressi di Riccione anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto; il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini; il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini; l’onorevole Andrea Orlando; il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti; il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli; il presidente di Anso, Marco Giovannelli; la vicepresidente di Fisc, Chiara Genisio; esponenti di tutti i partiti politici e di Cgil, Cisl e Uil. Porterà i saluti del Comune di Riccione la sindaca Daniela Angelini.

Il Congresso si chiuderà giovedì 16 febbraio con l’elezione del segretario generale, del presidente e del nuovo Consiglio nazionale della Fnsi.

Sarà possibile seguire i lavori anche da remoto, in streaming su 29congressofnsi.it, sul canale YouTube della Federazione nazionale della Stampa italiana e sul sito web di Radio Radicale.

Prepensionamenti, l’Inps chiarisce: ecco quando il cumulo è possibile

La circolare Inps 10/2023 sui prepensionamenti è stata modificata nel senso auspicato dalla Fnsi, nella parte che riguarda il divieto assoluto di cumulo fra reddito da pensione e redditi da lavoro. Nella sua formulazione originaria, infatti, risultava penalizzante per i giornalisti.

La Fnsi aveva subito evidenziato che, imporre ai giornalisti prepensionati, il divieto di collaborazione unicamente con il gruppo editoriale di origine del prepensionamento, poteva essere l’unica formulazione applicabile.

I vertici dell’Inps, preso atto dei rilievi del sindacato unitario dei giornalisti, hanno proceduto con i chiarimenti richiesti.

L’Inps, infatti, col Messaggio n. 644 del 10 febbraio 2023, ha chiarito la Circolare n. 10 del 31 gennaio 2023 proprio nella parte relativa allo svolgimento dell’attività lavorativa successiva al prepensionamento (ex articolo 37, comma 1, lettera b), della legge 5 agosto 1981, n. 416).

L’Istituto afferma che la pensione anticipata, dalla sua decorrenza, è incompatibile con l’attività lavorativa, subordinata e autonoma, prestata – in Italia e all’estero – presso l’azienda che ha dato luogo al prepensionamento o presso un’altra azienda facente capo al medesimo gruppo editoriale.

In tal caso, il trattamento pensionistico è revocato dal primo mese in cui il pensionato svolge l’attività lavorativa presso tali aziende.

Diverso, invece, il caso di attività lavorativa prestata presso altri datori di lavoro. La pensione anticipata è, infatti, compatibile con l’attività lavorativa prestata presso datori di lavoro diversi dall’azienda o gruppo editoriale di provenienza del prepensionato.

Inoltre l’Inps ribadisce che, a decorrere dal 1° luglio 2022 – per le pensioni già liquidate al momento del trasferimento dell’Inpgi all’Inps o successivamente – trova applicazione la disciplina in materia di cumulo della pensione con i redditi da lavoro prevista nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) e di conseguenza non si applica più la disciplina del cumulo in vigore presso l’Inpgi (di cui all’articolo 15 del Regolamento di previdenza della Gestione Sostitutiva dell’Ago dell’Inpgi vigente dal 21febbraio 2017).

Pertanto, a decorrere dal 1° luglio 2022, il trattamento derivante dal prepensionamento in oggetto è cumulabile con i redditi derivanti da rapporti di lavoro dipendente o autonomo.

PER APPROFONDIRE
Il Messaggio n. 644 del 10 febbraio 2023 a firma del Direttore Generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, è allegato di seguito.